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𝐃𝐈𝐊𝐋𝐄 𝐙𝐠𝐨𝐝𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐦𝐢𝐧𝐨𝐯 | 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚
22 set 2024
Piste ciclabili priorità per il 2025 della Comunità di montagna
Avanti tutta con la realizzazione della rete di piste ciclabili sul territorio della Comunità di montagna del Torre e del Natisone. Lo ha deciso l’assemblea dell’ente, riunita giovedì, 27 giugno. All’ordine del giorno, oltre al rinnovo del direttivo dopo le elezioni comunali dell’8-9 giugno scorso (approvata al proposito la surroga del sindaco uscente di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli, col suo successore Cesare Pinatto) e alla cessione di alcuni immobili a suo tempo affittati con facoltà di riscatto da parte dell’affittuario, c’era la concertazione per il programma degli interventi da proporre alla Regione nel 2025.
Forte il consenso sulla necessità di completare la rete di piste ciclabili sul territorio, viste come infrastruttura fondamentale per intercettare nuovi flussi turistici. La Slavia Friulana è interessata dalla pista ciclabile FVG 3, la cosiddetta «Pedemontana » che da Sacile raggiunge Gorizia e che a Magnano in Riviera interseca la FVG1, cioè la pista ciclabile Alpe Adria che ogni anno viene già percorsa da 500-600 mila appassionati che dal Tarvisiano pedalano verso il mare. Se solo una quota di ciclisti decidesse di non puntare dritto su Udine, ma di fare una digressione verso Tarcento, Nimis, Attimis, Faedis e Cividale e poi a nord verso Kobarid attraverso la valle del Natisone, ci sarebbe una sorta di ”boom” turistico nella Slavia.
Se il disegno della rete è chiaro e definito, occorre però completare il domino delle opere, alcune prossime alla cantierizzazione, altre già finanziate e in fase di progettazione, altre invece ancora solo sulla carta. Uno spezzatino che per ora non risulta per nulla invitante e che va risolto al più presto (si parla comunque di almeno 4-5 anni per arrivare al taglio del nastro).
In particolare due i tasselli da mettere al loro posto, entrambi rappresentati da due varianti alla ciclabile FVG3 pensate per spingere i cicloturisti verso la montagna piuttosto che la pianura. Innanzitutto la variante 3D Pedemontana Orientale che da Nimis porterà ad Attimis attraverso il Passo di Monte Croce e poi verso Faedis e Cividale. E poi, da Cividale in su, c’è da completare – a livello di finanziamenti – la diramazione per il valico di Stupizza. Completamente mancante – nella dotazione finanziaria – è il tratto da Pulfero a Ponte San Quirino che correrà sul versante destro del fiume, quello opposto alla statale per intendersi.
Decise le priorità, ora gli uffici della Comunità di montagna si metteranno al lavoro per definire i costi dei lotti mancanti e poi definire con la Regione quali lotti potranno essere inseriti nel programma dell’Ente per il 2025.
A proposito della diramazione per Stupizza, sempre in primo piano nell’attenzione della Comunità di montagna Torre Natisone è il tratto di ciclabile che attraverserà la gola di Stupizza da Loch al confine di Stato. Già finanziato, la sua progettazione è stata bocciata dall’Autorità di ba-cino distrettuale delle Alpi Orientali che ha ravvisato l’attraversamento di aree esondabili del Natisone. Parliamo di piene eccezionali, secolari, ma pur sempre da tenere in considerazione, specie rispetto all’evoluzione del clima che presenta sempre più frequentemente eventi estremi.
Sul tema il presidente della Comunità di montagna, Antonio Comugnaro, non si vuole ancora sbilanciare, ma lascia intendere che, anche con il coinvolgimento della Regione, si sta lavorando intensamente per trovare una soluzione che coniughi bellezza e spettacolarità del percorso con la sicurezza, non solo per l’aspetto delle piene ma anche della efficacia e sostenibilità economica della manutenzione.
È chiaro, infatti, che in un luogo così selvaggio e impervio la pista dovrà essere monitorata quotidianamente per evitare che i ciclisti trovino ostacoli (rami, pietre….) o altre situazioni di pericolo.
Da questo punto di vista la logica suggerirebbe di riportare il percorso a fianco della statale 54, rinunciando ai due attraversamenti del fiume e al tratto sul versante destro, molto impervio e soggetto alla caduta di rami e piante, ma c’è da risolvere il problema, non banale, degli spazi stretti e dei vincoli imposti dalla presenza della strada statale. (Roberto Pensa) dal Dom
Ogni autunno
FOTOGRAFIA © FRIDAY2022/PIXABAY
OGNI AUTUNNO
Ogni autunno
compro una nuova borsa a tracolla
ma in qualche modo
il contenuto rimane lo stesso:
fazzoletti di settembre,
appunti stropicciati,
un'agenda logora,
una penna rossa da insegnante,
il cellulare,
il mio portafoglio verde
spesso e sottile,
scarabocchi su una busta
come una mappa del tesoro,
un po' di tristezza,
qualche battuta,
un barattolo di conserva di ricordi,
un libro in latino,
pensieri in cirillico,
un impermeabile tascabile
con disegni di papaveri.
Come sempre, un disordine,
tipico
di tutto ciò che
contiene l'anima di una donna.
Non so cosa fare delle mie mani.
È autunno.
.
Con l’equinozio, oggi alle 14.44, entriamo ufficialmente nell’autunno, “stagione sleale” per la sua bellezza dolce e malinconica, come la definì Gesualdo Bufalino. Ed è come un nuovo capodanno, un ritorno alle abitudini dopo l’allegra follia dell’estate, come nota anche la poetessa ucraina Iryna Vikyrčak.
da Il canto delle sirene
Resia.due chiacchere in cortile
Prïdita, vïdita, žïvita – in italiano Venite, vedete, vivete – sono tre semplici parole in resiano che rendono più che mai semplice capire lo spirito con il quale il piccolo borgo di Stolvizza/Solbica in Val Resia si prepara ad una delle tante iniziative ormai da qualche anno.organizzatedall’associazione ViviStolvizza, che oltre ai soci coinvolge anche la comunità paesana.
Domenica, 22 settembre, infatti, la manifestazioneCortili e Musei aperti, in resiano Remo po vasy, permetterà agli ospiti di visitare alcuni cortili di Stolvizza che di solito non sono accessibili. Saranno aperti anche i due musei del paese, quello dell’Arrotino e quello della Gente della Val Resia. Il ricco programma si svilupperà per tutta la giornata.
I quattro cortili che si potranno visitare e che si stanno preparando per accogliere gli ospiti si trovano in diverse località dell’abitato. A ta-na Repë, tana Prësakë (qui in due cortili) e tu-w Kïkiji si potranno ascoltare racconti e storie degli abitanti, esperienze di vita, favole della tradizione locale, per finire con un brindisi e la degustazione di prelibati prodotti e piatti tipici nei due locali All’arrivo e Ta stara butëa/ La vecchia Bottega. Durante tutta la giornata ci sarà l’opportunità di fare affilare forbici e coltelli dalle esperte mani degli arrotini di Stolvizza, nonché di visitare la chiesa parrocchiale di S. Carlo Borromeo.
L’associazione ViviStolvizza ha già predisposto un volantino, che sarà distribuito ai turisti all’arrivo a Stolvizza, con la cartina dei punti interessati dall’iniziativa e tutte le notizie utili per muoversi in paese. La manifestazione è organizzata dall’associazione ViviStolvizza in collaborazione con il Circolo culturale resiano Rozajanski dum, Cama-Arrotini Stolvizza, Gruppo folcloristico Val Resia Aps, Zveza slovenskih kulturnih društev Ets, Comune di Resia, Parco delle Prealpi Giulie. Rientra nel progettoNa stujmo zabot naš jazek, (in italiano Non dimentichiamo la nostra lingua, ndr) sostenuto dalla Regione Friuli-Venezia Giulia. (Sandro Quaglia)
dal Dom
21 set 2024
Giornata mondiale delAlzeimer
Il 21 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Alzheimer’s Disease International (Adi) per diffondere iniziative dedicate alla conoscenza e alla diffusione delle informazioni sulla malattia. Tra le tante iniziative organizzate per la giornata in Italia, i Palazzi istituzionali saranno illuminati di viola, e a Palazzo Montecitorio si terrà una mostra fotografica intitolata “Mamma mia”, con scatti fotografici che osservano i comportamenti di una mamma malata attraverso gli occhi della figlia.
continua https://www.napolitan.it/2024/09/21/140216/21-settembre-giornata-mondiale-dellalzheimer/
UN ETERNO STRANIERO
BEI DAO
VELENO
Per il mondo
sono un eterno straniero
Non capisco la sua lingua
non capisce il mio silenzio
ciò che ci scambiamo
è mero disprezzo
come se ci incontrassimo in uno specchio
Anche per me stesso
sono un eterno straniero
Temo l'oscurità
ma uso il mio corpo per ostacolare
quell'unica e sola lampada
la mia ombra è la mia amante
il mio cuore il nemico
(da Gli stranieri ritornati, 1987)
.
La disillusione, la solitudine e l’inquietudine sono la trama su cui il poeta cinese Bei Dao tesse la sua poesia minimalista, che spesso è un interrogarsi sul momento presente e sull’essere. Qui traccia un autoritratto ai tempi della rivoluzione culturale che porterà a Tienanmen, i tempi del risveglio dal conformismo ideologico maoista e dell’individualismo e del soggettivismo in reazione al realismo imposto agli artisti dallo stato cinese.
.
CIVIDALE-ČEDAD la casa più vecchia
IL GRANDE MELO
OLAV H. HAUGE
HO TAGLIATO IL GRANDE MELO
Ho tagliato il grande melo
davanti alla finestra.
Mi bloccava la vista, questo era un motivo,
anche d'estate la stanza era buia,
e poi al mercato della frutta non volevano
più le sue mele.
Ho pensato a cosa avrebbe detto mio padre,
gli piaceva quel melo.
Ma l'ho tagliato.
Tutto è diventato più luminoso,
posso vedere tutto il fiordo
e seguire meglio ciò che accade
in tutte le direzioni,
la casa ora è più visibile,
è meglio esposta.
Non voglio ammetterlo,
ma mi manca il melo.
Non è più come prima.
Ci proteggeva dal vento
e ci dava buona ombra,
il sole filtrava tra i rami fino al tavolo,
e la notte mi sdraiavo
ad ascoltare il fruscio del fogliame.
E le mele,
non esistono mele migliori in primavera,
hanno un sapore così aromatico .
Mi fa male ogni volta che vedo il ceppo,
quando sarà marcito lo scaverò dal terreno
e lo taglierò per farne legna da ardere.
(da Chiedi al vento, 1971)
da https://cantosirene.blogspot.com/2024/09/il-grande-melo.html
20 set 2024
Canebola, Sveta Marija Bandimica tra fede e memorie di paese
Tanta partecipazione domenica, 8 settembre, a Canebola/Čenijebola per la festa di Sveta Marija Bandimica, come nella piccola frazione montana di lingua slovena del comune di Faedis è chiamata la Madonna della vendemmia. È celebrata ogni anno a inizio settembre, nella domenica in prossimità della ricorrenza della nascita di Maria Vergine. Quest’anno la domenica è coincisa proprio con la ricorrenza dell’8 settembre.
La chiesa di Canebola è intitolata a San Giovanni Battista, ma la comunità si riunisce soprattutto in quest’occasione. Per la Messa solenne, celebrata da don Vittorino Ghenda, la chiesa del paese si è riempita. La celebrazione è stata arricchita dai canti liturgici tradizionali sloveni del Barski oktet di Lusevera/Bardo, giunto in paese per rendere l’occasione ancora più speciale. A prestare aiuto e sostegno nel reperimento del coro, su interessamento di Rino Petrigh del circolo paesano Lipa, è stata l’Associazione/Združenje don Eugenio Blanchini di Cividale.
Tra molti canebolani la presenza di un coro che esegue canti liturgici sloveni risveglia il ricordo di un tempo non molto lontano, quando in paese c’erano diverse centinaia di abitanti e la cantoria era attiva a pieno ritmo. Oggigiorno Canebola conta una settantina di abitanti. I cantori sono di meno, ma il canto liturgico bilingue, in parte in italiano e in parte in sloveno, resta sempre coltivato e vivo.
Dopo la Messa la festa è proseguita sotto i tendoni allestiti all’ombra del tiglio del paese, con l’offerta gastronomica curata dai volontari ai chioschi e con la processione e il rosario del pomeriggio, che ha visto la presenza del parroco, don Federico Saracino. In processione per il paese, come già da qualche anno, è stata portata una statua della Madonna più piccola. Il motivo è quello che ricorre, in momenti analoghi della vita religiosa, in molti paesi della Slavia e non solo. La statua tradizionale è conservata nella chiesa del paese ed è troppo antica e grande per essere trasportata.
Il bel tempo ha permesso ai canebolani di festeggiare come si deve, anche con lo svolgimento della lotteria, utile a raccogliere soldi per la vita della parrocchia.
Sempre nella zona di Canebola, domenica, 15 settembre, alle 12.00 è stata festa grande a Clap/Podrata, nella ricorrenza della Beata Vergine Maria Addolorata. (Luciano Lister)
dal Dom
Maltempo in Emilia Romagna, a Forlì i 16 uomini della Protezione civile del Fvg
Il maltempo continua a funestare l’Emilia Romagna con la terza alluvione nell’ultimo anno e mezzo. Diversi i fiumi esondati nella regione dove sono stati sfollati migliaia di cittadini anche in gommone ed elicottero.
Le acque dei fiumi Marzeno e Lamone sono tracimate a monte di Faenza, ma massima allerta è presente anche a Ravenna.
Decine di frane e smottamenti, inoltre, si sono verificati nel Bolognese. Svariati gli interventi dei pompieri anche per alberi caduti ed edifici allagati.
Proprio in supporto del popolo emiliano e romagnolo, in seguito alla richiesta di supporto e all’allerta meteo prevista fino a venerdì sera, una colonna mobile della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è partita ieri sera alle 21 dalla sede di Palmanova, diretta verso le zone colpite dalle violente precipitazioni.
La mobilitazione, decretata dall’assessore Riccardo Riccardi in accordo con il governatore Fedriga, ha visto l’invio di squadre specializzate nel soccorso in acqua e nel pompaggio.
“Rispondiamo a una richiesta di supporto con lo spirito di solidarietà e le competenze che contraddistinguono”, ha affermato l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi.https://www.ilfriuli.it/cronaca/maltempo-emilia-romagna-protezione-civile-fvg/
19 set 2024
18 set 2024
25esima edizione di Pordenone legge
Dal 18 al 22 settembre in programma la 25esima edizione di Pordenonelegge, con oltre 600 autrici e autori e più di 300 eventi in calendario. Tra gli ospiti internazionali, Fernando Aramburu, Alicia Giménez-Bartlett, Richard Ford, Eshkol Nevo e… – Il programma e i particolari
Oltre 600 autrici e autori e più di 300 eventi in cinque giorni, 43 sedi di incontro fra Pordenone, i centri della sua provincia e l’intera regione, con tappe a Trieste, Udine, Lignano. Come si spiega nella presentazione della nuova edizione, nei suoi 25 anni pordenonelegge, “festa del libro”, diventa anche “festa della libertà”, per “sfogliare” i temi del presente e leggere i cambiamenti del mondo, testimoniando il valore primario della lettura e della scrittura, della conoscenza come chiave per interpretare consapevolmente il presente.
pordenonelegge 2024 – in programma dal 18 al 22 settembre – apre “sull’uscio della storia” con l’incontro che, mercoledì 18 settembre, vedrà protagonista il Cardinale Gianfranco Ravasi sul tema “In principio”: creazione ed ecologia. E il festival resta sulla soglia del nostro tempo, raccontandola in presa diretta con le voci internazionali della narrativa e della riflessione: il filosofo francese Bernard-Henri Lévy in anteprima italiana presenterà al festival il nuovo saggio su Israele, e ci sarà lo scrittore Eshkol Nevo, con Legami (Gramma), intorno alle “ferite” legate al tragico 7 ottobre.
continua https://www.illibraio.it/news/editoria/festival-pordenonelegge-2024-1457545/
Alla 25esima edizione del festival friulano l’autrice iraniana Azar Nafisi che riceve il Premio Crédit Agricole “La storia in un romanzo” 2024, l’ucraina Oksana Zabužko e la giornalista e autrice Sasha Vasilyuk, nativa della Crimea sovietica, sui temi del conflitto che sconvolge l’Europa.
17 set 2024
Tra un po' tutti all'inferno
Tra un po’ tutti all’inferno.
Però per il momento
è finita l’estate.
Avanti, su, ai divani!
Ai divani! Ai divani
Patrizia Cavalli
dal web
La conserva di pomodoro
La conserva del pomodoro
14 set 2024
Ricchezza e vanto per l'Italia
Non possono «essere considerate straniere, in Italia, lingue parlate da cittadini italiani radicati sul suo territorio. Non si era – e non si è – stranieri a casa propria, quale fosse – e quale sia – la propria lingua, cultura, religione. (…) Si tratta di una ricchezza, di un vanto per la Repubblica ». Lo ha affermato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo scorso 7 settembre ad Aosta e, a memoria, non si ricorda un così nobile e chiaro intervento della massima carica istituzionale italiana in tema di minoranze linguistiche.
A sentire le parole del Presidente alla cerimonia in occasione dell’80° anniversario dell’autonomia della Valle d’Aosta, viene spontaneo fare il parallelo tra la Regione più piccola d’Italia e la Benecia. Già nel 1849, in pieno Risorgimento, la Valle d’Aosta dichiarò che «sarà sempre parte integrante della bella penisola italiana» e, sono ancora le parole di Mattarella, «non valsero a mutare questo atteggiamento, questi sentimenti, decisioni infauste come la soppressione della Provincia nel 1859, con il declassamento a Circondario, né i tentativi del fascismo di operare, anche in queste terre, l’umiliazione della popolazione autoctona cercando di sottrarle cultura e identità».Ma le similitudini finiscono qui, perché, caduto il fascismo, la Valle d’Aosta combattè con coraggio e intelligenza per ottenere un’ampia autonomia e la parificazione della lingua francese a quella italiana, mentre da noi la politica dominante si abbandonò all’abbraccio mortale del nazionalismo.
Ancor oggi sono, purtroppo, molti coloro i quali ritengono la propria identità slovena non «un vanto per la Repubblica». Forse servirebbe a far chiarire le idee una visita di Mattarella. Il Presidente sarà ad Ampezzo il prossimo 14 settembre, invitato dall’Anpi e dalla Comunità di montagna della Carnia. Magari potrebbe fare una capatina a San Pietro al Natisone per celebrare il 40° della scuola bilingue, l’istituzione statale che più di ogni altra lavora affinché gli sloveni non si sentano «stranieri in casa propria». Ai festeggiamenti, a metà di ottobre, ci sarà la Presidente della Slovenia. Pensate quale valore per la nostra gente avrebbe la presenza di Mattarella. Ma qualcuno l’ha invitato?
Ezio Gosgnach
13 set 2024
Ad Aquileia alla scoperta dei tesori del Fondo Pasqualis. La prospettiva di un parco archeologico
Gli archeologi hanno dimostrato che Attila non ha distrutto Aquileia. Dopo le invasioni degli Unni la struttura mercantile della città (che aveva 50 mila abitanti) ha continuato ad esistere ed a prosperare.
C’è ancora molto da scoprire dell’Aquileia romana. I nuovi scavi nell’area del Fondo Pasqualis hanno portato alla luce ulteriori reperti dell’epoca tardo antica, ultimo periodo prima della caduta dell’Impero romano.
Cristiano Tiussi, Direttore della Fondazione Aquileia: “Questo complesso che era stato trascurato nei decenni passati, si sta dimostrando essere un unicum. Non esiste, al momento, una conoscenza nel mondo romano di una struttura con cinque o sei piazze per la vendita di derrate ed altri generi, come questo”.
Fondamentale la collaborazione della Fondazione Aquileia con le università di Trieste, Udine, Padova, Venezia e Verona, quest’ultima impegnata negli scavi dei mercati tardo-antichi, dove è stata scoperta una via in ciottolato. Gli scavi della zona dei mercati sono coordinati da Maria Bosco archeologa dell’Università di Verona. continua https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2024/09/aquileia-fondo-pasqualis-attila-8dfdf8ca-ed9d-4c94-a2b9-6d7d2f8cd2f2.html?fbclid=IwY2xjawFPympleHRuA2FlbQIxMQABHTlnnPBnsWUz9cg7TbsIA6vars7svL3NHwO6Wx5nGuYQrIJMrV0jpnEaog_aem_W00XZxCbPdSnKgAr9bG8ZA
12 set 2024
A Friuli Doc Sloveno per bambini
Le attività in lingua slovena organizzate a Udine dall’Associazione don Eugenio Blanchini quest’anno inizieranno con il laboratorio di fumetto bilingue «Lisica in njeni prijatelji – La volpe e i suoi amici» tenuto dall’artista Moreno Tomasetig. Il laboratorio, gratuito, si terrà a Udine nella sezione giovanile della biblioteca civica «Vincenzo Joppi» venerdì 13 settembre alle ore 16:30 nell’ambito della tradizionale manifestazione «Friuli Doc». Esso è rivolto a tutti i bambini dai 7 agli 11 anni, anche a chi non è iscritto ai corsi. Per ulteriori informazioni possibile chiamare lo 0432 732 500 oppure il 340 739 84 39. Dalla fine di settembre, i bambini suddivisi indue gruppi potranno partecipare a un corso di lingua e attività in sloveno tenuti da un insegnante madre lingua. I più piccoli, dai tre ai sei anni, impareranno lo sloveno attraverso giochi divertenti, cantando e raccontando le storie, mentre i bambini delle scuole elementari, insieme al loro insegnante, acquisiranno sicurezza nell’esprimersi e utilizzeranno la loro conoscenza dello sloveno attraverso la conversazione, la lettura, la scrittura ed esempi pratici. È previsto anche un laboratorio teatrale gratuito per bambini, che si svolge come parte del corso e aiuta a consolidare e mostrare praticamente in modo divertente le conoscenze acquisite. Entrambi i corsi per bambini si terranno durante tutto l’anno scolastico ogni lunedì pomeriggio dalle 16:30 alle 18:00 nei locali della parrocchia San Quirino a Udine (ingresso e parcheggio da Via Cicogna 25). I corsi per bambini sono gratuiti, è sufficiente che i genitori diventino soci dell’associazione Alpi e forniscano così un’assicurazione ai bambini durante lo svolgimento dell’attività. In ottobre riprenderanno anche per gli adulti, suddivisi in due gruppi – un gruppo per i principianti e un corso avanzato – i corsi di lingua e cultura slovena. Nell’ambito dei corsi per adulti viene organizzata una serie di attività complementari che consentano di conoscere meglio la cultura e la vita in Slovenia. Entrambi i corsi per adulti si terranno durante tutto l’anno scolastico ogni lunedì sera dalle 18:30 alle 20:00 nei locali della parrocchia San Quirino a Udine (ingresso e parcheggio da Via Cicogna 25). Per informazioni sulle attività e le iscrizioni è possibile contattare direttamente l’associazione don Eugenio Blanchini tramite email a info@blanchini.org o a blanchini@dom.it e al numero telefonico 0432 732 500 dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 15:30. Le richieste relative ai corsi per adulti saranno accettate fino esaurimento dei posti disponibili.
dal Dom
Meteo
In vigore l'allerta meteo gialla fino a venerdì 13 settembre, con temporali e forti venti sulla regione. Disagi a Lignano, Udine, Pordenone e Trieste a causa delle forti piogge
https://www.ilfriuli.it/cronaca/maltempo-fvg-allagamenti-nevicate/
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Ivan Trinko
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