“Ploe di misdì ploe dut il dì” ovvero “Se piove a mezzogiorno piove tutto il giorno”.
Purtroppo in Friuli neppure una goccia di pioggia.
Purtroppo in Friuli neppure una goccia di pioggia.
Fu qui che nel 1467 il popolo di Nimis costruì una chiesetta in onore della Beata Vergine come attesta una lapide murata all’esterno del presbiterio.
La tradizione racconta che in questo luogo apparve a due uomini la Madonna che chiese loro di informare gli abitanti di Nimis che desiderava una chiesa in quello stesso sito. Uno dei due incredulo rise del compagno che diceva di parlare con la Madonna. Rimasto improvvisamente cieco chiese perdono alla Madonna e riacquistò la vista. Gli abitanti di Nimis, sentito il racconto, decisero di costruire una chiesa sulla vicina collina per evitare il rio Chiarori che confluiva nel Laorzan, il cui corso era troppo vicino. Accadde che quanto veniva costruito di giorno veniva distrutto la notte. Nella zona dell’apparizione vennero anche trovate quattro “pianelle” (mattonelle) che formavano un quadrangolo. Questa fu presa come una seconda indicazione della precisa volontà della Madonna e proprio qui venne costruita la prima chiesa che prese per questo la denominazione di chiesa della Madonna delle Pianelle.
Fonti:
– Bertolla Pietro. La Madonna delle Pianelle Nimis. Udine Tipografia Arti Grafiche Friulane 1967
– Bincoletto Federico (a cura di) Sulle vie del Thanner. Itinerari alla scoperta di tesori d’arte nelle chiese del Friuli centro-orientale. Pro loco “Gio Batta Gallerio” di Vendoglio (Treppo Grande). 2009
– Marchetti Giuseppe (a cura di Gian Carlo Menis). Le chiesette votive del Friuli. Società Filologica Friulana. Arti Grafiche Friulane, Udine riedizione 1990
– Chiese italiane link: http://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedacc.jsp?sinteticabool=true&sintetica=true&sercd=68567#
Un maxi incidente stradale si è verificato nella tarda mattinata di sabato 31 agosto sull’autostrada A23 Udine-Tarvisio, nel tratto compreso tra Gemona e Carnia, in direzione Austria. Stando a quanto si apprende, nel sinistro sarebbero rimaste ferite circa 20 persone, alcune anche in modo grave. Il tratto di strada è stato riaperto, si segnalano 8 km di coda.
A cura di Eleonora Panseri
continua su: https://www.fanpage.it/attualita/maxi-incidente-sulla23-tra-gemona-e-carnia-almeno-20-feriti-e-7-chilometri-di-coda/
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Respinta. Di Nuovo. Martina Oppelli non può accedere al suicidio assistito. La commissione medica ha emesso una seconda diagnosi sulla donna dopo che la stessa aveva chiesto una nuova valutazione delle sue condizioni dopo un primo diniego, il risultato – a distanza di un paio di anni – non è però cambiato. Oppelli è malata di sclerosi ed è dipendente da macchinari, farmaci e assistenza continua per le sue funzioni vitali. La donna va all’attacco: «Secondo i medici dovrei assumere ulteriori farmaci che potrebbero, o forse no, attenuare il dolore ma privandomi della lucidità e, dunque, della capacità di decidere. Dovrei sottopormi ad ulteriori esami diagnostici ed, eventualmente, permettere che il mio corpo sia violato da tubi, sonde o quant’altro. Non posso, non voglio, subire una tortura di Stato – prosegue aggiungo che – ho sempre pensato che tutte le battaglie fossero inutili: infatti, non siamo in guerra. Questo è un doveroso percorso giudiziario nel pieno della legalità per far valere il diritto di accesso al suicidio medicalmente assistito». Asugi in una nota ha precisato che la decisione della Commissione Tecnica multidisciplinare per l’accertamento dei requisiti individuata da ASUGI (con giudizio condiviso anche dal Nucleo Etico per la Pratica Clinica, cui in caso è stato sottoposto) ha confermato gli esiti della precedente valutazione ritenendo che, anche alla data attuale e nonostante il peggioramento lamentato dalla paziente, la stessa non possa ritenersi mantenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale. GUARDA IL VIDEO
https://www.ilfriuli.it/cronaca/oppelli-asugi-altro-diniego-allaccesso-al-fine-vita/
𝐃𝐈𝐊𝐋𝐄 𝐙𝐠𝐨𝐝𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐦𝐢𝐧𝐨𝐯 | 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 Žensko izseljevanje iz Nediških dolin L...