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IVAN TRINKO padre della Benecia

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10 feb 2023

ASPETTANDO PRIMAVERA

 





Oggi - 6, arriverà la primavera fra un po' si spera!

Intanto vi posto fotografie di fiori spontanei che io adoro.


29 gen 2023

Buona domenica


 Il tempo è come un fiocco di neve scompare mentre cerchiamo di decidere cosa farne.

(Romano Battaglia)

18 mar 2022

Buon venerdì

 

La mattina, quando ti svegli, ricorda sempre che tu sei la persona più importante della tua vita. Abbine cura.
Stephen Littleworld

16 mar 2022

leri

foto di Elvia

 IERI IL CIELO DEL FRIULI ERA COSÌ...

Il cielo color giallo ocra in Friuli.
Come un paesaggio dell’Africa, come in un’atmosfera surreale.
Era la sabbia del deserto che, trasportata dal vento, è giunta fino da noi...

14 mar 2022

buona giornata


 Tutti i prati della Benecia sono fioriti,è come un mare viola.Godiamo di tanta bellezza!

10 mar 2022

Tramonto


 Tramonto nelle Valli del Natisone

foto di Suzana Pertot

"Accada quel che accada,anche il giorno peggiore tramonta"

proverbio cinese

5 nov 2021

Ultima rosa

foto di Elvia Franco

 Cogli la rosa quando è il momento,

ché il tempo lo sai che vola…
e lo stesso fiore che oggi sboccia
domani appassirà.
(Walt Whitman)

1 ott 2021

OTTOBRE


 

Quella voglia di castagne e cose semplici. E l’aria fredda di autunno che ripulisce il cielo e spinge avanti le preoccupazioni. E tu senti che questa stagione ha molte cose da dirti.
(Fabrizio Caramagna)

26 mar 2021

RAMANDOLO CHIESA DI SAN GIOVANNI

 

autore © Luca Pb

Chiesa di San Giovanni. Ramandolo (UD)


La chiesa di San Giovanni Battista si trova a Ramandolo, località del Comune di Nimis, in provincia di Udine. Fondata nella seconda metà del Quattrocento, venne probabilmente terminata nel 1488, stando ad una data incisa sull’architrave del portale. Solo successivamente venne realizzata l’abside.
Venne consacrata nel 1503 e quindi arricchita con arredi e affreschi. Nuovi lavori vennero eseguiti nel 1644, come ci ricorda una data nella chiave di volta dell’arco d’ingresso, in cui furono realizzati probabilmente proprio l’atrio e la sacrestia.
Si presenta con un portico ed è affiancata da un robusto campanile. Conserva due affreschi raffiguranti l’Eterno Padre con Santa Lucia e Santa Caterina d'Alessandria e San Giovanni Battista tra i Santi Ludovico e Stefano, opera di Gian Paolo Thanner datata 1530 circa.
Troviamo poi una bella ancona lignea a due ripiani e sei scomparti con altrettante figure di Santi, lavoro del 1516 eseguito da Vincenzo di San Vito. Dalla chiesa si gode una magnifica vista su Udine e la pianura friulana.
fonte http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms//index.php?nimis-chiesa-sangiovannibatt

Un luogo dal quale si può ammirare una magnifica vista sulla pianura friulana in cui secondo le leggende pure San Giovanni Battista lasciò la sua impronta. 
 Tutte le foto  sono 
di Jean-Marc Pascolo

7 mag 2020

Il torrente Torre/Ter

Il 
Torre (la Tor in friulano[1]Ter in sloveno) è un torrente del Friuli orientale, principale affluente di destra del fiume Isonzo.
Drena, insieme all’affluente Natisone, una notevole porzione del bacino dell’Isonzo. Le sue acque, di ottima qualità, alimentano l’acquedotto di Udine, che ha le opere di captazione a Zompitta.
Nasce in una delle zone più piovose d’Europa, ai piedi del monte Sorochiplas (1.084 m).[2] nella catena prealpina dei Musi, ad una altitudine di 529 metri s.l.m.[3]. Inizialmente scorre in una profonda forra[3] che esso ha scavato, e che intaglia la prima catena montuosa delle Prealpi Giulie, ben visibile dalla pianura friulana orientale. All’uscita della zona collinare, dopo Tarcento e presso Nimis, e dopo aver ricevuto le acque del Cornappo, le sue acque vengono, in parte, captate da antiche rogge e da più moderne opere, per usi civili (acquedotti) e per l’irrigazione dell’arida campagna dell’alta pianura.[4]
da https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_(fiume)
Presso Reana del Rojale (rojale in friulano significa roggia) e Savorgnano del Torre, dopo la “presa” delle rogge di Udine e Cividina, le acque tendono a disperdersi nel sottosuolo molto permeabile e per un lungo tratto il letto è normalmente asciutto, salvo dopo le piogge a monte. In questa parte mediana il letto ghiaioso è molto ampio (la larghezza raggiunge anche i 500 metri). Dopo Pradamano e la confluenza con la Malina, nei pressi di Trivignano Udinese riaffiora e riceve le acque del Natisone. Da qui scorre per un brevissimo tratto in provincia di Gorizia, ricevendo da sinistra il torrente Iudrio per poi rientrare in provincia di Udine dove, dopo 70 km.[2], sfocia da destra nell’Isonzo.
Da Zompitta fin oltre Udine sulla riva occidentale fu innalzato un argine per proteggere i paesi e la città da disastrose alluvioni come successe in passato. Su tale argine corre una “strada bianca” ora vietata al traffico autoveicolare. Proprio durante una delle impetuose piene del fiume, nel novembre 1938, successe un disastro ferroviario quando crollarono due arcate del ponte della ferrovia Udine-Cividale a San Gottardo e morirono decine di persone[5].
Il corso del fiume fu da sempre utilizzato come cava di pietrame, ghiaia e sabbia, sia per costruzione di edifici sia per la fabbricazione della calce. In particolare dopo la seconda guerra mondiale ci fu una enorme escavazione del fiume nel tratto udinese, a causa della domanda di inerti per l’espansione edilizia della città. Ciò causò una notevole abbassamento del letto e la conseguente messa in pericolo del ponte stradale di Salt che collega Udine con PovolettoFaedis e Attimis. Fu infatti necessario costruire una briglia per stabilizzare l’altezza del letto del fiume e inoltre si dovette costruire un nuovo ponte a monte del precedente. All’interno della zona arginata, a San Gottardo di Udine, fu realizzata una grande cava di inerti, successivamente usata come discarica di rifiuti. La zona è all’interno del Parco del Torre.
Esiste un curioso detto friulano riferito al fiume: “Nol cjate un clap te Tor!” (“non trova un sasso nel Torre!”) per indicare una persona incapace di fare le cose più semplici.
fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_(fiume)

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