COLTIVAZIONE DELLE ANGURIE
di Sara Bosco
L’anguria è un ortaggio che può essere coltivato anche nelle nostre climatiche con buone rese. Generalmente se viene coltivato in pieno campo è preferibile effettuare una pacciamatura per scaldare il terreno in quanto le temperature ottimali per la sua crescita vanno dai 25 ai 30°C. Può essere coltivata anche in tunnel per poter avere un maggior spazio temporale di produzione.
Appartiene alla famiglia delle cucurbitacee e la sua coltivazione può essere fatta anche sul balcone.
Il terreno che le ospita dev’essere lavorato in profondità per evitare ristagni idrici durante l’allevamento e deve contenere un buon apporto di sostanza organica. Predilige terreni tendenzialmente acidi e la sua dolcezza è determinata per lo più dall’apporto di potassio.
I semi non sono molto grandi perciò è importante affinare bene il terreno e porli distanti un metro sulla fila e due metri tra le file. Generalmente si possono mettere un paio di semi per buco per poi diradarle e lasciare una sola pianta per postazione.
Le irrigazioni vanno fatte frequentemente fino alla fase di accrescimento del frutto, da li in poi è preferibile sospenderle per non annacquarne il sapore.
Un'altra pratica che si può effettuare è la potatura del germoglio apicale per bloccare l’accrescimento della pianta e assicurare un buon accrescimento di 2-3 frutti senza che se ne creino altri. Non risulta però una pratica obbligatoria.
In fase di maturazione se è possibile è consigliato ruotare il frutto affinché non si scotti con il sole un lato ma possa maturare tutto insieme. Un accorgimento che viene utilizzato per riconoscere se un frutto è maturo o meno, oltre alla buccia che risulta più lucida, è il viticcio che si trova nella parte opposta al frutto che inizia a imbrunire e seccarsi, a questo punto la nostra anguria sarà matura.
Questo ortaggio se pur tipico delle zone più calde può essere coltivato nel nostro clima e ottenere dei prodotti soddisfacenti nel periodo estivo.
L’anguria è un ortaggio che può essere coltivato anche nelle nostre climatiche con buone rese. Generalmente se viene coltivato in pieno campo è preferibile effettuare una pacciamatura per scaldare il terreno in quanto le temperature ottimali per la sua crescita vanno dai 25 ai 30°C. Può essere coltivata anche in tunnel per poter avere un maggior spazio temporale di produzione.
Appartiene alla famiglia delle cucurbitacee e la sua coltivazione può essere fatta anche sul balcone.
Il terreno che le ospita dev’essere lavorato in profondità per evitare ristagni idrici durante l’allevamento e deve contenere un buon apporto di sostanza organica. Predilige terreni tendenzialmente acidi e la sua dolcezza è determinata per lo più dall’apporto di potassio.
I semi non sono molto grandi perciò è importante affinare bene il terreno e porli distanti un metro sulla fila e due metri tra le file. Generalmente si possono mettere un paio di semi per buco per poi diradarle e lasciare una sola pianta per postazione.
Le irrigazioni vanno fatte frequentemente fino alla fase di accrescimento del frutto, da li in poi è preferibile sospenderle per non annacquarne il sapore.
Un'altra pratica che si può effettuare è la potatura del germoglio apicale per bloccare l’accrescimento della pianta e assicurare un buon accrescimento di 2-3 frutti senza che se ne creino altri. Non risulta però una pratica obbligatoria.
In fase di maturazione se è possibile è consigliato ruotare il frutto affinché non si scotti con il sole un lato ma possa maturare tutto insieme. Un accorgimento che viene utilizzato per riconoscere se un frutto è maturo o meno, oltre alla buccia che risulta più lucida, è il viticcio che si trova nella parte opposta al frutto che inizia a imbrunire e seccarsi, a questo punto la nostra anguria sarà matura.
Questo ortaggio se pur tipico delle zone più calde può essere coltivato nel nostro clima e ottenere dei prodotti soddisfacenti nel periodo estivo.
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