DESCRIZIONE BLOG

🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

CERCA NEL BLOG

invito

invito
invito

proverbio delle Valli del Natisone

proverbio delle Valli del Natisone
valli del Natisone

blog antifascista

blog antifascista

follower

slide benecia

slide benecia
benecia

FRIULI

FRIULI

BLOG DI OLGA

BLOG  DI OLGA

Orchidee spontanee del Friuli

Orchidee spontanee del Friuli
orchidee spontanee del Friuli

translate

arhiv

2 giu 2022

proverbio friulano




 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“San Marcelin bon pa l’aghe e bon pal vin” ovvero a San Marcellino (il 2 giugno) va bene l’acqua ma anche il vino.

corniolo


 "Trdo kot dren/Duro come il corniolo"

è un detto della Slovenia e della Benecia

Con il legno del corniolo facevano i denti dei rastrelli di legno che servivano per rastrellare l'erba.Il suo legno, inoltre, è ritenuto prezioso per la grande durezza, la levigabilità e colore particolari. Si presenta, infatti, rossastro all’esterno e bruno all’interno.. È utilizzato per la produzione di strumenti scientifici, di pipe, scatolette e giocattoli, tutti comunque di gran pregio.



Ulteriori informazioni su: Corniolo - Cornus mas - Cornus mas - Alberi - Corniolo - Cornus mas - Alberi https://www.giardinaggio.it/giardino/alberi/cornus_mas/cornus_mas.asp#ixzz7V2XBg4aG

La FESTA della REPUBBLICA ITALIANA spiegata a Bambini e Ragazzi (Edu...

Il 2 giugno è la festa della Repubblica Italiana! Dopo la seconda guerra mondiale, che aveva seminato morte e distruzione, e dopo la liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca, il nuovo governo italiano indisse un referendum, organizzò cioè una votazione, chiedendo ai cittadini italiani di scegliere se mantenere la monarchia o se dare vita alla repubblica. Il referendum sulla scelta tra monarchia o repubblica si svolse il 2 giugno 1946 ed è ricordato come un evento straordinario, perché per la prima volta in Italia votarono anche le donne, che fino a quel momento non avevano mai votato: per questo si dice che fu un referendum a suffragio universale, votarono cioè tutti i cittadini italiani maggiorenni, senza distinzioni di sesso, classe sociale o grado di istruzione. A tutti i votanti fu consegnata una scheda: bisognava mettere una crocetta nello spazio sotto alla scritta repubblica se si voleva la repubblica oppure nello spazio sotto a monarchia se si preferiva la monarchia. E sapete quale fu il risultato del referendum? La repubblica ottenne poco più del 54% dei voti contro il 46% della monarchia. Non fu una vittoria schiacciante, ma tanto bastò per proclamare la nascita della repubblica italiana, che quindi si festeggia ogni anno il 2 giugno. Ma facciamo un passo indietro: prima di questo referendum, l’Italia era una monarchia, ossia una forma di governo per cui molti poteri erano detenuti dal sovrano, che non veniva eletto dal popolo, ma riceveva la corona in forma ereditaria. I reali italiani erano i Savoia, una tra le più antiche dinastie d'Europa. Poco prima del referendum, per timore che la sua scarsa popolarità danneggiasse la monarchia, il Re Vittorio Emanuele III cedette il trono al figlio Umberto II, qui ritratto il giorno delle nozze con Maria José del Belgio, ma la cosa non servì. Quest’ultimo, infatti, rimase in carica poco più di un mese, fino alla proclamazione della repubblica, per poi ritirarsi in Portogallo. A causa della brevissima durata del suo regno, Umberto II, l’ultimo re d’Italia, venne soprannominato "Re di Maggio". La repubblica, invece, è una forma di governo in cui la sovranità non appartiene al re, ma al popolo. Repubblica significa infatti “cosa pubblica”, cioè di tutti. Qui non c’è un re che eredita i poteri, ma c’è un capo dello stato o un parlamento composto da vari membri che vengono scelti dai cittadini e restano in carica per un tempo limitato. Lo stemma rappresentativo della Repubblica Italiana nacque in seguito ad un concorso nazionale aperto a tutti ed è costituito da una stella centrale, un ruota dentata, rami d’ulivo e di quercia e un nastro con la scritta “Repubblica Italiana”. ⭐ La stella d’Italia, conosciuta anche come Stellone, è un simbolo risalente all’antichità greco-romana che rappresenta la terra d’Italia; ⚙ la ruota simboleggia il progresso e il lavoro; 🌿 il ramo d’ulivo è simbolo di pace e il ramo di quercia rappresenta forza del popolo italiano. La nostra bandiera, invece, è il tricolore che esiste dal 1797: secondo la tradizione più antica,  🟩 il verde rappresenta la speranza, ⬜ il bianco la fede e 🟥 il rosso l'amore. C’è però anche un’altra interpretazione, più romantica, per cui  il verde sarebbe legato al colore dei prati e della macchia mediterranea 🌳, il bianco a quello delle nevi delle montagne italiane 🗻 e il rosso al sangue versato dai soldati italiani nelle molte guerre a cui hanno preso parte 🩸 Al tricolore si ispira inoltre la pizza Margherita 🍕, chiamata così in onore della regina Margherita di Savoia, i cui ingredienti principali richiamano i tre colori nazionali italiani, ovvero il verde per il basilico, il bianco per la mozzarella e il rosso per la passata di pomodoro. E quindi... buona Festa della Repubblica a tutti! Credo proprio che festeggerò con una pizza Margherita!

IL CORNIOLO

 


da Vita nei Campi fb

Il corniolo
di Raffaele Testolin
Oggi vorrei parlare di corniolo. So che il corniolo non si coltiva, ma vedere qualche pianta di corniolo nei giardini – cosa rara - mi dà molta gioia. Innanzitutto perché, povera pianta, è la prima a fiorire e nei nostri boschi, dove cresce spontanea, con quei delicati fiori giallini, in mezzo al brullo invernale che la circonda, riempie il cuore di gioia.
E poi, in agosto quando si girava da ragazzi per i boschi, trovare le corniole mature era una festa. Avevamo imparato a nostre spese a scuotere l’albero e a mangiare i frutti maturi che cadevano, perché quelli rimasti appesi, anche se rossi, erano talmente acidi da scoraggiare anche i più affamati.
Alcuni ristoranti, seguendo la tradizione d’oltralpe, preparano confetture per bolliti, ma in Friuli non si può parlare degli utilizzi del corniolo senza parlare di grappa. Ne parlo perché la distillazione per consumo familiare è autorizzata. La resa è bassa perché il frutto è poco dolce, ma il profumo è di quelli che non si dimenticano.
Del corniolo un tempo si usava tutto. Era un colorante naturale, mentre il legno, tra i più duri che possiamo trovare tra le essenze che crescono in Friuli, era usato, assieme al maggiociondolo, per produrre pipe, denti per rastrelli da fieno e parti di arnesi particolarmente sottoposte ad usura.
Ma vedo che sono scivolato in ricordi di altri tempi e allora vi saluto, dandovi appuntamento ad una prossima puntata.

Sono stanco dello Stol - un simpatico mantra

Sono stanco dello Stol, un mantra che mi piacerebbe ancora ossessivamente recitare. Salito verso la vetta lungo la ciclabile da Sedlo. Saranno 11 km di salita con un dislivello di 1000 metri. Strada militare della grande guerra. Arrivato in cresta potevo proseguire per Kobarid, ma sono stato sconsigliato per mancanza di attrezzatura ciclistica. Ritornato indietro. Da Sedlo a Breginj e fino al ponte di Napoleone è stata un'altra grande avventura finita con un gelato a Kobarid.Romeo Trevisan

1 giu 2022

Vencò - Višnjevik - Korada - Lig - Kambreško - Britof

Un'uscita curiosa. Partito da casa alla ricerca del paese di Slapnik il villaggio in attesa di tempi migliori. Imboccata la strada sbagliata e arrivato a Višnjevik quindi sul Korada. Sorpreso, proseguito fino Lig , quindi Kambreško. Mi sarebbe piaciuto proseguire verso il passo Solarie, ma le gambe mi hanno consigliato Britof tutta discesa
ROMEO TREVISAN
..

Dal Solarie al Mrzli

Salito a Livek per verificare il percorso del Giro d'Italia. Incontrati diversi ciclisti con lo stesso mio interesse. Giunto al passo Solarie un colubro di Esculapio attraversava pigramente la strada. Sceso nuovamente a Livek. Ero rimasto attratto dalla Chiesa di Perati, poi Avsa e quindi un cartello che indicava Masseris. Trovata per caso la strada percorsa da Rommel per la conquista del Matajur sono salito. Ad un recinto per animali al pascolo mi sono fermato indeciso, ma ho trovato il coraggio di passare oltre. Percorsi altri 600 metri di salita, un'altra mandria occupava la strada e non aveva atteggiamenti pacifici. Ritornato indietro. A casa ho guardato le mappe e mi sono accorto che mi mancava un centinaio di metri per il monte Mrzli m.1356 dove avrei trovato una malga ed avrei visto la Chiesetta del Matajur e la sottostante conca di Caporetto.

31 mag 2022

L' ASINO

da wikipedia

 L'asino

di Angelo Floramo
Bestia da soma e dunque somaro. L’asino ha rivestito un ruolo estremamente importante nella storia dell’agricoltura friulana, almeno fino al secondo dopoguerra. Fu proprio quello il tempo in cui il “mus” venne sostituito dal meno recalcitrante trattore, più efficace, forse, ma sicuramente meno capace di empatia e difficilmente eleggibile a figura degna dell’immaginario collettivo. Per secoli questa bestia “dolce e docile”, come amava definirla Ippolito Nievo, venne impiegata per gravarne il basto di ogni peso malagevole da trasportare a spalla d’uomo o a dorso di donna. Carico di sacchi di granaglie, percorreva i sentieri che dai borghi rurali conducevano ai mulini, rientrando poi a casa con la farina; oppure risaliva in silenzio i tratturi di montagna, portando nelle bisacce di cuoio che gli scendevano dai fianchi gli strumenti utili a boscaioli, carbonari e minatori. Ma anche ai fabbri o ai falegnami delle tante officine e segherie disseminate lungo le pendici delle vallate alpine. Formidabile nel trascinare i tronchi fino agli scivoli di legno che li avrebbero fatti scendere a valle, spesso veniva impiegato nelle viscere della terra per tirare i pesanti vagoni nelle gallerie dove si estraevano il piombo o lo zinco. Sicuramente metteva allegria quando entrava in città, agghindato a festa con tanto di collane di fiori o cappelli di paglia, trainando in pariglia carretti pieni di frutta e verdura per il mercato. E di questo esiste ancora memoria a Udine. Viene ingiustamente associato all’ostinazione e alla stupidità nei proverbi che la tradizione popolare utilizzava per trasmettere una sapienza spicciola, e tuttavia ispirata al buon senso (A lavà il cjâf al mus si bute vie la aghe e si infastidìs le bestie: nel lavare la testa all’asino si butta l’acqua e si infastidisce la bestia), Indicato dalle maestre più severe come un esempio da non seguire, le sue lunghe orecchie hanno incoronato più di qualche zucca vuota dietro alla lavagna come marchio vergognoso d’infamia. Eppure la notte di Natale, almeno fino agli inizi del secolo XIII, era consuetudine che i presbiteri, anche nelle nostre pievi, intonassero il Kyrie Eleyson Asini con una voce che nel canto gregoriano imitava l’asprezza del raglio. Un asino campeggia tra i mosaici dell’Aula Nord della Basilica di Aquileia. E negli affreschi di Valvasone un Asino ammaestra un Lupo. D’altronde Cristo nacque in una mangiatoia riscaldata da un mus. E per entrare in Gerusalemme non scelse certo la sella di un destriero

ALMANACCO


 1972 – A Peteano una pattuglia di Carabinieri, accorsa in seguito ad una telefonata, incappa in una bomba: tre le vittime. L’attentato è impropriamente noto come Strage di Peteano

Poesia di Giovanni Pascoli

 

E vedo il mare


GIOVANNI PASCOLI

MARE

M'affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l'onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.

Ecco sospira l'acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d'argento.

Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?

(da Myricae, Giusti, 1891)

.

Una breve vacanza mi ha portato in Romagna, sull’Adriatico, negli immediati dintorni di San Mauro, la località dove Giovanni Pascoli nacque e visse per anni e che dal 1932 ha aggiunto al suo nome quello del poeta. La mia stanza d’hotel aveva la vista su quel mare e sono andato a cercarmi questa poesia di cui ricordavo solo il primo verso. Come sempre, in Pascoli, il sentimento, il moto dell’anima, si comunica alle cose: il mare e le stelle della prima quartina vanno a chiamare quel ponte invisibile formato dal riflesso della luna sull’acqua.

.

FOTOGRAFIA © GEORGE DESIPRIS/PEXELS

.

ultimi commenti 👁️‍🗨️

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

DIKLE

  𝐃𝐈𝐊𝐋𝐄 𝐙𝐠𝐨𝐝𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐦𝐢𝐧𝐨𝐯 | 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 Žensko izseljevanje iz Nediških dolin L&#...

Etichette

. * abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni; citazioni. citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro FVG grandine guerra haiku haiku. IA icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbì proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

Trinko

Trinko