La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
Bellissima e famosissima poesia di Carducci che risveglia le passate giornate scolastiche ricche di emozioni e di sentimenti.
RispondiEliminaUn caro saluto
Grazie Olga!
RispondiEliminaOlga, congratulazioni per le tue vacanze!
RispondiEliminaOlga, congratulazioni per le tue vacanze!
RispondiEliminaPoesia che riscalda sempre!
RispondiEliminaBoa tarde de domingo e bom início de semana Olga.
RispondiEliminabuona serata.
EliminaCarducci si recò parecchie volte in Friuli. Amò questa regione e la immortalò in bellissimi versi. Ricordo anche "Il Comune Rustico": O noci della Carnia addio, erra tra i rami vostri il pensiero mio..." Un salutone a te.
RispondiEliminabravo Fabio!
EliminaCara Olga,
RispondiEliminaBuena settimana.
Abbracci,
Mariette
SEmpre bello rileggerla, grazie!
RispondiEliminaMi è sempre piaciuta.Buona serata!
EliminaBella poesia. La foto riflette bene questo periodo dell'anno e questo stato d'animo.
RispondiElimina