DETTO FRIULANO

DETTO FRIULANO
Quando mi alzo al mattino,mi guardo in giro: la montagna...la pianura... Una voce nel cuore mi dice:

FRIULI

FRIULI

BLOG DI OLGA

BLOG  DI OLGA

CERCA NEL BLOG

translate

antifascista

antifascista

separatore

separatore

libri

21 giu 2020

PROPOSTA DI GITA

Non sapete dove andare in gita?
SAPEVATE che a Valbruna/Ovčja vas è sepolto Jurij Prešeren, fratello del più celebre poeta sloveno France?
Negli ultimi anni della sua vita prestò servizio nel paese come parroco. Allora la lingua d'uso tra la maggioranza dei valbrunesi era il locale dialetto sloveno zegliano; la comunità necessitava, quindi, di un parroco che parlasse anche lo sloveno.
Jurij Prešeren spirò nella canonica del paese (n. 53, vulgo Farouž) il 7 ottobre 1868, alle due del mattino.
Proprio nella canonica oggigiorno ha sede lo Združenje/Associazione "Don Mario Cernet".
Per altre informazioni su Jurij Prešeren e sul lato sloveno della Valcanale potete contattarci su Facebook o all'indirizzo e-mail zdruzenje.cernet@gmail.com

Ta teden imamo za vas namig za izlet.
A STE VEDELI, da je v Ovčji vasi pokopan Jurij Prešeren, brat največjega slovenskega pesnika Franceta?
Kot vaški fajmošter je prav v Ovčji vasi služboval zadnja leta svojega življenja. Takrat je za večino Ovčanov občevalni jezik bilo domače ziljsko slovensko narečje, zato so potrebovali duhovnika, ki naj bi govoril tudi slovensko.
Jurij Prešeren je umrl v vaškem župnišču (št. 53, vulgo Farouž) 7. oktobra 1868 ob dveh zjutraj.
Prav v župnišču ima dandanes sedež Združenje Don Mario Cernet.
Za kakršnokoli informacijo o Juriju Prešernu in slovenski plati Kanalske doline smo dosegljivi na Facebooku ali na e-naslovu zdruzenje.cernet@gmail.com
da fb

20 giu 2020

Le coroncine di San Giovanni

Si avvicina la magica notte di San Giovanni con le sue usanze antichissime, tra cui quella delle #coroncine intrecciate con erbe e fiori. 🌿🎋
Anche quest'anno a #Štanjel, uno dei borghi più belli del Carso sloveno, si rinnova la magia!
Domenica 21 giugno, dalle 10 alle 16 si svolgerà un laboratorio dove potrete imparare a intrecciare le tradizionali coroncine di San Giovanni. Le coroncine più belle verranno premiate! 🏆
Alle 16 concerto del gruppo vocale Slovenski Oktet🎶🎶
Qual è il significato delle erbe utilizzate, che "poteri" hanno e cosa c'è di bello da vedere a Štanjel? Ve lo raccontiamo nel nostro articolo 👇

Una cartolina da...BORDANO

https://www.facebook.com/bordanofarfalle/videos/278832563308658/

Care Amiche e Cari Amici del Contastorie, mentre sto preparando la prossima tappa del nostro viaggio - dedicata ai fuochi, alle erbe ed alle acque della notte di san Giovanni (e quindi ai suoi misteri, tutti "friulani"), Vi invito a scoprire un TESORO che abbiamo praticamente fuori dalla porta di casa: LA CASA DELLE FARFALLE DI BORDANO, che riapre domani... Venite a visitarla perché fa bene in primis alle famiglie, in secundis a chi lavora duramente tutta la settimana, in tertiis a tutti!!!
Garantito dal Contastorie e, se non è così, ci tornate o ci venite con me...


Bordano (Bordan in friulano) è un comune italiano di 721 abitanti in Friuli-Venezia Giulia. È conosciuto come il paese delle farfalle per la notevole presenza nella tarda primavera di diverse specie di tale insetti, e per la presenza della " casa delle farfalle ", unica nel suo genere. Nel paese riveste ancora una discreta importanza la lavorazione, su base artigianale, del legno.https://it.wikipedia.org/wiki/Bordano

18 giu 2020

Villanova delle grotte/Zavarh (Lusevera)








Zavarh/Villanova fa parte del Comune di Bardo/Lusevera,dista 2,68 km da Bardo,si trova a 688m.s.l.m.Ha 5 borghi:
Funtič,
Dolina (dallo sloveno dolina:valle)
Zajama (dallo sloveno  za jama :dietro la grotta)
Benče
 Ruša (dallo sloveno ruševina-rudere anticamente c'erano dei ruderi)

Zavarh antico nome del paese:dietro la cima(dallo sloveno) ,poi italianizzato in Villanova dei monti  e successivamente in V. delle grotte.
Villanova perchè c'era stato un incendio e il paese è stato ricostruito nel luogo attuale,prima si chiamava Villanova dei monti.

Abitanti circa 70-80
approfondisci qui https://www.cittadellegrotte.it/archivio35_servizi_0_185.html

17 giu 2020

Riaperti ,ma per cosa?

valico di Stupizza-Robič

Alla fine i confini sono stati riaperti, in fondo, considerando quanto accaduto nelle ultime settimane nei vari incontri delle diplomazie, anche in tempi accettabili.
Sulla linea immaginaria tra Gorizia e Nova Gorica i due sindaci si sono incontrati, lunedì mattina, e hanno tagliato un nastro simbolico per festeggiare la riapertura, un gesto che ha ricordato, anche se da lontano, le sbarre segate su molti valichi confinari, le barriere finalmente cadute tra Italia e Slovenia. Un bel gesto, che ci sarebbe piaciuto fosse stato proposto, pur se in forma minore, anche sui valichi della 
Benečia.
In ogni caso questo sofferto momento, durato circa tre mesi, rimarrà nella storia di queste zone esattamente come la definitiva cancellazione dei confini nel 2007. Ed è un bene che rimanga. Perché deve servire a ricordarci, sempre, come non possiamo permetterci di considerare un confine caduto come qualcosa di scontato e di duraturo. Abbiamo capito che non dipende solo da noi, quell’apertura. Teniamone conto.
Credo sia giusto poi porsi, o meglio riporsi, una serie di domande su cosa rappresenta, soprattutto per chi vive nelle zone di frontiera, questo confine ora riaperto. Qui torna di nuovo in primo piano il ruolo della politica locale, a mio modo di vedere ancora troppo timida nel cercare punti in comune, dialogo e sostegno nella zona dell’Alto Isonzo e nei suoi rappresentanti.
Continua a mancare una visione di insieme, che non venga stimolata solo dalla promessa di apporti economici (il caso cluster insegna) ma da una reale volontà di costruire una vera cerniera tra due territori con caratteristiche molto simili. Un po’ quello che succede a livello culturale e, diciamocelo, anche nei rapporti sempre più stretti tra le persone. Per questo sì, festeggiamo questa riapertura, ma non accontentiamoci delle pompe di benzina slovene di nuovo a disposizione. (m.o.)

TARCENTO la perla del Friuli

Tarcento-chiesa di San Pietro

Territorio

Tarcento si trova a 230 m s.l.m., 20 km a nord di Udine. La cittadina si colloca in un'area paesaggistica dai caratteri vari e contrastanti: a nord le Prealpi Giulie, imponenti bastionate calcaree che serrano l'orizzonte; a sud l'alta pianura friulana; ad est i colli orientali; a ovest l'anfiteatro morenico del Tagliamento, il sistema collinare originatosi dopo l'ultima glaciazione.

Clima

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Gemona del Friuli.
Tarcento appartiene alla zona climatica E. Ha un clima sub-continentale con inverni freddi, estati moderatamente calde e forte piovosità.

Storia

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Storia del Friuli.
I primi documenti che riportano il nome di Tarcento risalgono al XII secolo, ma la città vanta origini molto più antiche: gli studiosi parlano infatti di popolazioni paleolitiche alle quali si sono succeduti insediamenti preistorici, quindi celtici, e poi naturalmente la colonizzazione dei Romani. Per trovare la prima citazione del nome dobbiamo attendere il 1126, quando Tarcento era feudo dei Machland, provenienti da Perg (Austria). La famiglia fece erigere due manieri, entrambi sul colle di Coia: il superiore, quello di S. Lorenzo, e l'inferiore, di cui rimane un torrione che domina il paese. Nel 1219 i Machland furono sostituiti dai di Caporiacco. Nel 1281 il Patriarca di Aquileia Raimondo della Torre assegnò il feudo al nobile Artico di Castel Porpetto. Tarcento rimase così sotto la giurisdizione dei Castel di Porpetto fino all'avvento di Napoleone (1797). Nel 1866 la cittadina fu annessa al Regno d'Italia, diventando capoluogo mandamentale. Durante la Belle Epoque fu una meta di villeggiatura. Ancora oggi si possono ammirare numerose ville in stile Liberty.

Il terremoto

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Terremoto del Friuli del 1976.
Nel 1976 fu devastato dai terremoti del 6 maggio e del 15 settembre, che provocarono enormi crolli e danni. Molti crolli furono favoriti dall'età avanzata degli edifici, che erano stati risparmiati dalle devastazioni delle guerre mondiali. Dopo il terremoto venne riedificato completamente con criteri antisismici.

Lingue e dialetti

A Tarcento, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano centro-orientale, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana"[6].https://it.wikipedia.org/wiki/Tarcento

16 giu 2020

Valli di salute-Doline zdravja


Marginale dal punto di vista dell’interessamento politico e della collocazione geografica, l’area delle Valli del Natisone, delle Valli del Torre e di Resia è stata ai margini anche per quanto riguarda la diffusione del coronavirus, con pochi casi e pressoché tutti conclusisi nel migliore dei modi.
Abbiamo voluto parlare con chi sul territorio forse più da vicino si è trovato a dover fronteggiare la situazione che ha interessato l’intero Paese da inizio marzo, ossia i medici di base. Lasciati per diverso tempo in balia di loro stessi, senza linee guida chiare, si sono trovati a essere i primi interlocutori dei pazienti.
Il dottor Stefano Qualizza, medico di base a San Pietro al Natisone, ci ha detto di aver avuto diversi casi positivi al virus. «La situazione è stata molto complessa da gestire all’inizio – sottolinea –, anche perché siamo stati un po’ abbandonati dalle istituzioni. Non sapevamo neanche noi come muoverci, non c’era un protocollo all’inizio, ognuno di noi ha agito secondo scienza e coscienza». Quando il dottor Qualizza è venuto a sapere che c’erano casi di positività al virus, ha cercato di informarsi su tutte le persone che erano entrate in contatto con i positivi, consigliando loro di rimanere a casa in quarantena: «Mi sono messo in contatto sia con le forze dell’ordine che con il sindaco per cercare di arginare la possibile diffusione del virus».
«È stato fondamentale passare da un accesso in ambulatorio libero a un accesso su appuntamento», afferma.
Grazie a un triage iniziale a tutte le persone con sintomi respiratori veniva consigliato di non recarsi in ambulatorio, ma era lo stesso dottor Qualizza a visitarli a casa loro: era stata predisposta un’organizzazione tale per cui il contatto fisico tra le persone era limitato. Piano piano sono riprese le visite su appuntamento con sanificazione tra un paziente e l’altro. «L’ambulatorio è in effetti un luogo in cui c’è un maggior rischio di contrarre malattie, ma non solo il Covid, anche l’influenza», osserva.
«Sicuramente nelle Valli si trova un ambiente sano, l’aria è meno inquinata che da altre parti. Dal punto di vista di tutte quelle sostanze, polveri e inquinanti che possono ridurre le difese immunitarie sicuramente qua siamo più tutelati rispetto, per esempio, alla Lombardia, dove c’è molto inquinamento. Non è solo l’aria, ma è proprio la zona in cui viviamo che ci consente di avere un sistema immunitario più resistente rispetto ad altre zone», aggiunge Qualizza, che però ci tiene a sottolineare come sarebbe meglio evitare un eccessivo giro di persone.
Per quanto riguarda la forestoterapia come possibile cura di patologie allergico-asmatiche, Qualizza spiega come «ci siano stati dati positivi e confortanti. Nelle Valli, anche a latitudini inferiori rispetto ad altre zone, non ci sono acari. Questo è un dato abbastanza interessante, perché per non avere acari si deve andare oltre i mille metri, invece nella zona di Drenchia per esempio si è visto che non ci sono già ad altezze minori», ha concluso Qualizza.
«La situazione a Resia va bene, non ci sono positivi – dice il dottor Leo Diplotti, medico di base a Resia –. Le persone seguono abbastanza bene le linee guida». Secondo il dottor Diplotti, in effetti, anche il territorio di Resia rappresenta un luogo salubre, esprimendo come unico dubbio la possibile presenza di radioattività per la prossimità, a 130 km, di una centrale nucleare in Slovenia.
«Noi abbiamo avuto pochi casi positivi, nulla di particolarmente allarmante», fa sapere il dottor Franco Fiorin, medico di base a Taipana, il quale non è mai stato molto preoccupato del contagio. Dal punto di vista del contesto ambientale, il dottor Fiorin evidenzia come il territorio presenti uno scarso inquinamento elettromagnetico, in particolare grazie alla non installazione della rete 5G. (Veronica Galli)
Pandemija novega koronavirusa je postavila v ospredje prednosti bivanja na podeželju, ki daje veliko več kot bivanje v mestu. Čisti zrak, dobra voda, bogata zemlja, lepa krajina, zanimiva kultura in redka naseljenost dajejo idealne pogoje za dobro življenje. Tudi iz zdravstvenih razlogov, kakor vedno poudarja znani pneumolog dr. Mario Canciani, pobudnik gozdne terapije, oziroma terapevtskih sprehodov po gozdu, za katere nudita Benečija in Kanalska dolina izredno dobre pogoje.

All’Hotel Saisera si respira la storia


L’Hotel Saisera oggi
Il 15 giugno riaprirà i battenti una delle strutture alberghiere più prestigiose della Valcanale, per il pregio architettonico e per la collocazione paesaggistica. Si tratta dell’hotel Saisera a Valbruna.
A rilevare la struttura, messa in piedi da Andrea Keil all’inizio del Novecento, è stato l’imprenditore tarvisiano Vito Anselmi, titolare dell’hotel Il cervo, che a 83 anni è ancora pieno di energie. «La struttura, attiva dal 1912 e con una storia che riporta agli Asburgo e al passaggio dei Savoia, è stata rilevata il 5 di marzo e l’abbiamo trovata mortificata nel suo valore storico e ambientale. Il nostro obiettivo è ridarle la dignità che merita. Gli anni e l’involuzione dei tempi la hanno portata a gestioni approssimative, ma stiamo lavorando sodo e il 15 vogliamo aprire, per dare un segno di vita. Apriremo ristorante, bar e albergo, pur continuando a rivitalizzare le camere. Per tutto il mese di giugno ci siamo posti degli obiettivi importanti».
Ingegneri e architetti stanno valutando come intervenire sul parco circostante senza oltraggiare ciò che madre natura ha dato. Il principio, infatti, è che sarebbe un errore dell’uomo pretendere di fare le cose più belle di come la natura le ha fatte.


«La mia raccomandazione all’architetto è di valorizzare ciò che la struttura dà senza imporle nulla, perché non abbiamo nulla da insegnarle», spiega Anselmi, che intende dare voce alla storia dell’albergo. «Nell’atrio d’ingresso intendo esporre la foto di chi lo ha costruito, Andrea Keil. Ho chiesto al sindaco di Malborghetto, Boris Preschern, di parlare con la famiglia. È bello ricordare chi nel 1910, quindi 100 anni fa, ha avuto il buon gusto di fare una cosa così bella. Voglio che l’atrio racconti anche la storia, con foto e documenti. Chi entra nell’albergo non entra in un albergo qualsiasi, ma in un albergo che si è nutrito di storia».
Aperto al pubblico la prima volta nel 1912, l’hotel Saisera già disponeva di corrente elettrica, generata da una piccola centrale che illuminava anche Valbruna. Andrea Keil aveva acquistato la necessaria turbina con l’aiuto dello zio Mlinar, rientrato dall’America con molto denaro.
L’inaugurazione ufficiale dell’albergo seguirà nel corso della stagione, quando la sistemazione sarà in fase avanzata. «Voglio che questa sia la casa di Valbruna, dei suoi abitanti, questo è un loro gioiello. Sono a Tarvisio dal 1955. Mi dicevano che in passato le gestioni non accettavano la popolazione locale, ma questa è la casa dei valbrunesi, che dal 15 giugno troveranno la migliore accoglienza possibile».
Hotel Saisera na začetku 20. stoletja/L’Hotel Saisera all’inizio del XX secolo
V Ovčji vasi bo od ponedeljka, 15. junija, goste spet sprejel eden zgodovinsko najbolj dragocenih gostilnih obratov v Kanalski dolini, to je hotel Saisera. Hotel Saisera so sicer poimenovali po dolini Zajzera (iz slovenščine za jezero), ki se širi južno od Ovčje vasi. Prvi del poslopja je leta 1910 začel graditi Ovčan Andrea Keil (Kajlov Drejc). Dela so trajala dve leti, saj je hotel obratoval že leta 1912.
Takrat je bil prava posebnost, saj je na primer razpolagal z električnim tokom, ki ga je priskrbela bližnja hidroelektrarna. Stroške za potrebno turbino, ki je osvetlila hotel in celo Ovčjo vas, je prevzel sam Keil s stricem Mlinarjem, ki se je iz Amerike vrnil z obilom denarja.
Zadnjič so hotel razširili z nadaljnjimi prostori leta 1926. Zaradi večjih stroškov, ki jih je vložil v gradbena dela, je Andrea Keil že leta 1912 bil v finančni stiski. Hotel je namreč obratoval pretežno v poletnih mesecih in to ni zadostovalo.
Vsekakor so se v njem za mednarodna zborovanja zbirali lovci in planinci. Poslopje se lahko pohvali tudi s prisotnostjo nekaj osebnosti. Gostovalo je na primer saškega kralja Friedricha Augusta III. (1865-1932), ki je od 1905 do 1908 užival lovske pravice od Naborjeta do Rablja, in Umberta II. Savojskega, ki je 25. februarja 1938 tam prespal med smučarskim tečajem za častnike in podčastnike svojega polka.
Ker je leta 1939 lastnik hotela optiral za Tretji rajh, je leta 1941 poslopje prepustil italijanski državni ustanovi Ente Tre Venezie. Ta je odkupila posestva optantov, da bi jih nato prodala italijanskim priseljencem.
Leta 1958 je hotel kupilo središče Centro marinaro Fondazione Cini iz Benetek, kasneje je lastništvo prevzela ustanova Centro italiano femminile, da bi v njem organizirala poletna letovišča za otroke. Nato je prišlo do novih lastništev in poskusov oživitve hotela Saisera, dokler ni marca letos lastništvo prevzel podjetnik Vito Anselmi. (Luciano Lister)

15 giu 2020

Zbor Zbirk - ETNOGRAFSKI MUZEJ BARDO_MUSEO ETNOGRAFICO LUSEVERA

Il video  è in lingua slovena,ma potete ammirare le foto!Buona visione.

Don Renzo Calligaro-parroco Bardo-Lusevera

chiesa di S.Giorgio di Lusevera/Bardo
Don Renzo Calligaro ,friulano di nascita (Buia), è parroco a Bardo-Lusevera dal 1973.Ha imparato lo sloveno, fatto  non usuale fra i sacerdoti italiani e friulani ed ha contribuito alla traduzione delle letture di messa nel dialetto della val Torre.
All'inizio è stato minacciato,perchè predicava in sloveno,alcune persone uscivano dalla chiesa quando sentivano la parola slovena.
Oggi per fortuna le cose sono migliorate.Don Renzo nell'archivio parrocchiale ha trovato canzoni slovene ormai dimenticate e le ha insegnate. I parrocchiani hanno iniziato nuovamente a cantare in sloveno durante la messa domenicale,dopo più di un secolo in Chiesa è nuovamente presente la parola slovena.
Prima dell'istituzione a Bardo della Glasbena Matica (scuola di musica),si è dedicato all'alfabetizzazione musicale dei bambini insegnando a suonare vari strumenti.
Durante le prediche domenicali, sottolinea molto spesso che non si deve dimenticare le proprie radici,la lingua e la cultura degli antenati che sono una grande ricchezza.
Libera traduzione dall'allegato sulla Benecija del settimanale cattolico carinziano "Nedelja "scritto da Dejan Valentinčič che collabora con questo giornale.

BUOH LONI /GRAZIE DON RENZO !!!

follower

separatore

separatore

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

Moje življenje z Doričem La mia vita con Dorič

  Izidor Predan giornalista, operatore culturale, scrittore, poeta Grimacco, 7.5.1932 – Matajur, 11.8.1996   Dopo le scuole elementari itali...

Etichette

. * abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni; citazioni. citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro FVG grandine guerra haiku haiku. IA icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbì proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

slide benecia

slide benecia
benecia

slovely

https://www.slovely.eu/

questo blog

Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

inno SLO

Brindisi Zdravljica inno sloveno "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

Trinko

Trinko

ultimi commenti 👁️‍🗨️

grazie

grazie