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IVAN TRINKO padre della Benecia

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27 ott 2020

Emergenza Covid-19, nuove norme per l’ingresso in Slovenia – Domande più frequenti

 


Purtroppo la seconda ondata dell’epidemia da coronavirus Covid-19 sta colpendo molto duramente la Slovenia in queste settimane. Il Governo sloveno sta quindi cercando di correre ai ripari per rallentare il più possibile i contagi. Questo, purtroppo, implica anche misure molto restrittive che hanno coinvolto prima di tutto i cittadini sloveni e ora anche l’ingresso in territorio sloveno dai paesi confinanti. Abbiamo preparato una FAQ con le risposte alle domande più frequenti.

I confini tra Italia e Slovenia sono chiusi?

No, i confini non sono chiusi. E’ però limitato l’ingresso all’interno del paese.

Ai valichi di confine e ai punti di controllo interni della Repubblica di Slovenia i servizi sanitari possono saltuariamente verificare lo stato di salute delle persone che transitano il confine.

Tutti i valichi di confine per l’ingresso in Slovenia, restano al momento aperti, inclusi quelli secondari.

Il Friuli Venezia Giulia è zona rossa?

La Slovenia considera tre liste di Paesi in base al livello di rischio epidemiologico (lista verde, arancione e rossa). Dal 24 ottobre alcune regioni italiane, tra cui il Friuli Venezia Giulia, risultano inserite nella lista rossa della Slovenia (le altre regioni sono: Abruzzo, Valle d’Aosta, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e la Provincia di Bolzano).

Se sono residente nel Friuli Venezia Giulia ed entro in Slovenia, devo andare in quarantena?

Per tutte le persone che entrano nella Repubblica di Slovenia e hanno residenza permanente o temporanea in uno Stato o regione inseriti nella lista rossa (quindi anche il Friuli Venezia Giulia) o che arrivano da tali zone viene disposta una quarantena di dieci giorni. La quarantena non è prevista se la persona è in possesso di un documento che certifichi l’esito negativo del test per la presenza di COVID-19, che non deve essere antecedente a 48 ore.

Ci sono eccezioni alla quarantena e all’obbligo di presentare l’esito negativo del test?

L’obbligo di quarantena e di presentare l’esito negativo del test non valgono nei seguenti casi:

  • lavoratore migrante giornaliero (c.d. lavoratore transfrontaliero) con rapporto di lavoro in uno degli Stati EU o altri stati Schengen, presentando documento o dichiarazione sottoscritta che giustificano il passaggio del confine in qualità di lavoratore migrante giornaliero;
  • persona che transita attraverso la Repubblica di Slovenia e la lascia entro 12 ore dall’ingresso;
  • persona che attraversa il confine (quotidianamente o occasionalmente) per motivi scolastici e di studio o per svolgere ricerche scientifiche nella R. di Slovenia o all’estero, presentando una documentazione adeguata, nonché i suoi genitori o accompagnatori che rientrano attraversando il confine entro 24 ore dall’ingresso;
  • persona che attraversa il confine per motivi personali urgenti ed inderogabili o per motivi commerciali urgenti e lo può dimostrare con adeguati documenti e rientra il più presto possibile ma non dopo più di 48 ore dall’ingresso;
  • persona che è stata trasportata nella Repubblica di Slovenia in ambulanza o con un veicolo sanitario e il personale medico all’interno del veicolo;
  • persona che è in grado di dimostrare che nella giornata in corso ha fissato un appuntamento per visita medica o intervento nella R. di Slovenia o in uno Stato membro UE o Schengen, e che rientrerà subito dopo la visita medica o l’intervento ossia non appena le condizioni di salute lo permetteranno (insieme al suo accompagnatore se quest’ultimo è necessario a causa delle condizioni di salute);
  • persona che attraversa il confine per motivi familiari per mantenere i contatti con i familiari stretti e riattraversa il confine entro 72 ore dall’ingresso in Slovenia;
  • persona che non ha ancora compiuto 14 anni d’età e attraversa il confine insieme a un familiare stretto che ha esibito il risultato negativo del test.
  • persona che lavora nel settore del trasporto internazionale e lo può dimostrare al passaggio del confine con il “certificato per i lavoratori del trasporto internazionale” o con un altro documento adeguato comprovante che sta svolgendo il trasporto per conto del datore di lavoro;
  • persona che è proprietaria o affittuaria di terreni agricoli frontalieri nell’area di confine oppure su entrambi i lati del confine di stato e attraversa il confine di stato per svolgere lavori agricoli-forestali

Per la lista completa delle eccezioni si veda: QUI.

Limiti per Ingresso in Slovenia da COVID19

Che cosa si intende per “transito”?

Transito significa che la persona interessata deve lasciare il territorio sloveno entro 12 ore dall’ingresso, effettuando il viaggio senza soste non strettamente necessarie. I passeggeri possono assolvere a compiti necessari durante il transito, come fare rifornimento di carburante, fermarsi per esigenze fisiologiche, ma non pernottare. La persona in transito deve essere in possesso di un documento di viaggio in corso di validità (anche il visto o il permesso di soggiorno, se richiesto). Non è consentito l’ingresso in Slovenia a una persona che si prevede non possa lasciare il territorio della Slovenia a causa delle misure dei paesi vicini.

Cosa si intende per “familiari stretti”?

Sono considerati familiari stretti: coniuge, convivente, partner da unione partenariale contratta e non contratta e divorziato e partner che, in base a decreto giudiziario, ha l’obbligo di sostenere gli alimenti, e i relativi genitori, figli legittimi e illegittimi, figli adottati e bambini che, con relativo decreto dell’organo competente, sono stati affidati alla famiglia ai fini di adozione.

Cosa si intende per “visite mediche urgenti”?

Sono considerati visite mediche e interventi urgenti e interventi quelli in cui l’omissione del trattamento potrebbe provocare un peggioramento delle condizioni di salute. Non sono compresi quei servizi che possono essere eseguiti nel paese d’origine o se si tratta di visite specialistiche di routine (prime visite in ginecologia, oculistica, dermatologia, ecc.) e di controlli di prevenzione.

In Slovenia c’è il coprifuoco?

Dal 21.10.2020 in Slovenia è in vigore il divieto di movimento delle persone dalle 21:00 alle 06:00. Multa prevista: da euro 400 a euro 4.000.

Il divieto non vale se gli spostamenti sono dovuti ai seguenti scopi:

  1. rimuovere pericoli immediati per la salute, la vita e il patrimonio;
  2. recarsi sul posto di lavoro e rientrare nonché attuare mansioni lavorative urgenti;
  3. accedere e offrire servizi per i casi d’urgenza;
  4. svolgere servizi di consegna di cibo, bevande, medicinali e beni di prima necessità;
  5. viaggio di chi entra nella Repubblica di Slovenia per transito attraverso il territorio della Repubblica di Slovenia per entrare nello Stato limitrofo o presso il proprio domicilio in Slovenia.

In Slovenia c’è il divieto di assembramento?

Sono vietati gli assembramenti con più di sei persone. Inoltre sono vietate tutte le manifestazioni, i raduni, i matrimoni e i riti religiosi.

In Slovenia bisogna indossare la mascherina anche all’aperto?

Nelle “regioni rosse” è obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto nei luoghi pubblici. Attualmente tutte le regioni in Slovenia sono “rosse”.

In Slovenia ristoranti, bar e palestre sono aperti?

Le palestre e tutti i locali di ristorazione sono chiusi.

A chi posso rivolgermi per ulteriori informazioni?

Ambasciata d’Italia in Slovenia:

  • +386 1 4262194; +386 1 4262320 e +386 1 4258659 (in orario di ufficio)
  • per emergenze: +386 41 736 773.
  • e-mail: consolare.lubiana@esteri.it

Consolato Generale a Koper-Capodistria:

  • +386 5 6273747 (in orario di ufficio)
  • per emergenze: +386 41 707565
  • e-mail: consgen.capodistria@esteri.it

Sito del Governo Sloveno con informazioni in italiano: CLICCA QUI.

Fonti



21 ott 2020

Covid-19: Slovenia in stato di epidemia, introdotto il coprifuoco


 La Slovenia è dal 19 ottobre – per 30 giorni – in stato di epidemia. Quasi l’intero paese – tranne la regione Litorale-Carsica – è “in rosso” (oltre 140 contagi su 100 mila abitanti in 14 giorni). Ieri, martedì 20 ottobre, su 5891 tamponi effettuati, 1503 sono risultati positivi (25,51%). Sono attualmente vietati gli spostamenti tra regioni (tranne in alcuni casi eccezionali), tutti gli eventi – incluse le cerimonie ed i riti religiosi – ed è stato introdotto il coprifuoco tra le 21 e le 6 del mattino. Nelle zone rosse, tra le quali c’è anche l’Alta Valle dell’Isonzo, è obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto e sono chiusi i locali. Sono vietati gli assembramenti, le riunioni sono limitate ad un massimo di sei persone. Il confine tra Italia e Slovenia è per il momento aperto.

https://novimatajur.it/attualita/covid-19-slovenia-in-stato-di-epidemia-introdotto-il-coprifuoco.html

15 ott 2020

I VOCABOLARI COME COMPAGNI INDISPENSABILI



il primo vocabolario italiano-sloveno fu pubblicato a Udine nel
1607

 La sezione per il vocabolario dell'Associazione delle società slave della Slovenia sta preparando una serie di eventi in occasione della Giornata internazionale dei dizionari, con i quali vuole sottolineare l'importanza dei dizionari nel processo educativo. A causa della situazione epidemiologica impopolare, il raduno di quest'anno si svolgerà online.


Il programma si svolgerà il 15 e 16 ottobre (https://zdsds.si/2020/10/mednarodni-dan-slovarjev-2020/), dove romperanno il ghiaccio con una tavola rotonda sul tema dei dizionari nel processo educativo. Seguiranno le presentazioni del progetto.


Quest'anno ricorrono 50 anni dalla pubblicazione del primo libro del Dizionario della lingua letteraria slovena, che è il dizionario monolingue centrale per lo sloveno. È stato prodotto presso l'Istituto Fran Ramovš per la lingua slovena e pubblicato in cinque libri tra il 1970 e il 1991. L'attuale dizionario monolingue per lo sloveno è la seconda edizione del Dizionario della lingua letteraria slovena o SSKJ2, che è liberamente disponibile in Fran (https: // fran.si/), dove il lettore può anche trovare i restanti dizionari e manuali per lo sloveno.

È interessante notare che il monaco, storico e linguista italiano Alasia da Sommaripa scrisse il dizionario bilingue italiano-sloveno Vocabolario Italiano e Schiauo già nel 1607 e lo dedicò all'uso pratico, soprattutto tra i sacerdoti. Ha scritto parole slovene in lettere italiane e ha incluso nel dizionario un esempio di conversazione tra un locale e un viaggiatore.


Il primo vero dizionario, che contiene anche parole in sloveno, è il Dictionarium quatuor linguarum (Dizionario delle quattro lingue) del 1592. Fu scritto dal linguista tedesco Hieronim Megiser, che spiegò le parole tedesche in latino, sloveno e italiano.


Link zoom per accedere alla tavola rotonda e alla presentazione:

https://us02web.zoom.us/j/83114206412?pwd=Wk5aTVRlbnRkRTNrSm5mNjZURm0rZz09


Numero di identificazione: 831 1420 6412

Password di accesso: 776199

tradotto dal Novi Matajur del 14-10.-2020

LA LEGGENDA DI ZLATOROG OVVERO L'INCANTATO GIARDINO DEL CAMOSCIO E DEI FIORI ROSSI

   

Zlatorog-l'Auricorno
Stefan Turk (illustratore di Trieste)

 Narra la vicenda, di matrice preistorica e popolarissima nell'area austro-slovena-friulana,di un bianco camoscio dai corni d'oro(zlati rog)che all'alba dei tempi viveva in un giardino posto sulle alte balze del monte Triglav(la massima vetta della Slovenia con 2864 m. nella val Trenta) protetto dall'incantesimo,che lo rendeva invulnerabile,di tre fate,le ROJENICE,dal cuore tenero e misericordioso ke il popolo sloveno con quello carinziano ricorda con gratitudine,con le quali vegliava un poderoso tesoro ivi nascosto,e amava correre libero anche per prati vicino alle case perchè allora uomini e animali vivevano in pace.

Se venisse colpito,narra il racconto sloveno vissuto nella tradizione orale fino all'800,dal suo sangue sboccerebbero dei fiori rossi che lo risanerebbero,ma significherebbe anche la morte per il feritore. Chi riuscisse poi a impossessarsi dei suoi corni,avrebbe la chiave dei tesori nascosti nel monte Bogatin da un serpente a più teste;tesori che 700 carri non basterebbero a portare via.
L'ingratitudine e l'avidità umana però trasformarono quel paradiso alpino nei pressi dei laghetti Jeserca in un deserto roccioso.Accadde che tra le pendici del monte e la valle si consumò una tragica storia d'amore.SPELA bruna e appassionata pastora di malga KOMNA (altopiano roccioso omonimo)contende a JERICA l'amore di un aitante giovane cacciatore di val Trenta.
I capricci di Jerica spingono però il giovane a sfidare la sorte e a salire il monte per impossessarsi del tesoro e conquistare la ragazza;diede la caccia al camoscio fatato,lo ferì ma non riuscì a catturarlo.
Dal sangue dell'animale sacro fiorirono meravigliosi boccioli rossi,ROZA MOGOTA,"con tutti i poteri"che gli donarono una nuova vita.Abbagliato dallo scintillare della dorata impalcatura,il cacciatore invece precipitò nell'abisso;il suo corpo,con un mazzetto di rose del Triglav,sarà restituito dal fiume alla ragazza ormai pentita.
Il misterioso camoscio bianco nascose il tesoro tra sommità poste altrove,lasciando un desolato paesaggio roccioso,non si fece più vedere deluso dal tradimento degli uomini e fuggendo in una terra lontana senza agguati e cacciatori.
A ricordare l'auricorno ancora oggi sono i fiori rossi della POTENTILLA NITIDA o ROSA DEL TRIGLAV che d'estate macchiano come sangue i monti circostanti;un tipo di birra con l'immagine di Zlatorog,e la maledizione che fuggendo l'animale predisse agli uomini secondo la quale essi non sarebbero più vissuti in pace nè con gli animali nè con i loro simili.
Questo mito simboleggia l'eterna lotta tra il bene e il male;l'Auricorna è messaggero di luce e vita:punendo l'uomo che ha osato violare l'integrità della natura e con essa la legge divina.
C'è nell'alto Isonzo(Soca)una croce di monito ai cacciatori con questi versi:
Sono andato ad ammazzare camosci
Ma Dio ha detto:
la tua morte deve essere,Andre Komac
Pregate Dio per la mia anima credente.
In lingua slovena:
Sim sal gamse smertit
Al Bog je djal:
toja smert more bit
Jest Andre Komac
prosite Boga za mojo verno duso.

Come questa,anche tutte le leggende fiorite attorno al Triglav,il monte a tre teste,parlano sempre di qualcosa difficile da vedere,avere e trovare come la bellezza di questa montagna:non immediata, pronta a svelarsi solo a chi la cerca con infinita pazienza e rispetto.Chi arrampica sulle pendici del monte Tricorno con questi atteggiamenti potrà sperare di venir premiato con ogni genere di sorpresa.Forse anche quella di intravvedere l'Auricorno,di trovare il tesoro nascosto o scoprire un fiore ancora sconosciuto.

14 ott 2020

INFO PREZZI CARBURANTE IN SLOVENIA


🚗
In Slovenia il prezzo del carburante è stato liberalizzato, quindi presso i vari distributori si possono trovare prezzi diversi. Come trovare il distributore più vicino con il prezzo più basso?
Semplice: basta andare sul sito www.goriva.si e nel campo "naslov / kraj" scrivere il nome del luogo desiderato. Infine cliccare su "Išči" (=cerca). Verranno visualizzati i distributori vicini con i relativi prezzi e gli orari di apertura.da fb

21 set 2020

Pogačar in trionfo a Parigi, il Tour è suo

 


Pogačar è il primo sloveno a vincere il Tour e lo fa addirittura da debuttante nella Grande Boucle: l’ultimo a riuscirci era stato Laurent Fignon nel 1983 e prima di lui bisogna risalire all’altro campione transalpino Bernard Hinault nel 1978, due grandissimi corridori dei quali Tadej sembra in grado di essere un degno erede.  

La Slovenia esulta anche per il secondo posto di Roglič, una doppietta naturalmente senza precedenti al Tour che premia un Paese molto attento allo sport, nel ciclismo ma anche nel calcio (famoso anche da noi il portiere Handanovicč), nello sci (da Košir a Tina Maze, fino alla Stuhec), nel volley (due podi europei di recente) e nel basket (titolo continentale nel 2017 con Dončič e Dragič, due stelle Nba)...

https://www.lastampa.it/sport/ciclismo/2020/09/20/news/pogacar-in-trionfo-a-parigi-il-tour-e-suo-domani-compira-22-anni-1.39329476

3 set 2020

Il temporale ha scoperchiato le case


 Il forte temporale di domenica ha colpito il paese di Kamno, il più violento della regione di Posočje (Alta valle dell'Isonzo), dove in un'ora sono stati danneggiati 19 edifici.

La più danneggiata è stata una vecchia casa di proprietà di un cittadino danese, rimasta senza tetto, mentre la maggior parte degli annessi sono stati danneggiati. "Fortunatamente, non ci sono stati molti danni alle nuove case residenziali", ha detto il comandante del quartier generale della protezione civile municipale di Tolmino.

tradotto dal Novi Matajur

31 ago 2020

Slovenia, tra api e miele



Turismo e benessere nel segno del miele e delle api: questo è l’apiturismo, nuova tendenza di viaggio che sempre più sta prendendo piede in tutto il mondo, ma le cui origini sono radicate nel “cuore verde” dell’Europa, la Slovenia
Nel piccolo Stato ex jugoslavo ci sono oggi circa 10 mila apicoltori, uno ogni duecento abitanti, la media più alta in tutto il continente. Accudiscono circa 200 mila colonie di alveari e producono oltre 2.500 tonnellate di miele ogni anno, di altissima qualità.
Le api hanno avuto, fin dall’Alto Medioevo, un ruolo chiave nell’agricoltura e nella cultura slovena, ma la svolta legata all’apiturismo è arrivata negli ultimi anni, con un fiorire di attività basate sul mondo degli alveari: dal rilassante massaggio al miele all’inalazione dell’aria di alveare fino al pernottamento nel proprio favo privato, oltre a diverse esperienze legate all’apicoltura e ai prodotti dell’attività delle api.

Slovenia, terra di api e di mieli

La Slovenia  è la patria dell’ape carnica (Apis mellifera carnica) o Kranjska sivka, una varietà autoctona allevata in queste terre da prima dell’anno Mille e molto apprezzata in tutto il mondo per la sua docilità, il suo eccellente senso dell’orientamento, la resistenza al freddo e alle malattie e la grande produttività. Non a caso, infatti, c’è un proverbio sloveno che dice “lavorare sodo come un’ape” (“priden kot čebela“).
Fin dall’antichità, gli apicoltori dell’attuale Slovenia hanno fornito miele  in ogni angolo d’Europa. Nel XVIII secolo, l’imperatrice asburgica Maria Teresa ha dato vita alla prima scuola di apicoltura al mondo, mettendone alla guida lo sloveno Anton Janša. I suoi insegnamenti, raccolti in due libri, hanno favorito lo sviluppo del moderno modo di fare apicoltura.
Oggi il miele della Slovenia è tutelato dalla certificazione di Indicazione Geografica, nelle varietà acacia, millefiori, tiglio, castagno, abete rosso, abete bianco, grano saraceno e melata di bosco, tutte tipiche del paese.
Il miele della foresta vergine di Kočevje e il miele del Carso, prodotto in un’area ricca di erbe medicinali, sono protetti anche a livello europeo.
Gli sloveni vantano inoltre anche altri prodotti di alta qualità legati alle api: dal polline alla pappa reale  , fino alla propoli  , antibiotico naturale che le api preparano raccogliendo sostanze resinose dalle piante.
Senza dimenticare la cera, utilizzata tanto in cucina quanto nella fabbricazione di candele.

Dalla Giornata mondiale delle api all’apiturismo

Sono stati gli apicoltori della Slovenia a proporre alle Nazioni Unite di dichiarare il 20 maggio come Giornata mondiale delle api  . Si tratta, infatti, della data di nascita di Anton Janša, ma corrisponde anche al più grande accumulo primaverile di colonie di api, al più grande bisogno di impollinazione nell’emisfero nord e al momento della raccolta dei prodotti dell’alveare nell’emisfero sud.
Non poteva quindi che nascere qui anche l’apiturismo, insieme di attività legate al viaggio, allo svago e al relax unite da un comun denominatore: le api. Oggi questa forma di turismo svolge un ruolo importante nell’offerta che la Slovenia fa ai suoi visitatori.
Oltre a percorsi per escursioni in bici e trekking a tema, vengono offerte esperienze uniche, come incontrare un apicoltore locale, conoscere da vicino il mondo delle api, degustare i prodotti a base di miele (molto usato nella cucina locale) o andare alla scoperta degli alveari dipinti, vera e propria galleria d’arte popolare all’aperto, con immagini affascinanti che sono entrate a far parte del patrimonio culturale intangibile sloveno.
I prodotti delle api sono quindi considerati un toccasana per il corpo e la mente. Diversi metodi di apiterapia vengono proposti ai turisti per rilassarsi e migliorare la propria salute: dall’inalazione degli aromi a massaggi e impacchi di miele, fino ai bagni nel miele e al riposo “coccolati” dal ronzio delle api.
La Slovenia è il primo paese ad aver deciso di controllare sistematicamente l’organizzazione turistica collegata all’apicoltura. I fornitori di servizi di apiturismo vengono infatti oggi classificati secondo criteri rigorosi e sono identificati da un marchio, contenente una, due o tre api, a seconda del livello qualitativo offerto.

Le azioni a tutela delle api in Slovenia

Oltre ad aver sviluppato il settore dell’apiturismo, la Slovenia è anche all’avanguardia nella tutela delle api, uno degli insetti più importanti per la sopravvivenza degli ecosistemi e della vita sulla Terra, contribuendo tramite l’impollinazione alla produzione di tre quarti del cibo mondiale.
Fin dal 2002, infatti, il governo sloveno ha dichiarato protetta la specie autoctona, l’ape carnica, vietando l’introduzione di altre specie provenienti dall’estero e istituendo un team di ispettori specializzati.
In parallelo, da allora, è stata incoraggiata la diffusione in tutto il paese di alveari sui tetti e nei giardini, con corsi gratuiti per la popolazione e in circa 200 scuole, oltre a prevedere la distribuzione gratuita di farmaci per combattere eventuali malattie delle api.
Per favorire l’apicoltura nelle città, a partire dalla capitale Lubiana, i residenti sono inoltre invitati a coltivare solo piante quali castagni, girasoli o altre erbe e fiori utilizzati per produrre nettare.
Quindi, al fine di evitare le stragi di insetti dovute all’uso di pesticidi e i fitofarmaci in agricoltura, dal 2011 sono stati dichiarati fuorilegge diversi prodotti ritenuti nocivi per le api, a partire dai neonicotinoidi.
Le erbe infestanti, nelle città, sono estirpate meccanicamente, senza ricorrere a prodotti chimici.
Dal 2007, ogni terzo venerdì di novembre, viene anche organizzata una campagna denominata “Colazione tradizionale slovena” nelle scuole materne ed elementari di tutto il paese, servendo miele locale, pane nero, burro fatto in casa e mele per la prima colazione dei bambini.

Il decalogo dell’apiturismo in Slovenia

Questi i consigli dell’Ente nazionale del Turismo per chi voglia fare un’esperienza di apiturismo in Slovenia.
  1. Fate un tour di apiturismo a 360 gradi: andate a conoscere tutti gli effetti curativi (e non solo) dell’antica tradizione apistica slovena.
  2. Pernottate in un alveare: nella verde valle della Savinja, potete trasformarvi in un’ape e vivere in capanne a forma di favo, nel Villaggio del Miele.
  3. Viziate i vostri sensi con il miele: alle terme Topolšica potete sperimentare gli effetti calmanti del miele o trascorrere del tempo in compagnia delle api, lasciando che il loro ronzio lenitivo vi faccia rilassare, magari durante un massaggio.
  4. Partecipate al Festival internazionale dei fiori selvatici di Bohinj: prendete parte al primo appuntamento europeo dedicato ai fiori selvatici, che ogni anno celebra anche le api con un ricco programma di eventi a tema.
  5. Degustate le “forme del miele”: assaggiate il vino spumante a base di miele di castagno a Maribor e il tradizionale Lectarstvo, un dolce pan di zenzero a base di pasta di miele, che viene cotto in stampi di latta dalle varie forme e decorato.
  6. Inalate l’aria sana dell’alveare: coccolate il vostro sistema respiratorio e respirate l’aria calmante degli apiari di Selo pri Bledu o nella tenuta Pule in Dolenjska, facendo vostri i benefici delle particelle volatili provenienti dagli alveari.
  7. Fate un salto a Radovljica, la città più dolce della Slovenia: sede del museo dell’apicoltura e di 600 arnie dipinte a mano, è il luogo ideale per conoscere a fondo la ricca tradizione apicola slovena.
  8. Seguite la vostra voglia di conoscenza: iscrivetevi a un laboratorio di apicoltura, imparate a dipingere a mano i pannelli delle arnie o a fare candele di cera d’api.
  9. Visitate il Centro nazionale di apicoltura, nel villaggio di Lukovica: fondato nel 1873, presenta la storia dell’apicoltura slovena e offre svariati percorsi naturalistici, oltre alla possibilità di degustare i tradizionali liquori al miele.
  10. Esplorate i paesaggi della Slovenia  , anche in bici: scoprite la flora autoctona che fa della Slovenia un paradiso per le api.

Breve itinerario di apiturismo in Slovenia

L’Ente ha anche messo a punto un itinerario di quattro giorni, consigliato soprattutto in primavera, per chi vuole andare alla scoperta dei vari aspetti legati all’apiturismo in Slovenia.
Si parte da Lubiana, la piccola capitale slovena che è anche una delle città più bee-friendly al mondo, con svariate esperienze di apicoltura urbana e la possibilità di pernottare al B&B Ljubljana Park, struttura eco-sostenibile che ospita alcuni alveari sul tetto.
Quindi, il giorno successivo, ci si sposta a Bled  dove, oltre ad ammirare il lago, si può essere accompagnati da un apicoltore locale alla scoperta dei tradizionali alveari dipinti nonché assaggiare prodotti a base di miele.
Si va poi a Radovljica: qui le tappe d’obbligo di ogni api-turista sono il Museo dell’apicoltura e la visita alle 600 facciate di alveari dipinti, con scene raffiguranti la vita e le credenze della popolazione locale di un tempo, tratto distintivo dell’etnografia slovena. Non può mancare, inoltre, un assaggio di Lectarstvo.
La giornata si conclude a Žirovnica, sede dell’apiario commemorativo di Anton Janša, pioniere dell’apicoltura moderna.
Il terzo giorno ci si dirige verso la Stiria, facendo una rilassante sosta al centro benessere Skok di Mozirje, i cui eleganti chalet, con saune e vasche idromassaggio, presentano un design a nido d’ape.
Nelle aziende di apicoltura vicino a Maribor è quindi possibile scoprire le tante piante “a misura d’ape” coltivate per la produzione di miele e le loro proprietà erboristiche.
Una deviazione fino al villaggio di Pernice, quasi al confine con l’Austria, consente quindi di affittare una stanza le cui pareti di legno assorbono le vibrazioni provenienti da oltre 20 alveari.
Nella giornata conclusiva del tour, si fa rotta verso il confine italiano. L’apicoltura Skubin Beekeeping, nel villaggio di Hlevnik a Goriška Brda, offre un’esperienza di apiterapia accompagnata dal ronzio delle api.
Ultima tappa è la valle dell’Isonzo (Soča): a Bovec c’è la Casa delle api “Bee Happy Bee House”, per conoscere ogni dettaglio sull’Apis melifera carnica.

4 ago 2020

Turismo montano in Slovenija

Foto: Blaž Močnik

In Slovenija l'epidemia di COVID 19 ha dato un po' di tregua ai soccorritori di montagna .Oggi hanno molto lavoro perchè siamo al culmine della stagione turistica,ma a differenza degli anni precedenti ci sono meno turisti stranieri che si dirigono verso le montagne slovene.
Nel Tolminotto quest'anno ci sono stati quasi 60 interventi.
 Foto: GRS Tolmin

foto dal Novi Matajur

31 lug 2020

Grandine da record

SLOvely
GRANDINE DA RECORD 😱
Forse qualcuno di voi ieri sera ha notato una grande nuvola dalla forma strana verso est?
Ebbene, si trattava di una supercella, un fortissimo temporale che si è scatenato nella zona centrale della Slovenia, dove la grandine ha raggiunto fino a 8 cm di diametro, provocando notevoli danni.
Foto neurje. si

vignetta

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vauro

io sto con emergency

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