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Emergenza migranti a Trieste

 

Emergenza migranti a Trieste, il caso Silos approda in Parlamento: «A giugno la compravendita»


Vergogna,un paese civile dovrebbe trovare una soluzione più umana!!!

Morte di Alexei Navalny

 


RIPOSA IN PACE

La causa della morte di Alexei Navalny è "ancora ignota". Alla madre di Alexey Navalny, Lyudmila Navalnaya, è stato impedito per il terzo giorno consecutivo l'accesso all'obitorio per vedere il corpo del figlio. "Uno degli avvocati è stato letteralmente cacciato", Quindi l'ulteriore aggiornamento: "Il comitato investigativo ha detto alla madre e agli avvocati che le indagini sulla morte di Navalny sono state ampliate. Non è noto per quanto tempo durerà" l'indagine. "La causa della morte è ancora 'indeterminata'. Mentono, prendono tempo e non lo nascondono nemmeno".dal web


madre di Navalny


Morti sul lavoro

 NON SI PUO' ANDARE A LAVORARE E MORIRE PER LAVORARE.

In Italia muoiono ogni giorno 3 persone sul lavoro.

BASTA non  si puo' continuare così!!


 Nel 2024 il numero dei lavoratori morti in Italia è già a quota 145.

CALENDARI 2024 della Benecia


 Anche per il 2024, i Comuni di Taipana e Kobarid, la cooperativa Most e l’associazione don Eugenio Blanchini hanno pubblicato il calendario transfrontaliero con foto di Cristina Vazzaz e Igor Balloh. Contiene pure gli auguri del sindaco di Taipana, Alan Cecutti, e di quello di Kobarid, Marko Matajurc. Il calendario è disponibile nella redazione del Dom e nella sede dell’associazione don Blanchini a Cividale (Borgo San Domenico 78)..dal Dom





Novità: Naš kolindrin 2024

Anche quest’anno il Circolo Culturale Resiano “Rozajanski dum” ha realizzato il Naš kolindrin 2024. Il tema di quest’anno sono le cartoline storiche.


Riflessione

 OGNI ANNO NEL PERIODO DELL FESTIVITA' NATALIZIE 500 MILA TONNELLATE DI CIBO 

FINISCONO NELLA PATTUMIERA A CAUSA DEGLI SPRECHI ALIMENTARI NELLE CASE.

RIFLETTIAMO

Assoutenti tutela e promozione diritti fondamentali dei consumatori


La spesa alimentare

 La spesa alimentare

di Raffaele Testolin
Frutta e verdura alle stelle è il leit motiv di quest'estate. Che frutta e verdura siano aumentati e di molto negli ultimi mesi non ci sono dubbi. Le cause sono molte e alcune contingenti, legate ad eventi atmosferici che hanno fatto mancare molta frutta e verdura sui banchi del supermercato.
Certamente le zucchine da 2 euro a 7 quelle piccole con il fiore, le melanzane a 6 Euro, i cetrioli a ., i pomodori da 2 a 4 Euro, sono prezzi elevati. Per non parlare della frutta di stagione: ciliegie e albicocche sono state per molti un prodotto quasi irraggiungibile quest'anno.
Ma io che lavoro in agricoltura, voglio spezzare una lancia a favore di chi coltiva frutta e verdura. Il prezzo pagato all'orticoltore, che alle 4 di mattina tutti i giorni va a consegnare il prodotto al mercato, è la metà del prezzo pagato dal consumatore al supermercato e l'orticoltore non ha alcun potere contrattuale. Il prezzo lo fa la grande distribuzione.
Frutta e verdura, una volta superato il momento contingente, potranno tornare a prezzi più ragionevoli, per cui voglio affrontare il discorso più generale di quanto spende una famiglia per la spesa alimentare, a costo di inimicarmi qualche lettore.
Tra i 'single' e le famiglie con due figli ci stanno gran parte delle famiglie italiane, che - in base alle statistiche - sono composte mediamente da 2,4 unità.
Sapete quanto investe una famiglia friulana, che dispone di un reddito medio mensile di 2.594 Euro, per la spesa alimentare? 473 Euro/mese! I dati sono di giugno 2023. Il resto va in 'altro' (vestiti, scuola, sanità, telefonini, trasporti ecc. ecc.).
Ora, siamo sempre più attenti all'alimentazione, cerchiamo il prodotto biologico, ci informiamo sul valore salutistico dei prodotti, frequentiamo gli agriturismi alla ricerca di prodotti genuini, acquistiamo a chilometro zero.
Abbiamo recuperato - se posso ire - una cultura dell'alimentazione. Vogliamo riconoscere un reddito ragionevole al mondo agricolo, che si prende cura della nostra alimentazione? Io voglio sperare di sì e spero che non pretendiamo per pasta, pane, latte e uova prezzi più bassi di quanto paghiamo ora.
Una famiglia - e chiudo - spende il 17% delle proprie entrate per la spesa alimentare. Se salissimo al 20%, rinunciando a qualcosa di superfluo, non sarebbe la fine del mondo e avremmo dimostrato un grande rispetto per il mondo che opera nel settore primario, cioè l'agro-alimentare e che in molta letteratura è ingiustamente considerato il mondo degli 'ultimi'. Buona domenica a tutti.
Da vita nei campi


Tutte le reazioni:
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Abbiamo battuto il record del giorno più caldo di sempre in 24 ore

 


Il record di giorno più caldo di sempre è già stato superato
, in meno di 24 ore. Lunedì 3 luglio 2023 il mondo aveva raggiunto la più alta temperatura globale mai registrata fino a quel momento, infrangendo il precedente record registrato nel 2016. Ma il giorno dopo, martedì 4 luglio, il caldo è stato ancora più intenso, superando di 0,17 gradi il record del giorno prima, con una temperatura media globale di 17,18 gradi.

No, non ci siamo sbagliati e purtroppo non è uno scherzo. Le temperature medie globali stanno aumentando giornalmente, inesorabilmente, e per gli esperti del Centro meteorologico nazionale degli Stati Unitii giorni più caldi del 2023 devono ancora arrivare e con loro nuovi record di temperatura che supereranno presto quelli segnati tra lunedì 3 e martedì 4 luglio.

Fino alla prima settimana di luglio del 2023, il giorno più caldo di sempre era stato registrato nel 2016, ben 7 anni prima. Ma sono bastate 24 ore per infrangerlo nuovamente. In totale, dal 2000, i record di temperature sono stati superati praticamente ogni anno, con 5 tra gli anni più caldi nella storia del meteo, presto 6 con la fine del 2023,e circa 50 tra i mesi più caldi. Al contrario, l’ultimo record per il mese più freddo di sempre è stato registrato nel dicembre del 1916.

Questi picchi di calore sono l’effetto combinato del riscaldamento globale causato dagli esseri umani e dell’arrivo del fenomeno atmosferico periodico conosciuto con il nome di El Niño, che normalmente provoca un forte riscaldamento delle zone del Pacifico, ma che a causa del cambiamento climatico sta influenzando pesantemente tutto il mondo.Gli esperti sottolineano poi che gli effetti di El Niño hanno appena cominciato a farsi sentire, perché la perturbazione è appena arrivata. Pertanto le temperature continueranno a salire sempre di più almeno fino alla fine di luglio, quando si registrano i massimi delle temperature globali. È probabile che il mese di luglio 2023 sarà il più caldo sempre. E di sempre significa degli ultimi 120 mila anni circa” ha detto al Guardian il dottor Karsten Haustein, dell’università di Lipsia, in Germania.https://www.wired.it/article/caldo-record-giorno-4-luglio/

GROTTE DI VILLANOVA


 Le grotte di Villanova chiuse, i chioschi del piazzale di Villanova abusivi, il medico di base che sta assurgendo ai livelli di una telenovela, visto che appena lo scorso 18 maggio il Comune ha affidato l’incarico a un architetto affinché aggiorni gli atti catastali del municipio di Lusevera in catasto Terreni e Urbano, condizione necessaria perché il medico possa prendere servizio nei locali comunali. Tre fronti aperti che sono stati gli argomenti principali del consiglio comunale di Lusevera che si è tenuto lo scorso 31 maggio.

Tre problematiche che interessano non solo i cittadini del Comune, ma anche una platea più vasta (le grotte attirano qualche migliaio di visitatori all’anno), ma per le quali gli unici responsabili sono – parole del vicesindaco Mauro Pinosa, per altro presidente Gruppo Esploratori Lavoratori Grotte di Villanova, gestore (sino a pochi giorni fa) del sito – “la lista Vivere in Valle” assieme a “filosloveni e comunisti”. Pinosa che, per altro, a inizio assemblea ha in qualche modo preannunciato il ritiro delle sue deleghe da parte del sindaco Luca Paoloni (la causa sarebbe stata un articolo apparso su un quotidiano locale a proposito della vicenda dell’ambulatorio medico; le deleghe al momento non sono state comunque ritirate) affermando poi che “volevo rassegnare le dimissioni, poi ho voluto ascoltare la gente, su 39 persone che ho sentito solo due mi hanno chiesto di lasciare, quindi aspetto la decisione del sindaco.”

Le grotte chiuse
L’interrogazione presentata da Flavio Cerno per il gruppo di opposizione Vivere in Valle ricordava che “le grotte di Villanova vanno annoverate tra gli immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico che fanno parte del demanio pubblico”, dal che deriva che “l’ente locale è tenuto a dare corso ad una procedura competitiva per la scelta del
concessionario”. Sarebbe quindi “un illecito prorogare la convenzione scaduta lo scorso 18 aprile con il GELGV, in quanto atto gravemente viziato perché in contrasto con la normativa italiana”. Ci vuole, insomma, un bando di concessione. “Venuti a conoscenza della scadenza della convenzione con il GELGV – ha detto Pinosa nella sua doppia veste di amministratore comunale e presidente del Gruppo (sic!) – ci siamo attivati al fine di poter concludere la stagione turistica e salvaguardare i contratti in essere delle guide, per una proroga tecnica e temporanea che al momento non è possibile concretizzare.” Così “grazie alla vostra interrogazione – ha continuato Pinosa riferendosi all’opposizione – chiuderò la grotta.”
Il sindaco Paoloni nella sua risposta ha parlato della possibilità di una proroga temporanea del contratto stipulato ormai vent’anni fa, una soluzione che chiama in causa gli uffici regionali. Contattato telefonicamente nella mattinata di martedì 6 giugno, Paoloni ci ha detto che “in Regione stanno valutando la situazione”. In consiglio, invece, nessuna risposta alla domanda del consigliere Cerno sul perché il Comune non si sia attivato prima.

I chioschi di Villanova
Anche sul posizionamento di alcuni chioschi metallici abusivi nel piazzale di Villanova l’opposizione si è mossa da tempo, arrivando a presentare un esposto alla Procura, con conseguente condanna pecuniaria per una persona del luogo. Ma, ha spiegato Cerno, “solo perché non si sono avute risposte alle nostre osservazioni presentate più volte alla maggioranza consiliare.”

Il medico ancora atteso
Con una determinazione di impegno dello scorso 18 maggio gli uffici comunali di Lusevera hanno affidato a un architetto di Tarcento l’incarico per “l’aggiornamento in catasto dell’intero fabbricato destinato a municipio di Lusevera”. Nella determinazione non si fa riferimento ad alcuna data entro la quale dovrebbe essere portato a compimento l’impegno. La necessità dell’aggiornamento catastale del municipio – come abbiamo già riferito in passato – è emersa quando si è trattato di concedere l’ambulatorio, che fa parte dell’edificio che ospita il municipio, ad un giovane medico del luogo. Insomma, l’attesa della comunità di Lusevera di avere un medico di base che manca da molti mesi non è ancora finita.

dal https://novimatajur.it/attualita/chiuse-le-grotte-di-villanova-serve-un-bando-comunale-o-una-proroga.html

La Nato si prepara per le più grandi esercitazioni aeree mai effettuate in Europa

La Nato si prepara per le più grandi esercitazioni aeree mai effettuate in Europa: Gli alleati della NATO in Germania si sono preparati per un'esercitazione senza precedenti di dispiegamento aereo sull'Europa, in quello che i diplomatici statunitensi hanno detto essere un avvertimento alla Russia di Vladimir Putin.

Russia Ucraina

 https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ucraina-guerra-russia-giorno-468-diretta_65707785-202302k.shtml

CRONACA NERA STOP


 Non vi sembra che la nostra TV ,giornali ecc.

diano troppo spazio ai fatti di cronaca nera che succedono?

Questo fenomeno secondo me incita molti all'imitazione.Io non ne posso più e cambio sempre canale.

Giro d'Italia 2023


 Il Giro d'Italia 2023, centoseiesima edizione della corsa, valevole come prova dell'UCI World Tour 2023, si svolge in ventuno tappe dal 6 al 28 maggio 2023 per un totale di 3 363,8 km con partenza da Fossacesia, in Abruzzo, e arrivo a Roma sui Fori Imperiali.

STORIA DEGLI ALPINI

 


Quanti Alpini a Udine 2023?
L'Ana è impegnata già da mesi nei preparativi, per un evento che vedrà in città più di 300.000 alpini provenienti da tutta Italia. Un'Adunata Nazionale che a Udine manca dal 1996, precedentemente la città ha ospitato il raduno nel 1925, nel 1974 e nel 1983.Gli
 Alpini sono le truppe da montagna altamente specializzate dell'Esercito Italiano, come lo erano per il Regio Esercito. Il termine nella sua duplice accezione indica in senso stretto una specialità dell'arma di fanteria (in particolare fucilieri e mortaisti), e in senso lato l'intero Corpo degli Alpini, che nel corso degli anni ha gradualmente incluso tutte le analoghe specialità delle Armi di artiglieria, Genio e Trasmissioni, Corpo automobilistico, Sanità ecc., parimenti destinate a operare sui terreni montani. Queste truppe oggi sono organizzate sostanzialmente su due brigate operative, inquadrate nel Comando Truppe Alpine specializzate in attività come raid, imboscate, interdizioni d'area, svolte in ambienti non permissivi e montani, con addestramenti anche al combattimento nei centri abitati, al combattimento e movimento in alta montagna, sia ambiente innevato che ambiente estivo, alla capacità di operare su roccia e su sci anche in condizioni estreme, alla resistenza a cattura e interrogatori, all'avio ed elitrasporto.


 
Ranger tab degli Alpini

Costituiti il 15 ottobre 1872 a Napoli, gli Alpini propriamente detti sono il più antico Corpo di Fanteria da montagna attivo nel mondo, originariamente creato per proteggere i confini montani settentrionali dell'Italia con FranciaImpero austro-ungarico e Svizzera[1]. Nel 1888 gli Alpini furono inviati alla loro prima missione all'estero, in Africa, continente nel quale sono tornati più volte nella loro storia, per combattere le guerre coloniali del Regno d'Italia.

Si sono distinti durante la prima guerra mondiale, quando furono impiegati nei combattimenti al confine nord-est con l'Austria-Ungheria, dove per tre anni dovettero confrontarsi con le truppe regolari e da montagna austriache e tedesche, rispettivamente Kaiserschützen e Alpenkorps, lungo tutto il fronte italiano. Durante la seconda guerra mondiale, gli alpini combatterono nell'ambito delle forze dell'Asse principalmente nei Balcani (nel difficile teatro greco-albanese) e sul fronte orientale, dove, anziché essere impegnati nel Caucaso come inizialmente previsto, presero parte alla prima battaglia difensiva del Don e successivamente alla ritirata e disfatta dell'inverno 1942-1943. A diversi reggimenti degli Alpini coinvolti nella campagna italiana di Russia fu attribuita la medaglia d'oro al valor militare. Nel 1990, con la riorganizzazione dell'Esercito Italiano alla fine della guerra fredda, tre delle cinque brigate alpine e molte unità di supporto furono sciolte. Più recentemente, gli Alpini sono stati impegnati nella guerra in Afghanistan[2].