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FIORI SPONTANEI DI MONTAGNA

 










IN FRIULI LA VENDEMMIA E' IN ANTICIPO

  In Friuli quest'anno la vendemmia è in anticipo di quindici giorni.Hanno iniziato a raccogliere il Pinot grigio e il Prosecco.Il raccolto sarà inferiore agli altri anni,ma sarà ottimo.L'anticipo è dovuto all'instabilità del tempo ,l'uva deve essere sana e la buccia senza spaccature.

Pinot grigio


  • colore: giallo paglierino più o meno intenso
  • odore: caratteristico
  • sapore: asciutto, pieno, armonico



Prosecco

Grappolo: grande piramidale spargolo talvolta con acinellatura evidente, acino medio sferoidale, buccia giallo dorata pruinosa, sottile.
Caratteristiche: vitigno di elevata vigoria per cui predilige forme di allevamento espanse e potature lunghe. Data la precocità di germogliamento è sensibile alle brinate primaverili. La produzione è in genere abbondante ma non sempre costante; ha una certa sensibilità all’oidio e va soggetto a colatura o acinellatura.

Negli ultimi anni ha trovato una certa diffusione anche in Friuli Venezia Giulia, soprattutto in provincia di Pordenone.

caratteristiche dal web

Le quattro sante e l'imperatore

proverbio friulano

 


  • Par deventâ vecjos baste vê paziènce di vivi. 

  • Per invecchiare basta aver pazienza di vivere.

LE PAROLE DELLA SETTIMANA

 INCENDI in Friuli pare finita l 'emergenza incendi.Si stanno esaminando le cause:il caldo,la siccitè,il dolo.I boschi ci metteranno 50 anni a tornare quelli di una volte.


FERRAGOSTO  tutto esaurito ,è il mare a farla da padrone. Ad oggi “la stagione estiva non è ancora riuscita a raggiungere i numeri del pre-Covid, ma siamo abbastanza vicini grazie soprattutto agli stranieri, provenienti da Germania, Austria, Olanda.

Lignano

  

INCIDENTI  17 agosto Forni di sopra -si perde in montagna,recuperato nella notte

8 agosto 3 incidenti in montagna ecc,tantissmi altri incidenti anche mortali.





Gli incidenti solitamente sono dovuti a  d abbigliamento inadatto.


Per andare in montagna, vestitevi a cipolla: meglio potersi coprire o scoprire un po’ alla volta.
I capi più adatti per la montagna:

  • Giacca, possibilmente guscio esterno in materiale tecnico e piumino interno staccabile
  • Pile o felpa
  • Maglietta a maniche lunghe
  • T-shirt e/o canottiera, ma fate attenzione perché il cotone assorbe l’umidità per cui non è ideale se pensate di camminare molto e di sudare. Meglio tessuti tecnici ad hoc che disperdono l’umidità.
  • Scarpe: se pensate di passeggiare un paio di sneaker alla moda o scarpe da trekking alte o basse..

Topi e zecche trasmettono malattie.

Nell’ultimo periodo è dilagato un nuovo allarme, quello per i topi da collare gialloSono delle specie che vivono per lo più nella vicina Slovenia, ma è bene stare attenti anche nella nostra regione. Le loro deiezioni contengono dei batteri che se entrano nel sistema respiratorio dell’uomo possono causare problemi ai reni e persino la morte. “Per questo motivo è importante non raccogliere i frutti del bosco, come fragole e mirtilli“, sottolinea Tulisso.

Continuando, tra gli animali più pericolosi per l’uomo ci sono le zecche. Se da un lato è importante prevenirle, dall’altro bisogna stare attenti quando si cammina nei sentieri. Il consiglio è quello di mettere i pantaloni all’interno delle calze, e nel caso sfortunato, di ricorrere all’uso dei repellenti. Il pericolo delle zecche è la trasmissione della malattia dell’encefalite all’uomo: queste prima pungono un animale con l’encefalite, poi possono passare i batteri del virus alle persone. Un’altra malattia trasmissibile dalle zecche è il morbo di Lyme, che si può trattare con specifici antibiotici. “Quando bisogna estrarre una zecca, è necessario sfilarla direttamente non ruotarla, perché altrimenti la testa si stacca – raccomanda Tulisso – usando delle pinzette ricurve e rotonde, solo così si può estrarre la zecca intera”.

Camosci, vipere e processionarie.

Sottovalutato dai più il problema che in realtà porta la presenza degli stambecchi e dei camosci. “Se sono vicini è meglio non avvicinarli, ma se sono lontani è meglio prestare massima attenzione perché muovendosi possono far cadere dei sassi che scendendo sono più veloci – illustra Tulisso – per proteggersi è sempre bene portare un caschetto”.https://www.montagnadiviaggi.it/2021/04/montagna-estate-abbigliamento-come%20vestirsi.html

eADV

E' SUCCESSO IN FRIULI

 


«Con tutte le sfighe, pure un dottore negro... Non toccarmi, eh? Che mi attacchi le malattie». E ancora, una serie di insulti irriferibili. Pronunciati da un paziente di sessant’anni, residente nel Trevigiano, che poco dopo le 4 della notte tra martedì 16 e mercoledì 17 agosto è arrivato in ambulanza al punto di primo intervento sanitario di Lignano Sabbiadoro. Qui ha iniziato a inveire contro il dottor Andi Nganso, medico della Croce rossa: 35 anni, a diciannove si è trasferito in Italia per studiare e qui - a Caorle - ha messo radici. Un attacco verbale violento, senza senso, prolungato.da noi del Messaggero veneto

Blog NO PROFIT

  1. Libertà di utilizzare, copiare, modificare e distribuire un prodotto dell'ingegno, a condizione che ne venga garantita la gratuità.


Questo blog è no profit. La sottoscritta non ha nessun tipo di guadagno  e non mi interessa averli. Lasciate stare le varie proposte di affiliazioni a fonte di guadagno, perché questo spazio deve essere lasciato fuori dalla logica dei profitti e dei suoi derivati. Tra l'altro sono una ferma sostenitrice del Copyleft e del libero scambio d'idee.

Il copyright (termine di lingua inglese che letteralmente significa "diritto di copia") è un termine che identifica il diritto d'autore nei paesi di common law, dal quale però differisce sotto vari aspetti. Ciononostante, il termine viene comunemente usato anche per indicare genericamente la normativa sul diritto d'autore degli ordinamenti di civil law.

È solitamente abbreviato con il simbolo ©. Quando tale simbolo non è utilizzabile si riproduce con la lettera "c" posta tra parentesi(c) o (C).[1] In base alla Convenzione di Berna è stata introdotta la regola della durata più breve.


OLga


Taipana per i bambini e la sicurezza

 



Ora che la nuova amministrazione comunale di Taipana/ Tipana è insediata e la giunta del confermato sindaco Alan Cecutti è del tutto operativa, proseguono a ritmo spedito gli interventi programmati sul territorio.

A Platischis/Plestišča sono quasi del tutto completati i lavori della nuova area giochi, che sarà presto pronta ad accogliere i bambini, nonché il campetto da calcio sintetico, pronto in vista del torneo del paese e dei festeggiamenti estivi nella frazione, quest’anno in programma per il fine settimana del 21 agosto.

In località Ponte Sambo/Raune, invece, sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza e ripristino del rio presente nella località.

L’intervento si era reso necessario al fine di tutelare la viabilità comunale e il Bed and Breakfast Nido delle Naiadi. (L. L.)

https://www.dom.it/za-otroke-in-varnost-v-obcini-tipana_taipana-per-i-bambini-e-la-sicurezza/

IL TELEFONO

 

Due numeri


MARINO MORETTI

IL TELEFONO

Sei tu, sei tu, sei tu. Mentre ti parlo,
mentre t'ascolto, immobile, mi pare
che la tua voce seguiti a vibrare
in questo orecchio mio per lacerarlo.

Sei tu, sei tu. La tua voce mi giunge
da una profondità d'anima oscura.
Io ti rispondo, amica, ma ho paura,
ché vicina mi sei tu che sei lunge.

Ho paura di te, di questo ordigno
che al povero cuor mio che più non sogna
dona la voce tua, la tua menzogna
come per uno spirito maligno.

Che vuoi da me? Che mi domandi ancora?
L'ultimo sogno cadde come un frutto.
Io nulla vedo, nulla voglio, tutto
ciò che fu mio lasciò la mia dimora.

E mi par quasi che fra tanto fasto
d'illusioni solo questo ordigno
fedele al muro, come un vecchio scrigno
pieno d'accenti tuoi, mi sia rimasto.

Tu parli e io vedo il tuo bianco profilo
un po' chinato sopra l'apparecchio
mentre raccogli nell'intento orecchio,
più che il mio dire incerto, il mio respiro:

tu parli e io non t'ascolto: non t'ascolto
perché ti vedo: vedo d'improvviso
una lieve penombra di sorriso
ch'erra nel volto tuo, chino e raccolto...

Ah ridi ridi ridi tu che sei
bella e ami solo la tua gioventù.
Io? Ti rispondo, ma non sono più
che due numeri: 10-36.

(da Poesie di tutti i giorni, Ricciardi, 1911)

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L’introduzione del telefono in Italia risale al 1877, quando fu attivata la linea tra due apparecchi che mettevano in comunicazione una caserma dei pompieri di Milano con la stazione di Porta Venezia della tranvia per Monza. Solo quattro anni dopo fu installata a Roma la prima linea civile. È con il nuovo secolo che il telefono inizia a diffondersi: entra anche nella poesia di Marino Moretti, come una cosa ancora estranea però al catalogo lirico classico, viene notata nel mondo crepuscolare del poeta romagnolo più che per la sua capacità di porre in comunicazione due persone lontane per quel suo trasformare gli utenti in numeri spersonalizzandoli, privandoli di un’identità.

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FOTOGRAFIA © THE SPRUCE CRAFTS

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  LA FRASE DEL GIORNO   

Il telefono è il più grande fastidio tra le comodità e la più grande comodità tra i fastidi.
ROBERT STAUGHTON LYND




Marino Moretti (Cesenatico, 18 luglio 1885 – 6 luglio 1979), poeta, romanziere e drammaturgo italiano. Nell’ambito del crepuscolarismo descrive vicende semplici ambientate nella provincia romagnola, con personaggi dimessi come il suo stile, che talvolta lascia balenare vene di umorismo.

Proverbi in lingua friulana

 


Vin e amîs, un paradîs.

Vino e amici, sono un paradiso.


Ogni mês si fâs la lune, ogni dì s’impare une

Ogni mese si fa la luna (nuova), ogni giorno si impara qualcosa.


Se il cûr ti dûl torne in Friûl.

Se il cuore ti duole, torna in Friuli.

ESTATE NELLE VALLI - Natisone Outdoor

Guerra in Ucraina, quale futuro per la memoria europea?

Mappa d'Europa - © Shutterstock

 Alla radice del conflitto in corso, c’è anche la diversa percezione che i vari paesi europei hanno della sconfitta del nazifascismo e del crollo dell’Unione Sovietica. Una “guerra simbolica” che andava avanti da tempo

25/07/2022 -  Francesco Brusa

(Pubblicato originariamente il 16 giugno Dinamopress.it  )

Ha detto Julian Assange, che al momento rischia di essere estradato dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, che «negli ultimi anni, le guerre iniziano molto spesso per via di bugie diffuse dai media». Di sicuro, almeno sul piano discorsivo, quella della Russia contro l’Ucraina è stata preceduta da una palese mistificazione, che Putin ha “formalizzato” nella sua dichiarazione del 22 febbraio e che le élite russe hanno poi più volte ripreso e rimaneggato col procedere dell’attuale invasione: la necessità di mettere in atto una “de-nazificazione” del territorio e della popolazione nella vicina repubblica.

Il riferimento più diretto, com’è noto, è agli eventi dell’Euromaidan del 2013-14 in cui una sollevazione popolare rovesciò il governo dell’allora presidente ucraino Yanukovich e in cui ottennero grande visibilità e spazio di agibilità politica le forze di ispirazione nazionalista e neo-nazista di Pravy Sektor e Svoboda (con la conseguente formazione del battaglione Azov, che combatterà poi in Donbass). Ma, al di là delle contingenze specifiche, le affermazioni del presidente russo e dei suoi sodali affondano in un più ampio processo di costruzione della memoria e di “re-invenzione del passato” che prosegue da decenni, e non solo in Russia ma sull’intero territorio europeo.

Ma, anzi, è forse lecito affermare che pure il periodo post-Guerra Fredda è di fatto cominciato con una sorta di “menzogna”, o perlomeno di omissione: il fatto che, benché fredda, quella appena conclusa fosse appunto una guerra, con i suoi vincitori e i suoi vinti. E i vinti, chiaramente, furono l’Unione Sovietica (come entità ed esperienza politica complessa, non solo territoriale) e una certa concezione del “comunismo” (non solo a est).

Ma, al di là dei grandi proclami (che fin dall’inizio andavano comunque in direzioni lievemente divergenti: se Gorbachëv parlava dell’Europa come «casa comune» dei popoli, sottintendendo una visione implicitamente pluralistica, il suo omologo Bush sognava un’Europa «whole and free», ponendo l’accento su una concezione delle democrazia di stampo più smaccatamente liberale), un tale dato di fatto non fu mai realmente certificato in maniera condivisa. Non fu certificato, cioè, da un tentativo ampio e concordato di ridisegnare gli assetti globali, o quantomeno regionali, e soprattutto dal tentativo di elaborare un’interpretazione condivisa – fra “est” e “ovest” – di cosa fosse stata l’esperienza nazifascista e la seconda Guerra Mondiale, che significato attribuire al termine “totalitarismo” e quali esigenze portava con sé, da ambedue i lati del muro, la fine della Guerra Fredda.

continua a leggere https://www.balcanicaucaso.org/aree/Ucraina/Guerra-in-Ucraina-quale-futuro-per-la-memoria-europea-219021

Per non irritare i follower russi non scriverò più nulla sulla guerra Russia Ucraina!!!

Un bambino al mare


 Il grandissimo Gianni Rodari ci accompagna tutto l'anno ... anche a #Ferragosto!

-Un bambino al mare -
Conosco un bambino così povero
che non ha mai veduto il mare:
a Ferragosto lo vado a prendere
in treno a Ostia lo voglio portare.
“Ecco, guarda, gli dirò
questo è il mare, pigliane un po’!”
Col suo secchiello, fra tanta gente,
potrà rubarne poco o niente:
ma con gli occhi che sbarrerà
il mare intero si prenderà.
.
.

BUON FERRAGOSTO

catena dei Musi
Alta Va Torre

 Il Ferragosto è una festività di origine romana antica, celebrata il 15 agosto in Italia, a San Marino e nel Canton Ticino. Il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta, grigliate, pranzi al sacco e, data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni nelle piscine, nelle acque marine, fluviali o lacustri. Molto Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.

Nel corso dei festeggiamenti in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli; gli animali da tiro (buoiasini e muli) venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Queste tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, nel "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto. La denominazione "palio" deriva dal pallium, il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma.[1]

In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.[2]

La festa originariamente cadeva il 1º agosto. Lo spostamento si deve alla Chiesa cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell'Assunzione di Maria.[3]

Il Ferragosto durante il fascismo

La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, il regime organizzava centinaia di gite popolari. In particolare dal ferragosto 1931 al settembre 1939 ciò fu favorito dall'istituzione dei Treni popolari speciali, inizialmente solo di 3ª classe, con prezzi fortemente scontati.[4]

L'iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L'offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva due formule, "Gita di un sol giorno", nel raggio fino a circa 100 km, e "Gita dei tre giorni" con raggio fino a circa 200 km.[5]. Essi furono popolarmente ribattezzati "treni di ferragosto", benché, secondo fonti autorevoli, un regime tariffario popolare fosse applicato per tutta la stagione estiva.[6]

Grazie a queste gite molte famiglie italiane ebbero per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le città d'arte; dato che il vitto non era compreso, nacque anche la tradizione del pranzo al sacco.

Il Ferragosto nella cultura di massa

diffuso anche l'esodo verso le località montane o collinari in cerca di refrigerio

https://it.wikipedia.org/wiki/Ferragosto

In Val Resia/Rezija


vedi meglio qui https://www.parcoprealpigiulie.it/documents/2058/Depliant_SmarnaMisa.pdf


In Alta Val Torre/Terska dolina



Il nome del paese è Zavarh e non Zawarh ve lo dico perchè c'è il solito che ogni anno modifca il nome.Lo sapete perchè:non vuole essere di origine slovena msa di altra etnia-E' una storia lunga questa!!!

Ci facciamo in tre per festeggiare la settimana di Ferragosto nelle Valli del Natisone!
Iscrizioni ancora aperte!
Potrebbe essere un'immagine raffigurante albero, attività all'aperto e il seguente testo "PROLOCO NEDIŠKE DOLINE VALLI DEL NATISONE DOMENICA 14 AGOSTO ALLE 8.30 LUNGO IL CAMMINO DELLE CHIESETTE VOTIVE DELLE VALLI DEL NATISONE: LA TAPPA 5 VENERDÌ 12 AGOSTO ALLE 15.30 MINI AGRIBUS DELLE VALLI:1 FORMAGGI CAPRA DI MUCCA DELLE VALLI DEL NATISONE LUNEDI' 15 AGOSTO ALLE 9.30 PASSEGGIATA LUNGO IL FIUME NATISONE, OASI DI BENESSERE"

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