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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

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1 feb 2021

La bussola del Direttore di Omar Monestier

 


Ok, è giallo. Ma andateci cauti, ché la pandemia non è ancora finita.Il bollettino è migliore di quelli dei giorni scorsi e questo è vero. Non si tratta però di una situazione ottimale. Le terapie intensive rimangono sotto pressione.

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E’ così tanto vero che il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha deciso di dare la consueta piccola stretta, modulando sul Fvg alcuni comportamenti di carattere generale. Ecco la nuova ordinanza che integra la zona gialla.

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Dire ai nostri concittadini di state attenti è necessario, nonostante lo si faccia ormai a mesi, perché le alzate di ingegno non mancano giorno. Multe e chiusure sono all’ordine del giorno e c’è un agriturismo a Nimis  che sta battagliando. E perdendo. Ne vale la pena?  

Troppi contagi, scatta la zona rossa a Tramonti di Sopra

 


"Nel territorio comunale di Tramonti di Sopra scatterà la zona rossa e, successivamente, sarà avviato lo screening massivo della popolazione". A darne notizia è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi dopo averne parlato con il vicesindaco Patrizia Del Zotto e il prefetto di Pordenone Domenico Lione.

"In queste ore - spiega Riccardi - siamo in contatto con l'amministrazione locale e la Prefettura per definire i dettagli dell'ordinanza con cui istituire la zona rossa nel comune pordenonese. La decisione di agire in questa direzione fa seguito ai dati epidemiologici pervenutici dal dipartimento di Prevenzione della Destra Tagliamento rilevati all'interno del territorio comunale. Al momento, i numeri ci dicono che le persone contagiate dal Coronavirus sono 23 sui 190 residenti, con rapporto di poco superiore al 12 per cento. Dei positivi, poi, nell'ultima settimana sono sei quelli ricoverati nelle strutture ospedaliere della regione".

"Vista quindi la situazione - conclude il vicegovernatore - oltre all'istituzione della zona rossa è stato disposto l'avvio di uno screening massivo della popolazione sul modello di quanto già fatto in altri comuni del Friuli Venezia Giulia. Il tamponamento di tutti i residenti nel territorio comunale partirà nella mattina di mercoledì 3 febbraio. Gli altri dettagli saranno resi noti dal Comune".https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/troppi-contagi-scatta-la-zona-rossa-a-tramonti-di-sopra/2/235661

22 gen 2021

Nel laboratorio della ditta Zoic la ricostruzione dello scheletro di un triceratopo


Dopo il successo dell'esposizione al pubblico, lo scorso ottobre, dell'ultimo dinosauro preparato dalla Zoic - ditta triestina d’eccellenza mondiale nell’ambito della paleontologia, specializzata nell’estrazione e lavorazione dei resti fossili, anche di notevoli proporzioni – è adesso la volta di uno tra gli esemplari più grandi mai ritrovati di triceratopo, certamente il più famoso tra i “dinosauri cornuti”, tipica specie dell’attuale America del Nord, risalente al Cretaceo superiore (tra i 68 e i 95 milioni di anni fa).

Big John, questo il nome attribuito all’ultimo, enorme reperto arrivato tra le mani dei paleontologi triestini, ha un cranio stimato oltre due metri e mezzo di lunghezza per quasi due metri di larghezza. L’enorme bestione cornuto doveva essere la novità natalizia per gli amanti di questi fossili, con un’estrazione e preparazione presentata al pubblico a step in un entusiasmante work in progress allestito nel nuovo show room che la Zoic ha recentemente acquisito in via Flavia. Malgrado la pandemia, e le conseguenti restrizioni alle attività dal vivo, sarà comunque possibile seguire online la rinascita di questo animale fin dalle prime fasi, con la messa in linea da oggi di una serie di video sui canali social della ditta triestina: Youtube, Facebook e Instagram.

Big John è stato scavato in un giacimento fossilifero degli Stai Uniti ed è arrivato a Trieste a pezzi, ancora custodito negli speciali imballaggi fatti bi bende gessate. È ora necessario un lungo lavoro di apertura dei contenitori, pulizia delle ossa e restauro delle parti mancanti per poter procedere con il montaggio e veder così comparire uno dei più iconici dinosauri che mai abbiano popolato il nostro pianeta.

"Vogliamo offrire a Trieste un altro spettacolo indimenticabile", spiega il titolare della Zoic Flavio Bacchia. "Da sempre siamo impegnati a condividere con gli appassionati o i semplici curiosi la nostra peculiare attività e speriamo che anche questa volta ci sarà modo di mostrare il lavoro finito prima che 'Big John' si incammini per la sua destinazione finale, che con ogni probabilità sarà qualche famoso museo internazionale".

Si potranno così conoscere le tecniche di estrazione di fossili complessi, scoprire come vengono cavati, e quindi lavorati, passo passo prima di prendere nuovamente forma. Unica realtà italiana che lavora a questi livelli, si devono alle preparazioni del team triestino della Zoic - che vanta un’esperienza ormai riconosciuta a livello internazionale, dal Canada all’Australia, fino alla Russia, il Giappone e, naturalmente, l’Europa - numerosi degli esemplari custoditi in diverse collezioni, sia pubbliche che private, di tutto il mondo.

L’auspicio è quindi quello di accompagnare il pubblico con aggiornamenti video periodici che sveleranno le fasi più delicate e spettacolari della lavorazione e del montaggio dell’enorme reperto, fino ad arrivare in primavera alla possibilità di aprire le porte della nuova sede espositiva per far toccare letteralmente con mano il gigantesco dinosauro cornuto.

UDINE, Palazzo Dorta – Emersi i resti di una capanna protostorica


 Durante i lavori di restauro conservativo dello storico Palazzo Dorta a Udine, che a breve ritornerà a splendere dei fasti del passato su iniziativa dell’imprenditore Alessandro Salvatelli, sono emersi resti archeologici che vanno dall’epoca protostorica all’età moderna, rivelando novità di grande interesse storico. Tutte le opere di scavo si stanno svolgendo sotto la sorveglianza archeologica da parte della ditta Arxè s.n.c., a opera del dott. Giulio Simeoni, e la direzione scientifica del funzionario archeologo Giorgia Musina per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Dopo il ritrovamento avvenuto nel dicembre del 2019 di strutture murarie di epoca romana repubblicana (I sec. a.C. – I sec. d.C.), la scorsa settimana durante i lavori per l’apprestamento del garage interrato sono emersi nuovi resti relativi al già noto villaggio fortificato protostorico di II e I millennio a.C. Nell’area del garage inoltre, pur non essendo state rivenute finora evidenze riferibili alle fasi romane e medievali, è emerso in questi giorni anche un pozzo in muratura riferibile al periodo rinascimentale, di circa 1,5 metri di diametro.Un approfondimento stratigrafico, richiesto dalla Soprintendenza ABAP FVG e accordato dalla committenza, si è reso quindi necessario in virtù dell’eccezionalità delle evidenze emerse nel corso della sorveglianza. Sebbene, al momento, sia stato esposto solo parte di un pavimento in terra battuta con tracce di un probabile focolare e di elementi strutturali (come l’impronta di un travetto ligneo), è verosimile che l’insieme possa essere identificato con ciò che resta di una capanna, le cui eccezionali condizioni di conservazione rappresentano un unicum nel panorama cittadino.

Il deposito archeologico sta inoltre restituendo una discreta quantità di frammenti ceramici, alcuni dei quali testimoniano contatti ad ampio raggio con l’area centro-europea. Lo studio di questi reperti permetterà di precisare la datazione del contesto individuato. Al momento la struttura abitativa sembrerebbe databile all’Età del Bronzo Recente, tra 1300 e 1200 a.C.

“Come Sindaco di Udine e come friulano – ha commentato Pietro Fontanini – non posso che accogliere con soddisfazione la notizia di questo importante ritrovamento che non solo conferma la presenza sul nostro territorio, già dall’età del bronzo, di popolazioni altamente evolute, come testimonia la raffinatezza con cui sono realizzati i reperti ritrovati, ma ci rivela anche come già all’epoca la zona rappresentasse uno dei principali snodi commerciali a livello europeo. Ora non resta che sperare che i lavori ci restituiscano ulteriori sorprese”.

Grazie al generoso impegno della committenza, infatti, è prevista la prosecuzione degli scavi che potranno fornire nuovi elementi per la corretta interpretazione delle successioni stratigrafiche, significative per una maggiore comprensione dello sviluppo delle fasi di vita dell’abitato protostorico da cui ha avuto origine la città di Udine.

I lavori di restauro conservativo in corso nello storico palazzo, ubicato ai piedi del Castello proprio all’angolo di vicolo Sottomonte con affaccio su piazza della Libertà, porteranno alla realizzazione di unità abitative di pregio in grado di coniugare il fascino del passato al comfort delle più moderne tecnologie dell’abitare...

continua un friulano

articolo tratto da http://vocedelnordest.it/

14 gen 2021

Addio a Edda Agarinis, moglie di Carlo Sgorlon

 


12 gennaio 2021

Si è spenta a 91 anni Edda Agaris, moglie dello scrittore friulano Carlo Sgorlon, scomparso nel dicembre 2009. Era ricoverata in ospedale a Palmanova, positiva al Covid, quando le sue condizioni sono peggiorate ed è sopraggiunta la morte. Maestra elementare, nel 1960 aveva sposato Sgorlon e, dopo la morte, era divenuta custode del patrimonio letterario del marito.

“Il mio ricordo dell’ultimo incontro avuto con Edda Agarinis in occasione della presentazione di un inedito di Carlo Sgorlon è quello di una donna ancora straordinariamente appassionata alla vita - ricorda il sindaco di Udine Pietro Fontanini -, consapevole della grande responsabilità derivante dal fatto di essere la custode dell’opera del marito Carlo Sgorlon e intenzionata a lottare affinché questa ricevesse finalmente la meritata attenzione, liberandola dall’oblio ideologico nel quale negli anni era caduta”.


“Per questo sono orgoglioso di poter dire che si deve a questa Amministrazione il rinato interesse nei confronti di questo nostro autore e la decisione di rendergli omaggio attraverso la realizzare una sua statua che sarà collocata nei prossimi mesi, alla conclusione dei lavori alla Biblioteca Joppi, in piazzetta Marconi. Ma oggi il nostro pensiero affettuoso, grato e commosso va a Edda, il cui nome è inscindibilmente legato da quello del marito che senza di lei non sarebbe stato il gigante della letteratura che è stato”, ha concluso Fontanini.

Gli fa eco l’assessore alla cultura Fabrizio Cigolot ha voluto esprimere il proprio cordoglio. “In questi anni - ha spiegato - ha sempre seguito con passione e apprezzato le nostre iniziative legate al nome del marito, cui era legata da un amore profondo e da una sintonia intellettuale straordinaria. Ora che Edda non c’è più, questa Amministrazione si impegnerà con ancora maggiore determinazione a difendere e valorizzare il nome e l’opera di Carlo Sgorlon, della cui eredità è stata custode”.

"Esprimo profondo dolore per la scomparsa di Edda Agarinis che con dolcezza e determinazione ha sempre saputo diffondere il messaggio universale contenuto nei libri di Carlo Sgorlon - la ricorda Furio Honsell, già sindaco di Udine e  il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg -. In numerosissime occasioni in qualità di Rettore prima e di sindaco di Udine poi ho avuto il privilegio di incontrarla e apprezzarla. Interpretava con delicatezza tanti dei valori dai quali nasceva lo sguardo di Sgorlon. Esprimo le condoglianze ai suoi familiari."https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/addio-a-edda-agarinis-moglie-di-carlo-sgorlon/2/234574


13 gen 2021

Minacce di morte al giornalista Giuseppe Ragogna

 


12 gennaio 2021

Giuseppe Ragogna, ex direttore del Messaggero Veneto e opinionista del settimanale il Friuli, dove tiene una rubrica, ha presentato oggi alla Polizia postale di Pordenone una querela per minacce di morte.
Nei giorni scorsi, il giornalista aveva trovato un inquietante commento a un suo post, condiviso su un gruppo Facebook, nel quale accostava l'assalto al Congresso americano all'irruzione di un gruppetto di Casapound in Consiglio regionale. "Giuseppe Ragogna - recita il messaggio - sai quanti di noi sparerebbero volentieri alla tua misera persona e a tutti quelli come te, affetti irrimediabilmente da disturbi mentali".
Ragogna non è nuovo a messaggi offensivi. "Negli ultimi due anni - spiega - sono stato bersaglio di questo tipo di commenti in più di un'occasione per il mio impegno di volontario nell'aiutare gli immigrati che si trovano in Friuli. E avevo già presentato due querele per azioni di diffamazione nei miei confronti, avvenute su un profilo Facebook individuale e su un altro di gruppo, in questo caso con il concorso di altri utenti. Adesso il nuovo messaggio minaccioso, intimidatorio e offensivo, questa volta con toni ancora più aggressivi".
"Ora basta. Non è pensabile - continua il giornalista sul proprio profilo Facebook - che tutto scorra sempre sottotraccia, assecondando la deriva di odio. Reagire attraverso le leggi di tutela è un’azione per ribadire il diritto e la dignità di esprimere opinioni e pensieri, magari anche scomodi e controcorrente, senza essere offesi o minacciati. Nessuno deve sentirsi costretto ad abbandonare i social, anche perché attraverso queste piattaforme passano flussi importanti di informazioni. Meglio contenere, invece, l’avvelenamento dei pozzi".

Anche Ordine dei giornalisti e Assostampa Fvg si schierano con Ragogna. “L'inaccettabile messaggio rientra in un’attività denigratoria che dura da tempo, da quando ancora ricopriva il ruolo di vicedirettore del Messaggero Veneto e continua anche oggi che si occupa di temi legati a volontariato, emarginazione e migrazioni. Sono già diverse le querele per diffamazione che ha dovuto depositare in Procura. Accanto alla solidarietà al collega, richiamiamo ancora una volta i principi dell’Art. 21 della Costituzione che sancisce il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero. Vale in primis per i giornalisti, sempre più sotto attacco negli ultimi mesi, e vale per tutti i cittadini".https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/minacce-di-morte-al-giornalista-giuseppe-ragogna/2/234572

La mia solidarietà al giornalista Giuseppe Ragogna!

12 gen 2021

In Friuli preoccupa l'andamento della curva dei contagi.

 


Nell'ospedale di Udine oggi 15 pazienti in area covid,i reparti sono pieni,non ci sono più posti liberi.Le autombulanze  con i pazienti attendono anche 6 ore per il ricovero.In aiuto del Pronto soccorso sono arrivati i volontari dei radioamatori,quelli che si erano attivati al tempo del terremoto dal 1976.Un plauso ai volontari.

L'adesione dei medici alla vaccinazione anti Covid in Friuli Venezia Giulia è arrivata al 74 per cento, con una punta per quelli dipendenti del Sistema sanitario regionale che arriva al 96 per cento (nel 2019 per l'antinfluenzale era al 18 per cento). Inoltre, relativamente al programma d'immunizzazione, adottando il corretto parametro di valutazione del rapporto dosi su abitanti, la nostra regione si colloca tra le prime in Italia.

Come spiega il vice presidente del Fvg, Riccardo Riccardi, nel corso di un incontro telematico con i presidenti degli ordini dei medici, nel giro di una decina di giorni terminerà la prima fase delle immunizzazioni e si avvierà, previa fornitura delle dosi necessarie da parte della struttura commissariale, quella dedicata agli over 80 e agli operatori e agli ospiti delle strutture per disabili.

A tal riguardo da parte di Riccardi è stata comunicata la piena disponibilità della Regione a coprire le spese assicurative per i medici che volontariamente si offriranno a far parte delle
equipe che garantiranno la vaccinazione su larga scala.

In relazione all'attuale andamento della curva dei contagi in regione, il Riccardi ha sottolineato che numeri delle nuove positività al virus e dei ricoveri indicano una situazione particolarmente delicata della pandemia.

Nel frattempo, a Roma questa mattina sono arrivate le prime 47mila dosi di vaccino Moderna. Dopo le procedure di stoccaggio in una stanza adibita all'interno dell'istituto superiore di sanità, saranno distribuite alle Regioni, trasportate dai furgoni di Poste Italiane. Attesa per oggi, direttamente nei centri regionali, anche la prima parte della nuova fornitura del prodotto Pfizer BioNtech....continua

https://www.ilfriuli.it/articolo/salute-e-benessere/covid-in-fvg-il-96-per-cento-dei-medici-ha-aderito-alla-vaccinazione/12/234537


7 gen 2021

Oggi per la chiesa ortodossa è Natale



OGGI 7 GENNAIO GLI ORTODOSSI FESTEGGIANO IL NATALE.

Auguri a tutti gli amici di questa fede cristiana.

Trieste-tempio di San Spiridione


Il 7 gennaio è il giorno di Natale per le Chiese orientali cattoliche e le Chiese ortodosse che seguono il calendario giuliano.

Dove si festeggia?

In Medioriente, ma anche per la Chiesa cattolica greco-ucraina e per i cristiani ortodossi che vivono in Russia, Bielorussia, Serbia, Croazia, Macedonia e per altri ancora. Particolare la situazione in Egitto, dove i cattolici del Cairo e di Alessandria, con le rispettive province, hanno già celebrato la nascita di Gesù il 25 dicembre, mentre quelli che vivono nell’ Alto Egitto festeggiano il 7 gennaio, insieme agli ortodossi.

Perché il 7 gennaio?

Bisogna tener presente che nel 1582 papa Gregorio XIII decise di modificare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano. Per questo motivo i giorni tra il 5 ed il 14 ottobre 1582 furono cancellati e quindi il nostro 25 dicembre diventa il 7 gennaio. Alcuni ortodossi però hanno preferito adattarsi al cambiamento: in Grecia, ad esempio, il Natale coincide con quello cattolico.

La data del 7 gennaio non è dovuta a una volontà “scismatica” come ancora alcuni ritengono, ma per un mero motivo di calendario. «La maggior parte delle chiese ortodosse di tutto il mondo utilizzano il calendario giuliano, creato sotto il regno di Giulio Cesare nel 45 a.C., e non hanno adottato il calendario gregoriano, proposto dal latino papa Gregorio di Roma nel 1582», ha spiegato l’ Archimandrita Christopher Calin, decano della cattedrale ortodossa russa. Il Natale anche gli ortodossi lo festeggiano il 25 dicembre, solo che nel loro calendario in uso questa data cade sul “nostro” 7 gennaio (per cui l’ Epifania per loro diventa la Vigilia di Natale, ndr): «il Natale è ancora conservato il 25 dicembre, che sembra appena cadere ritardo di 13 giorni sul calendario giuliano», conclude Calin.

Come si festeggia?

Secondo la tradizione, il Natale ortodosso viene preceduto da un lungo periodo di digiuno e preghiera che dura addirittura quaranta giorni. Il digiuno non è totale, si può mangiare il pesce il mercoledì ed il venerdì. A Natale gli ortodossi usano offrire candele e germogli di grano. Nel giorno della vigilia, invece, il digiuno diventa rigidissimo e prevede il consumo di cibo "socivo" ovvero grano lesso e frutta.

Il digiuno si conclude generalmente in chiesa con la solenne Messa di Mezzanotte. Terminata la preghiera i fedeli intonano l’ inno di Natale ed al centro della chiesa viene portata l’ icona che rappresenta la festività: una candela accesa che simboleggia la Stella Cometa. A quel punto il digiuno è terminato, i fedeli consumano il pane benedetto. A differenza dalla Chiesa cattolica, nei paesi ortodossi non esiste il presepe come rappresentazione della nascita di Cristo. Addobbare l'albero di Natale è invece una tradizione comune. Le tradizioni variano comunque da Paese a Paese: in Grecia, invece di Babbo Natale, i bambini ricevono i regali da San Basilio il 1° di gennaio. In Bulgaria i fedeli bruciano un tronco di legno per tutta la notte della vigilia, e le scintille simboleggiano la prosperità dell’ anno nuovo e alla fine del pranzo non sparecchiano il tavolo, per lasciare gli avanzi per i cari defunti. Durante la cena della vigilia in Russia si consumano il miele e l’ aglio, che simboleggiano la dolcezza e l’ amarezza della vita.

https://m.famigliacristiana.it/articolo/natale-ortodosso-ecco-perche-si-festeggia-il-7-gennaio.htm

3 gen 2021

Il Dan emigranta in televisione - Dan emigranta po televiziji

 


A causa delle misure per contenere il coronavirus, salterà anche il tradizionale appuntamento dell’Epifania  con il Dan emigranta, la principale manifestazione degli sloveni della provincia di Udine. Al suo posto la sede Rai per il Friuli Venezia Giulia realizzerà una trasmissione, con immagini di repertorio, dedicata al ventesimo anniversario dell’approvazione della legge statale di tutela della minoranza slovena e sopratutto dei benefici che essa ha portato agli sloveni di Benecia, Resia e Valcanale. La trasmissione andrà in onda mercoledì 6 gennaio su Rai 3 bis.

Na začetku novega lieta bo odpadu Dan emigranta, narguorš kulturna in politična prireditev Slovencu v videnski provinci, ki je po navadi na guod Svetih Treh kralju. Namest velike prireditve v teatru Ristori v Čedadu bojo tele krat parpravili posebno televizijsko oddajo s posnetki preteklih Dnevu emigranta. Oddajka bo osredotočena na dvejsto oblietnico, odkar je italijanski parlament sparjeu zakon, leč ki varje slovenski jezik in kulturo in še posebno na pardobitrve, ki jih je parnesu Slovencam v Benečiji, Reziji in Kanalski dolini. Spregovorili bosta tudi pokrajinski predsednici SSO Anna Wedam in SKGZ Luigia Negro. Oddajo, ki bo nastala pod režijo Jasmin Kovic, bojo v sriedo 6. ženarja pokazali na trečji mrieži bis od italijanske televizije RAI.

https://www.dom.it/dan-emigranta-po-televiziji_il-dan-emigranta-in-televisione/

29 dic 2020

Scossa di terremoto di 6,3 gradi in Croazia

Sono vicina al popolo croato-Ja sam blizu hrvatskom narodu


La terra ha tremato alle 12.19 nella zona di Zagabria, a 217 chilometri da San Dorligo. Ingenti i danni. Chiusa la centrale nucleare di Krsko. In pre-allerta la Protezione civile 

Forte scossa di terremoto alle 12.19 in Croazia. Stando alle prime, ancora parziali, informazioni, si tratta di un sisma di 6.3 registrato sempre nella zona a sud-est di Zagabria, a 217 chilometri da San Dorligo.

In base ai primi dati dell'Ingv, l'epicentro, abbastanza superficiale, si trova in prossimità da Sisak, a metà strada tra Zagabria e il confine con la Bosnia.

Dalle informazioni che arrivano dalla zona, i danni sono ingenti, con diversi edifici che hanno subito crolli, interruzione di elettricità e linee telefoniche nelle località più vicine all'epicentro, in particolare a Petrinja. Ci sarebbero vittime e feriti, anche se al momento non ci sono ancora informazioni ufficiali.

La scossa è stata chiaramente percepita in tutta la nostra regione, dalla montagna alla costa.

In Comune a Udine, dove era in corso la conferenza stampa di fine anno della Giunta, diverse persone sono uscite in strada. Tante le persone che hanno lasciato abitazioni o uffici, ma non ci sono notizie di danni.

Il sito della centrale nucleare di Krsko informa che l'attività è in stato di Stop Imprevisto. I valori di irraggiamento misurati sono nella norma sia a Krsko sia nei pressi della centrale. Arpa Fvg a breve verificherà i dati dei sensori regionali.

Protezione civile Fvg in pre-allerta. "Ho appena parlato con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, il quale è in contatto con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendogli sapere che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è pronta a partire". Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi dalla centrale operativa di Palmanova.

A seguito della scossa di terremoto avvertita anche in Friuli Venezia Giulia, il sistema della Protezione civile regionale è in stato di preallerta. "Al momento - spiega Riccardi - non sono stati segnalati danni a persone o cose nella nostra regione. Abbiamo però attivato immediatamente un collegamento con il dipartimento nazionale della Protezione Civile. Nel caso si ravvisasse la necessità di dare supporto alle zone maggiormente colpite dal sisma, le nostre squadre sono pronte a partire".

"Il centralino del Numero unico dell'emergenza - aggiunge Riccardi - ha già ricevuto oltre 150 chiamate in un'ora a seguito della scossa avvertita nella nostra regione".

L'area è la stessa dove ieri erano state registrate due scosse, una di 5.2 gradi alle 6.28 (con epicentro a 47 chilometri a sud est di Zagabria) e una alle 7.49 di magnitudo 4.8 (ML Richter) con epicentro poco distante dalla prima, a 51 chilometri a Sud Est di Zagabria. L'attività sismica, quindi, è probabilmente collegata.

A marzo, una scossa di magnitudo 5.3 aveva colpito la città di Zagabria, provocando un morto e 27 feriti. Tanti gli aiuti che eranno arrivati anche dalla nostra regione.

Notizia in aggiornamento

https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/scossa-di-terremoto-di-63-gradi-in-croazia/2/233883


28 dic 2020

Calendario transfrontaliero 2021

 


Probabilmente è l’unico calendario realizzato in sinergia tra due comuni di Stati diversi, quello edito anche quest’anno dalla cooperativa «Most» per conto delle municipalità di Taipana/Tipana e Kobarid nonché dell’associazione «Don Eugenio Blanchini». È un’ iniziativa che si ripete ormai da diversi anni e incontra, a ogni pubblicazione, un riscontro entusiastico. In primo luogo per le belle foto  scattate da Maurizio Buttazzoni e Igor Baloh. Il calendario/ koledar 2021 è a disposizione nella sede della Cooperativa Most e dell’associazione Blanchini a Cividale (Borgo San Domenico 78). Contiene anche gli auguri dei due sindaci, Alan Cecutti, di Taipana: «Un Augurio di buone feste natalizie con la speranza che il nuovo anno riporti felicità, amore e tranquillità in ognuno di noi, nel riscoprire i valori della famiglia, delle amicizie e delle collaborazioni. Felice anno 2021 a tutti». Marko Matajurc, di Kobarid: «Želim vam, da bo praznični čas prežet z upanjem, zdravjem in veseljem ter da vaše domove napolnijo mir, toplina in optimizem. Vesele božične praznike in vse dobro v novem letu 2021!».

https://www.dom.it/cezmejni-koledar-2021_calendario-transfrontaliero-2021/?fbclid=IwAR1k9Zf_do-M74bLsPBw6P63Lpmr3Kdk30BBtPIcPsDGYgg0YFYHLYiSFdU

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