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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

antifascista

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13 gen 2021

Detto friulano




 Par pierdi il cjâf… bisugne vêlu


Per perdere la testa… bisogna averla

Potrebbe sembrare una pura battuta di spirito, quasi senza senso, tanto appare gratuita: dire che bisogna avere una cosa e possederla per poterla perdere, è una tautologia.
Ma il friulano non è così ingenuo: c’è tanta gente che dimostra di aver subito una sciagura, una calamità, una perdita e l’attribuisce a fattori estranei, a cause altrui e, quando non può trovare diretti responsabili, ad uno strano destino malvagio.La realtà è molto più prosaica e semplice, da esperienze terra terra: quando non si è in grado di arrivare ad un traguardo, quando mancano le capacità, quando non si ha il coraggio di riconoscere che non si è in grado di farcela, ci si dà arie da sconfitta.
Molto più onesto sarebbe confessare le proprie mancanze, siano esse di materia grigia o di forza muscolare, senza accusare di “aver perduto la testa”, perchè questa non c’era nemmeno.

https://pociopocio.altervista.org/2020/02/02/proverbi-friulani/

Minacce di morte al giornalista Giuseppe Ragogna

 


12 gennaio 2021

Giuseppe Ragogna, ex direttore del Messaggero Veneto e opinionista del settimanale il Friuli, dove tiene una rubrica, ha presentato oggi alla Polizia postale di Pordenone una querela per minacce di morte.
Nei giorni scorsi, il giornalista aveva trovato un inquietante commento a un suo post, condiviso su un gruppo Facebook, nel quale accostava l'assalto al Congresso americano all'irruzione di un gruppetto di Casapound in Consiglio regionale. "Giuseppe Ragogna - recita il messaggio - sai quanti di noi sparerebbero volentieri alla tua misera persona e a tutti quelli come te, affetti irrimediabilmente da disturbi mentali".
Ragogna non è nuovo a messaggi offensivi. "Negli ultimi due anni - spiega - sono stato bersaglio di questo tipo di commenti in più di un'occasione per il mio impegno di volontario nell'aiutare gli immigrati che si trovano in Friuli. E avevo già presentato due querele per azioni di diffamazione nei miei confronti, avvenute su un profilo Facebook individuale e su un altro di gruppo, in questo caso con il concorso di altri utenti. Adesso il nuovo messaggio minaccioso, intimidatorio e offensivo, questa volta con toni ancora più aggressivi".
"Ora basta. Non è pensabile - continua il giornalista sul proprio profilo Facebook - che tutto scorra sempre sottotraccia, assecondando la deriva di odio. Reagire attraverso le leggi di tutela è un’azione per ribadire il diritto e la dignità di esprimere opinioni e pensieri, magari anche scomodi e controcorrente, senza essere offesi o minacciati. Nessuno deve sentirsi costretto ad abbandonare i social, anche perché attraverso queste piattaforme passano flussi importanti di informazioni. Meglio contenere, invece, l’avvelenamento dei pozzi".

Anche Ordine dei giornalisti e Assostampa Fvg si schierano con Ragogna. “L'inaccettabile messaggio rientra in un’attività denigratoria che dura da tempo, da quando ancora ricopriva il ruolo di vicedirettore del Messaggero Veneto e continua anche oggi che si occupa di temi legati a volontariato, emarginazione e migrazioni. Sono già diverse le querele per diffamazione che ha dovuto depositare in Procura. Accanto alla solidarietà al collega, richiamiamo ancora una volta i principi dell’Art. 21 della Costituzione che sancisce il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero. Vale in primis per i giornalisti, sempre più sotto attacco negli ultimi mesi, e vale per tutti i cittadini".https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/minacce-di-morte-al-giornalista-giuseppe-ragogna/2/234572

La mia solidarietà al giornalista Giuseppe Ragogna!

12 gen 2021

In Friuli preoccupa l'andamento della curva dei contagi.

 


Nell'ospedale di Udine oggi 15 pazienti in area covid,i reparti sono pieni,non ci sono più posti liberi.Le autombulanze  con i pazienti attendono anche 6 ore per il ricovero.In aiuto del Pronto soccorso sono arrivati i volontari dei radioamatori,quelli che si erano attivati al tempo del terremoto dal 1976.Un plauso ai volontari.

L'adesione dei medici alla vaccinazione anti Covid in Friuli Venezia Giulia è arrivata al 74 per cento, con una punta per quelli dipendenti del Sistema sanitario regionale che arriva al 96 per cento (nel 2019 per l'antinfluenzale era al 18 per cento). Inoltre, relativamente al programma d'immunizzazione, adottando il corretto parametro di valutazione del rapporto dosi su abitanti, la nostra regione si colloca tra le prime in Italia.

Come spiega il vice presidente del Fvg, Riccardo Riccardi, nel corso di un incontro telematico con i presidenti degli ordini dei medici, nel giro di una decina di giorni terminerà la prima fase delle immunizzazioni e si avvierà, previa fornitura delle dosi necessarie da parte della struttura commissariale, quella dedicata agli over 80 e agli operatori e agli ospiti delle strutture per disabili.

A tal riguardo da parte di Riccardi è stata comunicata la piena disponibilità della Regione a coprire le spese assicurative per i medici che volontariamente si offriranno a far parte delle
equipe che garantiranno la vaccinazione su larga scala.

In relazione all'attuale andamento della curva dei contagi in regione, il Riccardi ha sottolineato che numeri delle nuove positività al virus e dei ricoveri indicano una situazione particolarmente delicata della pandemia.

Nel frattempo, a Roma questa mattina sono arrivate le prime 47mila dosi di vaccino Moderna. Dopo le procedure di stoccaggio in una stanza adibita all'interno dell'istituto superiore di sanità, saranno distribuite alle Regioni, trasportate dai furgoni di Poste Italiane. Attesa per oggi, direttamente nei centri regionali, anche la prima parte della nuova fornitura del prodotto Pfizer BioNtech....continua

https://www.ilfriuli.it/articolo/salute-e-benessere/covid-in-fvg-il-96-per-cento-dei-medici-ha-aderito-alla-vaccinazione/12/234537


SINFOROSA CASTORO: Segnalazione Missione libertà

Segnalazione di una giovane scrittrice!
SINFOROSA CASTORO: Segnalazione Missione libertà: Ieri ho ricevuto una mail da una giovane promessa scrittrice, lei si chiama Francesca de Angelis, laureata in Scienze Politiche, 29  anni, d...

Iscrizioni alla scuola bilingue

 

scuola bilingue di S.Pietro al Natisone

L’Istituto comprensivo statale con insegnamento bilingue sloveno-italiano Paolo Petricig di San Pietro al Natisone informa che fino al 25 gennaio sono aperte le iscrizioni on-line (ad eccezione della scuola dell’infanzia, per la quale è previsto il modello cartaceo) per il prossimo anno scolastico 2020/202i.  L’Istituto comprensivo bilingue invita, pertanto, i genitori a valutare l’opportunità di inserire il proprio figlio in un percorso educativo bilingue, attento al territorio ed aperto alle prospettive europee.https://www.dom.it/prijave-na-dvojezicno-solo-do-25-1-_iscrizioni-alla-scuola-bilingue/

11 gen 2021

La bora di Trieste

Di Andrej Šalov - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=471865

 Buonanotte Trieste


..."Conosco la bora,
chiara e scura,
la detesto quando scende fuori misura
con cielo sereno.
Amo l'altra
che ha una buia violenza cattiva
Io devo recuperare la bora
oppure qui affondare
nel mio paese natale
nella mia triste Trieste
nella mia Trieste triste
che amare è impossibile
e odiare anche".

Umberto Saba

La bora è un vento catabatico di provenienza Est/Nord-Est, che soffia con particolare intensità specialmente verso l'Alto e Medio Adriatico e verso alcuni settori dell'Egeo in presenza di forti gradienti barici tra continente e mare.

Il termine deriva da Borea, personificazione del vento del nord nella mitologia greca. La bora conosciuta in Italia è quella di Trieste. In Croazia è celebre quella di Segna e Fiume e in Slovenia quella di Aidussina. Si origina da Trieste.La bora non si orienta in un'unica direzione, secondo la legge di Buys Ballot, ma fluttua intorno a una direzione media che è tipica per ogni località. La sua caratteristica è di essere un vento "discontinuo", ovvero di manifestarsi con raffiche più forti, intervallate dalle raffiche meno intense. Tali raffiche sono comunemente dette "refoli". Soffia specialmente in inverno, ed è denominata "bora scura" con cielo coperto o con pioggia.

Sul golfo di Trieste, la direzione tipica è quella di E-NE. Nel Friuli Venezia Giulia il vento, a causa delle grandi differenze di temperatura tra il Carso e il litorale, si rinforza notevolmente, divenendo furioso e turbolento, con raffiche che possono superare la soglia dei 150–160 km/h.

Generalmente in modo ridotto del 25%, interessa spesso anche alcune località della provincia di Gorizia, tra le quali GoriziaGrado e MonfalconeCividale del Friuli, la Bassa friulana orientale e le Valli del Natisone in provincia di Udine, nonché i comuni confinanti con il Collio Sloveno. Nel golfo di Trieste la bora mantiene la direzione principale ENE, causando un vivace moto ondoso e di deriva. Nel semestre invernale questo tipo di vento in tutte le zone summenzionate può raggiungere e superare velocità di 35–40 m/s e può durare per diversi giorni causando danni.

da https://it.wikipedia.org/wiki/Bora


Ieri a Trieste si è fatta "La corsa della bora" con la partecipazione di 1300 podisti che hanno sfidato  le forti raffiche fino a 100 km all'ora .

LA PANADA piatto povero friulano di una volta

 La panade friulana

di Roberto Zottar
Ci sono piatti legati all’identità più profonda di una comunità e che rappresentano qualcosa di più di una tradizione. Un esempio ne è il pancotto o panade in Friuli, zuppa povera costituita fondamentalmente da pane raffermo cotto in acqua. Nelle famiglie più abbienti, o per i convalescenti, al pane si poteva aggiungere brodo e anche un uovo. Dentro questa pietanza, però, non ci sono soltanto umili ingredienti: c’è la storia dei nostri nonni che ritenevano pagnotte e filoni un cibo sacro e mai li avrebbero sprecati. C’è la cultura contadina di quando il pane veniva impastato con il levàn, il lievito madre, e infornato ogni due settimane e, diventando inevitabilmente duro, era necessario aguzzare l’ingegno per renderlo di nuovo appetibile. Nulla veniva gettato, nemmeno i tozzi di pane vecchio, ingredienti base di questo piatto, simbolo stesso dell’arte del riciclo. Questa zuppa, considerata lontana parente della puls tractogalata di Apicio, veniva offerta alle puerpere ritenendo che favorisse l’allattamento e, in epoche in cui gli omogenizzati non esistevano, era impiegata per lo svezzamento dei bambini con l’aggiunta di salvia, considerata un calmante per le ‘colichette’ dei neonati. La panada o panadela a Trieste e in Istria per la vigilia di Natale, secondo il Rosamani, si faceva con il pane fatto in casa nell’ultimo giorno delle tempora d’inverno, cioè tra la terza e quarta domenica di Avvento, e che si conservava ‘sano’ fino al Natale dell’anno venturo, perché gli si attribuivano diverse virtù.
La panade friulana non è una ricetta codificata, è un piatto familiare dove ognuno ha le sue piccole varianti. La ricetta che vi racconto oggi è una versione ricca di una eclettica e bravissima cuoca, Teresa, dal cognome dalla pronuncia ‘impronunciabile’, che ha una trattoria a Stregna nelle Valli del Natisone. In una pentola sciogliete 50 g di burro, e fate dorare 400 g di pane raffermo a dadini. Aggiungete 1 litro di brodo caldo, salate e cuocete per 20’ finché il pane sarà disfatto. D’inverno, a metà cottura, aggiungete dei semi di finocchietto pestati, mentre d’estate mettete fiori di camomilla. Quando la zuppa di pane sarà cotta, densa e profumata, conditela con un etto di formaggio Montasio stagionato grattugiato e abbondante pepe nero macinato fresco. Servite la panade aggiungendo 40 g di prosciutto crudo tagliato a dadini piccolissimi tostati in padella e qualche seme di finocchio. Ha un gusto straordinario, complesso, intenso e avvolgente. Riciclate quel pane che sicuramente vi è avanzato e provatela, ve ne innamorerete!
Buon appetito!

Proverbio friulano

 


Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
”Dio uardi di un bon zenâr par podè jemplâ el granâr" ovvero "Dio ci assicuri un buon gennaio per poter riempire il granaio”

10 gen 2021

A Trieste comitato genitori protesta

 

dal web

Ieri a Trieste centinaia di genitori e insegnanti si sono riuniti per manifestare contro la chiusura delle scuole alle superiori:"La scuola deve riaprire,mio figlio sta tuto il giorno in pigiama chiuso in camera sua!E' urgente riaprire le scuole,i ragazzi devono riprendere i ritmi di prima."

Io sono insegnante in pensione e sinceramente dò ragione a Fedriga per aver decretato la chiusura delle scuole superiori fino alla fine di gennaio..Questi genitori  non si rendono che siamo in un'emergenza e che pur  rispettando le regole i contagi aumentano!I ragazzi fuori dalla scuola cosa fanno?E poi non pensano al personale scolastico e agli insegnanti?Se fossi in attività sarei molto preoccupata...

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2021/01/09/news/presidio-in-piazza-unita-a-trieste-riaprire-subito-le-scuole-1.39752240

Buona domenica

 

Montemaggiore di Taipana/Brezje
foto di Mateja Markočič


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