Il 25 ottobre 2020 dunque dovremo portare le lancette indietro di un’ora, dalle 3 alle 2 del mattino. Torna l’ora solare.
Sorgente: Ora solare: il 25 ottobre lancette indietro di un’ora. Sarà davvero l’ultimo cambio? – greenMe
Il 25 ottobre 2020 dunque dovremo portare le lancette indietro di un’ora, dalle 3 alle 2 del mattino. Torna l’ora solare.
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Un medico che ha esaminato un test degli acidi nucleici a Qingdao, in Cina, il 14 ottobre 2020. Costfoto / Barcroft Media tramite Getty Images |
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archivio di Vita nei campi
Una volta, a Bologna, fecero un palazzo di gelato proprio sulla Piazza Maggiore, e i bambini venivano di lontano a dargli una leccatina. Il tetto era di panna montata, il fumo dei comignoli di zucchero filato, i comignoli di frutta candita. Tutto il resto era di gelato: le porte di gelato, i muri di gelato, i mobili di gelato. Un bambino piccolissimo si era attaccato a un tavolo e gli leccò le zampe una per una, fin che il tavolo gli crollò addosso con tutti i piatti, e i piatti erano di gelato al cioccolato, il più buono. Una guardia del Comune, a un certo punto, si accorse che una finestra si scioglieva. I vetri erano di gelato alla fragola, e si squagliavano in rivoletti rosa. - Presto, - gridò la guardia, - più presto ancora! E giù tutti a leccare più presto, per non lasciar andare perduta una sola goccia di quel capolavoro. - Una poltrona! - implorava una vecchiettina, che non riusciva a farsi largo tra la folla, - una poltrona per una povera vecchia. Chi me la porta? Coi braccioli, se è possibile. Un generoso pompiere corse a prenderle una poltrona di gelato alla crema e pistacchio, e la povera vecchietta, tutta beata, cominciò a leccarla proprio dai braccioli. Fu un gran giorno, quello, e per ordine dei dottori nessuno ebbe il mal di pancia. Ancora adesso, quando i bambini chiedono un altro gelato, i genitori sospirano: - Eh già, per te ce ne vorrebbe un palazzo intero, come quello di Bologna.
https://didatticattivablog.files.wordpress.com/2016/11/gianni-rodari-favole-al-telefono.pdf
Gianni Rodari, all'anagrafe Giovanni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista, poeta e partigiano italiano, specializzato in letteratura per l'infanzia e tradotto in molte lingue. Unico scrittore italiano ad aver vinto il prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970, fu uno fra i maggiori interpreti del tema "fantastico" nonché, grazie alla Grammatica della fantasia del 1973, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell'arte di inventare storie.continua...
IL 22 OTTOBRE iniziativa delle aree protette delle Prealpi Giulie e del Triglav
Grazie ad una più che ventennale collaborazione, il Parco nazionale del Triglav e il Parco naturale delle Prealpi Giulie sono stati certificati insieme nel 2016 con la Carta europea per il turismo sostenibile (Cets) per l’ecoregione transfrontaliera Alpi Giulie.
La Carta europea per il turismo sostenibile rispecchia le priorità mondiali ed europee espresse dalle raccomandazioni dell’Agenda 21, adottate durante il «Summit della Terra» a Rio nel 1992 e dal 6° programma comunitario di azioni per lo sviluppo sostenibile.
Questa Carta appartiene alla Federazione Europarc, organizzazione pan-europea delle aree protette. Fu sviluppata da un gruppo di lavoro europeo con rappresentanti delle aree protette, del settore turistico e dei loro partner, sotto l’egida di Europarc, e prende spunto dalle raccomandazioni stilate nello studio di Europarc del 1993 dal titolo «LovingThem to Death? Sustainable Tourism in Europe’s Nature and National Parks1».
La Carta è una delle priorità per i parchi
europei definite nel programma d’azione dell’«UICNParks for Life» (1994).
L’importanza crescente di uno sviluppo turistico sostenibile, come tema d’interesse internazionale, è stata sottolineata dalle «Linee guida per il turismo sostenibile internazionale » della «Convenzione sulla diversità biologica». La Carta europea del turismo sostenibile affronta direttamente i principi di queste linee guida e fornisce uno strumento pratico per la loro implementazione nelle aree protette a livello locale. La Carta favorisce la concreta applicazione del concetto di sviluppo sostenibile, cioè «uno sviluppo capace di rispondere ai bisogni delle generazioni attuali, senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai propri».
Questo sviluppo comporta la protezione delle risorse a favore delle generazioni future, uno sviluppo economico vitale, uno sviluppo sociale equo. Ora è in corso la procedura per il rinnovo di tale certificazione e presto gli esiti saranno noti.
Nel frattempo la cooperazione
prosegue come sempre. Dopo il primo Forum congiunto, tenutosi a Trenta, il secondo a Resia, il terzo a Bohinj, il quarto a Lusevera e il quinto a Kobarid, è giunto il tempo di incontrarsi di nuovo per fare il punto sul lavoro realizzato nell’ultimo anno e decidere le azioni per il prossimo.
Quest’anno, purtroppo, la pandemia obbligherà i partecipanti a riunirsi giovedì 22 ottobre in modo virtuale con un incontro online.
Sandro Quaglia
Lunedì 26 ottobre, a partire dalle 9, il Museo Archeologico di Udine di concerto con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito delle attività previste la Settimana della Cultura Friulana, organizza una Giornata di studio dal titolo 'L’archeologia di un territorio attraverso la ceramica: abitati, produzioni, scambi e commerci nel Friuli Romano'.
Nel rispetto delle normative di contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19, l’evento si svolgerà online, pertanto sarà necessario registrarsi al seguente link:
https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_7VFkRI73QxuZVjJAJ6-DbAhttps://DbA.
La giornata di studio è organizzata a chiusura (prevista per domenica 25 ottobre) della mostra allestita in Castello a Udine dal titolo “Dalle mani del ceramista. Materiali in terracotta nel Friuli romano”, dedicata agli abitati, alle produzioni, agli scambi e ai commerci nel Friuli romano.
”Il treno degli emigranti"
Non è grossa, non è pesante
la valigia dell’emigrante…
C’è un po’ di terra del mio villaggio
per non restare solo in viaggio…
Un vestito, un pane, un frutto,
e questo è tutto.
Ma il cuore no, non l’ho portato:
nella valigia non c’è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuol venire.
Lui resta, fedele come un cane,
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù…
ma il treno corre: non si vede più.
Gianni Rodari
tratta dalla raccolta “Un treno carico di filastrocche”
http://www.pausacaffeblog.it/wp/2018/04/gianni-rodari-treno-degli-emigranti.html
La notizia di bambini azzannati da pitbull è sempre tragica e scioccante. Ecco alcuni incidenti recenti che coinvolgono pitbull: Campo...