Ieri, 20 agosto, era la Giornata Mondiale della zanzara (World Mosquito Day) istituita per ricordare il medico britannico, Ronald Ross, che per primo scoprì la relazione tra le zanzare e la temibile malattia della malaria, scoperta proprio il 20 agosto del 1897 e che gli valse il Premio Nobel nel 1902. Il batteriologo iniziò a studiare la malattia tropicale dal 1892, ricercando anche metodi per proteggersi dalla trasmissione della malattia, evitando così molti decessi. continua a leggere
La zanzara tigre (Aedes albopictus Skuse, 1894) è un insetto appartenente alla famiglia Culicidae
La zanzara tigre è lunga dai 5 ai 10 millimetri, dimensioni medie per una zanzara. È vistosamente tigrata di bianco e nero. I maschi si contraddistinguono dalle femmine in quanto sono più piccoli di circa il 20%; nonostante ciò possiedono una morfologia molto simile. Come tutte le specie di zanzare, le antenne dei maschi sono decisamente più folte rispetto a quelle delle femmine. I palpi mascellari dei maschi sono più lunghi delle loro proboscidi; invece i palpi mascellari delle femmine sono molto più corti.[1][2]
La zanzara tigre è una zanzara diurna, che esplica la propria attività principalmente nel tardo pomeriggio e nelle prime ore del mattino. Viene definita "antropofila" poiché ha una spiccata preferenza per il genere umano. È la specie più rappresentata negli ambienti urbani, dove trova molteplici luoghi adatti alla propria riproduzione e numerosi ospiti su cui pasteggiare.
Le femmine depongono le uova sulle pareti di contenitori di varia natura in grado di contenere acqua. Prediligono luoghi piccoli e scuri che simulano il loro ambiente naturale, rappresentato da piccole cavità presenti negli alberi delle foreste tropicali da dove provengono. Negli ambienti urbanizzati, la loro scelta ricade su tutti quei piccoli contenitori presenti nei giardini e terrazzi (piccole anfore, sottovasi, pozzetti di raccolta dell'acqua piovana, grondaie, giochi per i bambini, annaffiatoi), ma anche lungo le strade, nei parchi, piazzali e strade.
Le uova resistono alla siccità e possono sopravvivere oltre 6 mesi in queste condizioni, ma per schiudere e avviare così il ciclo larvale dovranno necessariamente essere sommerse dall'acqua. Il ciclo vitale si compone di 4 distinte fasi: uovo, larva, pupa e adulto. Le larve e le pupe possono svilupparsi solo ed esclusivamente in presenza di acqua. La zanzara tigre ha un limitato raggio d'azione (meno di 200 metri), perciò i luoghi di deposizione delle uova sono vicini a dove se ne osserva la presenza.[3]
Essendo anch'essa molto comune in Europa, si può facilmente confondere la zanzara Culiseta annulata con la zanzara tigre, poiché entrambe hanno un disegno circolare bianco e nero sulle zampe. La zanzara Culiseta annulata però non si trova in densità ugualmente alte; inoltre questa specie non possiede la caratteristica linea bianca che va dal centro della testa fino al torace. È decisamente più grande di Aedes albopictus ed ha una striatura beige e grigia e non bianca e nera come la zanzara tigre. Sulle ali si riconoscono delle venature e quattro punti neri, ma non ben definiti.
Nell'area mediterranea orientale si può confondere Aedes albopictus con Aedes cretinus, che appartiene anch'essa al sottogenere Stegomyia e utilizza simili raccolte d'acqua per la riproduzione. Pure Aedes cretinus possiede una striscia bianca sullo scuto, che finisce però poco prima dell'addome; inoltre sono visibili due ulteriori striature bianche a destra e a sinistra della striscia centrale. Al momento, Aedes cretinus è diffusa solamente sulle isole di Cipro e Creta, in Grecia, Macedonia del Nord, Georgia e in Turchia.[4]
Nelle ultime settimane si sono verificati diversi casi accertati di infezione da West Nile Virus in Veneto, i cui casi probabili e confermati alla data di oggi sono 175. Il dato è riportato nell'ultimo Bollettino regionale sulla sorveglianza delle arbovirosi.
Di questi, 87 sono casi di febbre (Wnf) e 88 di malattia neuro-invasiva (Wnnd). Sono stati 9 i decessi, di individui con età media di 83,9 anni e per l'88,9% maschi. Il bollettino offre, inoltre, un quadro sulle altre infezioni, trasmesse sempre attraverso la puntura di artropodi (essenzialmente zanzare e zecche). In particolare, si contano 15 casi di febbre Dengue, di cui 14 confermati, due di Toscana virus e 31 di infezione da virus Tbe per morso di zecca, dei quali 19 nella forma di encefalite e 12 di infezione.
immagini dal web
Io odio le zanzare.
RispondiEliminaQuest'anno poi siamo pieni.
RispondiEliminaanche io odio le zanzare!
RispondiEliminaCara Olga,
RispondiEliminaSiamo fortunati ad avere i nostri piccoli pipistrelli che si prendono cura delle zanzare! Mai un problema.
Abbracci,
Mariette
Hi Olga! I didn't know there was a World Mosquito Day! This is a big news for me. I don't like mosquitoes, lucky there aren’t this year.
RispondiEliminaOlga I wish you a nice afternoon and evening!
Grande post, Olga, pieno di interessanti informazioni. Non conoscevo l'esistenza della giornata mondiale della zanzara.
RispondiEliminaBuon proseguimento di domenica!
Bonita entrada.
RispondiEliminaSaludos.
Questa estate mi hanno massacrata le zanzare!!
RispondiEliminaA chi lo dici...
RispondiEliminaBoa tarde de segunda-feira.
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