Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.
(Two things are infinite: the universe and human stupidity; and I’m not sure about the universe)
– Albert Einstein
dal web
Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.
(Two things are infinite: the universe and human stupidity; and I’m not sure about the universe)
– Albert Einstein
dal web
Siamo arrivati alla fine della settimana e oggi fa più freddo di ieri - 2,5.In Friuli da domani saremo in zona arancione per due settimane (non si potrà uscire dal proprio comune salvo deroghe)
Ieri alcuni bar e ristoranti hanno aderito all'iniziativa "io apro"e hanno tenuto aperto dopo le ore 18,sono scattate le multe e alcuni si sono ritirati.
A Cividale i ragazzi di un liceo si sono messi a seguire le lezioni col loro Pc portatile davanti allea scuola ben coperti per proteggersi dal freddo.
Il Tar ha dato ragione ai genitori che chiedevano la riapertura delle scuole,Fedriga ha detto che farà una nuova ordinanza per non riaprire prima del 1 febbraio.
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dal Messaggero Veneto |
Ecco, quindi, il ricco e variegato mondo che la bandiera nasconde dentro i suoi colori ed il messaggio che dovrebbe comunicare a chi vi guardasse come idealità per una nazione chiamata alla solidarietà, alla collaborazione, all’unità di valori, di intenti e di progetti di vita individuale e sociale.
È passata quasi sotto silenzio, quest’anno, la Giornata nazionale del Tricolore, indetta per il 7 gennaio, per celebrare il 224°anniversario della nascita del vessillo nazionale e, constatando il presente politico e sociale della «nazione», leggo più come un auspicio che come dato reale le parole del presidente Mattarella: «Il Tricolore, come forse mai accaduto di recente in maniera così intensa, ha saputo rappresentare la nostra identità, il sentimento di coesione di un popolo che vuole guardare avanti, senza dimenticare le sofferenze provocate dalla pandemia, ma con la volontà di ripartire».
Bandiere di ogni tipo in circolazione, troppo spesso una contro l’altra, in competizione se non in lotta tra loro; più disfide da ring, per ora incruente, che competizioni tra campioni per acclamare i migliori. Il simbolo d’unità nazionale per antonomasia esposto sui balconi più per sostenere la squadra di calcio nazionale che per acclamare chi
l’Italia la vuole unita, solidale, autrice e sostenitrice dei valori che la bandiera tricolore simboleggia.
La cosa che più mi colpisce e spaventa l’ho vista rappresentata nelle immagini sconvolgenti che ci sono giunte dai tanto celebrati Stati «uniti» d’America. Uniti da che cosa? In nome di quali principi, quali valori e intenti? Il simbolo a stelle e strisce, vessillo di libertà, democrazia, rispetto dei valori fondanti la grande nazione, sbandierato dai rivoltosi, ostentato su pettorine, cappelli, magliette e quant’altro, nel mentre si violentava, si umiliava, si distruggeva irridendo in modo blasfemo la concretezza dei luoghi dove quei valori trovavano la propria sede, forza e dignità. Campidoglio di Washington, sede del parlamento federale statunitense, dove una masnada di mentalmente e sentimentalmente plagiati sbeffeggiava il luogo dove si esercitano i diritti e i doveri simboleggiati dalla bandiera dell’Unione e dove la stessa bandiera veniva sventolata per svilirne e svuotarne del suo nobile contenuto ideale. E pensare che a fomentare questa discrasia, questa frattura si staglia contro un cielo plumbeo la figura del capo dello Stato, il garante dei valori rappresentati da Campidoglio e bandiera nazionale.
Non è la prima volta che proprio la bandiera, i suoi colori e i valori umani e civili che simboleggia viene usata per contraddire gli stessi.
Quante volte ho visto lungo le strade della Benečija, sui balconi e pennoni dei nostri paesi sventolare il tricolore con l’intento specifico e determinato di affermare un’appartenenza per escluderne un’altra. Come gridare: «Siamo italiani», ma non nel senso rappresentato dalla bandiera, la quale, interpretando la Costituzione non esclude, anzi tutela, il diverso per lingua o per altro. Esporla per affermare un nazionalismo discriminante e razzista. Quanti crimini e quante prevaricazioni nel nome di una bandiera usata come arma sguainata per dividere invece che mano tesa per chiamare a raccolta e favorire l’unità.https://www.dom.it/quelle-bandiere-sbeffeggiate_oskrunjene-zastave/?fbclid=IwAR3bJspzzYzGb3LY_9dz2XXYmqQfoEPfJRdaNTvMmJBXf7kLyZsGygl9j3g
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https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Pitina_IGP_01.jpg#/media/File:Pitina_IGP_01.jpg |
copre tutto il prato
gioia dei bimbi
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confinamento
stanno tutti in casa
è reclusione
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Si è spenta a 91 anni Edda Agaris, moglie dello scrittore friulano Carlo Sgorlon, scomparso nel dicembre 2009. Era ricoverata in ospedale a Palmanova, positiva al Covid, quando le sue condizioni sono peggiorate ed è sopraggiunta la morte. Maestra elementare, nel 1960 aveva sposato Sgorlon e, dopo la morte, era divenuta custode del patrimonio letterario del marito.
“Il mio ricordo dell’ultimo incontro avuto con Edda Agarinis in occasione della presentazione di un inedito di Carlo Sgorlon è quello di una donna ancora straordinariamente appassionata alla vita - ricorda il sindaco di Udine Pietro Fontanini -, consapevole della grande responsabilità derivante dal fatto di essere la custode dell’opera del marito Carlo Sgorlon e intenzionata a lottare affinché questa ricevesse finalmente la meritata attenzione, liberandola dall’oblio ideologico nel quale negli anni era caduta”.
"Esprimo profondo dolore per la scomparsa di Edda Agarinis che con dolcezza e determinazione ha sempre saputo diffondere il messaggio universale contenuto nei libri di Carlo Sgorlon - la ricorda Furio Honsell, già sindaco di Udine e il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg -. In numerosissime occasioni in qualità di Rettore prima e di sindaco di Udine poi ho avuto il privilegio di incontrarla e apprezzarla. Interpretava con delicatezza tanti dei valori dai quali nasceva lo sguardo di Sgorlon. Esprimo le condoglianze ai suoi familiari."https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/addio-a-edda-agarinis-moglie-di-carlo-sgorlon/2/234574
"L'alta adesione nel sottoporsi alla vaccinazione da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta è un fattore che la Regione accoglie con grande soddisfazione, dimostrando la loro forte attenzione alla campagna di immunizzazione avviata in Friuli Venezia Giulia. A ciò si aggiunge l'importante disponibilità espressa dalla categoria nel compiere le inoculazioni nelle prossime fasi, elemento di importanza strategica per arrivare, nel minor tempo possibile, alla più ampia copertura della popolazione. Questa positiva disponibilità dovrà tenere conto della sostenibilità nella catena del freddo e la scelta della gestione commissariale nazionale".
Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi nel corso di un incontro telematico al quale hanno partecipato i presidenti degli Ordini dei medici e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di medici medicina generale.
Al centro dell'incontro l'organizzazione della seconda fase della somministrazione dei vaccini, che riguarderà a breve gli ultraottantenni e i disabili residenti in Regione. Riccardi ha ricordato innanzitutto i numeri riguardanti le due categorie che saranno chiamate a immunizzarsi in questa seconda fase della campagna definita a livello commissariale.
"I dati in nostro possesso - ha detto il vicegovernatore - ci dicono che saranno circa 100 mila gli ultraottantenni ai quali potrà essere inoculato il vaccino, a cui si aggiungono altre 3 mila persone con disabilità. I partecipanti alla riunione - spiega ancora Riccardi - hanno espresso la propria piena disponibilità nel compiere i vaccini, forti anche del fatto che, meglio di tutti, conoscono la storia clinica dei propri pazienti nonché le relative patologie. Non possiamo quindi che accogliere con favore questa loro volontà che ora porteremo all'attenzione del tavolo nazionale con il Governo, poiché su questa partita non abbiamo autonomia operativa. L'auspicio è che si possa trovare la quadra nel minor tempo possibile per poter procedere spediti nella campagna vaccinale che abbiamo avviato nella nostra regione. Ora attenderemo di conoscere come proseguire la campagna a partire dal flusso di consegna dei vaccini alla regione per completare la prima fase e iniziare la seconda fase". https://www.ilfriuli.it/articolo/salute-e-benessere/medici-di-base-fvg-pronti-per-la-seconda-fase-della-vaccinazione/12/234651
Ho avuto ancora problemi com l'account.Scusate amici