Falciare l'erba sul monte Kolovrat
Antonio Cicigoi racconta:
A Drenchia e in alcuni paesi vicini hanno una falce particolare. Uno dei manici è girato dall’altra parte. Per questo motivo la falce deve essere tenuta in un modo particolare, dal basso verso l’alto. Da noi, nel paese di Lase abbiamo una falce normale. Io falciavo già quando ero un ragazzo di otto o nove anni. Avevo una falce piccola e andavo con mio padre sul Kolovrat, ma arrivarci non era facile, la strada era lunga. Per via del confine non si poteva percorrere la strada più breve. Dovevamo raggiungere il valico di confine a Solarie e poi percorrere la strada fino al nostro prato. Camminavamo per tre quarti d'ora. Quando alle sei di mattina aprivano il valico, noi eravamo già lì ad aspettare, poiché volevamo raggiungere il prato il più presto possibile. Facevamo colazione con pane, salame e formaggio. Per pranzo le donne portavano in una scodella la polenta tagliata a pezzi e il latticello. In un recipiente di legno chiamato lempa portavamo con noi l'acqua, che riempivamo già di mattina nel paese. Abbiamo bevuto sempre tutto, restavamo persino senza acqua. Sì, allora il Kolovrat era ancora tutto falciato!
Tipologia: | Testo | |
Racconta/canta/parla: | Antonio Cicigoi | |
Registrato da/chiede/annotato da: | Barbara Ivančič Kutin | |
Luogo di registrazione: | Trinko / Trinco | |
Data di registrazione: | 22. 11. 2013 | |
Link: | http://as.parsis.si/zborzbirk/zbirka-it.a5w?zid=1035 | |