Radicato nella tradizione agricola della vallata, l’aglio di Resia/Rozajanski strok è, oggi, il prodotto agricolo locale maggiormente conosciuto e ricercato sul mercato regionale. Per aglio di Resia si intende la varietà resiana della specie Allium sativum L., dalle caratteristiche singolari e molto apprezzate dai consumatori.
Con decreto ministeriale, dal 2000 l’aglio di Resia è inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agro-alimentari tradizionali del ministero delle Politiche agricole e forestali e, per le caratteristiche del territorio di produzione, è classificato come «prodotto della montagna». La riqualificazione dell’aglio di Resia è iniziata negli anni 2000, grazie al «Progetto strok» ideato da Adele Martinello ed al supporto del dott. Stefano Santi, direttore del Parco delle Prealpi Giulie.
Il successivo coinvolgimento dell’Università di Udine, attraverso analisi e coltivazioni comparate, ha attestato la bontà e l’unicità dell’aglio resiano. Per fare il punto sulla situazione, la comunità resiana si è confrontata venerdì, 19 aprile, nella sala consiliare del comune di Resia/Rezija a Prato/Ravanca, dove l’amministrazione comunale ed il Parco naturale delle Prealpi Giulie hanno delineato opportunità, criticità e prospettive.
Nel corso della serata è stata presentata la situazione attuale della sua coltivazione, sintetizzata dal dott. Alessio Angeli, cui è seguito un confronto sul futuro della stessa.
Le caratteristiche organolettiche, le tradizionali tecniche colturali, i ridotti volumi produttivi dell’aglio, insieme al forte legame con territorio e comunità hanno portato, nel 2004, all’assegnazione del contrassegno identificativo «Presidio slow food». Con l’intento di valorizzare e tutelare l’aglio di Resia e i suoi produttori, nel settembre del 2008 è stata costituita l’associazione di produttori «Rozajanski strok/Aglio di Resia». Con l’associazione è nato anche il marchio identificativo dei soci produttori.
La nascita del presidio Slow food, insieme alle attività e agli eventi promossi da associati, enti e istituzioni coinvolti, ha contribuito ad aumentare notorietà e richiesta di aglio resiano a livello nazionale e internazionale.
Nel 2019 diversi motivi hanno portato i soci dell’associazione a votarne la chiusura, a favore della creazione di una Comunità Presidio slow Food. Uno dei principali problemi riscontrati tra i produttori riguardava, infatti, la necessità di certificare la vera varietà di aglio resiano, tanto per il produttore quanto per il consumatore.
A tale scopo, i membri attuali della Comunità Presidio slow food dell’aglio di Resia, in collaborazione con l’Università di Udine, si stanno adoperando per la caratterizzazione Upov della varietà resiana, una metodologia per la caratterizzazione morfologica delle risorse genetiche locali. Iniziato nel 2021, il progetto di caratterizzazione durerà circa tre anni e permetterà di ottenere un riconoscimento a livello ministeriale ed internazionale. (Sandro Quaglia)
dal Dom