Giulio Regeni è scomparso da Il Cairo, in Egitto, il 25 gennaio 2016. Il suo corpo è stato ritrovato, con evidenti segni di tortura, il 3 febbraio ai bordi dell’autostrada che porta ad Alessandria. Da quel giorno la famiglia Regeni cerca e pretende verità e giustizia.“Arrivare alla verità su Giulio Regeni per noi è una priorità, ma no a strumentalizzazioni politiche”, ha detto a Trieste il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo alle domande di Telefriuli. Riferendosi alla sua recente visita in Egitto, ha aggiunto: “Ho chiesto al Presidente egiziano e al Ministro degli Esteri di contribuire finalmente a trovare una soluzione che permetta di colpire i colpevoli al termine di un processo. Aver parlato e aver accolto la risposta del Presidente che, per primo, ha sollevato la questione dicendo che avrebbe l'Egitto fatto il possibile per togliere tutti gli ostacoli che creavano problemi nelle relazioni tra Italia ed Egitto, l'ho accolto positivamente. Adesso vedremo se alle parole seguiranno i fatti”.
“Io mi auguro che questo accada. Nessun tentennamento, nessun dubbio sulla necessità di risolvere i problemi - ha proseguito Tajani - sono sempre stato in prima fila quando si è trattato di affrontare la questione Regeni anche in Parlamento Europeo. Lo dirò anche in Parlamento: mercoledì 25 ci sarà un dibattito anche su questo al question time e risponderò, dirò quello che penso e quello che è accaduto”.
Dopo aver rassicurato la famiglia Regeni sull'attenzione del Governo, Tajani ha poi sottolineato: “Non ci devono essere neanche da parte di altri strumentalizzazioni politiche. Noi facciamo una politica estera per garantire la sicurezza nell'area del Mediterraneo, per risolvere problemi difficili da risolversi, su questo se dobbiamo portare la stabilità in Libia non possiamo fare a meno di parlare con l'Egitto. Ma questo non significa che non continuiamo a insistere per far luce su tutto ciò che è accaduto e che ha portato all'omicidio di un ragazzo italiano che studiava in Egitto. Non c'è alcun dubbio. Non è cambiata la nostra posizione. L'obiettivo della visita - ha concluso Tajani - era quello di affrontare l'emergenza immigrazione, l'emergenza terrorismo perché c'è una presenza crescente di terrorismo nell'area subsahariana e risolvere la questione libica per noi è fondamentale".
Oggi, nel settimo anniversario dalla sua scomparsa, è prevista una serie di iniziative a Fiumicello per ricordare Giulio e ribadire valori quali la libertà, i diritti umani, il rispetto delle differenze culturali, interpretando il comune sentimento di rispetto e di vicinanza ai suoi familiari.
Il programma della giornata inizia al mattino con il Laboratorio Parole e Diritti con le Scuole e la firma del Protocollo d’Intesa sul Comitato di Coordinamento Permanente del Governo dei Giovani. Alle 18.15 parte la Camminata dei Diritti, insieme al Governo dei Giovani... continua https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/sette-anni-senza-giulio-regeni/2/276631