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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

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16 lug 2024

Caldo: Friuli Venezia Giulia da bollino rosso


 Non si placa il gran caldo e nemmeno ha intenzione di farlo a breve. Tra mercoledì e giovedì le temperature in Friuli Venezia Giulia faranno registrare il picco di 37 gradi, con punte di 38. Soprattutto sulla costa e in laguna.

Temperature roventi, dunque, anche se l’aria sarà più secca e, quindi, ci sarà una leggera diminuzione dell’umidità.

Da qui l’emergenza caldo, con tanto di bollino rosso. Che, secondo la valutazione del ministero della Salute, indica ondate di calore con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute”.

Già a partire da domani si assisterà ad un progressivo cambiamento di colorazioni. Il giallo lascerà presto spazio all’arancione quindi al rosso. Mercoledì e giovedì, secondo l’Osmer Arpa del Friuli Venezia Giulia, dovrebbero essere in assoluto le giornate più calde della settimana. Poi, forse, le temperature dovrebbero scendere, anche se di poco, per poi risalire repentinamente.

Tra i consigli utili ci sono quelli di non uscire nelle ore più calde, Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro, Bere molti liquidi, Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitando gli alcolici, fare pasti leggeri, vestire con abito comodi e leggeri e ventilare l’abitacolo dell’auto prima di iniziare un viaggio.

https://www.telefriuli.it/cronaca/caldo-friuli-venezia-giulia-da-bollino-rosso/

30 mag 2024

LE ZECCHE

 


Le zecche

Quest’anno in Friuli Venezia Giulia si prevedono più zecche degli altri anni,quindi se andate a camminare dovrete prendere cautele adeguate.
1-vestire di chiaro per poter vedere l’insetto sull’indumento
2-coprire il corpo:pantaloni e maniche lunghe,possibilmente con elastico in fondo
3-mettere cappellino in testa
4-calzare scarpe alte con calzini
5-rientrati a casa esaminare ogni parte del corpo per controllare se vi sono zecche
6-fare la doccia e cambiare tutti gli indumenti
7-non tutte le zecche sono infette ,quindi se non vi arrossate non fate nulla,ma tenete la parte dove siete stati morsi sotto osservazione
8-per rimuovere la zecca usare l’apposita pinzetta che si trova in farmacia o altrove ,ce ne sono di vari tipi anche in rete.
La zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione.

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autore André Karwath aka Aka
Gli Ixodida sono un sottordine di acari che comprende tre famiglie di zecche. Le due principali sono: Ixodidae o “zecche dure” e Argasidae o “zecche molli”. La terza famiglia che comprende una sola specie (Nuttalliella namaqua), è quella delle Nuttalliellidae.
Sono parassiti ematofagi di molti animali e anche dell’uomo, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive.
Le zecche sono vettori di diverse malattie, sia dell’uomo sia degli animali.
  • La piroplasmosi, o babesiosi, è causata da un protozoo che, iniettato dalla zecca tramite la saliva, si localizza nei globuli rossi invadendoli e distruggendoli provocando ittero, febbre ed emoglobinuria. Rari casi di infezione umana sono stati segnalati nel nord-est degli Stati Uniti d’America e nell’Europa settentrionale.
  • La rickettsiosi, o febbre bottonosa, il cui agente è Rickettsia conori e il cui vettore è la zecca del cane Rhipicephalus sanguineus appartenente alla famiglia degli Ixodidae. Questa malattia provoca febbrecefaleaartralgia e una tipica eruzione esantematica localizzata sugli arti e sul tronco.
La specie Ixodes ricinus (Fam. Ixodidae) può trasmettere:
Femmina di Ixodes ricinus, una specie di zecca dura diffusa in Europa, parte dell’Asia e dell’Africa del Nord.
Per la lotta contro questi ectoparassiti temporanei è importante conoscere la biologia e il comportamento delle varie specie, giacché esse presentano una grande diversità.
Habitat, periodi di attività e riposo, ospiti preferenziali, ciclo di sviluppo della specie in questione sono tutti fattori importanti per la riuscita di un intervento di disinfestazione.
In generale per il trattamento di bestiame e animali domestici si usano prodotti insetticidi, mentre per il trattamento di aree aperte, con infestazione generalmente meno intensa, bastano la semplice rotazione dei pascoli e la falciatura dell’erba.

Metodo d’estrazione

  • Non bruciare il parassita, non applicare alcuna sostanza, non rimuovere la zecca a mani nude. Così facendo si eviterà che la zecca rigurgiti, diminuendo notevolmente il rischio d’infezione.
  • Tramite una pinzetta, afferrare la zecca nel punto più vicino alla cute per evitare la rottura dell’apparato boccale. Non afferrare la zecca per il corpo per evitare il cosiddetto “effetto siringa” o di spezzare il parassita. In farmacia sono disponibili pinzette specifiche o penne con un laccio per agevolare la rimozione.
  • Estrarre il parassita afferrandolo il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimuoverlo tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione.
  • Durante la rimozione bisogna prestare la massima attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni.
  • Se il rostro dovesse rompersi, si noterà un puntino nero al centro della puntura. Si dovrà cercare di estrarlo usando la punta di un ago da siringa sterile. Se non si riuscisse, contattare un medico.
  • Disinfettare la cute evitando disinfettanti colorati.
  • Controllare per 30-40 giorni se si forma un alone “a bersaglio” detto eritema migrante, caratteristico della malattia di Lyme e di altre possibili patologie. Se compaiono sintomi quali una cefalea non abituale, un’artrite acuta, una sintomatologia neurologica o un malessere simil influenzale non altrimenti spiegato contattare un medico. Non assumere farmaci di propria iniziativa.
    • La formazione di una crosticina rossa pruriginosa è il decorso normale della puntura. da wikiwand


Complici le giornate insolitamente calde di marzo, quest’anno sono comparse più presto e in maggior numero le zecche. Molti tra coloro che sono andati a camminare in montagna o a lavorare nei campi si sono imbattutti nel pericolo rappresentato da questi animaletti. Infatti le zecche, che in Benecia sono chiamate sia «klopi» sia «pišurje», possono trasmettere il virus della meningoencefalite, una malattia molto pericolosa per l’encefalo. Si tratta di una specie di meningite, curabile con molta difficoltà e che può protrarsi per tutta la vita. Per questo è necessario guardarsi bene dalle zecche.
Le zecche vivono in luoghi incolti, dove l’erba è alta, con molti cespugli e animali selvatici. Sono presenti soprattutto nelle zone alpine e prealpine, tra i 500 e i 2000 metri di altitudine.
Nella maggior parte dei casi l’uomo contrae il virus della meningoencefalite dopo essere stato morso e infettato da una zecca.
La meningonecefalite da zecca (TBE) – che nelle nostre zone è trasmessa soprattutto dalla zecca «Ixodes ricinus» – è una malattia che si manifesta nella bella stagione, da maggio a ottobre. I primi casi casi possono presentarsi già a marzo, ma il loro picco è nei mesi caldi dell’estate, a luglio e agosto. Raramente la malattia si presenta a novembre o dicembre, solitamente solo quando l’inverno non è rigido in attività legate alla stalla.
La meningoencefalite si manifesta in due fasi. I  sintomi della prima si presentano tra i 7 e i 14 giorni successivi all’infezione: il paziente avverte malessere, dolore muscolare, ha febbre, cefalea, mal di stomaco e diarrea. Tale fase prosegue fino a 6 giorni.
Dopodiché sembra che il paziente sia guarito, perché non presenta sintomi o avverte solo un po’ di mal di testa. Tale stato prosegue fino a due settimane.
Nella seconda fase, che inizia con febbre alta e vomito, il paziente avverte forte mal di testa e a volte perde addirittura conoscenza. È necessario portarlo in ospedale, dove il ricovero prosegue per diverso tempo. È difficile che la malattia porti alla morte, ma le conseguenze condizionano molto, in prospettiva, la qualità della vita. Dopo il ricovero in ospedale va effettuata terapia riabilitativa. La meningoencefalite da zecca può portare a disturbi del sistema nervoso centrale, che si trascinano per molto tempo.
La maggior parte dei pazienti avverte mal di testa, disorientamento, si concentra con difficoltà, ha depressione, disturbi nel funzionamento del sistema nervoso autonomo e disturbi dell’umore e all’udito. Alcuni pazienti si muovono con difficoltà; può comparire anche atrofia muscolare.
Tutto ciò dimostra la pericolosità delle zecche: non va loro permesso di giungere alla pelle. Ogni volta che si va a camminare nel verde o a lavorare nei campi è, quindi, necessario portare indumenti e scarpe adeguati. La raccomandazione è di indossare pantaloni lunghi e maglie con maniche lunghe; scarpe lisce; pantaloni infilati nelle scarpe e così via.
Si possono anche anche utilizzare repellenti, che col proprio odore respingano gli insetti e, ovviamente, anche le zecche. Non va dimenticato, però, che i repellenti hanno efficacia solo per alcune ore, dopodiché vanno nuovamente e ripetutamente applicati. Parimenti va prestata attenzione a rimuovere eventuali zecche che si posino sul corpo e a togliere il prima possibile quelle che lo stiano già mordendo.
Al rientro a casa bisogna ispezionarsi attentamente, fare una doccia e lavare la testa, nonché ripulire e lavare i vestiti.
Nel caso in cui venga individuata una zecca, bisogna sbarazzarsene quanto prima.
In caso vengano, invece, avvertiti i primi sintomi della malattia, è necessario recarsi il prima possibile dal medico.

1 set 2023

TRADUZIONE per GLI STRANIERI


 - Dai a tuo figlio tutto ciò che chiede.Crederà di avere il diritto di ottenere tutto ciò che desidera.Crescerà credendo che non ci sono differenze tra essere  bambino e essere adulto.

- Ridi quando tuo figlio dice parolacce.Crescerà credendo che gli altri debbano farsi carico delle sue responsabilità. 

Raccogli tutto quello che tuo figlio mette in disordine.Crescerà credendo  a tutto quello che gli altri debbono farsi carico delle sue responsabilità

-Permettigli di vedere qualsiasi programma alla tv.Crescerà credendo che non ci sono differenze tra essere un bambino o un adulto.

-Dai a tuo figlio tutto il denaro che chiede.Crescerà pensando che ottenere  denaro sia facile e non esiterà a rubarlo.

Mettiti sempre dalla sua parte,contro i vicini,i maestri,la polizia.Crederà che ciò che fa va sempre bene.Sono gli altri che sbagliano.

29 lug 2023

Quale comportamento bisogna adottare se un fulmine cade vicino


 Cerca rapidamente riparo all'interno di un edificio o, se non è possibile, in un'automobile, tenendo presente che in luoghi molto ampi e piatti, come le spiagge, si è maggiormente esposti. Liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.

Se sentite i tuoni, il temporale è ormai vicino e occorre mettersi ai ripari: vietato fare il bagno, via da sotto gli alberi o i pali appuntiti (come gli ombrelloni), non ritirate i panni stesi, se siete in auto chiudete i finestrini. I consigli degli esperti per non correre rischi.


Un bubbolìo lontano...

Rosseggia l'orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:

un'ala di gabbiano.

Giovanni Pascoli 

20 mar 2023

Come evitare che le borracce si trasformino in un ricettacolo di batteri

 Chi è più sensibile al problema dell’inquinamento ambientale ne avrà sicuramente in casa più di una. Parliamo di bottiglie e borracce in vetro, acciaio o plastica - l’importante è che siano riutilizzabili. Utili? Certo, anche solo per ridurre la quantità di plastica da smaltire. Ma, specialmente per quei contenitori che vengono a diretto contatto con la bocca, bisogna lavarli tutti i giorni. Pena, creare ricettacoli di batteri, che alle buone possono creare cattivi odori e alle brutte qualche infezione.

Batteri, batteri ovunque

Periodicamente (e spesso su commissione di aziende) vengono pubblicati studi in cui si analizzano i batteri che si annidano nei contenitori riutilizzabili, mettendo l’accento sul fatto che su ogni centimetro quadrato se ne trovino molte migliaia di più che nel lavandino della cucina, nella ciotola del cane o addirittura sull’asse del gabinetto. Informazioni che possono certamente impressionare, ma che si ridimensionano se pensiamo che anche nella nostra bocca vivono milioni (una stima dice 6) di microbi di circa 700 specie diverse.

È normale che dei batteri ci siano, dunque, specialmente sulle e nelle borracce, che entrano a diretto contatto con la bocca. Tuttavia, questi contenitori sono creati apposta per tenere i liquidi in luoghi chiusi, magari bui - condizioni che possono favorire la crescita eccessiva di batteri che possono dare luogo a fastidi (come il cattivo odore) o addirittura problemi di salute (i bacilli, per esempio, possono causare disturbi gastrointestinali, mentre i batteri gram-negativi possono dare infezioni farmaco-resistenti). La quantità di batteri che si possono formare all’interno di una bottiglia riutilizzabile o di una borraccia dipende anche dal materiale di produzione, dall’uso che se ne fa, dalla tipologia (con tappo a vite o a pressione, etc) e anche dall'abitudine a pulire il contenitore.

Cosa fare

Per controllare la proliferazione batterica c’è una sola soluzione: ricordarsi di lavare quotidianamente i contenitori da cui beviamo e lasciarli asciugare bene prima di rimettere il tappo.

Come? Per la pulizia di tutti i giorni vanno benissimo acqua e sapone per i piatti. Bastano poche gocce di detergente diluite con acqua, poi qualche agitata vigorosa e successivi risciacqui. Una volta in settimana si può procedere con una pulizia più profonda utilizzando dei prodotti igienizzanti o disinfettanti o mettendo il contenitore in lavastoviglie, se il materiale del contenitore lo consente (meglio controllare le indicazioni sulla confezione o chiedere consiglio al rivenditore, prima). Ricordarsi, comunque, di non richiudere il contenitore quando è ancora bagnato o umido, altrimenti si rischia di ricreare le condizioni ideali alla crescita batterica.

https://www.wired.it/article/borracce-batteri-rischi-come-lavarle/

20 ago 2022

LE PAROLE DELLA SETTIMANA

 INCENDI in Friuli pare finita l 'emergenza incendi.Si stanno esaminando le cause:il caldo,la siccitè,il dolo.I boschi ci metteranno 50 anni a tornare quelli di una volte.


FERRAGOSTO  tutto esaurito ,è il mare a farla da padrone. Ad oggi “la stagione estiva non è ancora riuscita a raggiungere i numeri del pre-Covid, ma siamo abbastanza vicini grazie soprattutto agli stranieri, provenienti da Germania, Austria, Olanda.

Lignano

  

INCIDENTI  17 agosto Forni di sopra -si perde in montagna,recuperato nella notte

8 agosto 3 incidenti in montagna ecc,tantissmi altri incidenti anche mortali.





Gli incidenti solitamente sono dovuti a  d abbigliamento inadatto.


Per andare in montagna, vestitevi a cipolla: meglio potersi coprire o scoprire un po’ alla volta.
I capi più adatti per la montagna:

  • Giacca, possibilmente guscio esterno in materiale tecnico e piumino interno staccabile
  • Pile o felpa
  • Maglietta a maniche lunghe
  • T-shirt e/o canottiera, ma fate attenzione perché il cotone assorbe l’umidità per cui non è ideale se pensate di camminare molto e di sudare. Meglio tessuti tecnici ad hoc che disperdono l’umidità.
  • Scarpe: se pensate di passeggiare un paio di sneaker alla moda o scarpe da trekking alte o basse..

Topi e zecche trasmettono malattie.

Nell’ultimo periodo è dilagato un nuovo allarme, quello per i topi da collare gialloSono delle specie che vivono per lo più nella vicina Slovenia, ma è bene stare attenti anche nella nostra regione. Le loro deiezioni contengono dei batteri che se entrano nel sistema respiratorio dell’uomo possono causare problemi ai reni e persino la morte. “Per questo motivo è importante non raccogliere i frutti del bosco, come fragole e mirtilli“, sottolinea Tulisso.

Continuando, tra gli animali più pericolosi per l’uomo ci sono le zecche. Se da un lato è importante prevenirle, dall’altro bisogna stare attenti quando si cammina nei sentieri. Il consiglio è quello di mettere i pantaloni all’interno delle calze, e nel caso sfortunato, di ricorrere all’uso dei repellenti. Il pericolo delle zecche è la trasmissione della malattia dell’encefalite all’uomo: queste prima pungono un animale con l’encefalite, poi possono passare i batteri del virus alle persone. Un’altra malattia trasmissibile dalle zecche è il morbo di Lyme, che si può trattare con specifici antibiotici. “Quando bisogna estrarre una zecca, è necessario sfilarla direttamente non ruotarla, perché altrimenti la testa si stacca – raccomanda Tulisso – usando delle pinzette ricurve e rotonde, solo così si può estrarre la zecca intera”.

Camosci, vipere e processionarie.

Sottovalutato dai più il problema che in realtà porta la presenza degli stambecchi e dei camosci. “Se sono vicini è meglio non avvicinarli, ma se sono lontani è meglio prestare massima attenzione perché muovendosi possono far cadere dei sassi che scendendo sono più veloci – illustra Tulisso – per proteggersi è sempre bene portare un caschetto”.https://www.montagnadiviaggi.it/2021/04/montagna-estate-abbigliamento-come%20vestirsi.html

eADV

22 apr 2020

Piccoli accorgimenti per salvare il Pianeta

dal web

(fonte rielaborazione di notizie tratte dal web)
  1. consumare meno acqua- E' un bene prezioso che non è inesauribile,non lasciare i rubinetti aperti,usare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico.
  2. Usare meno l'automobile-Usare i mezzi pubblici,la bicicletta o camminare a piedi.
  3. Risparmiare energia elettrica-Acquistare elettrodomestici di classe A,usare lampadine a risparmio energetico,non lasciare le luci accese.
  4. Ridurre il consumo di carne e pesce-Gli allevamenti intensivi hanno un forte impatto sull'ambiente.
  5. Fare la raccolta differenziata-Differenziare i rifiuti e riciclare il più possibile,non usare posate di plastica.
  6. Fare una spesa intelligente per ridurre i rifiuti,usare borse di stoffa, usare detersivi alla spina o sfusi.
  7. Usare carta riciclata.
  8. Ottimizzare il riscaldamento in casa, non superare i 19°,cambiare i vecchi infissi per risparmiare energia elettrica,rivestire le pareti con materiale adatto.
  9. Scegliere cosmetici e detersivi ecologici -scegliere prodotti per la pulizia della casa e per il corpo eco-bio senza parabeni e altre sostanze tossiche.
  10. Non sprecare cibo-Acquistare il giusto,guardare la scadenza dei prodotti.

ultimi commenti 👁️‍🗨️

29 Mar: Grazia su problemi: “Carissima Olga sono passata nel tuo nuovo blog su Altervista, volevo commentare ma non hai…”

18 Mar: Arthur su elisa bella ciao 25 aprile 2020: “A timeless song that resonates with history and hope.”

03 Mar: Giorgio Thieme su problemi: “Ho anch'io problemi di account non riesco più a pubblicare immagini ed ho perso la raccolta di…”

27 Feb: Cavaliere oscuro del web su problemi: “Nei giorni scorsi, usciva una pubblicità, evita di installare componenti di terze parti, spesso…”

26 Feb: Ирина Полещенко su problemi: “Olga, rielabori costantemente i tuoi blog. Puoi modificare i modelli, l'intestazione del blog,…”

27 Dic: Anonymous su dikle: “ciao”

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

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