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26 mag 2025
Disastri e colpe, dimenticando il cemento
Siccità invernale, alluvioni, quattro mesi di estati torride all’anno. Il cambiamento climatico è già arrivato. E resterà. I recenti avvenimenti in Emilia Romagna sono solo l’ennesima conferma di cui avremmo fatto volentieri a meno. Eppure, anche di fronte a morte e distruzione, nel dibattito pubblico prevalgono maldestri sciacallaggi, benaltrismo che tende al noncentranullismo, e negazionismo interessatissimo. E quindi passerelle dei politici al governo con fotografi al seguito che è vietato chiamare passerelle. Improbabili liste di proscrizione per chi non si è attivato a spalare fango: gli immigrati (che invece c’erano) o gli attivisti di ultima generazione (che c’erano anche loro). E infine immancabile, la ricerca dei colpevoli: il Pd che governa circa da sempre la Regione, o il governo di destra che rinuncia ai fondi del Pnrr per il dissesto idrogeologico. I più progressisti incolpano il cambiamento climatico. Che, certo, c’entra eccome. Ma che presentato così, diventa quasi un modo per deresponsabilizzare una classe politica che non ha fatto nulla per frenarlo. O quantomeno per mitigarne gli effetti. In questo caso, come in quello del Veneto del 2010 (per par condicio, visto che è una Regione in cui governa da decenni la Lega), una concausa del disastro è l’impennata di consumo di suolo. La cementificazione che ha impermeabilizzato il 7,1% dei terreni in Italia (il 10,4 in Emilia Romagna). E che prosegue, generando danni e distruzione per molti e incredibili profitti per pochi. Un settore che è una cartina di tornasole del sistema in cui viviamo e che nessuno mette in discussione. Tanto che, anche di fronte alle tragedie più esemplificative, nessuno ne fa cenno. Mentre invece la critica a queste contraddizioni di sistema dovrebbe essere il primo argomento anche per le forze ecologiste. Altrimenti è giardinaggio, come si diceva una volta. O greenwashing, come si dice oggi.(a.b.) Novi Matajur
22 lug 2024
Francesco: la guerra è una sconfitta, tregua per le Olimpiadi
Dopo la preghiera dell'Angelus, il Papa torna a invocare la pace, soprattutto in vista dei Giochi di Parigi dove, auspica, "gli atleti siano messaggeri di pace" e segno di una società inclusiva. Prega per la martoriata Ucraina, per la Palestina, Israele, Myanmar e i Paesi in conflitto.
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-07/papa-francesco-post-angelus-pace-olimpiadi.html
19 mar 2024
Emergenza migranti a Trieste
Emergenza migranti a Trieste, il caso Silos approda in Parlamento: «A giugno la compravendita»
19 feb 2024
Morte di Alexei Navalny
17 feb 2024
Morti sul lavoro
NON SI PUO' ANDARE A LAVORARE E MORIRE PER LAVORARE.
In Italia muoiono ogni giorno 3 persone sul lavoro.
BASTA non si puo' continuare così!!
Nel 2024 il numero dei lavoratori morti in Italia è già a quota 145.
6 gen 2024
CALENDARI 2024 della Benecia
Anche per il 2024, i Comuni di Taipana e Kobarid, la cooperativa Most e l’associazione don Eugenio Blanchini hanno pubblicato il calendario transfrontaliero con foto di Cristina Vazzaz e Igor Balloh. Contiene pure gli auguri del sindaco di Taipana, Alan Cecutti, e di quello di Kobarid, Marko Matajurc. Il calendario è disponibile nella redazione del Dom e nella sede dell’associazione don Blanchini a Cividale (Borgo San Domenico 78)..dal Dom
23 dic 2023
Riflessione
OGNI ANNO NEL PERIODO DELL FESTIVITA' NATALIZIE 500 MILA TONNELLATE DI CIBO
FINISCONO NELLA PATTUMIERA A CAUSA DEGLI SPRECHI ALIMENTARI NELLE CASE.
RIFLETTIAMO
Assoutenti tutela e promozione diritti fondamentali dei consumatori
17 ott 2023
La spesa alimentare
La spesa alimentare
1 ago 2023
11 lug 2023
Abbiamo battuto il record del giorno più caldo di sempre in 24 ore
Il record di giorno più caldo di sempre è già stato superato, in meno di 24 ore. Lunedì 3 luglio 2023 il mondo aveva raggiunto la più alta temperatura globale mai registrata fino a quel momento, infrangendo il precedente record registrato nel 2016. Ma il giorno dopo, martedì 4 luglio, il caldo è stato ancora più intenso, superando di 0,17 gradi il record del giorno prima, con una temperatura media globale di 17,18 gradi.
No, non ci siamo sbagliati e purtroppo non è uno scherzo. Le temperature medie globali stanno aumentando giornalmente, inesorabilmente, e per gli esperti del Centro meteorologico nazionale degli Stati Uniti, i giorni più caldi del 2023 devono ancora arrivare e con loro nuovi record di temperatura che supereranno presto quelli segnati tra lunedì 3 e martedì 4 luglio.
Fino alla prima settimana di luglio del 2023, il giorno più caldo di sempre era stato registrato nel 2016, ben 7 anni prima. Ma sono bastate 24 ore per infrangerlo nuovamente. In totale, dal 2000, i record di temperature sono stati superati praticamente ogni anno, con 5 tra gli anni più caldi nella storia del meteo, presto 6 con la fine del 2023,e circa 50 tra i mesi più caldi. Al contrario, l’ultimo record per il mese più freddo di sempre è stato registrato nel dicembre del 1916.
Questi picchi di calore sono l’effetto combinato del riscaldamento globale causato dagli esseri umani e dell’arrivo del fenomeno atmosferico periodico conosciuto con il nome di El Niño, che normalmente provoca un forte riscaldamento delle zone del Pacifico, ma che a causa del cambiamento climatico sta influenzando pesantemente tutto il mondo.Gli esperti sottolineano poi che gli effetti di El Niño hanno appena cominciato a farsi sentire, perché la perturbazione è appena arrivata. Pertanto le temperature continueranno a salire sempre di più almeno fino alla fine di luglio, quando si registrano i massimi delle temperature globali. “È probabile che il mese di luglio 2023 sarà il più caldo sempre. E di sempre significa degli ultimi 120 mila anni circa” ha detto al Guardian il dottor Karsten Haustein, dell’università di Lipsia, in Germania.https://www.wired.it/article/caldo-record-giorno-4-luglio/
12 giu 2023
GROTTE DI VILLANOVA
Le grotte di Villanova chiuse, i chioschi del piazzale di Villanova abusivi, il medico di base che sta assurgendo ai livelli di una telenovela, visto che appena lo scorso 18 maggio il Comune ha affidato l’incarico a un architetto affinché aggiorni gli atti catastali del municipio di Lusevera in catasto Terreni e Urbano, condizione necessaria perché il medico possa prendere servizio nei locali comunali. Tre fronti aperti che sono stati gli argomenti principali del consiglio comunale di Lusevera che si è tenuto lo scorso 31 maggio.
Tre problematiche che interessano non solo i cittadini del Comune, ma anche una platea più vasta (le grotte attirano qualche migliaio di visitatori all’anno), ma per le quali gli unici responsabili sono – parole del vicesindaco Mauro Pinosa, per altro presidente Gruppo Esploratori Lavoratori Grotte di Villanova, gestore (sino a pochi giorni fa) del sito – “la lista Vivere in Valle” assieme a “filosloveni e comunisti”. Pinosa che, per altro, a inizio assemblea ha in qualche modo preannunciato il ritiro delle sue deleghe da parte del sindaco Luca Paoloni (la causa sarebbe stata un articolo apparso su un quotidiano locale a proposito della vicenda dell’ambulatorio medico; le deleghe al momento non sono state comunque ritirate) affermando poi che “volevo rassegnare le dimissioni, poi ho voluto ascoltare la gente, su 39 persone che ho sentito solo due mi hanno chiesto di lasciare, quindi aspetto la decisione del sindaco.”
Le grotte chiuse
L’interrogazione presentata da Flavio Cerno per il gruppo di opposizione Vivere in Valle ricordava che “le grotte di Villanova vanno annoverate tra gli immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico che fanno parte del demanio pubblico”, dal che deriva che “l’ente locale è tenuto a dare corso ad una procedura competitiva per la scelta del
concessionario”. Sarebbe quindi “un illecito prorogare la convenzione scaduta lo scorso 18 aprile con il GELGV, in quanto atto gravemente viziato perché in contrasto con la normativa italiana”. Ci vuole, insomma, un bando di concessione. “Venuti a conoscenza della scadenza della convenzione con il GELGV – ha detto Pinosa nella sua doppia veste di amministratore comunale e presidente del Gruppo (sic!) – ci siamo attivati al fine di poter concludere la stagione turistica e salvaguardare i contratti in essere delle guide, per una proroga tecnica e temporanea che al momento non è possibile concretizzare.” Così “grazie alla vostra interrogazione – ha continuato Pinosa riferendosi all’opposizione – chiuderò la grotta.”
Il sindaco Paoloni nella sua risposta ha parlato della possibilità di una proroga temporanea del contratto stipulato ormai vent’anni fa, una soluzione che chiama in causa gli uffici regionali. Contattato telefonicamente nella mattinata di martedì 6 giugno, Paoloni ci ha detto che “in Regione stanno valutando la situazione”. In consiglio, invece, nessuna risposta alla domanda del consigliere Cerno sul perché il Comune non si sia attivato prima.
I chioschi di Villanova
Anche sul posizionamento di alcuni chioschi metallici abusivi nel piazzale di Villanova l’opposizione si è mossa da tempo, arrivando a presentare un esposto alla Procura, con conseguente condanna pecuniaria per una persona del luogo. Ma, ha spiegato Cerno, “solo perché non si sono avute risposte alle nostre osservazioni presentate più volte alla maggioranza consiliare.”
Il medico ancora atteso
Con una determinazione di impegno dello scorso 18 maggio gli uffici comunali di Lusevera hanno affidato a un architetto di Tarcento l’incarico per “l’aggiornamento in catasto dell’intero fabbricato destinato a municipio di Lusevera”. Nella determinazione non si fa riferimento ad alcuna data entro la quale dovrebbe essere portato a compimento l’impegno. La necessità dell’aggiornamento catastale del municipio – come abbiamo già riferito in passato – è emersa quando si è trattato di concedere l’ambulatorio, che fa parte dell’edificio che ospita il municipio, ad un giovane medico del luogo. Insomma, l’attesa della comunità di Lusevera di avere un medico di base che manca da molti mesi non è ancora finita.
8 giu 2023
La Nato si prepara per le più grandi esercitazioni aeree mai effettuate in Europa
7 giu 2023
6 giu 2023
Russia Ucraina
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ucraina-guerra-russia-giorno-468-diretta_65707785-202302k.shtml
1 giu 2023
CRONACA NERA STOP
Non vi sembra che la nostra TV ,giornali ecc.
diano troppo spazio ai fatti di cronaca nera che succedono?
Questo fenomeno secondo me incita molti all'imitazione.Io non ne posso più e cambio sempre canale.
27 mag 2023
Giro d'Italia 2023
Il Giro d'Italia 2023, centoseiesima edizione della corsa, valevole come prova dell'UCI World Tour 2023, si svolge in ventuno tappe dal 6 al 28 maggio 2023 per un totale di 3 363,8 km con partenza da Fossacesia, in Abruzzo, e arrivo a Roma sui Fori Imperiali.
12 mag 2023
STORIA DEGLI ALPINI
Costituiti il 15 ottobre 1872 a Napoli, gli Alpini propriamente detti sono il più antico Corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo, originariamente creato per proteggere i confini montani settentrionali dell'Italia con Francia, Impero austro-ungarico e Svizzera[1]. Nel 1888 gli Alpini furono inviati alla loro prima missione all'estero, in Africa, continente nel quale sono tornati più volte nella loro storia, per combattere le guerre coloniali del Regno d'Italia.
Si sono distinti durante la prima guerra mondiale, quando furono impiegati nei combattimenti al confine nord-est con l'Austria-Ungheria, dove per tre anni dovettero confrontarsi con le truppe regolari e da montagna austriache e tedesche, rispettivamente Kaiserschützen e Alpenkorps, lungo tutto il fronte italiano. Durante la seconda guerra mondiale, gli alpini combatterono nell'ambito delle forze dell'Asse principalmente nei Balcani (nel difficile teatro greco-albanese) e sul fronte orientale, dove, anziché essere impegnati nel Caucaso come inizialmente previsto, presero parte alla prima battaglia difensiva del Don e successivamente alla ritirata e disfatta dell'inverno 1942-1943. A diversi reggimenti degli Alpini coinvolti nella campagna italiana di Russia fu attribuita la medaglia d'oro al valor militare. Nel 1990, con la riorganizzazione dell'Esercito Italiano alla fine della guerra fredda, tre delle cinque brigate alpine e molte unità di supporto furono sciolte. Più recentemente, gli Alpini sono stati impegnati nella guerra in Afghanistan[2].
Ivan Trinko
evidenzia
MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI
Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...





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