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19 feb 2024

proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Coresima vignì, senâ e lâ a durmì” ovvero quando arriva la Quaresima, cenare e poi andare a dormire, non c’è tempo per altro

22 ott 2023

Proverbio friulano


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei Vita Nei Campi
“ A san Luche si bêf il vin te sucie” ovvero il giorno di San Luca (il 18 ottobre) si beve il vino (che dovrebbe essere già bevibile) nella zucca (che è già matura) quella vinaria ad esempio o la Lagenaria siceraria, usate in antico anche come bottiglie.

26 mag 2022

Insegnare in più lingue qui è tradizione

 


Dal 2014 la Società filologica friulana organizza, a maggio, la Setemane de culture furlane/Settimana della cultura friulana, un programma di eventi per promuovere il patrimonio di storia, lingua e arte del Friuli.

L’iniziativa coinvolge molte realtà associative del Friuli-Venezia Giulia, anche per favorire sinergie progettuali e operative. Nell’ambito del programma di quest’anno, anche a Tarvisio/Trbiž sabato, 7 maggio, è stato organizzato il convegno «Scuole di confine». Tra i relatori Andrea Dessardo, ricercatore di Storia della pedagogiaall’Università europea di Roma, si è focalizzato sul periodo dei primi anni Venti del XX secolo, parlando dell’applicazione del decreto Corbino e delle contraddizioni della nazionalizzazione italiana ai nuovi confini. Lo storico, archivista e insegnante Ivan Portelli, che ha anche moderato l’evento, ha parlato dell’Istituto Arbarello, attivo dal 1921 al 1944 a Tolmin. Peter Černic, che è anche dirigente dell’Ufficio scuole slovene presso l’Ufficio scolastico del Friuli-Venezia Giulia, ha parlato della scuola slovena a Gorizia dalla riforma Gentile alla seconda guerra mondiale, mentre l’archivista Lucia Pillon ha presentato alcuni cenni relativi alla situazione degli archivi delle scuole di Gorizia (1924-1963).

Dopo gli interventi dell’insegnante Tomaž Simčič, che ha parlato della scuola slovena a Trieste, Gorizia e in provincia di Udine dal 1945 ai nostri giorni, nonché dell’ex dirigente scolastico Bojan Bratina e dell’insegnante di italiano Vlasta Lukman, che hanno parlato dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole superiori di Nova Gorica, il focus è passato alla situazione locale. Come l’insegnamento plurilingue abbia una tradizione consolidata in Valcanale, è stato illustrato al pubblico dalle relazioni di alcuni insegnanti del territorio. Elisa Kandutsch ha parlato dell’insegnamento dello sloveno in Valcanale a fine Ottocento, mentre Donatella Sacchet, Annamaria Tributsch e Luca Grattoni hanno presentato la sperimentazione plurilingue nelle scuole di Valcanale e Canal del Ferro, in cui sloveno, tedesco e friulano divengono per parte del tempo lingue d’insegnamento accanto all’italiano.

Il convegno, che si è svolto nell’ambito del progetto «Sine finibus », promosso dalla Deputazione di Storia patria per il Friuli e sostenuto dalla Regione, è stato organizzato dal centro Docuscuele e dall’Istituto di storia sociale e religiosa di Gorizia, in collaborazione col Comune di Tarvisio. A nome di quest’ultimo ha portato i saluti l’assessore alla cultura, Antonio Petterin. (Luciano Lister)

https://www.dom.it/pouk-v-vec-jezikih-je-tukaj-obicaj_insegnare-in-piu-lingue-qui-e-tradizione/


27 apr 2022

Proverbio di vita nei campi

 


Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“S’al plûf al dì di San Zorz il cavalir al va te cort” ovvero se piove il giorno di San Giorgio (il 23 aprile) il baco da seta va male, viene buttato nel letamaio, stagione finita

Quando io ero bambina molti contadini della pianura fruilana allevavano i bachi da seta.E' un proverbio dei tempi che furono.

29 mar 2022

poesia di Leonardo Zanier



 UNA POESIA IN FRIULANO DI LEONARDO ZANIER.

Tornarà di sigûr
encja achì
la primavera
sutii fros di tâla
ch'a cjalin fôr trimant
dai scalps da strada.
LEONARDO ZANIER
Questa poesia è tratta dalla raccolta “Il câli”:
Tornerà di sicuro
anche qui
la primavera
sottili fili di tarassaco
che guardano fuori tremando
dalle crepe dell'asfalto.
L.Z.


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29 giu 2021

IL PROVERBIO FRIULANO DELLA SETTIMANA


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“A San Pieri il fornasîr al è vieri” ovvero per San Pietro (il 29 giugno) il fornacciaio, il mattonaio, è vecchio, già da molto tempo ha incominciato il suo lavoro stagionale”.

4 apr 2021

proverbio

 DOMENIE DE L'ULIF OGNI UCEL HA IL SO NID.

DOMENICA DELLE PALME OGNI UCCELLO HA IL SUO NIDO.


12 mar 2021

PROVERBIO FRIULANO

di Vita nei campi
“Vinars ce ch’al promèt al mantén” Ovvero ciò che venerdì promette poi lo mantiene, verosimilmente in argomento meteorologico

28 gen 2021

Proverbio friulano

 di Vita nei campi

“San Pauli lusìnt gran, siale e furmint” ovvero se il giorno di San Paolo (25 gennaio) è un giorno lucente, soleggiato, ci sarà abbondanza di grano, segala e frumento, un’ annata buona dunque”.

13 gen 2021

Detto friulano




 Par pierdi il cjâf… bisugne vêlu


Per perdere la testa… bisogna averla

Potrebbe sembrare una pura battuta di spirito, quasi senza senso, tanto appare gratuita: dire che bisogna avere una cosa e possederla per poterla perdere, è una tautologia.
Ma il friulano non è così ingenuo: c’è tanta gente che dimostra di aver subito una sciagura, una calamità, una perdita e l’attribuisce a fattori estranei, a cause altrui e, quando non può trovare diretti responsabili, ad uno strano destino malvagio.La realtà è molto più prosaica e semplice, da esperienze terra terra: quando non si è in grado di arrivare ad un traguardo, quando mancano le capacità, quando non si ha il coraggio di riconoscere che non si è in grado di farcela, ci si dà arie da sconfitta.
Molto più onesto sarebbe confessare le proprie mancanze, siano esse di materia grigia o di forza muscolare, senza accusare di “aver perduto la testa”, perchè questa non c’era nemmeno.

https://pociopocio.altervista.org/2020/02/02/proverbi-friulani/

11 gen 2021

Proverbio friulano

 


Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
”Dio uardi di un bon zenâr par podè jemplâ el granâr" ovvero "Dio ci assicuri un buon gennaio per poter riempire il granaio”

7 gen 2021

Proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“ Di zenâr al va ben ogni rovedâl” ovvero a gennaio va bene ogni sterpo spinoso pur di bruciare qualcosa per riscaldarsi.



21 dic 2020

Proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Unviêr di cjan al salve vin e pan” ovvero un inverno freddo (da cani) salva il raccolto di frumento (pan) e di uva (vin).


15 dic 2020

Il proverbio friulano della settimana





di Vita nei campi
“Sante Luzie, il frêt si invia” ovvero a Santa Lucia, il 13 dicembre, inizia la stagione fredda, più
letteralmente il freddo “si incammina”.

8 dic 2020

Proverbio friulano

 


Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“A San Nicolò el frêt al dîs: soi cà cumò” ovvero a San Nicolò, il 6 dicembre, il freddo dice: eccomi qua”.




25 nov 2020

Il proverbio di Vita nei campi




 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“A Sante Catarine si met sù la tabarine” ovvero a Santa Caterina (il 25 novembre) si indossa il tabarro leggero, iniziavano i primi freddi.

3 nov 2020

proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Pal dì dai sants, la siarpe e i guants” ovvero per il giorno dei Santi la sciarpa e i guanti, una volta iniziava a fare veramente freddo.

20 ott 2020

Proverbio friulano


 Il proverbio della settimana

di Vita nei campi
“Se al tone e al lampe in Otubar, l’inviâr al sarà capriciôs” ovvero se tuona e lampeggia in ottobre l’inverno sarà capriccioso.

13 ott 2020

Proverbio di vita nei campi


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Jo soi otobri strac, ciapi al lievri e al corvat” ovvero Io sono ottobre stanco, demotivato, prendo la lepre e il corvo, dunque quello che mi capita, la lepre che è
buona e il corvo che non da carne buona per mangiare

14 set 2020

Proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana


di Vita nei campi
“A la Dolorade, la ue e va vendemade” ovvero per il giorno della Addolorata (15 settembre) l’uva va vendemmiata”.

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