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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

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22 set 2024

Ogni autunno

 

FOTOGRAFIA © FRIDAY2022/PIXABAY

OGNI AUTUNNO

Ogni autunno
compro una nuova borsa a tracolla
ma in qualche modo
il contenuto rimane lo stesso:
fazzoletti di settembre,
appunti stropicciati,
un'agenda logora,
una penna rossa da insegnante,
il cellulare,
il mio portafoglio verde
spesso e sottile,
scarabocchi su una busta
come una mappa del tesoro,
un po' di tristezza,
qualche battuta,
un barattolo di conserva di ricordi,
un libro in latino,
pensieri in cirillico,
un impermeabile tascabile
con disegni di papaveri.
Come sempre, un disordine,
tipico
di tutto ciò che
contiene l'anima di una donna.
Non so cosa fare delle mie mani.
È autunno.

.

Con l’equinozio, oggi alle 14.44, entriamo ufficialmente nell’autunno, “stagione sleale” per la sua bellezza dolce e malinconica, come la definì Gesualdo Bufalino. Ed è come un nuovo capodanno, un ritorno alle abitudini dopo l’allegra follia dell’estate, come nota anche la poetessa ucraina Iryna Vikyrčak.

da Il canto delle sirene

21 set 2024

UN ETERNO STRANIERO

 


BEI DAO

VELENO

Per il mondo
sono un eterno straniero
Non capisco la sua lingua
non capisce il mio silenzio
ciò che ci scambiamo
è mero disprezzo
come se ci incontrassimo in uno specchio

Anche per me stesso
sono un eterno straniero
Temo l'oscurità
ma uso il mio corpo per ostacolare
quell'unica e sola lampada
la mia ombra è la mia amante
il mio cuore il nemico

(da Gli stranieri ritornati, 1987)

.

La disillusione, la solitudine e l’inquietudine sono la trama su cui il poeta cinese Bei Dao tesse la sua poesia minimalista, che spesso è un interrogarsi sul momento presente e sull’essere. Qui traccia un autoritratto ai tempi della rivoluzione culturale che porterà a Tienanmen, i tempi del risveglio dal conformismo ideologico maoista e dell’individualismo e del soggettivismo in reazione al realismo imposto agli artisti dallo stato cinese.

.


IL GRANDE MELO

 

OLAV H. HAUGE

HO TAGLIATO IL GRANDE MELO

Ho tagliato il grande melo
davanti alla finestra.
Mi bloccava la vista, questo era un motivo,
anche d'estate la stanza era buia,
e poi al mercato della frutta non volevano
più le sue mele.
Ho pensato a cosa avrebbe detto mio padre,
gli piaceva quel melo.
Ma l'ho tagliato.
Tutto è diventato più luminoso,
posso vedere tutto il fiordo
e seguire meglio ciò che accade
in tutte le direzioni,
la casa ora è più visibile,
è meglio esposta.
Non voglio ammetterlo,
ma mi manca il melo.
Non è più come prima.
Ci proteggeva dal vento
e ci dava buona ombra,
il sole filtrava tra i rami fino al tavolo,
e la notte mi sdraiavo
ad ascoltare il fruscio del fogliame.
E le mele,
non esistono mele migliori in primavera,
hanno un sapore così aromatico .
Mi fa male ogni volta che vedo il ceppo,
quando sarà marcito lo scaverò dal terreno
e lo taglierò per farne legna da ardere.

(da Chiedi al vento, 1971)

da https://cantosirene.blogspot.com/2024/09/il-grande-melo.html

17 set 2024

Tra un po' tutti all'inferno

 


Tra un po’ tutti all’inferno.
Però per il momento
è finita l’estate.
Avanti, su, ai divani!
Ai divani! Ai divani

Patrizia Cavalli

dal web

12 set 2024

Poesia di Pierluigi Cappello

 


da Mandate a dire all’imperatore, Crocetti, 2010

PIOVE

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell’ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l’albero è capovolto, la radice è nell’aria.


7 set 2024

Fiabe, miti e leggende del Friuli antico: Santa Maria la Longa questa sera con Angelo Floramo dà il via al “racconto”


 “Il racconto del Friuli” cercherà di unire gli eventi culturali (a ingresso gratuito) alla conoscenza del territorio attraverso le voci di Angelo Floramo, Paolo Patui, Luigina Battistutta, Raffaella Cargnelutti: una serie di appuntamenti, da oggi al 21 novembre, in diverse location del territorio comunale con l’obiettivo di ascoltare storie che riguardano la località. «Saranno cinque serate, cinque appuntamenti, quelli che abbiamo pensato per la nostra comunità, e non solo, e li abbiamo raccolti ne “Il racconto del Friuli”. Racconto, perché tramite le voci, viaggeremo nella storia della nostra terra. Nel Medioevo, grazie a un ospite di livello, come Angelo Floramo. Voci locali che racconteranno, tramite una “cjaminade”, nozioni su tre chiese antiche del nostro Comune. Per poi proseguire nei mesi più freddi, con degli scrittori che presenteranno i loro testi. Sarà una bella occasione per far storia, cultura, salute ma soprattutto comunità», ha spiegato l’assessore alla Cultura, Michele Cignacco.https://friulivg.it/2024/09/06/fiabe-miti-e-leggende-del-friuli-antico-santa-maria-la-longa-questa-sera-con-angelo-floramo-da-il-via-al-racconto/

2 set 2024

Settembre di Luigi Pirandello


 Le speranze se ne vanno

come rondini a fin d ’anno:
torneranno?
Nel mio cor vedovi e fidi
stanno ancora appesi i nidi
che di gridi
già sonaron brevi e gaj:
vaghe rondini, se mai
con i raj
del mio Sole tornerete,
le casucce vostre liete
troverete.

Luigi Pirandello (Girgenti28 giugno 1867 – Roma10 dicembre 1936) è stato un drammaturgoscrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, i temi affrontati e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in italiano e in siciliano) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto.

19 ago 2024

Tra le tue braccia

 


Tra le tue braccia

C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;

quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare…

Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto
risente il nostro calore e no…
non permetterò mai
ch’io possa rinunciar a chi
d’amor mi sa far volar.

 di Alda Merini

In questa poesia di Alda Merini, il gesto dell’abbraccio diventa il posto in cui non invecchia il cuore“, a dare il senso di come questo gesto così semplice non abbia età e faccia sempre bene, sia da piccoli sia da adulti.

dal web

17 ago 2024

TEMPORALE

 Temporale

 

Un bubbolìo lontano...

 

Rosseggia l’orizzonte,

come affocato, a mare:

nero di pece, a monte,

stracci di nubi chiare:

tra il nero un casolare:

un’ala di gabbiano.


Giovanni Pascoli

10 ago 2024

NOTTE DI SAN LORENZO

FOTOGRAFIA © PXHERE


 Mancano poche ore all'evento

Dopo lunga indifferenza al cielo,
vorrei prendere al volo

una stellina cadente, 
come si faceva da bambini 
con le intermittenti lucciole, 
e farne un fermacapelli
 per quella tua chioma di cometa 
che il vento spettina 
rovinandoti la permanente.

(da Museo interiore, 1987)

da "Il canto delle sirene"

Il poeta fiumano trapiantato a Roma Valentino Zeichen sintetizzava talora nei suoi versi la carnalità più materiale. oppure, come in questa poesia d'occasione per la "notte di San Lorenzo", rincorre una purezza quasi romantica sull'onda del ricordo e dell'ingenuità dell'infanzia.


Valentino Zeichen (24 marzo 1938 – 5 luglio 2016), è stato un poeta e scrittore italiano . Nacque a Fiume , in Italia. La poesia di Zeichen è stata elogiata per la sua capacità di catturare rapidamente il lettore. Le sue opere includono umorismo . Un premio letterario che porta il suo nome, il Premio Zeichen , si tiene ogni dicembre a Roma. Zeichen stesso era l'unico membro della giuria.

Zeichen morì il 5 luglio 2016 a Roma , in Italia, all'età di 78 anni.

8 ago 2024

E' PIU' FACILE ANCORA

 E più facile ancora mi sarebbe

scendere a te per le più buie scale,
quelle del desiderio che mi assalta
come lupo infecondo nella notte.

So che tu coglieresti dei miei frutti
con le mani sapienti del perdono...

E so anche che mi ami di un amore
casto, infinito, regno di tristezza...

Ma io il pianto per te l'ho levigato
giorno per giorno come luce piena
e lo rimando tacita ai miei occhi
che, se ti guardo, vivono di stelle.

Alda Merini




Alda Merini (1931-2009) è stata una scrittrice e poetessa milanese. Considerata una delle maggiori poetesse del novecento la sua vita e la sua produzione letteraria sono segnate dalle esperienze del disagio fisico ed economico, oltre che dalla follia. Attiva in campo letterario fin dall'età di 15 anni, conosce ben presto quelle che definirà "prime ombre della sua mente" venendo internata in un'ospedale psichiatrico per un mese. Alda Merini alterna frequenti periodi di salute e malattia, in cui continua la produzione di racconti e poesie, grazie anche alla conoscenza e amicizia con Salvatore Quasimodo. Tra le sue numerose opere ricordiamo Folle, folle, folle d'amore per teLa vita facileLa Terra Santa e Tu sei Pietro. L'ultima produzione risale al 2006, Alda entra nel genere noir con l'opera "La nera novella". Dalle poesie di Alda Merini è inoltre stato ricavato un disco cantato da Milva.

https://www.poesieracconti.it/poesie/a/alda-merini

1 ago 2024

Poesia di Borghes

 


Il tramonto

 

Sempre è commovente il tramonto
per indigente o sgargiante che sia,
ma più commovente ancora
è quel brillìo disperato e finale
che arrugginisce la pianura
quando il sole ultimo si è sprofondato.

JORGE LUIS BORGES
Fervore di Buenos Aires

fonte https://lunarioaforismi.blogspot.com/

28 lug 2024

Entro la densa lente dell'estate


 

Oh, i bei colori


SERGIO SOLMI

ENTRO LA DENSA LENTE DELL'ESTATE

Entro la densa lente dell'estate,
nel mattino disteso che già squarciano
lunghi, assonnati e sviscerati i gridi
degli ambulanti, - oh, i bei colori! Giallo
di peperoni, oscure melanzane,
insalate svarianti dal più tenero
verde all'azzurro, rosee carote...
e vesti accese delle donne, e muri
scabri e preziosi, gonfi ippocastani,
acque d'argento e di mercurio, e in alto
il cielo caldo e puro e torreggiante
di tondi cirri, o bel compatto mondo.
Lieto ne testimonia, sul pianeta
Terra, nella città Milano, mentre
vaga, di sé dimentico e di tutto,
lungo le calme vie che si ridestano,
- oggi, addì ventisette Luglio mille
novecento cinquanta - un milanese.

(da Dal balcone, 1968)

14 lug 2024

NOTTE D'ESTATE

 


L’acqua della fonte

suona il suo tamburo
d’argento.
Gli alberi
tèssono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.

Federico Garcia Lorca

12 lug 2024

Le poesie di Anita Bergnach, salmi nuovi e attuali

Filastrocca vola e va



Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapide,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato”.

Gianni Rodari

4 lug 2024

le parole sono il nostro mestiere

 


"Parlare. Le parole sono il nostro mestiere. Lo diciamo senza ombra di timidezza o di ironia. Le parole sono tenere cose, intrattabili e vive, ma fatte per l’uomo e non l’uomo per loro. Sentiamo tutti di vivere in un tempo in cui bisogna riportare le parole alla solida e nuda nettezza di quando l’uomo le creava per servirsene. E ci accade che proprio per questo, perché servono all’uomo, le nuove parole ci commuovano e ci afferrino come nessuna delle voci più pompose del mondo che muore, come una preghiera o un bollettino di guerra. Il nostro compito è difficile ma vivo. È anche il solo che abbia un senso e speranza. Sono uomini quelli che attendono le nostre parole, poveri uomini come noialtri quando scordiamo che la vita è comunione. Ci ascolteranno con durezza e con fiducia, pronti a incarnare le parole che diremo. Deluderli sarebbe tradirli, sarebbe tradire anche il nostro passato."

Cesare Pavese

Tratto da Ritorno all’uomo, 20 maggio 1945

fonte https://websulblog.blogspot.com/

1 lug 2024

DI LUGLIO

 




Di luglio, di Giuseppe Ungaretti (1888-1970)

Quando su ci si butta lei,
Si fa d’un triste colore di rosa
Il bel fogliame.

Strugge forre, beve fiumi,
Macina scogli, splende,
È furia che s’ostina, è l’implacabile,
Sparge spazio, acceca mete,
È l’estate e nei secoli
Con i suoi occhi calcinanti
Va della terra spogliando lo scheletro.

12 giu 2024

GIUGNO


 È il mese dei prati erbosi e delle rose;

il mese dei giorni lunghi e delle notti chiare.
Le rose fioriscono nei giardini, si arrampicano
sui muri delle case. Nei campi, tra il grano,
fioriscono gli azzurri fiordalisi e i papaveri
fiammanti e la sera mille e mille lucciole
scintillano fra le spighe.
Il campo di grano ondeggia al passare
del vento: sembra un mare d’oro.
Il contadino guarda le messi e sorride. Ancora
pochi giorni e raccoglierà il frutto delle sue fatiche.

GIOSUE' CARDUCCI

1 giu 2024

GIUGNO


 Poesia di Giosuè Carducci

Giugno 

E' il mese dei prati erbosi e delle rose; 
il mese dei giorni lunghi e delle notti chiare.
 Le rose fioriscono nei giardini, si arrampicano
 sui muri delle case. Nei campi, tra il grano,
 fioriscono gli azzurri fiordalisi e i papaveri
 fiammanti e la sera mille e mille lucciole 
scintillano fra le spighe.
Il campo di grano ondeggia al passare 
del vento: sembra un mare d'oro.
Il contadino guarda le messi e sorride. Ancora
pochi giorni e raccoglierà il frutto delle sue fatiche.

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