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NUOVO CONCORSO A PREMI DELL'UFFICIO DEL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA PER GLI SLOVENI ALL'ESTERO E NEL MONDO


 L'Ufficio del Governo della Repubblica di Slovenia per gli sloveni all'estero e nel mondo ha pubblicato XXII. concorso a premi per tesi di diploma, master e dottorato nel settore degli sloveni all'estero e degli sloveni nel mondo .

Nel corso degli anni sono arrivate più di 370 diverse tesi finali, nelle quali giovani laureati, master e dottorandi hanno studiato la realtà degli sloveni che vivono nei quattro paesi vicini, così come in molti altri paesi di tutti i continenti. Hanno presentato le loro attività, analizzato la loro organizzazione e più volte hanno sollevato questioni importanti e hanno attirato l'attenzione sulle sfide che affrontano gli sloveni fuori dai confini della Slovenia.

La scadenza per presentare domanda al concorso di quest'anno è il 22 marzo . Verranno prese in considerazione le opere difese nel 2023 e le migliori tre opere nel campo degli affari esteri e le migliori tre nel campo dell'emigrazione riceveranno un premio in denaro. Il primo premio è di 800 euro, il secondo di 600 euro e il terzo di 400 euro.

Il testo del concorso a premi è disponibile sul portale : slovenci.si

Per ulteriori informazioni ed eventuali chiarimenti : +386 (0)1 2308018 o  pr.urad.slovenci@gov.si

dal Novi Matajur

IL 18 GENNAIO INIZIANO LE ISCRIZIONI, PORTE APERTE E RIUNIONE INFORMATIVA ALLA BILINGUE

 


IL 18 GENNAIO INIZIANO LE ISCRIZIONI, PORTE APERTE E RIUNIONE INFORMATIVA ALLA BILINGUE

In vista delle iscrizioni al prossimo anno scolastico 2024/2025, che si dovranno eff ettuare tra il 18 gennaio e il 10 febbraio – online sul nuovo portale Unica per le scuole secondarie e primarie, in forma cartacea presso le segreterie per le scuole dell’infanzia – l’Istituto comprensivo bilingue Paolo Petricig di San Pietro al Natisone offre ai genitori interessati all’iscrizione la possibilità di visitare la sede scolastica in Viale Azzida (ad eccezione degli spazi della scuola secondaria di primo grado):

– sezione primavera e scuola dell’infanzia: ancora oggi, 10, e domani, 11 gennaio, dalle 10.30 alle 11.30;

– scuola primaria: 11 e 12 gennaio dalle 10.30 alle 12.00 senza appuntamento e fino al 19 gennaio su appuntamento.

Per la sezione primavera e la scuola dell’infanzia è in programma anche una riunione informativa giovedì 18 gennaio alle 17.30.

Per maggiori informazioni: 0432 717208, info@icbilingue.edu.it

Il nuovo portale Unica del Ministero dell’Istruzione e del Merito è accessibile all’indirizzo: unica.istruzione.gov.it

dal https://novimatajur.it/event/il-18-gennaio-iniziano-le-iscrizioni-porte-aperte-e-riunione-informativa-alla-bilingue


LA MESSA NON E' FINITA


 I nostri amici friulani, e noi con loro, aspettavamo il regalo di Natale della Conferenza episcopale italiana, ma siamo rimasti a mani vuote perché la generosità non alberga neanche nei vertici della Chiesa italiana. Con la votazione del 16 novembre scorso, i vescovi italiani hanno gettato nel cestino venti anni di lavoro per la traduzione in friulano del Messale romano, preceduti da altrettanti per la traduzione della Bibbia, che ha unito le forze di pre Checo Placereani e pre Antoni Bellina,assieme alla consulenza biblico-teologica di una apposita commissione. Un lavoro di grande impegno e di uguale passione, dettato dall’amore alla lingua friulana che doveva avere il suo posto nella liturgia. Tutto questo è risultato inutile dinanzi alla insensibilità culturale e umana di troppi vescovi.

Noi Sloveni del Friuli ci teniamo alla nostra lingua, ma ci teniamo anche ai diritti dei nostri amici Friulani, che da anni combattono per avere riconosciuti i loro diritti anche in chiesa. Siamo due popoli che devono lottare quotidianamente per i loro diritti e anche per questo ci sentiamo fratelli e portatori degli stessi destini.

Ora, ciò che suscita incredulità è la differenza del comportamento dello Stato e della Chiesa. Il primo ha riconosciuto il diritto costituzionale delle lingue minoritarie, sloveno e friulano, e invece la Chiesa ha chiuso la porta. Incredibile! Sarebbe stato più verosimile il contrario. È proprio vero ciò che diceva il cardinale Martini: la Chiesa è indietro di duecento anni! E li dimostra tutti. I numeri della votazione sono impietosi. Avevano diritto di voto 226, ma erano presenti 202, ne mancavano 24. Era richiesta una maggioranza qualificata dei 2/3, stabilita in 151. Hanno votato in 173, quindi altri 53 in meno. A favore 114, contrari 50 e 9 astenuti. Il bello o piuttosto il brutto che il numero dei 2/3 era calcolato sulla totalità, un assurdo, ma così dicono le regole che si sono imposte. Il voto degli assenti è ritenuto contrario, non si sa con quale logica.

Si dà il caso che i vescovi hanno criticato spesso i parlamentari italiani per il loro assenteismo, ma sembra che nel frattempo abbiano imparato la lezione. Si assentano, certamente per nobili motivi. 

Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e continuare nel lavoro, uniti, Friulani

e Sloveni, perché siamo tutti nella stessa barca,minacciata da onde impetuose o, al contrario, relegata in un porto abbandonato, quasi non avesse nessun valore. Friulani e Sloveni ci sentiamo tanto più amici e fratelli perché portatori di valori storici, culturali e religiose nessuna votazione potrà cancellare. Non so se è il caso, ma forse è da rispolverare il motto friulano: Di bessòi. Magari con qualche aiuto dall’alto.

Marino Qualizza

dal Dom

FILM DOCUMENTARIO ROŽINCA


 https://365.rtvslo.si/arhiv/dokumentarni-feljton/175011379


 E' stato presentato in anteprima a San Pietro il documentario Rožinca, che è stato girato dalla televisione slovena RTV. Le protagoniste sono quattro poetesse delle Valli del Natisone (nella foto da sinistra): Claudia Salamant, Andreina Trusgnach, Luisa Battistig e Margherita Trusgnach. Il film è andato per la prima volta in onda in televisione, sul primo canale nazionale sloveno, martedì 26 dicembre alle ore 21.30

Serata di cultura e musica resiana

 INVITO - VABILO

Serata di cultura e musica resiana
In occasione della chiusura della mostra collettiva internazionale La cultura costruisce ponti, organizzata dal circolo di cultura Ivan Trinko in collaborazione con il Kulturni dom di Gorizia, sabato 18 novembre, alle ore 18 ,nella chiesa di S.Maria dei Battuti a Cividale.verrà presentato il libro Nuove favole di Resia - La volpe di Ladina, edito dal circolo Trinko in collaborazione con il Museo delle genti della Val Resia.
Sarà presente l'autrice, Catia Quaglia, parteciperanno anche il gruppo corale spontaneo femminile ed il suonatori del gruppo folkloristico Val Resia APS.
Srečanje z rezijansko kulturo in glasbo v soboto, 18. novembra ob 18. uri v cerkvi S.Maria dei Battuti v Čedadu. Ob zaprtju mednarodne kolektivne razstave Kultura gradi mostove, ki jo je organiziralo kulturno društvo Ivan Trinko v sodelovanju s Kulkturnim domom iz Gorice, bo predstavitev knjige Nove pravljice iz Rezije - Ta ladinina lisica.
Prisotna bo avtorica Catia Quaglia. Na večeru bodo sodelovali tudi ženska vokalna skupina in godci rezijanske foklorne skupine Val Resia.

Le Valli del Natisone nelle foto di Iaccarino e Peressutti premiate a Roma


  “Le Valli del Natisone sono un lembo increspato di terra che unisce la zona orientale del Friuli Venezia Giulia alla Slovenia. In questi luoghi di confine l’isolamento trova risonanza in una vibrazione comune con la natura: un accordo modulato in precaria dissonanza tra immutabilità e desiderio di riappropriazione. Eppure, quello che prevale in chi ancora abita queste valli, è il senso di appartenenza, spesso intimo, sotterraneo e silenzioso. Storie, culture e tradizioni molteplici si rivelano nelle diverse facce di questi luoghi. Tutto sembra scorrere lontano per poi ritornare attraverso persone, animali, case e paesaggi, come in un unico grande respiro, come l’aprirsi e il chiudersi di una ramonika (fisarmonica, in dialetto beneciano)”. 

Questo il concept alla base del lavoro di Valentina Iaccarino, fotografa classe 1983 di Cordenons, coadiuvata da Pietro Peressutti di San Leonardo del Friuli. Insieme hanno realizzato il libro fotografico ‘Ramonika’, risultato vincitore del Premio Marco Bastianelli 2023 come ‘Miglior opera autoprodotta’. Il riconoscimento, giunto alla sua diciannovesima edizione e nato con la volontà di ricordare il caporedattore di ‘Fotografia Reflex’, è tra i più importanti nel settore dell’editoria fotografica.
La premiazione si è svolta a Roma a Palazzo Poli. Iaccarino (nella foto in basso a destra) e Peressutti sono stati insigniti da una giuria composta da rinomati fotografi, critici, storici dell’arte, accademici e direttori editoriali, che hanno definito il loro lavoro con queste parole: “Metafora non esplicitata delle valli del Natisone, terra di osmosi, di confronti e ibridazioni, dove ogni cosa sembra avere una estensione sentimentale che si espande e si contrae come la fisarmonica che dà il titolo al lavoro e che carsicamente compare in questo percorso di immagini non invasive, non aggressive stilisticamente, immagini che guardano prima di presumere di sapere”.
Il progetto ‘Ramonika’, a conferma del suo valore, era stato segnalato già nel 2022 come ‘Miglior portfolio assoluto’ al festival Fotografia europea di Reggio Emilia.

Novi Matajur


La campanella ha suonato anche nella scuola bilingue, che quest'anno sarà frequentata da quasi 250 bambini


 Lunedì 11 settembre la campanella ha suonato di nuovo nella scuola bilingue Pavle Petričič a San Pietro al Natisone dove le lezioni sono iniziate due giorni prima rispetto a quanto previsto dal calendario scolastico regionale, in modo che i bambini potessero trascorrere una sorta di vacanze autunnali più brevi alla fine di ottobre. Nel nuovo anno scolastico 2023/2024 frequenteranno la scuola 247 bambini: 68 della scuola dell'infanzia (di cui sette che frequentano la cosiddetta sezione primaverile, che è stata introdotta a settembre 2021 e che quindi ha ancora alcuni posti disponibili per quest'anno), 96 studenti e 83 studenti. Il numero totale è infatti leggermente inferiore rispetto all’anno scorso, quando i bambini erano 255, ma a scuola sono comunque contenti: il numero dei bambini all’asilo è aumentato quest’anno, contrariamente alla tendenza generale, tanto che dopo qualche anno hanno di nuovo tre sezioni, ora hanno più di sei anni, non avevano tanti bambini (24) nel gruppo dei più piccoli, e a questo va aggiunto, che per la prima volta la scuola secondaria di primo grado avrà due parallele per ogni classe (sono 30 le matricole in totale). Il calo delle iscrizioni si registra infatti solo nella scuola primaria (ci saranno 18 alunni di prima elementare, e ci saranno due ragazze parallele solo in quinta), conseguenza della situazione della scuola dell'infanzia negli anni precedenti. Con l'aumento del fabbisogno di personale docente è senza dubbio una notizia positiva anche il fatto che quest'anno alla scuola bilingue sia stata assegnata una persona in più nella segreteria, dove il lavoro non manca mai.

Come abbiamo già scritto, quest'anno la scuola bilingue si prepara anche a celebrare il prossimo 40° anniversario di attività. Ne hanno fatta di strada da quando, nel settembre del 1984, i primi bambini cominciarono a frequentare la scuola dell'infanzia bilingue - tre anni dopo aprì i battenti la scuola elementare, nel 1997 si ottenne l'equiparazione con le scuole statali, nel 2001 la naturalizzazione con la legge di tutela, e in Nel 2007 viene fondata una scuola secondaria ancora inferiore - sarà celebrata con diversi eventi e una cerimonia più grande. Il programma è preparato da un gruppo di lavoro speciale che, in collaborazione con l'Istituto sloveno di ricerca, condurrà un sondaggio tra gli ex studenti. Sono interessati principalmente a sapere cosa stanno facendo o studiando oggi, dove vivono e quale influenza ha avuto l’educazione bilingue sul loro futuro percorso di vita. La prima risposta è stata buona,

Dal Novi Matajur

Corsi di sloveno per bambini e adulti a Udine


 Fino alla fine di settembre l’Associazione don Blanchini raccoglie le iscrizioni per le attività in sloveno a Udine. Per i bambini il corso verrà organizzato su due gruppi: quelli dell’ asilo (dai tre ai sei anni) e quelli delle scuole elementari; a seguirli sarà un’insegnante proveniente dalla Slovenia. Entrambi i corsi si terranno i lunedì pomeriggio, negli spazi della parrocchia di San Quirino nel centro città (accesso e parcheggio da via Cicogna 25). I bambini avranno così modo di imparare la lingua e di conoscere la cultura slovena, anche attraverso i laboratori di lavori manuali, disegno e teatro. I corsi sono gratuiti, è sufficiente che i genitori si iscrivano all’associazione ALPI, garantendo così ai figli l’assicurazione durante l’attività. Da ottobre, sempre negli spazi della parrocchia di San Quirino, si terranno anche i corsi di lingua slovena per adulti: uno per i principianti e uno per chi possiede un livello di conoscenza intermedio. Per iscriversi alle varie attività è a disposizione l’indirizzo mailinfo@blanchini.org o blanchini@dom.it, e dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15.30, il numero telefonico 0432 732 500.

dal Dom

Tečaji slovenščine, ki jih organizira združenje Blankin/Corsi di sloveno organizzati dall'associazione Blanchini

 >>VIDEN

>>do konca šetemberja
sprejme združenje Evgen Blankin vpise za dejavnosti v slovenščini. Za otroke bo tečaj slovenščine potekal organizirano v dveh skupinah in sicer za predšolske otroke (v starosti od treh do šest let) in za osnovnošolce, ki ju bosta vodili vzgojiteljica in učiteljica iz Slovenije. Oba tečaja bota potekala ob ponedeljkih popudan v prestorih župnije svetega Kvirina sredi mesta (vhod in parkirišče z ulice Cicogna 25). Otroci bodo tako imeli možnost spoznati jezik in slovensko kulturo v sproščenem ozračju tudi skozi razne organizirane didaktične delavnice od ročnih del, risanja, do gledališča, ki so vključene v tečaj. Tečaja sta brezplačna, potrebno je le, da se starši včlanijo v združenje ALPI in tako otrokom zagotovijo zavarovanje med dejavnostjo. Otuberja bota, prav tako v prestorih župnije svetega Kvirina, stekla tudi tečaja slovenskega jezika za odrasle in sicer v dveh skupinah, začetni ter nadaljevalni. Za vse dejavnosti prijave sprejemajo po elektronski pošti na info@blanchini.org ali blanchini@dom.it in na telefonski številki 0432 732 500 od ponedeljka do petka med 8.30 in 15.30.

>>UDINE
>>fino alla fine di settembre
l’associazione Eugenio Blanchini raccoglie le iscrizioni per le attività in sloveno a Udine. Per i bambini il corso di sloveno verrà organizzato su due gruppi, in particolare, quelli in età di asilo (dai tre ai sei anni) e quelli delle scuole elementari; a seguirli sarà un’insegnante proveniente dalla Slovenia. Entrambi i corsi si terranno i lunedì pomeriggio, negli spazi della parrocchia di San Quirino nel centro città (accesso e parcheggio da via Cicogna 25). I bambini  avranno così modo di imparare la lingua e di conoscere la cultura slovena in un’atmosfera rilassata, anche grazie alla predisposizione di laboratori didattici – dai lavori manuali, al disegno, al teatro – compresi nel corso. I corsi sono gratuiti, è sufficiente che i genitori si iscrivano all’associazione ALPI, garantendo così ai figli l’assicurazione durante l’attività. A ottobre, sempre negli spazi della parrocchia di San Quirino, si terranno anche i corsi di lingua slovena per gli adulti, organizzati su due gruppi, per i principianti e per chi possiede un livello di conoscenza intermedio. Per iscriversi alle varie attività è a disposizione l’indirizzo mail  info@blanchini.org o blanchini@dom.it, e dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15.30, il numero telefonico 0432 732 500

Dom

A San Daniele si riproduce la Bibbia di Gutenberg


 Una Bibbia per unire l’Europa grazie a radici comuni. È questo l’ambizioso progetto al quale si dedicherà lo Scriptorium Foroiuliense, la Scuola italiana amanuensi di San Daniele del Friuli, che da anni è impegnata nel recupero dell’arte della scrittura a mano e delle tecniche del libro antico. La riproduzione di cinque copie del primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili è la prossima impresa del sodalizio.

“Realizzeremo – ha spiegato il presidente dello Scriptorium Foroiuliense Roberto Giurano – cinque copie dello storico volume, a partire dai file digitalizzati messi a disposizione dalla Bodleian Library di Oxford, che possiede una delle sole ventidue Bibbie originali complete esistenti al mondo. Utilizzeremo tecniche moderne che permettono di avere copie estremamente simili all’originale, combinate con tecniche antiche di produzione della carta e legatura”. In questo modo, gli studiosi di tutto il mondo avranno modo di consultare volumi fedeli all’originale in ogni dettaglio, dalle dimensioni ai colori. Una copia rimarrà in Friuli, le altre quattro saranno donate a prestigiose istituzioni italiane ed europee: la Biblioteca del Senato, la Casa della Cultura del Parlamento Europeo, la Biblioteca Nazionale di Spagna a Madrid e infine il Museo del Libro e della Stampa di Kiev.

Investimenti in cultura: Stregna prima in Regione, a Lusevera zero euro, ultima in classifica

 



556,08 euro. È quanto ha investito il Comune di Stregna per le attività culturali per ciascuno dei suoi 341 residenti. Il dato, riportato da un’indagine del portale internet Openpolis e riferito al 2021, colloca il piccolo comune valligiano al primo posto nella spesa pro capite per la ‘tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali’ fra tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia. Compresi capoluoghi delle ex Province e centri più conosciuti e con ben altre capacità di spesa. Chiaramente, va precisato, il dato è influenzato dal numero assoluto di abitanti: un singolo evento culturale determina una spesa pro capite molto più alta là dove ci sono meno residenti. Non è strano quindi che ai primi posti della classifica si trovino Comuni di dimensioni ridotte.

Stregna, però, ha superato anche i Comuni che hanno, grossomodo, le stesse dimensioni. In maniera piuttosto netta: al secondo posto, ad esempio, troviamo Forni di Sopra (955 residenti) che ha speso per ogni cittadino 305,6 euro, più di 250 euro in meno. Inoltre, più di altri territori, soffre la marginalizzazione (si veda la classificazione di Comune in fascia E, periferico, per la strategia dell’area interna), l’invecchiamento della popolazione (ha l’ottavo indice di vecchiaia più alto fra i Comuni del Friuli Venezia Giulia) e il reddito medio pro capite fra i più bassi della Regione, al quintultimo posto secondo il report dell’Ires riferito proprio al 2021.
Il primato di Stregna si spiega, certo, anche con il finanziamento ottenuto per il progetto Ikarus, che ha portato diversi spettacoli di musica e teatro, fra l’estate e l’autunno del 2021, su tutto il territorio delle Valli del Natisone e del Torre.

Postregna: primo posto frutto di investimenti che il Comune fa da diversi anni
Secondo il sindaco Luca Postregna però, il primo posto in classifica “è dovuto anche agli investimenti fatti dall’amministrazione che destina annualmente una quota relativamente importante del bilancio in progetti legati a turismo e cultura. Progetti che nel tempo sono serviti a costruire le rete che ha portato alla realizzazione di Ikarus, certo, ma più in generale a fidelizzare attorno al Comune partner qualificati”.
Postregna tiene infatti a precisare che da un lato la capacità di ottenere finanziamenti è dovuta all’impegno costante di tempo e risorse nella costruzione di progetti validi. Dall’altro, che nella maggior parte dei casi i bandi prevedono una quota di co-finanziamento da parte dell’ente che mediamente si aggira attorno fra il 20 e il 30 per cento del budget complessivo.

Ai primi posti anche Resia e Cividale del Friuli
Scorrendo la graduatoria, dopo Stregna, Forni di Sopra e Visco, troviamo, appena fuori dal podio, un altro Comune della fascia confinaria, quello di Resia che per i suoi mille residenti ha una spesa pro capite in cultura di 230,86 euro. Subito dopo c’è Malborghetto – Valbruna, altro Comune in cui è tutelata la comunità linguistica slovena, che, sempre nel 2021, ha investito nella valorizzazione di beni e attività culturali 226,26 euro per ciascuno dei suoi 919 cittadini.
All’ottavo posto, primo fra i Comuni che superano i 10mila abitanti, c’è Cividale del Friuli (11.176 residenti), location di Mittelfest, che ha registrato una spesa pro capite di 185,75 euro, ossia in termini assoluti, più di due milioni di euro.
Primo fra i capoluoghi delle ex Province è il Comune di Udine – 22esimo in graduatoria – che ha speso per 99.518 cittadini 105,64 euro pro capite.

Lusevera con zero euro a bilancio fanalino di coda
Molto distanti invece altri Comuni della fascia confinaria. Lusevera nel 2021 ha destinato zero euro per la cultura e si trova all’ultimo posto della graduatoria di Openpolis assieme ad altri sette Comuni del Friuli Venezia Giulia (Frisanco, Fiumicello, Vajont, Villa Vicentina, Monrupino – Repentabor, Treppo Carnico e Ligosullo). Poco più in su, al terzultimo posto, il Comune di San Leonardo con una spesa pro capite nel settore di 0,95 euro. Un investimento solo poco inferiore a quello dei Comuni di Taipana (4,21 euro per cittadino), Prepotto (4,18) e Savogna (4,04). Nella parte destra della classifica troviamo anche Grimacco (8,95 euro pro capite), Faedis (11,5), Torreano (12,72), Pulfero (13,8) e Nimis (13,36). Nella prima metà invece ci sono Drenchia (37,65 euro), Attimis (50,24) e San Pietro al Natisone (60,12).https://novimatajur.it/cultura/investimenti-in-cultura-stregna-prima-in-regione-a-lusevera-zero-euro-ultima-in-classifica.html

29 edizione di Dedica Festival

 Un unicum che da ventinove anni caratterizza il vivace panorama delle rassegne letterarie italiane: questo è il festival Dedica. Grazie alla sua originale formula che si concentra in un’intensa settimana di teatro, conversazioni, musica, arte, libri, la manifestazione si traduce in una vera immersione nel mondo dell’autore protagonista, attorno al quale ogni edizione costruisce uno specifico itinerario. Dedica offre dunque al pubblico l’occasione per condividere una riflessione sulla figura dell’ospite scelto come dedicatario, cosicché dal fulcro della sua produzione letteraria si possa spaziare sul pensiero, sui contesti culturali, sulle varie forme artistiche che i più diversi mezzi espressivi sanno far emergere dalla sua opera.

 


La XXIXa edizione di Dedica Festival avrà per protagonista la scrittrice francese Maylis de Kerangal.

 

Autrice di grande e profonda sensibilità, viene considerata uno dei nomi più rilevanti della letteratura contemporanea. I suoi romanzi spaziano in ambiti e contesti diversi e hanno sempre forti agganci con la realtà. La sua personalissima scrittura ha un ritmo incalzante e si avvale di un linguaggio ampio, frutto di una ricerca accurata dove le componenti specialistiche finiscono per alimentare la narrazione, stimolare riflessioni e arricchire una conoscenza non solo tecnica, ma anche e soprattutto emozionale.

 

Ideato e curato da Thesis Associazione Culturale, il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, dalla Fondazione Friuli – e realizzato con il sostegno di importanti soggetti privati: lo special partner Servizi CGN, COOP Alleanza 3.0, UnipolSai – AssiLab Previdenza e Servizi Pordenone, BCC Pordenonese e Monsile.

 

L’edizione 2023 del festival ha inoltre ottenuto il Patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dell’Università degli Studi di Udine e dell’Alpen-Adria Universität di Klagenfurt.

 

Curatore del Festival è Claudio Cattaruzza.

Più iscrizioni nell'asilo bilingue di San Pietro al Natisone

 Dalle preiscrizioni all’anno scolastico 2023-2024 arriva la bella notizia che saranno ben 24 i bambini al primo anno dell’asilo bilingue dell’Istituto comprensivo «Paolo Petricig» di San Pietro al Natisone. A questi vanno aggiunti gli 8 piccolissimi preiscritti alla sezione primavera, che può accogliere un massimo di 10 bambini (e ci si attende che anche gli ultimi due posti disponibili vengano coperti entro settembre). Nell’asilo bilingue da settembre ci saranno 13 bambini nel secondo anno e 23 nel terzo. La scuola primaria, secondo le preiscrizioni, conterà 16 alunni in prima, 13 in seconda, 21 in terza e 23 in quarta e 23 in quinta. Alle medie inferiori si saranno per la prima volta due sezioni per ogni classe, dato che gli studenti preiscritti sono 29 per la prima classe, 24 per la seconda e 30 per la terza. Stando alle preiscrizioni, l’istituto comprensivo bilingue nel prossimo anno scolastico sarà frequentato da 247 allievi, sette in meno rispetto all’attuale.

dal Dom


Non solo l’umiliazione non funziona, ma lascia addosso ferite che non si rimarginano

 

da youtube

Sì, forse è ora di dirlo: là fuori è pieno di persone – perfino fra gli educatori e gli insegnanti – convinti sul serio che prendere un ragazzo e umiliarlo davanti a tutti sia un buon modo per insegnargli le regole, il rispetto, la responsabilità delle proprie azioni. Memori forse delle umiliazioni subite da piccoli, un sacco di genitori e adulti in genere credono in questi metodi, e li vorrebbero applicati sempre, perché Solo Così Si Forma Il Carattere!

Per tirar su quelle case che sono i ragazzi e le ragazze, l’umiliazione non solo non funziona: ottiene l’effetto contrario, quasi sempre. Ma soprattutto lascia addosso – dentro – ferite che non si rimarginano.
Pier Paolo Pasolini una volta ha detto questa cosa: “Può educare solo chi sa cosa significa amare”.
E queste otto parole sono tutto quello che c’è da dire sull’argomento. da fb

Nobel per la pace a un attivista bielorusso

 


Il premio Nobel per la pace 2022 è stato assegnato a un individuo e due organizzazioni: il bielorusso Ales Baliatki, fondatore dell'organizzazione per la democrazia Viasna, il gruppo per i diritti umani russo Memorial Society e il gruppo ucraino Center for civil liberties. Sergej Davidis, componente del gruppo Memorial Society, ha appreso del premio Nobel al Wired Next Fest di Milano, dove interverrà insieme a Olga Poploleva. Baliatki e le due organizzazioni, sono state premiate per il “loro impegno costante a favore dei valori umanistici, dell'antimilitarismo e dei principi del diritto”. 

Il comitato per il Nobel Norvegese ha deciso di assegnare il premio a chi “da molti anni promuove il diritto di criticare il potere e di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini" e “si è impegnato a fondo per documentare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e gli abusi di potere. Insieme, dimostrano l'importanza della società civile per la pace e la democrazia”.

Ales Bialiatski

Ales Bialiatski è stato uno dei promotori del movimento democratico sorto in Bielorussia a metà degli anni Ottanta. Ha dedicato la sua vita a promuovere la democrazia e lo sviluppo pacifico nel suo Paese. Nel 1996 ha fondato l'organizzazione Viasna (Primavera) in risposta ai controversi emendamenti costituzionali che hanno conferito al presidente poteri dittatoriali, contestati dalla popolazione con ampie manifestazioni. Durante le proteste, Viasna ha fornito sostegno ai manifestanti incarcerati e alle loro famiglie, per poi trasformarsi in un'organizzazione per i diritti umani di ampia portata, che ha documentato l'uso della tortura da parte delle autorità bielorusse nei confronti dei prigionieri politici.

Il governo di Aleksandr Lukašenko ha ripetutamente cercato di mettere a tacere Ales Bialiatski. Il regime lo ha incarcerato una prima volta dal 2011 al 2014 e, di nuovo nel 2020, a seguito delle manifestazioni per la democrazia che hanno attraversato l'intero paese. Biliatski è attualmente ancora detenuto senza aver mai ricevuto un giusto processo. ..continua qui

https://www.wired.it/article/nobel-pace-2022/

V vrtcih število učencev ne upada - Negli asili gli alunni non calano





La prima campanella dell’anno scolastico 2022-2023 ha suonato lunedì, 12 settembre, anche in Benecia, Resia e Valcanale. Dopo tre anni fortemente segnati dalla pandemia, alunni e studenti sono finalmente tornati nelle proprie classi nelle condizioni ante Covid-19. Il segnale più eloquente è l’assenza di mascherine. In ogni caso, la guardia di fronte alla malattia sarà tenuta alta, assicurano i responsabili.

L’inizio delle lezioni offre l’occasione di riflettere sul numero degli allievi di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, infatti essi danno un quadro reale delle condizioni demografiche della comunità e, trattandosi di bambini, delle prospettive di futuro.

Nelle tabelle di questa pagina abbiamo raccolto i dati delle scuole dell’obbligo in provincia di Udine nelle quali è presente lo sloveno, in forma standard e/o dialettale, e li abbiamo confrontati con quelli dell’anno scorso.

Il trend indica un rallentamento del calo degli iscritti agli asili, mentre esso è più marcato alle elementari. Nelle Valli del Natisone, rispetto al 2021-2022, c’è lo stesso numero di bambini nelle scuole dell’infanzia, quando nelle primarie si registra una flessione del 12 per cento. L’istituto comprensivo bilingue di San Pietro al Natisone conta quest’anno in totale 254 allievi. L’asilo raccoglie il 58,5 per cento dei bambini in età prescolare delle Valli, l’elementare il 53 per cento e la media inferiore il 39 per cento. Mentre nelle Valli del Torre non ci sono novità riguardo l’inse-gnamento dello sloveno (a Taipana continuerà a essere garantito da Comune e associazione «don Blanchini », a Vedronza riprenderà solo a fine inverno/inizio primavera, così pure a Prepotto nella Val Judrio) in Valcanale l’insegnamento trilingue dovrebbe godere, almeno questo e il prossimo anno scolastico, di basi più solide, in quanto la sperimentazione sarà finanziata dagli enti locali con i fondi provenienti dalla programmazione nazionale per le Aree interne.

Finora si era attinto alle risorse (per 80 mila euro l’anno) della leg-ge di tutele della minoranza slovena, cosa che aveva più volte negli scorsi anni incontrato l’opposizione di una parte delle organizzazioni slovene (in primis l’Unione culturale economica slovena-Skgz). Ora la nuova fonte di finanziamento dà all’insegnamento plurilingue (italiano-sloveno-tedesco), attivo a Ugovizza dal 2017 e a Tarvisio dal 2019, maggiori certezze. Di converso, non essendoci alcuna compartecipazione finanziaria, la minoranza slovena perde ogni possibilità di avere voce in capitolo sulla questione. (U. D.)

Šole je v ponedeljek, 12. septembra, zapolnil vrvež otrok. Po dveh šolskih letih, ko je epidemija pogojevala pouk, so se učenci vrnili v razrede v predcovidni obliki. To najbolj označuje dejstvo, da otroci ne nosijo več zaščitne maske.

Začetek novega šolskega leta nudi v razmislek tudi število prijavljenih otrok v vrtce, osnovne in nižje srednje šole, saj izražajo demografsko stanje skupnosti in, ker gre za otroke, njene prihodnosti.

Letošnji trend v obmejnem pasu kaže umirjanje upadaštevila otrok v vrtcih in zmanjševanje števila otrok v primarnih šolah. V Nediških dolinah je v vrtcih število malčkov enako lanskemu, medtem ko je v primarnih šolahučencev za kar 12 odstotkov manj. V dvojezičnem inštitutu Pavla Petričiča je vsega skupaj 254 učencev. V vrtcu je 58,5 odstotkov vseh predšolskih otrok Nediških dolin, v primarni šoli 53 odstotkov vseh osnovnošolcev in v nižji srednji šoli 39 odstotkov vseh dijakov.

V Kanalski dolini je poskusni trijezični pouk letos na trdnejših tleh, saj so ga financirali s sredstvi za notranja območja, medtem ko je doslej črpal finančne vire pretežno iz sredstev za Slovence, kar je prejšnja leta povzročilo nelagodja v nekaterih slovenskih krogih.

Novi vir financiranja daje trijezičnemu pouku večjo stabilnost a obenem odvzema slovenski manjšini vsakršni vpliv na šolo v občinah Trbiž in Naborjet Ovčja vas.

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