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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

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25 set 2024

DIKLE

 


𝐃𝐈𝐊𝐋𝐄 𝐙𝐠𝐨𝐝𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐦𝐢𝐧𝐨𝐯 | 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚

Žensko izseljevanje iz Nediških dolin
L'emigrazione femminile nelle valli del Natisone
Predstavitev raziskave, posvečene dekletom, danes že nonam, ki so odšle iz Nediških dolin, da bi služile v italijanskih mestih in v tujini. Pripovedi in pričevanja o tem pojavu ženskega izseljevanja bomo predstavili preko nove vsebine Krajinskega in pripovednega muzeja ter podcasta, ki na podlagi osebnih zgodb razmišlja o sledeh, ki jih je ta fenomen pustil v socialnem, kulturnem in ekonomskem kontekstu Nediških dolin
Presentazione della ricerca dedicata alle giovani donne, oggi nonne, partite dalle Valli del Natisone per andare a lavorare a servizio nelle città italiane e all’estero. Il racconto e le testimonianze di questo fenomeno immigratorio femminile trovano spazio all’interno del Museo di paesaggi e narrazioni e in un podcast che a partire dalle storie private, riflette sulle tracce che questo spostamento ha lasciato nel contesto sociale, culturale ed economico delle valli del Natisone.
sodelovanju in collaborazione con: Zavod za slovenskoizobraževanje, Museo Etnografico Lusevera - Etnografski Muzej Bardo, KD Ivan Trinko, R o b i d a, Kobilja Kobilja glava, Dvojezična šola - Scuola Bilingue
s podporo | con il sostegno : Dežele FJK 3. odst. 22. člena DZ 26/2007 / L.R. n.26/2007, art.22, c.3v

22 set 2024

Piste ciclabili priorità per il 2025 della Comunità di montagna


 Avanti tutta con la realizzazione della rete di piste ciclabili sul territorio della Comunità di montagna del Torre e del Natisone. Lo ha deciso l’assemblea dell’ente, riunita giovedì, 27 giugno. All’ordine del giorno, oltre al rinnovo del direttivo dopo le elezioni comunali dell’8-9 giugno scorso (approvata al proposito la surroga del sindaco uscente di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli, col suo successore Cesare Pinatto) e alla cessione di alcuni immobili a suo tempo affittati con facoltà di riscatto da parte dell’affittuario, c’era la concertazione per il programma degli interventi da proporre alla Regione nel 2025.

Ogni autunno

 

FOTOGRAFIA © FRIDAY2022/PIXABAY

OGNI AUTUNNO

Ogni autunno
compro una nuova borsa a tracolla
ma in qualche modo
il contenuto rimane lo stesso:
fazzoletti di settembre,
appunti stropicciati,
un'agenda logora,
una penna rossa da insegnante,
il cellulare,
il mio portafoglio verde
spesso e sottile,
scarabocchi su una busta
come una mappa del tesoro,
un po' di tristezza,
qualche battuta,
un barattolo di conserva di ricordi,
un libro in latino,
pensieri in cirillico,
un impermeabile tascabile
con disegni di papaveri.
Come sempre, un disordine,
tipico
di tutto ciò che
contiene l'anima di una donna.
Non so cosa fare delle mie mani.
È autunno.

.

Con l’equinozio, oggi alle 14.44, entriamo ufficialmente nell’autunno, “stagione sleale” per la sua bellezza dolce e malinconica, come la definì Gesualdo Bufalino. Ed è come un nuovo capodanno, un ritorno alle abitudini dopo l’allegra follia dell’estate, come nota anche la poetessa ucraina Iryna Vikyrčak.

da Il canto delle sirene

Resia.due chiacchere in cortile

 


Prïdita, vïdita, žïvita – in italiano Venite, vedete, vivete – sono tre semplici parole in resiano che rendono più che mai semplice capire lo spirito con il quale il piccolo borgo di Stolvizza/Solbica in Val Resia si prepara ad una delle tante iniziative ormai da qualche anno.organizzatedall’associazione ViviStolvizza, che oltre ai soci coinvolge anche la comunità paesana.

21 set 2024

Giornata mondiale delAlzeimer

 


Il 21 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Alzheimer’s Disease International (Adi) per diffondere iniziative dedicate alla conoscenza e alla diffusione delle informazioni sulla malattia. Tra le tante iniziative organizzate per la giornata in Italia, i Palazzi istituzionali saranno illuminati di viola, e a Palazzo Montecitorio si terrà una mostra fotografica intitolata “Mamma mia”, con scatti fotografici che osservano i comportamenti di una mamma malata attraverso gli occhi della figlia.

continua https://www.napolitan.it/2024/09/21/140216/21-settembre-giornata-mondiale-dellalzheimer/

UN ETERNO STRANIERO

 


BEI DAO

VELENO

Per il mondo
sono un eterno straniero
Non capisco la sua lingua
non capisce il mio silenzio
ciò che ci scambiamo
è mero disprezzo
come se ci incontrassimo in uno specchio

Anche per me stesso
sono un eterno straniero
Temo l'oscurità
ma uso il mio corpo per ostacolare
quell'unica e sola lampada
la mia ombra è la mia amante
il mio cuore il nemico

(da Gli stranieri ritornati, 1987)

.

La disillusione, la solitudine e l’inquietudine sono la trama su cui il poeta cinese Bei Dao tesse la sua poesia minimalista, che spesso è un interrogarsi sul momento presente e sull’essere. Qui traccia un autoritratto ai tempi della rivoluzione culturale che porterà a Tienanmen, i tempi del risveglio dal conformismo ideologico maoista e dell’individualismo e del soggettivismo in reazione al realismo imposto agli artisti dallo stato cinese.

.


CIVIDALE-ČEDAD la casa più vecchia

 


La casa medioevale è nota come la “casa più vecchia di Cividale del Friuli” (Udine)

Conosciuta anche come “casa dell’orefice” o “Casa del Mille” è datata a metà del 1300 e doveva ospitare un laboratorio orafo.
Riaperta nel 2015, è tornata visitabile.

IL GRANDE MELO

 

OLAV H. HAUGE

HO TAGLIATO IL GRANDE MELO

Ho tagliato il grande melo
davanti alla finestra.
Mi bloccava la vista, questo era un motivo,
anche d'estate la stanza era buia,
e poi al mercato della frutta non volevano
più le sue mele.
Ho pensato a cosa avrebbe detto mio padre,
gli piaceva quel melo.
Ma l'ho tagliato.
Tutto è diventato più luminoso,
posso vedere tutto il fiordo
e seguire meglio ciò che accade
in tutte le direzioni,
la casa ora è più visibile,
è meglio esposta.
Non voglio ammetterlo,
ma mi manca il melo.
Non è più come prima.
Ci proteggeva dal vento
e ci dava buona ombra,
il sole filtrava tra i rami fino al tavolo,
e la notte mi sdraiavo
ad ascoltare il fruscio del fogliame.
E le mele,
non esistono mele migliori in primavera,
hanno un sapore così aromatico .
Mi fa male ogni volta che vedo il ceppo,
quando sarà marcito lo scaverò dal terreno
e lo taglierò per farne legna da ardere.

(da Chiedi al vento, 1971)

da https://cantosirene.blogspot.com/2024/09/il-grande-melo.html

20 set 2024

Canebola, Sveta Marija Bandimica tra fede e memorie di paese


 Tanta partecipazione domenica, 8 settembre, a Canebola/Čenijebola per la festa di Sveta Marija Bandimica, come nella piccola frazione montana di lingua slovena del comune di Faedis è chiamata la Madonna della vendemmia. È celebrata ogni anno a inizio settembre, nella domenica in prossimità della ricorrenza della nascita di Maria Vergine. Quest’anno la domenica è coincisa proprio con la ricorrenza dell’8 settembre.

Maltempo in Emilia Romagna, a Forlì i 16 uomini della Protezione civile del Fvg

 


Il maltempo continua a funestare l’Emilia Romagna con la terza alluvione nell’ultimo anno e mezzo. Diversi i fiumi esondati nella regione dove sono stati sfollati migliaia di cittadini anche in gommone ed elicottero.

Le acque dei fiumi Marzeno e Lamone sono tracimate a monte di Faenza, ma massima allerta è presente anche a Ravenna.

Decine di frane e smottamenti, inoltre, si sono verificati nel Bolognese. Svariati gli interventi dei pompieri anche per alberi caduti ed edifici allagati.

Proprio in supporto del popolo emiliano e romagnolo, in seguito alla richiesta di supporto e all’allerta meteo prevista fino a venerdì sera, una colonna mobile della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è partita ieri sera alle 21 dalla sede di Palmanova, diretta verso le zone colpite dalle violente precipitazioni.

La mobilitazione, decretata dall’assessore Riccardo Riccardi in accordo con il governatore Fedriga, ha visto l’invio di squadre specializzate nel soccorso in acqua e nel pompaggio.

“Rispondiamo a una richiesta di supporto con lo spirito di solidarietà e le competenze che contraddistinguono”, ha affermato l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi.https://www.ilfriuli.it/cronaca/maltempo-emilia-romagna-protezione-civile-fvg/

POSA DELLA PRIMA PIETRA DELLA NUOVA SCUOLA: ZILLI « MODELLO SVILUPPO DEL...

18 set 2024

25esima edizione di Pordenone legge

  


Dal 18 al 22 settembre in programma la 25esima edizione di Pordenonelegge, con oltre 600 autrici e autori e più di 300 eventi in calendario. Tra gli ospiti internazionali, Fernando Aramburu, Alicia Giménez-Bartlett, Richard Ford, Eshkol Nevo e… – Il programma e i particolari

Oltre 600 autrici e autori e più di 300 eventi in cinque giorni, 43 sedi di incontro fra Pordenone, i centri della sua provincia e l’intera regione, con tappe a Trieste, Udine, Lignano. Come si spiega nella presentazione della nuova edizione, nei suoi 25 anni pordenonelegge, “festa del libro”, diventa anche “festa della libertà”, per “sfogliare” i temi del presente e leggere i cambiamenti del mondo, testimoniando il valore primario della lettura e della scrittura, della conoscenza come chiave per interpretare consapevolmente il presente.

pordenonelegge 2024 – in programma dal 18 al 22 settembre – apre “sull’uscio della storia” con l’incontro che, mercoledì 18 settembre, vedrà protagonista il Cardinale Gianfranco Ravasi sul tema In principio”: creazione ed ecologia. E il festival resta sulla soglia del nostro tempo, raccontandola in presa diretta con le voci internazionali della narrativa e della riflessione: il filosofo francese Bernard-Henri Lévy in anteprima italiana presenterà al festival il nuovo saggio su Israele, e ci sarà lo scrittore Eshkol Nevo, con Legami (Gramma), intorno alle “ferite” legate al tragico 7 ottobre.

continua https://www.illibraio.it/news/editoria/festival-pordenonelegge-2024-1457545/

Alla 25esima edizione del festival friulano l’autrice iraniana Azar Nafisi che riceve il Premio Crédit Agricole “La storia in un romanzo” 2024, l’ucraina Oksana Zabužko e la giornalista e autrice Sasha Vasilyuk, nativa della Crimea sovietica, sui temi del conflitto che sconvolge l’Europa.

17 set 2024

Tra un po' tutti all'inferno

 


Tra un po’ tutti all’inferno.
Però per il momento
è finita l’estate.
Avanti, su, ai divani!
Ai divani! Ai divani

Patrizia Cavalli

dal web

La conserva di pomodoro

 


La conserva del pomodoro

di Angelo Floramo
Era proprio quello il profumo dell’estate che finiva. Inconfondibile perché intenso, quasi acre, con un fondo dolciastro però che ingolosiva. L’operazione si svolgeva per lo più in cantina, o comunque in un luogo riparato dall’eccessiva calura del giorno. Anche perché esigeva che il fuoco rimanesse acceso per ore. Si trattasse di un vecchio spolert(cucina economica) o di un futuribile fornello a gas. Dall’orto qualcuno aveva portato, nei giorni precedenti, secchiate stracolme di pomodori. Cestelli di vimini, raccoglitori di plastica, mastelli e bacinelle: tutto andava bene. Terrosi, ancora pregni degli umori della zolla, erano stati irrorati di frescura sotto la pompa, appena fuori. Ma non troppo, raccomandava qualcuno, altrimenti avrebbero perso il gusto, il sapore di buono. Erano gli ultimi della stagione, con ancora dentro alla polpa tutto il sole d’agosto che ormai declinava verso l’alito più fresco di settembre, mentre le prime piogge rendevano l’aria liquida e umida, specialmente verso sera. In casa erano le donne che di solito officiavano il rito, rimestando in continuazione il calderone, neanche fossero state le streghe delle favole. Ricordo pentolacce rosse, tegami con lo smalto bianco all’interno, dal culo annerito di fumo. E il rumore, allegro e impertinente, dei coperchi che non riuscivano a trattenere i vapori e ballavano con quell’accompagnamento improvvisato di ferraglia che regala sempre, ai bambini, una strana e incomprensibile allegria. Sui taglieri intanto si continuava a fare a pezzi il frutto maturo, per gettarlo nel calderone che inevitabilmente trasudava brode, sempre più dense: quelle piano colavano un po’ dappertutto, come dalla tavolozza di un pittore pasticcione, ossessionato dal colore rosso, sfrigolando, cisando, se venivano a contatto con la piastra incandescente. E se al suo posto c’era il più moderno e inadeguato fornello, andavano a rischio di spegnerlo, con grande pericolo di botto. Ricordo che mi facevano sedere sull’asse da stiro per contemplare al meglio quella festa coloratissima della raccolta, attorno alla quale tutti si affaccendavano, ciascuno con un compito preciso, per non intralciarsi troppo. Mano a mano che il magma si addensava una mano sapiente lo raccoglieva con un coppo e lo metteva dentro ai vasi di vetro allestiti alla bisogna. Anche quelli sarebbe stati fatti bollire nell’acqua, per suggellarne la chiusura ermetica. Per cena la nonna avrebbe preparato i macarons affogandoli dentro a quel primo sugo: una consolazione al pensiero che di lì a poco saremmo dovuti tornare tutti a scuola!
da fb

14 set 2024

Ricchezza e vanto per l'Italia

 Non possono «essere considerate straniere, in Italia, lingue parlate da cittadini italiani radicati sul suo territorio. Non si era – e non si è – stranieri a casa propria, quale fosse – e quale sia – la propria lingua, cultura, religione. (…) Si tratta di una ricchezza, di un vanto per la Repubblica ». Lo ha affermato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo scorso 7 settembre ad Aosta e, a memoria, non si ricorda un così nobile e chiaro intervento della massima carica istituzionale italiana in tema di minoranze linguistiche.

A sentire le parole del Presidente alla cerimonia in occasione dell’80° anniversario dell’autonomia della Valle d’Aosta, viene spontaneo fare il parallelo tra la Regione più piccola d’Italia e la Benecia. Già nel 1849, in pieno Risorgimento, la Valle d’Aosta dichiarò che «sarà sempre parte integrante della bella penisola italiana» e, sono ancora le parole di Mattarella, «non valsero a mutare questo atteggiamento, questi sentimenti, decisioni infauste come la soppressione della Provincia nel 1859, con il declassamento a Circondario, né i tentativi del fascismo di operare, anche in queste terre, l’umiliazione della popolazione autoctona cercando di sottrarle cultura e identità».
Ma le similitudini finiscono qui, perché, caduto il fascismo, la Valle d’Aosta combattè con coraggio e intelligenza per ottenere un’ampia autonomia e la parificazione della lingua francese a quella italiana, mentre da noi la politica dominante si abbandonò all’abbraccio mortale del nazionalismo.
Ancor oggi sono, purtroppo, molti coloro i quali ritengono la propria identità slovena non «un vanto per la Repubblica». Forse servirebbe a far chiarire le idee una visita di Mattarella. Il Presidente sarà ad Ampezzo il prossimo 14 settembre, invitato dall’Anpi e dalla Comunità di montagna della Carnia. Magari potrebbe fare una capatina a San Pietro al Natisone per celebrare il 40° della scuola bilingue, l’istituzione statale che più di ogni altra lavora affinché gli sloveni non si sentano «stranieri in casa propria». Ai festeggiamenti, a metà di ottobre, ci sarà la Presidente della Slovenia. Pensate quale valore per la nostra gente avrebbe la presenza di Mattarella. Ma qualcuno l’ha invitato?
Ezio Gosgnach
dal Dom

13 set 2024

Ad Aquileia alla scoperta dei tesori del Fondo Pasqualis. La prospettiva di un parco archeologico

 

Gli archeologi hanno dimostrato che Attila non ha distrutto Aquileia. Dopo le invasioni degli Unni la struttura mercantile della città (che aveva 50 mila abitanti) ha continuato ad esistere ed a prosperare.

12 set 2024

A Friuli Doc Sloveno per bambini


 Le attività in lingua slovena organizzate a Udine dall’Associazione don Eugenio Blanchini quest’anno inizieranno con il laboratorio di fumetto bilingue «Lisica in njeni prijatelji – La volpe e i suoi amici» tenuto dall’artista Moreno Tomasetig. Il laboratorio, gratuito, si terrà a Udine nella sezione giovanile della biblioteca civica «Vincenzo Joppi» venerdì 13 settembre alle ore 16:30 nell’ambito della tradizionale manifestazione «Friuli Doc». Esso è rivolto a tutti i bambini dai 7 agli 11 anni, anche a chi non è iscritto ai corsi. Per ulteriori informazioni possibile chiamare lo 0432 732 500 oppure il 340 739 84 39. Dalla fine di settembre, i bambini suddivisi indue gruppi potranno partecipare a un corso di lingua e attività in sloveno tenuti da un insegnante madre lingua. I più piccoli, dai tre ai sei anni, impareranno lo sloveno attraverso giochi divertenti, cantando e raccontando le storie, mentre i bambini delle scuole elementari, insieme al loro insegnante, acquisiranno sicurezza nell’esprimersi e utilizzeranno la loro conoscenza dello sloveno attraverso la conversazione, la lettura, la scrittura ed esempi pratici. È previsto anche un laboratorio teatrale gratuito per bambini, che si svolge come parte del corso e aiuta a consolidare e mostrare praticamente in modo divertente le conoscenze acquisite. Entrambi i corsi per bambini si terranno durante tutto l’anno scolastico ogni lunedì pomeriggio dalle 16:30 alle 18:00 nei locali della parrocchia San Quirino a Udine (ingresso e parcheggio da Via Cicogna 25). I corsi per bambini sono gratuiti, è sufficiente che i genitori diventino soci dell’associazione Alpi e forniscano così un’assicurazione ai bambini durante lo svolgimento dell’attività. In ottobre riprenderanno anche per gli adulti, suddivisi in due gruppi – un gruppo per i principianti e un corso avanzato – i corsi di lingua e cultura slovena. Nell’ambito dei corsi per adulti viene organizzata una serie di attività complementari che consentano di conoscere meglio la cultura e la vita in Slovenia. Entrambi i corsi per adulti si terranno durante tutto l’anno scolastico ogni lunedì sera dalle 18:30 alle 20:00 nei locali della parrocchia San Quirino a Udine (ingresso e parcheggio da Via Cicogna 25). Per informazioni sulle attività e le iscrizioni è possibile contattare direttamente l’associazione don Eugenio Blanchini tramite email a info@blanchini.org o a blanchini@dom.it e al numero telefonico 0432 732 500 dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 15:30. Le richieste relative ai corsi per adulti saranno accettate fino esaurimento dei posti disponibili.

dal Dom

Meteo


 In vigore l'allerta meteo gialla fino a venerdì 13 settembre, con temporali e forti venti sulla regione. Disagi a Lignano, Udine, Pordenone e Trieste a causa delle forti piogge

https://www.ilfriuli.it/cronaca/maltempo-fvg-allagamenti-nevicate/

12 Settembre 2024

ultimi commenti 👁️‍🗨️

29 Mar: Grazia su problemi: “Carissima Olga sono passata nel tuo nuovo blog su Altervista, volevo commentare ma non hai…”

18 Mar: Arthur su elisa bella ciao 25 aprile 2020: “A timeless song that resonates with history and hope.”

03 Mar: Giorgio Thieme su problemi: “Ho anch'io problemi di account non riesco più a pubblicare immagini ed ho perso la raccolta di…”

27 Feb: Cavaliere oscuro del web su problemi: “Nei giorni scorsi, usciva una pubblicità, evita di installare componenti di terze parti, spesso…”

26 Feb: Ирина Полещенко su problemi: “Olga, rielabori costantemente i tuoi blog. Puoi modificare i modelli, l'intestazione del blog,…”

27 Dic: Anonymous su dikle: “ciao”

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

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