tratta dalla raccolta “Un treno carico di filastrocche
”Il treno degli emigranti"
Non è grossa, non è pesante
la valigia dell’emigrante…
C’è un po’ di terra del mio villaggio
per non restare solo in viaggio…
Un vestito, un pane, un frutto,
e questo è tutto.
Ma il cuore no, non l’ho portato:
nella valigia non c’è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuol venire.
Lui resta, fedele come un cane,
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù…
ma il treno corre: non si vede più.
Gianni Rodari
tratta dalla raccolta “Un treno carico di filastrocche”
http://www.pausacaffeblog.it/wp/2018/04/gianni-rodari-treno-degli-emigranti.html
Rodari, ricordiamolo sempre, io, le sue filastrocche le amo, anche se da anni non sono più un bambino.
RispondiEliminaCiao fulvio
Molto bella.
RispondiEliminaL'emigrazione, molto interessante e molto significativa, è sempre una questione molto delicata.
RispondiEliminaUn abbraccio, Olga.
Olga, oggi Gianni Rodari ha 100 anni! Buon compleanno, caro Gianni!
RispondiElimina