.tabs-inner { text-align: center;} .PageList LI {display:inline-block; float:none !important;}
-->

Translate

translate

questo blog

Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

antifascista

antifascista

23 mar 2021

Verso il successo tra alti e bassi


mappa del Parco naturale delle Prealpi Giulie

All’epoca questo confronto, a Resia, era molto sostenuto ed estremizzato, con articoli pubblicati sui quotidiani locali che tendevano a screditare l’operato dell’area protetta, con la raccolta di firme condotta casa per casa a sostegno di una petizione per la sua abrogazione, con l’imbrattamento della segnaletica posizionata e con il danneggiamento di alcuni arredi. Chi protestava, magari, non conosceva neanche a fondo il perchè questo organismo venisse istituito, perché la sua sede dovesse essere a Resia, quali erano le sue competenze e quanto e quale territorio comprendesse. Per cronaca, riporto che si era arrivati addirittura a sostenere che l’istituzione del Parco avrebbe portato ad alcune limitazioni anche sulle proprietà private coinvolte dall’area protetta, cosa che nel tempo si è dimostrata non vera, tant’è che oggi i proprietari delle particelle che ricadono all’interno del parco possono usufruire di contributi erogati, ad esempio, per lo sfalcio o il restauro degli stavoli, a differenza di quelli che ne sono fuori.Tra le molte eccellenze che la Val Resia può vantare c’è il Parco naturale delle Prealpi Giulie. Questo ente fu istituito dalla Regione Friuli Venezia Giulia con la legge regionale n. 42 del 30 settembre 1996. Oltre a quello di conservare, tutelare, restaurare, ripristinare e migliorare l’ambiente naturale e le sue risorse, tra gli scopi principali ha anche quello di perseguire sviluppo sociale, economico e culturale. Questo promuovendo la qualificazione delle condizioni di vita e di lavoro delle comunità residenti, attraverso attività produttive anche sperimentali, nonché la riconversione e la valorizzazione delle attività tradizionali, proponendo modelli di sviluppo alternativo. Pur essendo stato istituito con una norma regionale ratificata dal Comune di Resia in consiglio comunale e con le migliori intenzioni, anche il Parco all’inizio della propria attività non era ben visto da una parte dalla popolazione locale, che per più anni e con un vivace dibattito protestò contro la sua istituzione.

L’amministrazione comunale resiana di allora saggiamente, per ovviare a questa carenza d’informazione corretta, organizzò una serie di incontri per spiegare alla popolazione, divisa in due correnti di pensiero, cosa fosse questa nuova entità e perché la Regione l’avesse istituita coinvolgendo anche il territorio del comune di Resia. Senza questa presa di coscienza della problematica e questo atteggiamento che potremmo definire, oggi usando una locuzione latina di moda, super partes, si sarebbe continuato a scaricare il malcontento popolare sul vissuto di chi in quel momento sosteneva il buon operato del Parco, ovviamente esprimendo una posizione fuori dal coro, che creava solo «vespai» e problemi.

Come per tutte le cose, i tempi sono maturati e oggi fortunatamente il Parco, come disse il sindaco di Resia che guidò l’amministrazione comunale negli anni successivi alla sua istituzione, è un «fiore all’occhiello per la Val Resia» e lavora, impiegando una decina di persone, con spirito europeo e un approccio di larghe vedute, pur non tralasciando le esigenze della realtà locale. Infatti il dott. Antonio Andrich, nuovo direttore del Parco, il 23 febbraio ha comunicato con una nota ufficiale che, a seguito della visita del valutatore nominato da Europarc, è stata confermata l’assegnazione della Carta europea per il Turismo sostenibile (Cets) all’Ecoregione transfrontaliera Alpi Giulie per il periodo 2021-2024.

Questo dimostra la bontà e l’efficienza della collaborazione tra il Parco naturale delle Prealpi Giulie e il Parco Nazionale del Triglav in Slovenia, e riconosce il proficuo percorso di collaborazione svolto dai soggetti coinvolti per la promozione di un turismo sostenibile nelle aree naturali protette, conciliando le esigenze di conservazione della natura con quelle dello sviluppo socioeconomico delle comunità locali. Il comunicato del direttore prosegue informando che nei prossimi anni, come contenuto nel piano di azione 2020-2024 articolato in 34 schede progetto, si lavorerà insieme puntando, in particolare, alla crescita di un turismo di qualità più che di quantità, al miglioramento della gestione dei visitatori e al monitoraggio della pressione turistica.

Non dobbiamo dimenticare, però, che questo risultato è il frutto di un percorso molto lungo e a volte sofferto che alcune persone, con tenacia, hanno portato avanti, con scienza e coscienza, sempre dialogando. Nel caso specifico, come conclude la nota del Parco, attraverso il Forum congiunto tra i due parchi e i soggetti coinvolti, che nel suo insieme è stato e resta un punto di riferimento per un costante confronto. (Sandro Quaglia)

https://www.dom.it/do-uspeha-z-viski-in-padci_verso-il-successo-tra-alti-e-bassi/

22 mar 2021

Valli del Natisone in lutto, morto Franco Dorboló

da wikipedia

 Si è spento a 79 anni Franco Dorboló, pioniere della produzione artigianale della gubana e degli strucchi. Avviata 60 anni fa con i fratelli e la madre Antonia, l'azienda dolciaria prosegue oggi, rinnovata e potenziata, grazie all'intraprendenza della moglie Mercedes e delle figlie Jessica e Joelle.

Dorboló fu tra i primi a far conoscere al di fuori del territorio d'origine la gubana, puntando tutto sulla qualità dei prodotti e sulla ricetta originaria della nonna Antonietta. Si battè in particolar modo per la tutela della ricetta della tradizionale e delle sue origini. Fu un vero punto di riferimento del settore dolciario in Friuli e un personaggio impegnato a vari livelli nelle Valli del Natisone, territorio che amava profondamente. La sua curiosità e vivacità mentale lo portarono spesso a viaggiare nel mondo tanto da sposare sua moglie, conosciuta in Venezuela, che bene si è inserita in azienda e nelle valli. 

Oltre alla moglie e alle figlie, Dorbolò lascia anche i fratelli Eliseo e Alberto. Le esequie si celebreranno a San Pietro al Natisone martedì 23 Marzo alle 11 in forma privata.

https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/valli-del-natisone-in-lutto-morto-franco-dorbol%C3%B3/2/238648


Valli del Natisone, passeggiare nella natura nella storia nella cultura

Viaggio virtuale nelle Valli del Natisone/Nediške doline

Giornata mondiale dell'acqua


 La giornata mondiale dell'acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.

Ogni anno, il 22 marzo, le Nazioni Unite lanciano un appello per celebrare la giornata dedicata alla tutela della risorsa idrica. L’obiettivo della Giornata mondiale dell’acqua (#WorldWaterDay) è quello di celebrare l’acqua e richiamare l’attenzione sulla crisi idrica globale, sensibilizzando la popolazione in vista del raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6: acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030, un traguardo indispensabile per appianare le disuguaglianze socio-economiche e garantire la dignità di tutti gli esseri umani.


Il riso in Friuli Venezia Giulia

 Il riso in Friuli Venezia Giulia

di Adriano Del Fabro

Ci fu un periodo in cui, veramente, il riso abbondava sulla bocca dei friulani. Alla fine degli anni Venti, infatti, contro un consumo nazionale medio pro capite di 24 chili, i friulani ne consumavano ben 50. Ma andiamo per ordine.

Giuseppina Perusini Antonini segnala un inventario scritto del 1446 in cui, il notaio Janis di Cividale, elenca pure un sacchetto sigillato di riso, sicuramente di provenienza non locale. Potrebbe essere questa, comunque, la prima notizia documentata del consumo di riso in Friuli.
Nel 1500, il senese Pietro Mattioli che fu medico anche a Gorizia, parla del riso sia come alimento che come medicamento, avendo azione astringente.
Dati d’archivio precisi, riferisce Valerio Rossitti, li abbiamo dopo il 1500 nella zona di Fraforeano. I Badoer, nel 1600-1700, compirono le prime sistemazioni irrigue nella zona. Fin dal Settecento, anche altre zone del Friuli furono interessate da tale coltivazione: nel monfalconese, a Cassegliano, a Titiano, a Paradiso e ad Aquileia. Qui si ha notizia di coltivazioni iniziate certamente nel Settecento, durate per tutto l’Ottocento e abbandonate nei primi decenni del ‘Novecento. A probabile testimonianza di tutto ciò, ancora nei pressi di San Lorenzo di Fiumicello vi è il toponimo “risera”.
Sempre a Fraforeano, nel 1752, il fittavolo Antonio Gaspari, diede grande sviluppo alla coltura del riso, introducendo la prima risaia a vicenda. Successivamente, nel 1876, un gruppo di industriali di Lodi, introdusse la sistemazione delle marcite lombarde. Ma è il conte Vittorio de Asarta, a partire dal 1883, a dare alla tenuta il massimo splendore con risaie che si estendono su 600 ettari e occupano oltre 500 persone (le mondine, in particolare, giungono qui pure da fuori regione).
Dalla parte del Friuli imperiale, si segnala come il Governo del Litorale, nel 1836, dettasse regole stringenti in merito alla coltivazione del riso. Il 22 febbraio 1844, venne pubblicata sull’Osservatore Triestino, una memoria intitolata “Esito delle risaje nel territorio di Monfalcone” con cui l’abate-botanico Leonardo Brumati riferiva su un esperimento mal riuscito di coltivazione del riso. Sempre nello stesso anno, però, il Brumati scrivendo di riso (mutico) afferma che: “se coltivato in buon terreno e brillato a dovere non cede in bontà all’altro (riso irrigabile, ndr)”. Va ricordato inoltre che, in alternativa alla coltivazione tradizionale, nel 1829 furono effettuate nella Contea Principesca di Gorizia e Gradisca, a cura di Carlo Cattinelli e del conte Giuseppe Strassoldo, sperimentazioni con il riso a secco. In quei territori, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il riso fu coltivato a: Duino, Staranzano, San Canziano, Isola Morosini, Turriaco, Fogliano, Fiumicello, Terzo (210 ettari), Aquileia, Ruda, Torviscosa (510 ettari), Bagnaria Arsa (380 ettari), Pocenia, Codroipo e Latisana.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cibo

21 mar 2021

Racconto di Primavera

 

Di Sirleonidas - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94389498

È iniziata una nuova stagione, di felicità e giovinezza.

Respiro un'aria nuova, è arrivata la primavera.
Nella val Cornappo stanno sparendo le ultime tracce di neve, la piccola valle sogna nel verde primaverile. Giorno dopo giorno il sole dorato la illumina e gli oscuri boschi le cantano una canzone segreta. I germogli spingono lo strato di terra e
fuoriescono. Come saranno stupiti i giovani fiori da tutto questo verde. Io sto dinanzi alla porta di un'umile casa della valle friulana, il mio sguardo va verso il bosco:vedo gli alberi che hanno messo le verdi foglioline e che vestono abiti da sposa. Tra i rami saltellano delle piccole cince, ognuna canta la sua canzone e porta conforto ai cuori tristi degli uomini.
Era il primo giorno di primavera, una voce mi invitava ad uscire:-Esci, vai ad assaporare la natura, è una splendida giornata.-
Ero inquieta, da sempre mi attiravano gli spazi aperti ed in particolare il bosco. Uscii e mi incamminai nel boschetto vicino. Ascoltavo il canto degli uccellini, mi sembrava che annunciassero l'arrivo della primavera e con essa una nuova vita.
Mentre ero intenta al dolce ascolto mi venne incontro una vecchietta molto curva che faticava a muoversi e respirava affannosamente. Dal suo viso si capiva la sua vita dura, ogni ruga delle sue guance faceva intravvedere una certa tristezza. Quasi non c'era traccia su di lei della gioventù.
La vecchietta si fermò, raccolse dei rami secchi e li legò in una fascina, io le sorrisi e l'aiutai.
Ella mi disse:-Anch'io ero un tempo giovane come sei tu, ma gli anni sono volati veloci che non me ne sono neppure accorta. Godi la tua giovinezza finchè sei in tempo, perchè dura così poco!-
Il sangue mi si raggelò e dimenticai le sue parole.
Sul viso rugoso scesero ad una ad una le lacrime ed alcune si fermarono sul suo fazzoletto nero. La vecchietta si rivolse al cielo, sospirò e sparì, mentre io ritornai velocemente a casa.
SI', ANCHE LA VITA HA LA SUA PRIMAVERA!!!
Autore mia madre

Oggi è la giornata mondiale della poesia

 


 La poesia è qualcosa di oscuro che fa luminosa la vita

 definizione di Pier Paolo Pasolini


La Giornata mondiale della poesia è un evento istituito dall'UNESCO nel 1999.

L'UNESCO ha adottato il 21 marzo come Giornata mondiale della poesia durante la sua 30a Conferenza generale a Parigi nel 1999, con l'obiettivo di sostenere la diversità linguistica attraverso l'espressione poetica e aumentare l'opportunità di ascoltare le lingue a rischio di estinzione.

WikiPoesia con la Giornata mondiale della poesia coglie l'occasione per onorare i poeti, far rivivere le tradizioni orali dei recital di poesia, promuovere la lettura, la scrittura e l'insegnamento della poesia, favorire la convergenza tra la poesia e altre arti come il teatro, la danza, la musica e la pittura e aumentare la visibilità di poesia nei media.

UNA PIANTA AL GIORNO

 


Vi presentiamo il 

💚 𝒫ℯ𝓉𝒶𝓈𝒾𝓉ℯ𝓈 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹ℴ𝓍𝓊𝓈

Nome comune? FARFARACCIO NIVEO ❄ , ma in Friuli anche Lavàz ☕ 😅!

DOVE TROVARLO?
Cambiamo completamente ambiente: cerchiamo il farfaraccio niveo sui greti dei torrenti e sui ghiaioni, quasi sempre in zona montana.

QUALCHE DRITTA?
Nonostante l'aspetto sia apparentemente molto diverso rispetto al tarassaco pubblicato ieri.. ebbene, le due piante appartengono alla stessa grande famiglia: quella delle COMPOSITE 🌼. La stessa della margherita, per intenderci!

I nomi scientifici spesso rivelano alcune preziose caratteristiche. Petasites deriva infatti da "PETASOS", che in greco indica un largo cappello usato dagli antichi viaggiatori 🧢
Dov'è questo "sombrero"? Un po' di pazienza e, al termine della fioritura, vedremo spuntare le sue LARGHE FOGLIE, grazie alle quali la pianta potrà fare la fotosintesi per tutto il periodo vegetativo.
Le altre "cugine" del genere Petasites si trovano solitamente in zone molto umide e fresche, e sono facilmente riconoscibili per le loro enormi foglie verdi. La nostra, invece, ama gravitare in zone apparentemente più aride e rocciose: che sia questo il "PARADOXUS" che porta con sè nel nome scientifico.



 scientifico?! A voi l'intepretazione! 🔮

proverbio


 "L'aiar di Març al nete il bearç"

"Il vento di marzo pulisce il cortile"

LA FORESTA DI TARVISIO


 Nella GIORNATA delle FORESTE vogliamo parlarvi di una perla della nostra regione.🌲🌳🌲

La FORESTA di TARVISIO è la più grande foresta demaniale italiana.

Compresa tra la Val Canale e il Lago del Predil, è dominata da abeti 🌲 e faggi 🌳 secolari. Passando sotto di essi si potrebbe pensare di essere in un ambiente naturale sul quale non si è mai posata la mano dell'uomo. 🖐🏻
Il fascino nascosto di questo luogo, invece, sta proprio nel fatto che si è sviluppato da una stretta interazione tra Uomo e Natura. Più di mille anni fa questa foresta venne affidata al Vescovado di Bamberga, a cui restò per oltre 7 secoli. In quel periodo nacquero le concessioni per il taglio degli alberi 🪓 che il signore feudale dava agli abitanti di queste terre per poter costruire e scaldare le loro case. 🛖
Proprio le scelte gestionali fatte da quel momento in poi hanno influenzato l'attuale composizione arborea della foresta.
Diventa quindi chiaro come una convivenza armonica ed equilibrata tra gli uomini e l'ambiente sia possibile (anche se, come potremmo scoprire approfondendo la storia di questi boschi, non è certo semplice), e la Foresta di Tarvisio ne è un fulgido esempio. 😍 Lo dimostra anche il fatto che proprio qui, negli ultimi decenni, si è stabilito l'unico nucleo stabile di linci in Italia.
Se non doveste essere ancora convinti, vi porto un altro esempio: quello degli alberi di risonanza.
Questo è uno dei rari territori dove si possono trovare gli abeti di risonanza, dal cui legno si ottengono le casse armoniche di diversi strumenti musicali a corda. 🎻 Solo con una corretta gestione del bosco è possibile prelevare regolarmente abeti di almeno 200 anni (questa è l'età che devono avere per poter essere impiegati). E solo con una grande conoscenza della foresta da parte dell'uomo 🚶‍♂️ si possono selezionare e trovare gli alberi che rispondano alle altre caratteristiche richieste (accrescimento lento e regolare, senza nodi o difetti).
Speriamo e chiediamo che gli esempi virtuosi di simbiosi tra Uomo e Natura vengano estesi a tutte le foreste! 💚da fb

follower

Cerca nel blog

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

La frase di oggi

 

Etichette

. * abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni; citazioni. citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro FVG grandine guerra haiku haiku. IA icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbì proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

slide benecia

slide benecia
benecia

slovely

https://www.slovely.eu/

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

inno SLO

Brindisi Zdravljica inno sloveno "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"

gifmania

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

ultimi commenti 👁️‍🗨️

grazie

grazie