![]() |
Secondo alcune stime, la fuoriuscita di tutto il metano contenuto nelle tubature potrebbe causare fino a 14 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, circa il 32% delle di quelle annuali della Danimarca |
I danni subiti negli scorsi giorni dal gasdotto Nord Stream – il principale collegamento energetico tra la Russia e l’Europa – nel tratto di mar Baltico tra Svezia e Danimarca rischiano di avere un impatto piuttosto significativo anche sull’economia dell’Italia. A rivelarlo è una nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def), ovvero il principale dossier di programmazione finanziaria, la cui prima versione era stata presentata dal governo lo scorso aprile e aveva ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. Si stima una minor crescita del Pil per 2022 e 2023, e una crescita superiore alle aspettative nel 2024 e nel 2025 per via di un “effetto rimbalzo”.Nel corso degli ultimi mesi, il governo guidato da Mario Draghi ha lavorato per sganciarsi il più velocemente possibile dal gas russo, che prima dell’invasione dell’Ucraina di febbraio costituiva circa il 40% degli importi del nostro paese. Secondo alcune stime che sono state condivise da Bloomberg qualche giorno fa da fonti definite vicine alla vicenda, ad oggi siamo dipendenti dal gas russo per il 10%. Inoltre, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha fatto sapere qualche giorno fa che l’obiettivo di riempire gli stoccaggi di gas fino al 90% è stato raggiunto in anticipo rispetto alle aspettative.Nonostante sembri che l'Italia possa resistere all’inverno senza dover temere una carenza di gas, i danni al Nord Stream potrebbero comunque avere un impatto significativo sulla nostra economia. Ciò deriva principalmente dal prezzo del gas sul Title transfer facility (Ttf) di Amsterdam – il mercato di riferimento europeo per il gas – che negli ultimi mesi si è dimostrato piuttosto volatile, e negli ultimi giorni è tornato a scambiare oltre i 200 euro per megawattora dopo che per alcune settimane era rimasto stabilmente sotto tale soglia. Sicuramente meglio rispetto ai quasi 350 euro per megawattora toccati ad agosto, ma comunque più del doppio rispetto allo scorso anno.
Con queste considerazioni in mente, la nota di aggiornamento del Def ha elaborato uno scenario in cui i flussi di gas russo vengono interrotti completamente a partire dal mese di ottobre, e in cui il livello di stoccaggi mensile non possa mai scendere al di sotto della riserva strategica dell’Italia. Nella simulazione effettuata “si è ipotizzato che il completo venir meno degli afflussi dalla Russia porti ad un aumento del 20 per cento dei prezzi medi del gas naturale, dell’elettricità e del petrolio rispetto allo scenario tendenziale nel quarto trimestre di quest’anno e nel 2023. Nel 2024 e nel 2025 i prezzi sarebbero più elevati del 10% e del 5%, rispettivamente”...https://www.wired.it/article/nord-stream-danni-gas-impatto-italia/
Il gas non serve solo d'inverno, ma anche nelle altre stagioni.
RispondiEliminaPer tornare alla normalità bisognerà aspettare diversi anni.
Se la Russia smette di aggredire l'Ucraina non cessa di esistere.
Se l'Ucraina smette di difendersi scompare dalle cartine geografiche e politiche e quel territorio si chiamerà Russia.
La Russia non ha mai attaccato l'Ucraina. È stata l'Ucraina a uccidere i russi nel Donbass per 8 anni.
EliminaWhat utter nonsense.
EliminaHi,
RispondiEliminaNice blog. I am new. Do you want to follow each other?
https://fashionandwishlist.blogspot.com/
Credo che l'uomo sia l'animale più stupido presente sulla terra.
RispondiEliminaCi facciamo del male da soli e non ce ne accorgiamo
Alla fine tutti questi danni ambientali finiranno per distruggerci e non ce ne rendiamo conto ! Saluti
RispondiEliminaSperiamo che i ""danni subiti negli scorsi giorni dal gasdotto Nord Stream"" non apriranno le danze a un'escalation di altri "danni" ad altre infrastrutture sommerse. E' auspicabile, cioè, che non ci siano ritorsioni analoghe, su altri gasdotti sommersi o altri impianti simili, poste in essere da chi ritiene di aver subito i "danni" (ho visto che nel post vengono accuratamente evitate le parole "operazione militare", "sabotaggio" oppure "attacco"). Il pericolo è che questo diventi un nuovo modello per portare avanti un conflitto, cosa molto pericolosa visto che i fondali marini sono attraversati non solo da gasdotti, ma anche da cavi in fibra ottica, cavi elettrici, condotte che trasportano acqua potabile verso le isole, etc.
RispondiEliminaInteressanti informazioni sulle previsioni inerenti l'aumento dei costi energetici nel prossimo biennio. Ottimo post, Olga!
E grazie per la condivisione :-)
Buon fine settimana,
Giorgio
Cara Olga,
RispondiEliminaDovremmo chiamare all'ordine quei dittatori che causano tutti i problemi di inquinamento...
Abbracci,
Mariette
I follow you number 361
RispondiEliminaOlga in Poland gas problems will...
RispondiEliminaEs muy preocupante Te mando un beso.
RispondiEliminaThis poor planet suffers one environmental blow after another.
RispondiElimina