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Ecco uno dei piatti più rappresentativi della storia enogastronomica friulana. Ha origini molto antiche, legato alla cucina povera contadina oggi è presente nei menu di quasi tutti i ristoranti di casa nostra
archivio di Vita nei campi
di Lucia Pertoldi
Il miracolo della trasmutazione della rapa friulana in brovada, a denominazione di origine protetta, avviene in circa due mesi, quando le rape, ormai “mature”, acquistano il loro inconfondibile, caratteristico sapore acetoso.
Tolta dal tino, la brovada si grattugia con il “grati”, l’apposita grattugia di legno che la riduce in lunghe e sottili listarelle. Sono in molti oggi a preferirla così, cruda, al massimo intiepidita e condita solo con un filo d’olio, un pizzico di sale e una grattugiata di pepe e se la brovada è “quella giusta”, ovvero quella fatta amorevolmente in casa, questo piatto è di una bontà indicibile.
I puristi della tradizione la vogliono, invece, cucinata in un tegame di terracotta, lentamente e per diverse ore, sopra ad un battuto di lardo, cipolla e aglio, fino ad assumere il tipico colore delle castagne. In cottura la brovada va tenuta morbida, versando all’occorrenza, del brodo di carne di maiale. Bollito a parte, il musetto andrà unito alla brovada verso la fine della cottura, perché a vicenda si insaporiscano, in modo da formare quel matrimonio perfetto che più friulano di così non si può.
Molti, e fra questi c’era anche mia madre, preferiscono cucinare la brovada solo con l’aggiunta di acqua, qualche spicchio d’aglio e foglie di alloro. A metà cottura, in certe zone e in diverse famiglie, aggiungono alla brovada, con lo scopo di addensarla, ma anche di ulteriormente insaporirla, una sorta di condimento a base di burro, oppure olio o altro grasso, dove viene fatta rosolare della cipolla insieme a una giusta quantità di farina. La brovada, dopo l’aggiunta della “tride”, come in Carnia chiamano questo modo di condire, continuerà a cuocere, ma andrà controllata e mescolata più spesso perchè non attacchi.
“Più lunga sarà la cottura e migliore sarà il risultato”, era il consiglio dei nostri vecchi, come non va mai dimenticato che: “La migliore brovada è sempre quella del giorno dopo”.
Olga, io non so che cosa sono BROVADA E MUSET.
RispondiEliminaMuset è un salume che si cucina nell'acqua,la brovada sono rape inacidite grattugiate cotte in padella.A me piace molto!
RispondiEliminaLa brovada è un alimento a base di rape (varietà colletto viola), lasciate macerare per uno o due mesi nelle vinacce acide di uva nera (residuo della produzione del mosto). Il loro utilizzo gastronomico richiede la cottura in tegame o in padella e si limita alla formulazione dei contorni per le carni di maiale fresche o conservate (costine, musetto ecc).Il musetto è un tipo di insaccato simile al cotechino è riconosciuto tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali Friulani e Giuliani. Wikipedia
In Trentino, in Alto Adige, in alcune aree ladine, nella zona (alpina) germanofona, fino al medioevo si usarono le rape fermentate come conserva di verdura per la stagione invernale. Solo in seguito, come innovazione introdotta da alcuni conventi, la rapa fu sostituita dal cavolo cappuccio, la brovada dai crauti.
RispondiEliminaBeh, a quanto pare, leggendo qui, anche la brovada deve essere niente male. :)