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Coltivare le angurie

 


COLTIVAZIONE DELLE ANGURIE

di Sara Bosco

L’anguria è un ortaggio che può essere coltivato anche nelle nostre climatiche con buone rese. Generalmente se viene coltivato in pieno campo è preferibile effettuare una pacciamatura per scaldare il terreno in quanto le temperature ottimali per la sua crescita vanno dai 25 ai 30°C. Può essere coltivata anche in tunnel per poter avere un maggior spazio temporale di produzione.
Appartiene alla famiglia delle cucurbitacee e la sua coltivazione può essere fatta anche sul balcone.
Il terreno che le ospita dev’essere lavorato in profondità per evitare ristagni idrici durante l’allevamento e deve contenere un buon apporto di sostanza organica. Predilige terreni tendenzialmente acidi e la sua dolcezza è determinata per lo più dall’apporto di potassio.
I semi non sono molto grandi perciò è importante affinare bene il terreno e porli distanti un metro sulla fila e due metri tra le file. Generalmente si possono mettere un paio di semi per buco per poi diradarle e lasciare una sola pianta per postazione.
Le irrigazioni vanno fatte frequentemente fino alla fase di accrescimento del frutto, da li in poi è preferibile sospenderle per non annacquarne il sapore.
Un'altra pratica che si può effettuare è la potatura del germoglio apicale per bloccare l’accrescimento della pianta e assicurare un buon accrescimento di 2-3 frutti senza che se ne creino altri. Non risulta però una pratica obbligatoria.
In fase di maturazione se è possibile è consigliato ruotare il frutto affinché non si scotti con il sole un lato ma possa maturare tutto insieme. Un accorgimento che viene utilizzato per riconoscere se un frutto è maturo o meno, oltre alla buccia che risulta più lucida, è il viticcio che si trova nella parte opposta al frutto che inizia a imbrunire e seccarsi, a questo punto la nostra anguria sarà matura.
Questo ortaggio se pur tipico delle zone più calde può essere coltivato nel nostro clima e ottenere dei prodotti soddisfacenti nel periodo estivo. 
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IL CORNIOLO

 


da Vita nei Campi fb

Il corniolo
di Raffaele Testolin
Oggi vorrei parlare di corniolo. So che il corniolo non si coltiva, ma vedere qualche pianta di corniolo nei giardini – cosa rara - mi dà molta gioia. Innanzitutto perché, povera pianta, è la prima a fiorire e nei nostri boschi, dove cresce spontanea, con quei delicati fiori giallini, in mezzo al brullo invernale che la circonda, riempie il cuore di gioia.
E poi, in agosto quando si girava da ragazzi per i boschi, trovare le corniole mature era una festa. Avevamo imparato a nostre spese a scuotere l’albero e a mangiare i frutti maturi che cadevano, perché quelli rimasti appesi, anche se rossi, erano talmente acidi da scoraggiare anche i più affamati.
Alcuni ristoranti, seguendo la tradizione d’oltralpe, preparano confetture per bolliti, ma in Friuli non si può parlare degli utilizzi del corniolo senza parlare di grappa. Ne parlo perché la distillazione per consumo familiare è autorizzata. La resa è bassa perché il frutto è poco dolce, ma il profumo è di quelli che non si dimenticano.
Del corniolo un tempo si usava tutto. Era un colorante naturale, mentre il legno, tra i più duri che possiamo trovare tra le essenze che crescono in Friuli, era usato, assieme al maggiociondolo, per produrre pipe, denti per rastrelli da fieno e parti di arnesi particolarmente sottoposte ad usura.
Ma vedo che sono scivolato in ricordi di altri tempi e allora vi saluto, dandovi appuntamento ad una prossima puntata.

I CACHI

 




Si sta avvicinando la stagione dei cachi,frutti di color arancione.Mi sono sempre piaciuti.Ultimamente c'è una nuova qualità:i cachi vaniglia che hanno la polpa soda.

E' un frutto che proviene dalla Cina conosciuto sin dal 1780.

In Cina, la leggenda narra che la pianta del cachi incarna l'albero dalle sette virtù, riferite sostanzialmente alla dolcezza dei frutti, al legno robusto, alla longevità della pianta, all'impiego decorativo delle sue foglie, al fuoco prodotto dall'ardore dei suoi rami, alla possibilità data agli uccelli di nidificare tra i rami, ed alla sagoma ombreggiata creata dall'imponente albero.
Attualmente, il cachi è il frutto più colorato che simboleggia l'autunno.

Il caco è un frutto molto energetico, diuretico , protettore del fegato e lassativo.E' indicato  a bambini ed anziani.Essendo molto dolce è sconsigliato alle persone diabetiche e obese.


 tabella riassuntiva sui cachi

 da https://www.my-personaltrainer.it/benessere/cachi-riassunto.html#

Cachi e simbologia
  • Simbolo di pace nel secondo dopoguerra
  • Albero dalle sette virtù
  • Frutto più colorato che simboleggia l'autunno
Cachi: sinonimiMela d'Oriente
Loto del Giappone
Cibo degli dei
Frumento di Giove → Diòs+pyròs
Kaki → riferimento al colore aranciato del frutto, tipico della terra arida e siccitosa
Cachi: origine e diffusioneOrigine: paesi cinesi
Diffusione in Europa ed America: verso la metà dell'Ottocento
Primo albero del cachi in Italia: 1871, giardino di Boboli
Produzione italiana: 65.000 t
Regioni più importanti per il cachi: Campania, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia
Cachi: descrizione botanica
  • Nome botanico: Diospyros kaki
  • Famiglia: Ebenacee
  • Breve descrizione: alberi raggiungenti altezze piuttosto elevate (15-18 metri), di dimensioni generalmente non troppo imponenti
  • Foglie: ovali- bislunghe, estese e lucenti, caduche e poco appuntite
  • Fiori: esclusivamente femminili nelle piante coltivate, bianchi
  • Frutto: bacca sferica dal colore arancio carico
  • Raccolta: immaturi, la polpa del cachi è soda, asprigna ed estremamente astringente
  • Cachi maturo: polpa molliccia, gelatinosa, presentante un colore tendente al brunastro
Cachi: impieghi in cucinaLa polpa, flaccida e gelatinosa, può:
  • Esser mangiata con un cucchiaio
  • Utilizzata per la realizzazione di centrifughe di frutta
  • Costituire una matrice per marmellate
  • Essere utilizzata per realizzare macedonie
  • Insaporire yogurt
In Giappone → il cachi è l'ingrediente principe per la preparazione di alcuni vini, e si presta alla realizzazione del sakè
Cachi melaIl frutto è simile alla mela per forma e consistenza (la polpa soda, quasi croccante, si taglia a fette), ma il sapore è tipico del cachi
Cachi ed autunnoIl frutto del cachi simboleggia l'autunno, stagione “di passaggio” responsabile spesso di spossatezza e stress psicofisico
  • Cachi: ottimo espediente per iniziare al meglio l'autunno
Cachi: valori nutrizionali100 grammi di cachi:
Cachi: Sali minerali e vitamineSali minerali:Vitamine:
Vitamina C→ quantità variabile da 50 mg a 7 mg
Beta-carotene, precursore della vitamina A → 100 grammi di prodotto fresco apportano 1,4 mg di retinolo (antiossidante e possibile prevenzione delle malattie cardiovascolari)
Cachi: proprietà

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