-->

questo blog

👉📘 Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga (◕‿◕)

sveglia

sveglia

blog

blog

follower

slide benecia

slide benecia
benecia

FRIULI

FRIULI

BLOG DI OLGA

BLOG  DI OLGA

Orchidee spontanee del Friuli

Orchidee spontanee del Friuli
orchidee spontanee del Friuli

carta lingua friulana

carta lingua friulana

CERCA NEL BLOG

translate

antifascista

antifascista
Visualizzazione post con etichetta reblog.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta reblog.. Mostra tutti i post

10 feb 2024

Web sul blog: La storia di Lepa Radić

Web sul blog: La storia di Lepa Radić: Articolo da   Antifašistički vjesnik Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia ...
DA LEGGERE

4 nov 2020

«Vahti» e «Verne duše», finestre sul Paradiso e sul Purgatorio

 La nostra gente viveva nel raccoglimento e nella preghiera le ricorrenze del 1° e 2 novembre. Alla sera, recitava il rosario, eseguiva canti adatti alla circostanza e i vecchi raccontavano episodi sulla morte che terrorizzavano i bambini… Per i Celti erano i giorni in cui i morti entravano in comunicazione con i vivi

Giorgio Banchig

In questa vigilia della festa di Tutti i santi e della Commemorazione dei defunti facciamo un rapido passaggio dal medievale britof, luogo del ballo, del mercato e del giudizio, che si svolgevano durante la festa dell’opasilo, dove regnava la «pace di fiera», all’odierno britof dove riposano in pace i nostri morti e dove ci rechiamo nei primi due giorni di novembre.

Nello sloveno della Benecia e di altre regioni slovene (Primorska e Notranjska) la festa dei Santi è chiamata

Vahti (la dicitura ufficiale è Vsi sveti/ Tutti i santi), mentre la ricorrenza del giorno seguente è denominata Vernih duš dan/

Giorno delle anime fedeli o semplicemente Verne duše/ Anime fedeli. Vahti si fa derivare dal verbo tedesco

wachen = vegliare, stare svegli (da cui anche il verbo (v)ahtati = vegliare, vigilare, sorvegliare). In sloveno il termine vahta significa guardia, sentinella, sorvegliante derivato dal tedesco wahte/waht con lo stesso significato che poi si è sviluppato nell’attuale Wacht (Snoj M., Slovenski etimološki slovar ³, www. fran.si, 17. 10. 2020).

Marko Snoj ribalta questa radicata convinzione e ipotizza che Vahti derivi dal tedesco Weihtag, con significato di festa, composto da weihen = santificare, consacrare, e Tag = giorno. La festa di Tutti i santi in tedesco è detta Allerheiligen (= tutti i santi) Weihtag (= festa); Vahti si sarebbe affermato nello sloveno dopo che nella

lingua corrente tedesca sarebbe stato eliminato il primo termine Allerheiligen (Snoj M., Slovenski etimološki slovar ³, www.fran.si, 17. 10. 2020). Ma lo stesso Snoj usa il condizionale nel proporre la sua teoria, perciò lascio agli studiosi di questa complicata materia il compito di illuminarci ulteriormente sull’etimologia di Vahti e vado a trattare dell’origine e del significato di queste ricorrenze religiose.

Il 1° novembre si onorano le persone canonizzate e beatificate dalla Chiesa, ma anche quelle che hanno già raggiunto la piena gioia del Paradiso, mentre il giorno seguente si prega in suffragio delle anime che si trovano in Purgatorio per purificarsi e ottenere la santità necessaria per essere ammesse alla visione di Dio. Nella prassi odierna le due festività si sono fuse in una sola: quasi dappertutto alla santa messa del 1° novembre segue la visita al cimitero per un momento di preghiera sulle tombe dei defunti.

Ma la liturgia della Chiesa distingue nettamente le due ricorrenze come avveniva nelle nostra Benecia fino a qualche decennio fa, quando tutte le parrocchie erano provviste di sacerdoti e il 2 novembre era un giorno semifestivo. Il 1° novembre, in mattinata, veniva celebrata la messa solenne di Tutti i santi; la funzione pomeridiana, invece, era divisa in due tempi: all’inizio venivano cantati i vesperi della festa dei Santi e impartita la benedizione eucaristica; seguiva una pausa, durante la quale veniva allestito il catafalco dei defunti e l’addobbo degli altari con drappi neri, poi venivano cantati o recitati i primi vesperi dei Defunti. Al termine i fedeli si disponevano alla processione verso il cimitero (dove questo era distante dalla chiesa) con un ordine prestabilito: dietro la croce affiancata dalle lanterne nere si allineavano gli uomini ai due lati della strada, seguiva il parroco con la teoria dei chierichetti e i cantori, le donne chiudevano il corteo in ordine sparso. Durante il percorso, accompagnato dai rintocchi delle campane a morto, si cantava il Miserere e il De profundis. Il giorno seguente i sacerdoti avevano la facoltà di celebrare tre sante messen suffragio dei defunti; al termine della terza veniva ripetuta la processione in cimitero. Questa divisione delle due ricorrenze ubbidiva alla tradizione liturgica della Chiesa secondo la quale le solennità religiose iniziano con i primi vesperi, dopo il tramonto della vigilia, e terminano con i secondi vesperi, al tramonto del giorno di festa.

Oltre a partecipare alle funzioni liturgiche, la nostra gente viveva nel raccoglimento e nella preghiera le due ricorrenze: alla sera si recitava il rosario, tutto intero, si eseguivano canti adatti alla circostanza, si ricordavano i defunti della famiglia; i vecchi raccontavano episodi sulla morte, sull’apparizione dei defunti o sull’aldilà, che terrorizzavano i bambini… Durante tutta la serata, in qualche paese fino a mezzanotte, suonavano ininterrottamente le campane: in tono di festa il 31 ottobre, da morto il 1° novembre.

Le feste cristiane del 1° e 2 novembre hanno origini antiche e si sono innestate su precedenti tradizioni pagane. Esistono testimonianze certe che fanno risalire al II secolo in Oriente e al III in Occidente la commemorazione dei santi martiri nell’anniversario della loro morte. Sant’Efrem Siro colloca nel 373 l’inizio di una festa in onore dei martiri che veniva celebrata il 13 maggio. Questa data coincise poi con la festa romana per l’anniversario della dedicazione del Pantheon alla Madonna e a tutti i martiri fatta da papa Bonifacio IV nel 610. La festa di Tutti i santi, come la conosciamo oggi, ebbe origine in Francia e fu istituita per cristianizzare le feste celtiche che si celebravano in quei giorni. Alla sua diffusione contribuì soprattutto il filosofo e teologo Alcuino di York, prestigioso esponente della Scuola palatina di Carlo Magno. Qualche decennio dopo la festa fu allargata a tutto il regno franco e in altre aree europee, ma solo nel 1475 papa Sisto IV la estese a tutta la Chiesa cattolica (Cfr. Turnšek 1946: 66; Kuret II 1989: 92; Cattabiani 1988: 311-312).

L’idea di commemorare tutti i defunti nacque, invece, su ispirazione di un rito bizantino che celebrava la memoria di tutti i morti in un periodo compreso tra la fine di gennaio e il mese di febbraio. Nella Chiesa latina l’inizio della tradizione viene fatto risalire al 998 su iniziativa dell’abate benedettino Sant’Odilone di Cluny. Con la riforma dell’ordine monastico cluniacense l’abate «ordinò a tutti i cenobi dipendenti dall’abazia francese di far risuonare le campane con i tradizionali rintocchi funebri dopo i vespri solenni del 1° novembre, annunciando ai monaci che dovevano celebrare in coro l’Ufficio dei defunti». Il giorno dopo i sacerdoti dovevano celebrare l’eucaristia pro requie omnium defunctorum. Successivamente la liturgia entrò nei rituali diocesani fino ad arrivare a Roma nel XIV secolo, quando fu estesa a tutta la Chiesa cattolica (Cfr. Turnšek 1946: 66; Kuret II 1989: 101; Cattabiani 1988: 311-312).

Ma, come abbiamo visto per altre feste, anche le ricorrenze religiose dei primi di novembre, in particolare la Commemorazione dei defunti, si sono sovrapposte preesistenti tradizioni, credenze e riti pagani.

Molti etnologi fanno risalire l’origine dei riti in suffragio dei morti nientemeno che ai Celti, un popolo che, nel periodo della sua massima espansione (V-III sec. a. C.), era presente in una vastissima area che andava dall’Irlanda e dalle isole britanniche alla Spagna, dalla Francia all’Italia settentrionale (anche in Benecia), dalla Pannonia all’Asia Minore. L’inizio di novembre era il capodanno dei Celti: in Irlanda lo si chiamava « Samuin ed era preceduto dalla notte conosciuta ancora oggi in Scozia come Nos Galan-gaeaf, notte delle Calende d’Inverno, durante la quale i morti entravano in comunicazione con i vivi in un generale rimescolamento cosmico» (Cattabiani 1988: 311).

(20 – continua)

dal dom del 31 ottobre 2020

inno sloveno

inno sloveno

divisore

divisore

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

Ferro e fuoco

   Ferro e fuoco: questi i due elementi necessari, un tempo, per stirare. ___ Il ferro o ghisa, poteva essere piatto e riscaldato sulla pias...

Etichette

. * abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni; citazioni. citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro FVG grandine guerra haiku haiku. IA icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbì proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

questo blog

Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

inno SLO

Brindisi Zdravljica inno sloveno "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

Trinko

Trinko

ultimi commenti 👁️‍🗨️

grazie

grazie