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27 nov 2020

L’ Avvento ci prepara al vero Natale


 ll periodo dei preparativi spirituali e devozionali al Natale inizia con la prima domenica d’Avvento, quest’anno il 29 novembre, e si conclude nella settimana successiva alla quarta domenica d’Avvento, nella Vigilia di Natale, il 24 dicembre. Col periodo d’Avvento la Chiesa cattolica inizia un nuovo anno liturgico e a prepararsi al Natale. Il termine latino adventus significa venuta. Il Signore è giunto due volte. La prima nel mondo come essere umano, nato dalla Vergine Maria; la seconda è attesa nel giorno del giudizio. I cristiani credono nella venuta invisibile del Signore nel cuore dell’uomo per opera dello Spirito Santo ovvero nella presenza segreta di Dio nel cuore di ogni uomo. Il periodo d’Avvento ha un duplice carattere: è tempo di preparazione alla Natività di Gesù, il 25 dicembre; al tempo stesso ci ricorda l’attesa della seconda venuta di Cristo, alla fine dei tempi. Un segno esteriore della preparazione al Natale è la corona dell’Avvento. Da noi è tradizione prepararne per le case e le chiese, con quattro candele. L’aumentare della luce simbolifica l’aumentare del bene nella vita. Fissate su una corona di elementi vegetali, le quattro candele richiamano le quattro domeniche d’Avvento. L’uso è mutuato dai popoli germanici. In Slovenia ha preso piede negli anni ’80 del XX secolo. Nelle chiese è sistemato nei presbiteri, in posizione visibile. La sua forma rotonda richiama la perfezione e l’eternità. I rami sempreverdi ci parlano della vita, di Gesù Cristo che giunge tra noi. Il colore viola rappresenta la speranza che l’oscurità sarà vinta. Le quattro candele, solo di colore viola o bianco, rappresentano quattro momenti salienti (la creazione, la venuta come uomo, la redenzione e la fine del mondo); i quattro punti cardinali  (nord, sud, est e ovest), che ci parlano dell’universalità di Cristo fatto uomo per il mondo e tutto il genere umano; rappresentano le quattro stagioni, rimandando all’importanza della nascità del Cristo per tutte le ere della storia; rappresentano la vita umana; la candela accesa (alla nascita) si fa sempre più piccola, ricordandoci l’avvicinarsi della fine della vita e la caducità terrena. Avvicinandoci alla nascita di Gesù c’è sempre più luce; allo stesso modo, anche avvicinandoci sempre più a Dio.

https://www.dom.it/advent-nas-pripravlja-na-pravi-bozic_lavvento-ci-prepara-al-vero-natale/

26 nov 2020

Fino al Papa per la messa in sloveno

 


Dopo la vasta eco della conferenza stampa organizzata a Ugovizza dall’associazione «don Mario Cernet» per richiamare l’attenzione sull’assenza di servizio pastorale in lingua slovena in Valcanale, la questione della presenza delle lingue locali nelle parrocchie di Benecia, Resia e Valcanale è arrivata nelle sedi istituzionali. Della vicenda si è occupato il consiglio permante della Conferenza episcopale slovena nella riunione del 23 novembre. Nei giorni precedenti, su iniziativa della ministra per gli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Helena Jaklitsch, il vescovo di Murska Sobota e delegato per le minoranze slovene e la diaspora, mons. Peter Štumpf, aveva voluto fare il punto della situazione direttamente con alcuni rappresentanti delle associazioni di ispirazione cattolica degli sloveni della provincia di Udine. Ne è emerso che nell’Arcidiocesi ormai sono presenti solo due sacerdoti di lingua slovena, ai quali vanno aggiunti alcuni sacerdoti e religiosi di lingua friulana e italiana che hanno davvero a cuore le sorti dei fedeli di lingua slovena e si sforzano di usare anche la loro lingua nelle celebrazioni. Si tratta, in ogni caso, di iniziative sporadiche e lasciate alla buona volontà dei singoli, in quanto non c’è un impegno organico della Chiesa Udinese a favore delle lingue locali – anche per il friulano e il tedesco –, seppure tale sollecitudine sia contemplata dalle Costituzioni sinodali. Il caso limite è proprio la Valcanale, dove un religioso sloveno, dopo un anno di proficuo servio pastorale, non è stato confermato. «Tutte le richieste rivolte ai responsabili ecclesiastici e politici non hanno dato frutto, perché gli attuali vertici della Chiesa locale non sono favorevoli alle minoranze linguistiche », si legge nel comunicato emesso dall’Ufficio governativo per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo. Pertanto, ora la Conferenza episcopale slovena attiverà i canali che riterrà più adatti per dare una risposta alle esigenze che salgano dalle comunità. Già nella conferenza stampa di Ugovizza era stata prospettata l’eventaulità di rivolgersi direttamente alla Santa Sede e allo stesso Papa che, come confermato anche da mons. Štumpf, è molto attento ai diritti delle minoranze.

https://www.dom.it/

25 nov 2020

Nelle nostre valli ancora contagi ma la crescita sta rallentando


 


fonte https://novimatajur.it/attualita/nelle-nostre-valli-ancora-contagi-ma-la-crescita-sta-rallentando.html

Rallenta la crescita dei contagi nelle Valli del Natisone, del Torre e in Valcanale. In tutte e tre le aree si registra comunque un aumento del numero dei positivi. Ma l’incremento sembra in frenata nelle ultime due settimane dopo l’impennata rilevata, con i dati forniti dalla protezione civile regionale, fra il 2 e il 9 novembre scorsi. Il 15 novembre, ricordiamo, il governo ha introdotto per tutta la regione le misure della zona arancione. Nei sette comuni delle Valli del Natisone sono rilevati, a tutto il 23 novembre, 57 casi, 11 in più rispetto ad una settimana fa. 80 i casi considerando anche Prepotto e Torreano, per un più 17,6 per cento. Aumento ben diverso rispetto al più 180 per cento registrato fra il 2 e il 9 novembre scorsi. Resta stabile, con 18 positivi, la situazione a San Leonardo, fino alla scorsa settimana il comune più colpito. Il numero più alto dei positivi si registra a San Pietro che passa dai 13 ai 23 casi. 18 (con 7 casi in più) anche il numero di contagi a Torreano. Due casi in più a Pulfero che arriva a quota 11. Scendono invece i positivi a Prepotto, da 9 a 5, a Savogna, da 3 a 2, e a Stregna, da 3 a 1. Stabile Grimacco con due casi e Drenchia a zero. In controtendenza la situazione a Cividale che registra 161 casi: un più 69,5 per cento che è un incremento maggiore rispetto a quello della settimana scorsa che era più 61 per cento.

La Fiera di Santa Caterina quest'anno non si farà

  


La Fiera di Santa Caterina non si farà. Lo ha deciso il Sindaco di Udine, Pietro Fontanini, che oggi ha emesso un’ordinanza che dispone l’annullamento, per l’anno 2020, della tradizionale manifestazione cittadina, che si sarebbe dovuta tenere da sabato 21 a mercoledì 25 novembre.

“Il provvedimento - ha dichiarato Fontanini - si è reso necessario non solo alla luce della densità in uno spazio ristretto di bancarelle e di clienti che renderebbe impossibile garantire il rispetto del distanziamento sociale al quale dobbiamo ancora attenerci, ma anche del fatto che gli espositori sarebbero giunti da aree del Paese nelle quali, nelle ultime settimane, si è assistito a un incremento del numero dei contagi".

"La decisione non è stata presa a cuor leggero ma nella consapevolezza che, anche a fronte di una recrudescenza dell’epidemia, la salute dei cittadini deve venire ancora una volta prima di ogni altra cosa. A differenza di altre manifestazioni, infatti, in questo caso non si sarebbe potuto riorganizzare gli spazi procedendo a un ampliamento dell’area di riferimento”, conclude Fontanini.

https://www.ilfriuli.it/articolo/tendenze/udine-la-fiera-di-santa-caterina-non-si-fara/13/228592

Il proverbio di Vita nei campi




 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“A Sante Catarine si met sù la tabarine” ovvero a Santa Caterina (il 25 novembre) si indossa il tabarro leggero, iniziavano i primi freddi.

853 morti e si pensa a sciare...


 Le notizie del 24 novembre sulla pandemia di coronavirus: in Italia 23.232 contagi e 853 morti

Le ultime notizie sul Coronavirus in Italia, i dati e le news dal mondo di oggi, martedì 24 novembre. Nel bollettino odierno si contano 23.232 nuovi casi di contagio e 853 morti. 


continua su: https://www.fanpage.it/live/coronavirus-ultime-notizie-24-novembre/

https://www.fanpage.it/

Possibile che la gente non abbia ancora capito che la priorità è la salute? Il Natale 2020 sarà diverso dagli altri:i baci,gli abbracci,i cenoni... si faranno quando sarà tutto finito ,sperando di arrivarci.

24 nov 2020

Riconoscimento per Llorenc Gimenez (Barcellona) Spagna

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 Grazie Llorenc


 

Poesia di Alda Merini

 


“La Gioconda”, nota anche come “Monna Lisa”, è un dipinto a olio di Leonardo da Vinci, databile al 1503-1514 circa, e conservata nel Museo del Louvre di Parigi

A tutte le donne, Alda Merini

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.

Alda Giuseppina Angela Merini, nota semplicemente come Alda Merini è stata una poetessa, aforista e scrittrice italiana. Wikipedia

Storie di donne:Valentina Tereskova



 Fin dalla progettazione del rivoluzionario programma spaziale Vostok, il primo con equipaggio formato da esseri umani, cominciato il 12 aprile 1961 (missione Vostok 1) con Jurij Alekseevič Gagarin che diventò il primo uomo nello spazio, l’Unione Sovietica aveva considerato la possibilità di inviare una donna nel cosmo e di farlo prima che ci riuscissero gli acerrimi rivali statunitensi.

Il disegno si concretizzerà il 16 giugno 1963 quando, con la spedizione Vostok 6, la giovane cosmonauta Valentina Tereškova entrerà nella storia per essere stata la prima donna a viaggiare nello spazio.Valentina Vladimirovna Tereškova nasce il 6 marzo 1937 a Bol’šoe Maslennikovo, un minuscolo villaggio a una ventina di chilometri a ovest di Jaroslavl’.

Valentina è subito orfana di padre – Vladimir Tereškov, caduto durante la Guerra d’inverno, o Guerra russo-finlandese, combattuta tra Finlandia e Unione Sovietica nell’inverno del 1939-1940 – e fin dalla tenera età, insieme alla madre Elena, impiegata in un cotonificio, deve rimboccarsi le maniche facendo molteplici mestieri per sbarcare il lunario: dalla stiratrice, alla sarta, alla operaia di una fabbrica produttrice di pneumatici. Una esistenza che si preannuncia in salita.

Presa dalle ambasce della vita, la giovane non rinuncia però agli studi e alle sue passioni ed è così che, dopo aver conseguito un diploma serale di tecnica, Valentina Tereškova comincia ad appassionarsi al paracadutismo iscrivendosi alla scuola di Jaroslavl’.

La tenace ragazza è da subito tra le più promettenti del suo corso. Il primo lancio nel vuoto arriva a 22 anni, ma Valentina ha piani ben più ambiziosi: è intenzionata a provare l’ingresso nella scuola per aspiranti cosmonauti.

Il programma Vostok intanto è partito e il 12 aprile 1961 arriva lo storico evento che vede Jurij Gagarin diventare il primo essere umano a volare nello spazio a bordo della Vostok 1.

È un’impresa straordinaria che sconvolge il mondo ed entusiasma i cuori dei sovietici, dal segretario generale del Partito Nikita Chruščëv al più piccolo mužik della Siberia, compresa Valentina Tereškova che, dopo aver completato l’iscrizione alla sede del Partito comunista locale, sta studiando duramente per l’esame che si svolgerà l’anno successivo...continua 

https://www.vanillamagazine.it/valentina-tereskova-dall-urss-la-prima-donna-che-viaggio-nello-spazio/

Continua la lettura su Vanilla Magazine

Fonte: 
Vanilla Magazine

Autore: Antonio Pagliuso


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia


Articolo tratto da 
Vanilla Magazine

Vignetta di Vauro

 

Tregua natalizia

Nonno ,hai un desiderio per Natale?

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