Deželna odbornica za šolstvo Alessia Rosolen na obisku v šolah Kanalske doline/L’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, durante una visita alle scuole della Valcanale
È di pochi giorni fa l’annuncio dell’approvazione della norma di attuazione della regionalizzazione della scuola da parte della Commissione paritetica Stato-Regione. Come dichiarato dall’assessore regionale all’Istruzione del Friuli-Venezia Giulia, Alessia Rosolen, si tratta di un passaggio decisivo, che permette l’avvio dell’istruttoria finalizzata a raccogliere i pareri dei Ministeri competenti e ottenere l’approvazione finale da parte del Consiglio dei ministri.
Delle prospettive che si aprono per la stabilizzazione della sperimentazione plurilingue nelle scuole della Valcanale, che ora è finanziata a progetto, abbiamo parlato con Renato Carlantoni, membro della Commissione paritetica Stato-Friuli-Venezia Giulia, che viene da Tarvisio e per questo si mostra abbastanza sensibile al tema.
«Il nostro percorso è stato abbastanza irto, non tanto per le difficoltà legate all’approvazione del testo da parte della Commissione paritetica, quanto per le continue cadute del governo». I membri della Commissione scelti dal Governo, infatti, decadono a ogni caduta di Governo e vanno, quindi, rinominati. Ricordiamo che i rappresentanti in quota statale sono Elena D’Orlando (ora presidente), Ivo Rossi e Sandra Savino, mentre quelli di nomina regionale sono Teresa Billiani, Salvatore Spitaleri e, appunto, Renato Carlantoni.
«Lunedì, 11 ottobre, la Commissione ha approvato all’unanimità il dispositivo presentato dall’assessore Rosolen con qualche piccola modifica. A inizio riunione ha portato i propri saluti la ministra agli Affari regionali, Mariastella Gelmini, che, ha detto, seguirà il progetto. Sia il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, sia l’assessore Rosolen ci stanno lavorando molto. Il discorso è molto complesso perché riguarda anche il personale Ata e alcuni principi di specializzazione scolastica regionale, con risvolti che vanno oltre il plurilinguismo», spiega Carlantoni.
«Il fatto che i componenti della Commissione abbiano approvato il documento all’unanimità è già un bel segnale, perché significa che tra i componenti del Governo e quelli della Regione si è trovata un’unità d’intenti intorno a un testo che è stato molto elaborato negli anni. Questo facilita il percorso governativo, che dipende dal ministero dell’Istruzione e da quello degli Affari regionali. Il prossimo passo è sicuramente quello che farà l’assessore Rosolen e che ha già fatto il presidente Fedriga verso i due ministeri. Adesso andrà capito quali saranno i paletti che il ministero potrà opporre rispetto alla regionalizzazione di alcune materie in ambito scolastico che sono di competenza statale. Serve un passaggio politico, di competenze ed economico. Il fatto di poter scegliere gli indirizzi scolastici e di avere in mano il personale Ata, comunque, è un passo avanti», ritiene Carlantoni.
«L’assessore Rosolen spera che questo percorso possa essere definito entro la legislatura», conclude l’ex sindaco di Tarvisio/Trbiž. «Aggiungo che il grosso lavoro fatto dagli assessori all’istruzione di Tarvisio e Malborghetto-Valbruna, Barbara Lagger e Alberto Busettini, con l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico avallato dall’assessore regionale stesso è stato molto importante e utile, perché permetterà alla Valcanale di ritrovare le sue origini e di dotarsi di una specializzazione scolastica unica in regione e in tutta Italia». (Luciano Lister)
https://www.dom.it/vecjezicni-pouk-skoraj-na-cilju_scuola-plurilingue-quasi-al-traguardo/