12 gennaio 2021Giuseppe Ragogna, ex direttore del Messaggero Veneto e opinionista del settimanale il Friuli, dove tiene una rubrica, ha presentato oggi alla Polizia postale di Pordenone una querela per minacce di morte.
Nei giorni scorsi, il giornalista aveva trovato un inquietante commento a un suo post, condiviso su un gruppo Facebook, nel quale accostava l'assalto al Congresso americano all'irruzione di un gruppetto di Casapound in Consiglio regionale. "Giuseppe Ragogna - recita il messaggio - sai quanti di noi sparerebbero volentieri alla tua misera persona e a tutti quelli come te, affetti irrimediabilmente da disturbi mentali".
Ragogna non è nuovo a messaggi offensivi. "Negli ultimi due anni - spiega - sono stato bersaglio di questo tipo di commenti in più di un'occasione per il mio impegno di volontario nell'aiutare gli immigrati che si trovano in Friuli. E avevo già presentato due querele per azioni di diffamazione nei miei confronti, avvenute su un profilo Facebook individuale e su un altro di gruppo, in questo caso con il concorso di altri utenti. Adesso il nuovo messaggio minaccioso, intimidatorio e offensivo, questa volta con toni ancora più aggressivi".
"Ora basta. Non è pensabile - continua il giornalista sul proprio profilo Facebook - che tutto scorra sempre sottotraccia, assecondando la deriva di odio. Reagire attraverso le leggi di tutela è un’azione per ribadire il diritto e la dignità di esprimere opinioni e pensieri, magari anche scomodi e controcorrente, senza essere offesi o minacciati. Nessuno deve sentirsi costretto ad abbandonare i social, anche perché attraverso queste piattaforme passano flussi importanti di informazioni. Meglio contenere, invece, l’avvelenamento dei pozzi".
Anche Ordine dei giornalisti e Assostampa Fvg si schierano con Ragogna. “L'inaccettabile messaggio rientra in un’attività denigratoria che dura da tempo, da quando ancora ricopriva il ruolo di vicedirettore del Messaggero Veneto e continua anche oggi che si occupa di temi legati a volontariato, emarginazione e migrazioni. Sono già diverse le querele per diffamazione che ha dovuto depositare in Procura. Accanto alla solidarietà al collega, richiamiamo ancora una volta i principi dell’Art. 21 della Costituzione che sancisce il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero. Vale in primis per i giornalisti, sempre più sotto attacco negli ultimi mesi, e vale per tutti i cittadini".https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/minacce-di-morte-al-giornalista-giuseppe-ragogna/2/234572
La mia solidarietà al giornalista Giuseppe Ragogna!
Reze este Rosário! Pela Meditação das Mensagens, encontrareis e compreendereis os motivos de Rezar o Rosário Sempre, até faze-lo todos os dias. A Paz esteja contigo!
RispondiEliminaSono d'accordo con Ragogna.
RispondiEliminaQuesta gente deve pagare! Spero che la giustizia faccia (bene) il suo corso!
È un peccato che dobbiamo vedere questi capitoli nella società, per esercitare la libertà di espressione.
RispondiEliminaUn abbraccio, Olga.
Cara Olga,
RispondiEliminaDisgustoso quanto basse possano andare le persone, tutta la morale fuori dalla finestra...
Un abbraccio,
Mariette
Ma sono tutti impazziti, ma che razza di società malata è diventata questa, senza morale e senza etica.
RispondiEliminaBuon pomeriggio!