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IVAN TRINKO padre della Benecia

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18 dic 2022

C'è molto interesse per la lingua slovena in Benecia, Val Canale,Udine e in tutto il Friuli.

 


C'è molto interesse per la lingua slovena in Benecia, Val Canale,Udine e in tutto il Friuli. 

Ci sono così tante persone iscritte al corso per adulti a Udine che hanno dovuto fare due gruppi. Le domande vengono confermate di settimana in settimana, quindi ora pensano al terzo gruppo. 

L'apprendimento della lingua slovena nel capoluogo friulano ha una lunga tradizione, e si pone in continuità con l'iniziativa nata nell'ambito del progetto Kamun Intercultura, inventato e proseguito negli anni in cui Furio Honsell, ex kamunista di lingua slovena radici, Mario Canciani. Nell'estate del 2018, l'attuale amministrazione di Kamun ha accettato di sostenere l'iniziativa e ha rilevato il corso dall'associazione Blanchini con il suo gruppo San Girolamo - Sloveni a Udine.Solo quel gruppo continua a cantare per il nono anno, anche attività in sloveno per bambini in età prescolare (dal secondo al sesto anno di età) e bambini della scuola primaria. Insegnano un insegnante di scuola materna e un insegnante sloveno. Entrambi i corsi per bambini sono iniziati il ​​12 settembre e proseguiranno fino alla fine della scuola . Sono ogni lunedì tra le 16:30 e le 18:00. Dopo il corso, i bambini hanno un laboratorio teatrale, alcuni dei quali imparano a recitare per il teatro. Alcuni bambini possono partecipare alle attività. E' necessario scrivere via e-mail all'indirizzo blanchini@dom.it oppure chiamare il numero telefonico 0432 732500 dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 15:30 .

Molti sono anche iscritti ai corsi di lingua slovena, organizzati dall'Istituto di cultura slovena presso il centro culturale sloveno di San Pietro. Uno è per i principianti, uno per chi conosce già lo sloveno. Hanno iniziato il 14 novembre. Ci saranno 15 lezioni in tutti i livelli (livello base tra le 18:00 e le 19:15; avanzato tra le 19:20 e le 20:35, che possono essere seguiti anche su Internet).

Un corso di lingua slovena per adulti organizzato dall'associazione  Don Mario Cernet di Malborghetto si svolge a distanza sulla piattaforma Zoom . L'anno scorso e l'anno prima hanno dovuto fare il corso online a causa della pandemia.E'andato così bene che hanno deciso che ci sarebbe stato anche un corso a distanza.

Le iscrizioni sono al completo e i partecipanti al corso non sono solo della Val Canale, ma anche di altre località dove vivono gli sloveni della provincia di Udine, di tutto il Friuli e di altre regioni italiane.

Hanno formato due gruppi. I principianti imparano alle 17:30; e continuando gli studenti il ​​mercoledì alle 17:30 Forse, vista la grande risposta, ci sarà un altro gruppo. (UD)

tradotto da https://www.dom.it/veliko-zanimanje-za-slovenski-jezik_grande-interesse-per-lo-sloveno/

23 ott 2022

Voglio imparare la lingua slovena!


 TEČAJ SLOVENSKEGA JEZIKA •• CORSO DI LINGUA SLOVENA

Slovenski kulturni dom, Špietar in 𝗻𝗮 𝘀𝗽𝗹𝗲𝘁𝘂!
Centro culturale sloveno, San Pietro al Natisone 𝗲 𝗼𝗻𝗹𝗶𝗻𝗲!

livello BASE e AVANZATO
15 lezioni, i lunedì dal 14.11

OSNOVNA stopnja in NADALJEVALNI
15 lekcij, ob ponedeljkih od 14.11

•• info: isk.benecija@yahoo.it | 0432 727490 | quota 30 euro •• 

12 mar 2022

Sloveno a scuola anche a Vedronza

 


Lunedì, 14 marzo, anche nel plesso scolastico di Vedronza/Njivica, in comune di Lusevera/Bardo,  riprenderà l’insegnamento dello sloveno. Alla scuola d’infanzia e nelle tre classi della scuola primaria (due sono pluriclassi), in collaborazione con l’associazione Blanchini, per l’anno scolastico in corso saranno impartite dieci ore di sloveno per classe.

Già da anni più o meno lo stesso accade in tutte le scuole con lingua d’insegnamento italiana attive nell’area della provincia di Udine in cui è riconosciuta la presenza della minoranza slovena. Per insegnare lo sloveno, la Regione Friuli Venezia Giulia distribuisce agli istituti comprensivi che ne fanno richiesta i fondi discendenti dalla legge quadro di tutela di tutte le minoranze linguistiche storiche riconosciute in Italia (482/99).

Nella vicina Taipana/Tipana, già per il quinto anno scolastico, a garantire l’insegnamento dello sloveno per tutto l’anno scolastico sono il Comune di Taipana e l’associazione Blanchini. Per scuole e famiglie sarebbe molto importante giungere, finalmente, al rispetto di quanto previsto dalle disposizioni per l’insegnamento dello sloveno in provincia di Udine contenute nell’articolo 12 della legge di tutela della minoranza linguistica slovena (38/2001). Ovvero all’insegnamento curricolare dello sloveno anche nelle scuole con lingua d’insegnamento italiana attive sul territorio di attuazione della legge di tutela.

https://www.dom.it/pouk-slovenscine-v-soli-tudi-na-njivici_sloveno-a-scuola-anche-a-vedronza/

16 dic 2021

Udine nega la presenza degli sloveni


Ama definirsi «capitale» di tutto il Friuli storico, ma nei fatti rifugge questo suo ruolo. La conferma è venuta dal dibattito in consiglio comunale inerente la riscrittura dello statuto della città, nel corso del quale è stato respinto un emendamento del consigliere Giovanni Marsico, della lista Prima Udine (all’opposizione), che estendeva la «tutela e valorizzazione della lingua e della cultura friulana» alle «lingue minoritarie storicamente riconosciute sul territorio, quali il tedesco e lo sloveno».

«Ho presentato questo emendamento perché in commissione Statuto ho riscontrato una chiusura da parte del consigliere Andreucci, al quale riconosco comunque il grande impegno profuso – spiega Marsico –. Il tema delle lingue minoritarie è quello che ho posto in occasione della discussione delle linee programmatiche e ora ho proposto l’emendamento all’articolo 14 in quanto nella sua formulazione non può soddisfare l’assunto del primo comma: “Il Comune promuove la cultura del plurilinguismo”. Non che credo che il rumeno, l’albanese, l’arabo o lo swahili possano essere considerati alla stessa stregua del tedesco e dello sloveno».

Marsico, a causa di un improvviso ricovero in ospedale per un intervento chirurgico non programmato, non ha potuto esporre le proprie ragioni al consiglio comunale. L’ha fatto al suo posto il capogruppo di Prima Udine, Enrico Bertossi.

«Marsico ha confuso quello che si fa su un territorio più vasto, come la regione o l’ex provincia, dove storicamente sono presenti anche altre minoranze. A Udine dobbiamo promuovere il plurilinguismo che va oltre la tutela delle lingue minoritarie e ha una concezione molto vasta. Se dobbiamo parlare di un valore diffuso a Udine, sia quello della lingua friulana; viceversa sia per il tedesco che per lo sloveno potremmo parlare di piccoli gruppi che magari valorizzano queste due lingue», ha replicato il sindaco, Pietro Fontanini.

Marsico non ci sta. «Nel preambolo dello statuto c’è scritto “La citta di Udine (Udin in lingua friulana, Weiden in lingua tedesca e Videm in lingua slovena) nel tempo Utinum e Udene …”, – fa notare –. Perché nel preambolo viene fatto riferimento al tedesco e allo sloveno e poi nell’articolato ci si dimentica ogni riferimento a queste lingue? Non mi sembra coerente. Se Udine è “capitale del Friuli”, non può essere solo una questione di facciata, ma si deve dimostrarlo concretamente, senza ipocrisie o opportunismi. Udine, quale centro amministrativo, culturale ed ecclesiale di un vasto territorio deve tener conto anche delle due comunità che, come più volte sottolineato dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e dall’assessore Pierpaolo Roberti (entrambi esponenti della Lega come Fontanini, ndr) caratterizzano e danno valore aggiunto al territorio».

Al sindaco che per sloveni e tedeschi ha adoperato la definizione di «piccoli gruppi», Marsico ricorda che «la presenza della comunità di lingua slovena nella città di Udine ha profonde radici. Già nel medioevo essa era molto consistente e nel 1452 fondò la Confraternita di San Girolamo. Questa era molto influente nella vita cittadina e disponeva di un proprio ospedale, poi confluito nell’attuale nosocomio Santa Maria della Misericordia. Ora Udine è il centro politico, amministrativo ed ecclesiale per la Valli del Natisone e del Torre, per Val Resia e Valcanale. Da quelle aree, come pure dalle vicine province di Gorizia e Trieste, dal dopoguerra a oggi, vi si sono trasferite migliaia di persone di lingua slovena. Molte desiderano mantenere la propria identità».

Da un’elaborazione del dott. Mario Canciani, consigliere comunale dal 2008 al 2018, i residenti di origine slovena in città rappresenterebbero addirittura il dieci per cento.

Secondo Marsico «la presenza della comunità di lingua slovena dà a Udine l’opportunità di giocare un ruolo importante nei rapporti culturali ed economici con la vicina Repubblica di Slovenia, finora sempre lasciati in gestione esclusiva a Trieste e Gorizia». Anche per questo il consigliere di Prima Udine si rammarica della mancata approvazione del suo emendamento. «Biasimo tutti i colleghi che nella passata consiliatura hanno condiviso con me tante battaglie in consiglio e che ora, col capo chino, accettano tutte le imposizioni di questo sindaco», chiosa amaramente.

https://www.dom.it/viden-zamolci-prisotnost-slovencev_udine-nega-la-presenza-degli-sloveni/


30 set 2021

Corso di sloveno per adulti a Udine

 

Corso di sloveno per adulti a Udine

V ponedeljek, 11. oktobra, ob 18.30. bo stekel brezpalčni tečaj slovenskega jezika za odrasle v Vidnu. Odvijal se bo sred mesta v prostorih župnije svetega Kvirina (ulica Cicogna 5). Združenje Blankin, ki je organizator tečaja, vabi vse, ki jih pobuda zanima, da se prijavijo na elektronski naslov blankin@dom.it ali pokličejo na telefonsko številko 0432732500 (od ponedeljka do petka med 8.30 in 12.30). Tečaj bo potekal do konca maja ob ponedeljkih med 20. in 22. uro. Za dodatne informacije je na razpolago Rino Laurencig, mobilni +39 3387409132, elektronska pošta laurencig@alice.it.

Conoscere la cultura, la storia, le tradizioni slovene, l’ambiente e la vita quotidiana come elemento di valore interculturale. Scoprire gli innumerevoli punti di contatto con le nostre radici storiche. Il tutto con l’opportuno supporto linguistico dello sloveno, che è anche una delle lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia. Inizierà a Udine lunedì, 11 ottobre, alle 18.30, nella Casa della gioventù della parrocchia di San Quirino (ingresso da via Cicogna 5) il corso di lingua e cultura slovena per adulti organizzato dall’ associazione don Eugenio Blanchini. Per le adesioni gli interessati possono rivolgersi all’indirizzo di posta elettronica blanchini@dom.it o telefonare al 0432732500 (dal lunedì al venerdì tra le 8.30 e le 12.30). La partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni si può contattare Rino Laurencig (+39 3387409132 – laurencig@ alice.it)

https://www.dom.it/tecaj-slovenscine-za-odrsale-v-vidnu_corso-di-sloveno-per-adulti-a-udine/


26 ago 2021

AUGURI BORIS PAHOR

 




Oggi il prof. Boris Pahor festeggia il 108esimo compleanno, scrittore triestino  è testimone del totalitarismo del Novecento, che ha lasciato una testimonianza indelebile a tutti noi e ai nostri discendenti con la sua preziosa opera. È stato impegnato per la libertà per tutta la vita e combatte ancora in modo esemplare e instancabile per questo valore, che è - oltre alla verità e alla giustizia - uno dei più importanti per questo gigante del nostro tempo. Per la sua postura paffuta ed eretta, per il suo incrollabile amore per la nazione e la madrelingua slovena, nonché per il fatto che si è sempre schierato dalla parte delle vittime, umiliate e disonorate e crede ancora nell'umanità e nell'amore, tutti coloro che apprezziamo il suo prezioso lavoro , gli auguro tutto il meglio dal profondo del cuore, e soprattutto tanta salute!


da https://it.wikipedia.org/wiki/Boris_Pahor

Boris Pahor, di lingua e nazionalità slovene, è nato a Trieste (allora Impero austro-ungarico, oggi Italia) figlio di Franc Pahor e di Marija Ambrožič. A sette anni assisté all'incendio del Narodni dom (Casa del Popolo), sede centrale delle organizzazioni della comunità slovena di Trieste.[1] L'esperienza, che lo segnò per tutta la vita, affiora spesso nei suoi romanzi e racconti. Finita la scuola media ed essendo stata soppressa l'istituzione slovena, frequenta - per volontà dei genitori - il seminario di Capodistria, che non termina, anche se continua a studiare teologia fino al 1938. Stabilisce stretti rapporti con alcuni giovani intellettuali sloveni di Trieste; tra questi spiccano le figure del poeta Stanko Vuk, di Zorko Jelinčič, cofondatore della organizzazione antifascista slovena TIGR (e padre dello scrittore Dušan Jelinčič) e dei pittori Augusto Černigoj e Lojze Spacal. Negli stessi anni incomincia il carteggio con Edvard Kocbek, poeta sloveno e pensatore personalista, nella cui figura riconoscerà un importante ruolo di guida morale ed estetica.

Nel 1940 è arruolato nel Regio Esercito e inviato al fronte in Libia. Dopo l'armistizio dell'otto settembre torna a Trieste, ormai soggetta all'occupazione tedesca. Dopo alcuni giorni decide di unirsi alle truppe partigiane slovene che operavano nella Venezia Giulia. Nel 1955 descriverà quei giorni decisivi nel famoso romanzo Mesto v zalivu ("Città nel golfo"), col quale diventerà celebre nella vicina Slovenia. Nel 1944 fu catturato dai nazisti e internato in vari campi di concentramento in Francia e in Germania (NatzweilerMarkirchDachauNordhausenHarzungenBergen-Belsen).

Dopo la guerra, a Natale '46 torna nella città natale, aderendo a numerose imprese culturali dell'associazionismo sloveno, cattolico e non-comunista. Dopo essersi laureato in Lettere all'Università di Padova nell'ottobre del 1947, si dedica all'insegnamento della letteratura italiana. Negli anni Cinquanta è il redattore principale della rivista triestina Zaliv (Golfo) che si occupa, oltre che di temi strettamente letterari, anche di questioni di attualità. In questo periodo Pahor continua a mantenere stretti rapporti con Edvard Kocbek, ormai diventato un dissidente nel regime comunista jugoslavo. I due sono legati da uno stretto rapporto di amicizia.

continua

21 mag 2021

CAMPOROSSO IN VALCANALE - ŽABNICE





In riferimento a quanto è successo a Camporosso/Žabnice (fraz. di Tarvisio) dove il nuovo vicario parrocchiale ha di fatto proibito la preghiera e i canti in lingua slovena, la senatrice Tatjana Rojc ha chiesto al Vescovo di Udine Mons. Andrea Bruno Mazzocato di intervenire per riportare pace e dialogo in una comunità turbata. Già da 130 anni la parrocchia vanta infatti una corale slovena, espressione di una comunità da sempre plurilingue.Tenendo conto anche della Legge n. 38 del 2001 che tutela la minoranza slovena del Friuli Venezia Giulia./

3 nov 2020

Canebola respira nella sua lingua

 

Canebola/Čenijebola

Anche se una volta contava oltre settecento abitanti, oggi Canebola di Faedis/Čenijebola conta una settantina di residenti. Gli abitanti al momento sono sempre meno, ma di giovani ce ne sono ancora e la comunità cerca di restare unita attorno alle proprie usanze e tradizioni.

Ricordiamo che sul territorio del comune di Faedis (come a Nimis, Attimis, Torreano e Prepotto) si parlano tre lingue: accanto all’italiano, anche le locali varianti di friulano e sloveno, entrambe tutelate dalle leggi statali e regionali. A Canebola, accanto all’italiano e al friulano, la lingua tradizionale del paese è il locale dialetto sloveno. La signora Iva Zoder spiega: «A casa nostra abbiamo sempre parlato nel nostro dialetto. Parliamo anche friulano e italiano, ma a Canebola si parla nel nostro dialetto».

Il cartello in italiano, friulano e sloveno/Tabla v italijanščini, furlanščini in slovenščini

La parlata di Canebola rappresenta, quindi, ancora un elemento importante nella vita di una comunità che nei decenni passati ha subito le stesse dinamiche di spopolamento che hanno interessato molti altri paesi della Slavia. «La modernità ha un po’ svuotato i nostri paesi, con la nostra gente che tende a disperdersi », nota Claudio Petrigh, anche se alcuni, dopo qualche anno all’estero, hanno fatto ritorno.

La chiesa di S. Giovanni Battista/Cerkev Sv. Janeza Krstnika

Un punto di riferimento importante per la cultura del paese, come in molte altre località, è la chiesa, intitolata a San Giovanni Battista. Le prime notizie della sua esistenza risalgono al XV secolo. È stata ricostruita nel XVIII e nel XIX secolo; dopo il terremoto del 1976 è stata ristrutturata per i forti danni subiti. I tempi in cui a prestare servizio erano sacerdoti che conoscevano la lingua locale, tra cui don Emilio Cencig, ormai sono un ricordo; ora i sacerdoti che conoscono lo sloveno sono pochi – e le celebrazioni sono, così, officiate in italiano. Ma la cultura locale è ancora presente attraverso il canto, ad esempio con Lepa si o Ti, o Marija, nonché altri canti religiosi intonati in occasione delle festività centrali nell’anno liturgico.

Nei plessi scolastici del comune, giù in pianura, l’insegnamento dello sloveno non è stato attivato. E pensare che un tempo, nelle frazioni montane di Faedis, il catechismo era insegnato in sloveno locale.

Anche se la chiesa del paese è intitolata a San Giovanni Battista, il momento centrale per eccellenza nella vita della comunità continua a restare la festa di Sveta Marija Bandimica («Madonna della Vendemmia»), che ogni anno cade in una delle domeniche prossime alla ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria, celebrata l’8 settembre. Rino Petrigh, che a Canebola aiuta in chiesa, nota come il nome della festa in dialetto sloveno sia legato al periodo della vendemmia, con le attività agricole espletate in quel periodo. (Luciano Lister)

https://www.dom.it/cenijebola-se-diha-v-svojem-jeziku_canebola-respira-nella-sua-lingua/

12 set 2020

San Leopoldo e la sua parlata slovena

 


La monografia Lipalja vas in njena slovenska govorica (ital. San Leopoldo e la sua parlata slovena) fornisce una descrizione dettagliata e l’elaborazione metodologica della variante linguistica parlata dai suoi ultimi parlanti nativi nella Valle Gailtal (slov. Ziljska dolina, friul. Gailtol), nella parte estrema nord-settentrionale del territorio etnico sloveno dove fino all’inizio del XX secolo la popolazione slavofona ha contribuito in maniera significativa alla vita sociale del paese. Grazie alla monografia veniamo a conoscere le particolarità della parlata tipica del paese Laglesie – San Leopoldo (slov. Lipalja vas) nonché le origini ed il significato dei vari nomi di famiglia. Il paesaggio linguistico è presentato al lettore con l’aiuto di cartine geografiche, documenti storici ed appunti di storie raccontate dai parlanti di questa variante linguistica, nati nei primo ventennio del XX secolo. Il materiale illustra le storie di singoli individui che a causa di complesse vicissitudini storiche non hanno avuto la possibilità di parlare la propria lingua materna nell’ultimo periodo della loro vita.

http://www.slori.org/it/pubblicazioni/laglesie-san-leopoldo-e-la-sua-parlata-slovena/

12 ago 2020

LA GERLA (poesia)

 
Un tempo questa era la vita delle donne della Slavia friulana-Benečija!!!


                                   Koš                              

Zjutra kar ustanim
muoj koš me že čaka
od njea se ne ubranim
fin zvèčar do mraka.
Za per nas morjèti živiti
s polentu an nu mar skute,
ja koš muoram nositi
anu spati u senu brez plahute...
                            
dna Vizuojščica

scritto in dialetto sloveno di Vizont di 50 anni fa(oggi quasi scomparso)
dal mio archivio personale

La gerla

Al mattino quando mi alzo/mi aspetta la mia gerla/non me ne libero fino al tramonto./Per poter vivere da noi/con polenta e un po' di ricotta/devo portare la gerla e dormire senza lenzuola.

una donna di Chialminis

 Chialminis /Vizont è una piccola località del comune di Nimis, costituita da 4 borghi: borgo Tamar, borgo Uas, borgo Chiesa e borgo Vigant, sita a 682 m di altezza sul monte Bernadia, lungo la strada che collega Ramandolo a Villanova delle Grotte, località entrambe conosciute , l’una per la produzione vinicola l’altra per le grotte. Chialminis invece poco nota nonostante il suo contesto panoramico e paesaggistico, per i quali è definita da qualcuno come un “balcone aperto sulla pianura friulana”. E’ altresì un’oasi di pace, in un ambiente montano, rapidamente raggiungibile in quanto dista da Udine soli 28 km.


notizie e panorama di Chialminis da https://www.natisone.it/0_archivio_messe/messe2006/messe341.htm
[caption id="attachment_19581" align="alignnone" width="1466"] dal mio archivio personale[/caption]

Izvor rezijanskega narečja - Perché il dialetto resiano è sloveno

ballo resiano
 

10ButtoloTu-w Reziji rumunïmö po näs, ka to jë dan slavinski dijalët, pärt od tih slavinskih djalëtuw, ka se klïčajo da Primorski. Te slavinski jazek to jë dan jazek slavo meridionale.

Našë rumuninjë parhaja, teköj pa wse ti drügi slavinski djalëtavi, z toga jazïka, ka se klïčë da slavo alpino. Po starin našë rumuninjë jë bilu pärt od tih slavinskih djalëtuw, ka se rumunïjo tu-wnë w Koroški. Ǵalë, ko somö šle ta-pod Banïtki, našë rumuninjë jë se wezal ta-h tën slavinskin djalëtan, ka se rumunïjo izdë w Farjülë. Izdë w Reziji se rumunïjo wsej štiri djalëte: po solbaški, po osöjskeh, pu njïvaških anu po biskin. Se jë pöčalu pa pïsat po näs ne dwa stuw lit na nazëd.

Itï, ka so pïsali po näs, to so bili jëravi anu une so nan püstili prëdiće, racjuni, wüže anu pa tö krištjanskë učilu. Köj ne štredi lit na nazëd se jë pöčalu vïdët naše rumuninjë tej no bogatïjo, anu da jë bilu trëbë ga wbranit. Näšnji din so pa lëči, ka jë naredil te laški pajïz za to slavinsko minorančo. Ise lëči to so: lëč numar 482/1999, nümar 38/2001 anu nümar 26/2007, ka jë naredila naša Reǵun. Ise lëči branijo pa našë rumuninjë. (Sandro Quaglia)

A Resia si parla il resiano, dialetto appartenente alla famiglia dei dialetti sloveni, in particolare, oggi, dei dialetti del Litorale (primorska narečna skupina). Lo sloveno è una delle lingue slave meridionali. Il resiano si è sviluppato dallo stesso slavo alpino, che sta alla base dello sloveno di oggi. Nel Medioevo il resiano faceva parte del raggruppamento dialettale sloveno detto carinziano (koroška narečna skupina). Dal XV secolo in poi, dopo l’annessione del Friuli alla Repubblica di Venezia, i legami di Resia con la Carinzia si indebolirono a favore, invece, di quelli verso il litorale adriatico. Del resiano, nel tempo, si sono sviluppate quattro principali varianti: di Stolvizza/Solbica, Oseacco/Osoanë, Gniva/Njïwa e San Giorgio/Bila. Il dialetto è stato trasmesso prevalentemente in forma orale. Dal XVIII secolo si hanno i primi scritti in dialetto: preghiere, dottrine, canti e prediche, che sono soprattutto opera dei sacerdoti resiani operanti a Resia dal XVII secolo. Dagli anni Settanta del XX secolo ad oggi sono in atto molte iniziative volte alla conservazione del resiano, grazie anche alle leggi di tutela delle minoranze linguistiche storiche presenti in Italia. Resia è infatti inserita, secondo le leggi statali, tra i comuni della fascia confinaria della Regione Friuli Venezia Giulia ove è storicamente insediata la minoranza linguistica slovena.

https://www.dom.it/izvor-rezijanskega-narecja_perche-il-dialetto-resiano-e-sloveno/

5 giu 2020

AVVISO corso gratuito di lingua slovena


video che ho trovato su youtube

Per chi è interessato nelle pagine trovate un corso gratuito di lingua slovena.OLga

4 mag 2020

Impara lo sloveno in musica (5) con Rudi Bučar

Dopo un po’ di tempo finalmente rispolveriamo la nostra rubrica “Impara lo sloveno in musica”, e lo facciamo con un cantante sloveno originario di Izola/Isola in Istria, che di quella terra racchiude in sé e nella propria musica tutta la solare vitalità.
Stiamo parlando di Rudi Bučar, che da anni conquista il pubblico e la critica con il suo mix fatto di canzoni d’autore e reinterpretazioni di canzoni tradizionali istriane, con arrangiamenti molto originali. Artista di grande talento, nei suoi concerti riesce a incantare il pubblico con la sua energia travolgente le sue coinvolgenti sonorità.
Rudi Bučar, fotografato da Bojan Stepančič.
Rudi Bučar, fotografato da Bojan Stepančič.
Oggi vi presentiamo la canzone “Tisti ljudje”, di cui Rudi Bučar è autore del testo e della musica. La canzone è contenuta nell’album Šentiment del 2017.
Rudi racconta che, mentre creava questa canzone, non si sentiva tanto il suo autore quanto piuttosto una sorta di elemento conduttore attraverso il quale la canzone prendeva corpo.
“Ultimamente non ho più voglia di additare tutte le cose che non vanno. Ce ne sono troppe. E non credo di poter cambiare concretamente qualcosa. Però so di poter indicare in modo semplice la via che porta al bello, al sole e a ciò che c’è di buono nelle persone. Così è nata la canzone Tisti ljudje.”

Testo e traduzione

Tisti ljudjeQuelle persone
Sanjamo z odprtimi očmi
in gledamo na lepe stvari.
Slišimo nežne glasove,
ki v mehko melodijo nas ovijajo.


[Ritornello]
O ja, to smo tisti ljudje,
ki pojemo in plešemo.
O ja, to smo tisti ljudje,
ki smo s soncem obsijani
in gledamo naprej.

Ko gledamo z višine na ta svet,
se tu in tam zazdi ves preklet.
Če se spustimo z oblakov
na hribe in gore,
nas reka pelje
v sinje modro morje.

Za nas, ki smo polni strasti,
za prave duše nas nič ne skrbi.

Daj, pridi z nami na pot,
ki nas vodi do tja,
kjer je radost in ljubezen doma.
Sogniamo a occhi aperti
e guardiamo alle cose belle,
ascoltiamo voci armoniose
che ci avvolgono in una dolce melodia.

[Ritornello]
Oh sì, noi siamo quelle persone
che cantano e ballano.
Oh sì, noi siamo quelle persone
illuminate dal sole
che guardano avanti.

Osservando il mondo dall’alto
a volte ci sembra tutto perduto.
Se scendiamo dalle nuvole,
sulle colline e sui monti
il fiume ci porterà
nel mare azzurro.

Noi che siamo pieni di passioni
non ci preoccupiamo delle anime pure.
Vieni con noi sulla strada
che ci porta là
dove sono di casa amore e felicità.

Glossario


domaa casa
dušaanima
glas (plur.: glasovi)voce
gledatiguardare
goramontagna
hribcolle, montagna
kjerdove
lepbello
ljubezenamore
mehektenero, delicato
morjemare
nežendelicato, soave
ničniente
oblaknuvola
očiocchi
odprtaperto
ovijatiavvolgere
peljati (peljem)portare, condurre
polnpieno
potvia, strada
prekletmaledetto
priti (pridem)venire
radostfelicità
rekafiume
sanjati (sanjam)sognare
sinjemodroazzurro
skrbetipreoccupare
slišati (slišim)sentire
spustiti sescendere
strastpassione
stvar (plur.: stvari)cosa
svetmondo
tja
vestutto
višinaaltezza
voditicondurre
zazdeti se (zazdim se)sembrare

vignetta

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vauro

io sto con emergency

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