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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno

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23 giu 2023

La cultura in Benecia


 556,08 euro. È quanto ha investito il Comune di Stregna per le attività culturali per ciascuno dei suoi 341 residenti. Il dato, riportato da un’indagine del portale internet Openpolis e riferito al 2021, colloca il piccolo comune valligiano al primo posto nella spesa pro capite per la ‘tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali’ fra tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia. Compresi capoluoghi delle ex Province e centri più conosciuti e con ben altre capacità di spesa. Chiaramente, va precisato, il dato è influenzato dal numero assoluto di abitanti: un singolo evento culturale determina una spesa pro capite molto più alta là dove ci sono meno residenti. Non è strano quindi che ai primi posti della classifica si trovino Comuni di dimensioni ridotte.

Stregna, però, ha superato anche i Comuni che hanno, grossomodo, le stesse dimensioni. In maniera piuttosto netta: al secondo posto, ad esempio, troviamo Forni di Sopra (955 residenti) che ha speso per ogni cittadino 305,6 euro, più di 250 euro in meno. Inoltre, più di altri territori, soffre la marginalizzazione (si veda la classificazione di Comune in fascia E, periferico, per la strategia dell’area interna), l’invecchiamento della popolazione (ha l’ottavo indice di vecchiaia più alto fra i Comuni del Friuli Venezia Giulia) e il reddito medio pro capite fra i più bassi della Regione, al quintultimo posto secondo il report dell’Ires riferito proprio al 2021.
Il primato di Stregna si spiega, certo, anche con il finanziamento ottenuto per il progetto Ikarus, che ha portato diversi spettacoli di musica e teatro, fra l’estate e l’autunno del 2021, su tutto il territorio delle Valli del Natisone e del Torre.

Postregna: primo posto frutto di investimenti che il Comune fa da diversi anni
Secondo il sindaco Luca Postregna però, il primo posto in classifica “è dovuto anche agli investimenti fatti dall’amministrazione che destina annualmente una quota relativamente importante del bilancio in progetti legati a turismo e cultura. Progetti che nel tempo sono serviti a costruire le rete che ha portato alla realizzazione di Ikarus, certo, ma più in generale a fidelizzare attorno al Comune partner qualificati”.
Postregna tiene infatti a precisare che da un lato la capacità di ottenere finanziamenti è dovuta all’impegno costante di tempo e risorse nella costruzione di progetti validi. Dall’altro, che nella maggior parte dei casi i bandi prevedono una quota di co-finanziamento da parte dell’ente che mediamente si aggira attorno fra il 20 e il 30 per cento del budget complessivo.

Ai primi posti anche Resia e Cividale del Friuli
Scorrendo la graduatoria, dopo Stregna, Forni di Sopra e Visco, troviamo, appena fuori dal podio, un altro Comune della fascia confinaria, quello di Resia che per i suoi mille residenti ha una spesa pro capite in cultura di 230,86 euro. Subito dopo c’è Malborghetto – Valbruna, altro Comune in cui è tutelata la comunità linguistica slovena, che, sempre nel 2021, ha investito nella valorizzazione di beni e attività culturali 226,26 euro per ciascuno dei suoi 919 cittadini.
All’ottavo posto, primo fra i Comuni che superano i 10mila abitanti, c’è Cividale del Friuli (11.176 residenti), location di Mittelfest, che ha registrato una spesa pro capite di 185,75 euro, ossia in termini assoluti, più di due milioni di euro.
Primo fra i capoluoghi delle ex Province è il Comune di Udine – 22esimo in graduatoria – che ha speso per 99.518 cittadini 105,64 euro pro capite.

Lusevera con zero euro a bilancio fanalino di coda
Molto distanti invece altri Comuni della fascia confinaria. Lusevera nel 2021 ha destinato zero euro per la cultura e si trova all’ultimo posto della graduatoria di Openpolis assieme ad altri sette Comuni del Friuli Venezia Giulia (Frisanco, Fiumicello, Vajont, Villa Vicentina, Monrupino – Repentabor, Treppo Carnico e Ligosullo). Poco più in su, al terzultimo posto, il Comune di San Leonardo con una spesa pro capite nel settore di 0,95 euro. Un investimento solo poco inferiore a quello dei Comuni di Taipana (4,21 euro per cittadino), Prepotto (4,18) e Savogna (4,04). Nella parte destra della classifica troviamo anche Grimacco (8,95 euro pro capite), Faedis (11,5), Torreano (12,72), Pulfero (13,8) e Nimis (13,36). Nella prima metà invece ci sono Drenchia (37,65 euro), Attimis (50,24) e San Pietro al Natisone (60,12).https://draft.blogger.com/blog/post/edit/2963768517500394620/5545709696669458396

Tommaso Cerno

 


Tommaso Cerno (Udine, 28 gennaio 1975) è un giornalista e politico italiano, direttore de L'Espresso dal 29 luglio 2016 al 25 ottobre 2017 e direttore dal 26 settembre 2022 del quotidiano L'Identità.

È stato senatore della Repubblica dal 2018 al 2022, eletto con il Partito Democratico.

Biografia

Nato a Udine, ma vive a Roma; è originario di una famiglia slovena delle Valli del Torre[1] e lontano parente di Guglielmo Cerno[2], noto operatore culturale della Slavia Friulana.

È stato dirigente nazionale dell'Arcigay e fra i promotori del Gay Pride di Venezia.[3][4]

Nel 1995 si candidò senza successo alle elezioni comunali di Udine con Alleanza Nazionale al fine di intitolare il teatro della città a Pier Paolo Pasolini.[5] Diventa assistente del vicesindaco di Udine Andrea Montich, del PDS; successivamente lavora, durante il governo Amato II, come addetto stampa del sottosegretario di stato Mauro Fabris.[6]

Attività giornalistica

Giornalista professionista dal settembre 2004[7]. Lavora al Messaggero Veneto - Giornale del Friuli fino al 2009.[senza fonte] Quell'anno passa al settimanale l'Espresso, fino al 2014, dove diventa vice caporedattore dell'area "Attualità".[senza fonte]

Ha svolto inchieste su diritti civili e discriminazioni in Italia[senza fonte], sui movimenti No Tav[senza fonte] e quella sulla vulnerabilità dell'aeroporto di Fiumicino[8]. Da opinionista è ospite di trasmissioni tv sulle reti RaiMediasetLA7 e Sky.[senza fonte] Nell'ottobre 2014 torna, come direttore, al Messaggero Veneto.[9] Conduce nel 2015 il programma D-Day - I giorni decisivi su Rai 3, un approfondimento in quattro puntate sulla seconda guerra mondiale.[10]

Nel luglio 2016 viene annunciata la sua nomina a direttore del settimanale l'Espresso[11], dove subentra a Luigi Vicinanza il 29 luglio 2016. Il 25 ottobre 2017 diventa condirettore del quotidiano la Repubblica, sempre del GEDI Gruppo Editoriale, venendo sostituito da Marco Damilano all'Espresso.[12] Tre mesi più tardi si mette in aspettativa dal quotidiano, da cui poi si dimette, per candidarsi alle elezioni del marzo 2018.[13]

A settembre 2022 diventa direttore del quotidiano L'Identità.[14]

Saggista e scrittore

Con Antonello Caporale, allora giornalista de la Repubblica, aveva collaborato al saggio Impuniti. Storia di un sistema incapace, sprecone e felice (Baldini Castoldi Dalai editore2007). Ha pubblicato il romanzo Affa Taffa (Mimesis, 2010), che è stato tradotto nel 2014 anche in lingua friulana assieme al friulanista Paolo Cerno e il saggio L'ingorgo (Ribis, 2008), dedicato alla storia dell'autonomia della sua regione, dalla fondazione all'elezione dell'ex presidente Riccardo Illy. Ha collaborato all'instant-book dell'eurodeputata del Partito Democratico Debora SerracchianiIl coraggio che manca (Bur2009).

Ha pubblicato Inferno - La Commedia del potere (Rizzoli, 2013), una riscrittura dell'Inferno di Dante in terzine di endecasillabi, come quello dantesco, ma con protagonisti i personaggi politici e non della Seconda Repubblica e il saggio A noi! - Cosa ci resta del fascismo nell'epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi (Rizzoli, 2015).[15]

Attività politica

Il 26 gennaio 2018 annuncia su Twitter la sua candidatura al Senato alle imminenti elezioni politiche per il Partito Democratico.[16] Il 4 marzo 2018 si aggiudica il seggio[17] nel collegio uninominale di Milano-Centro col 41,25% dei voti. Il suo collegio è stato l'unico conquistato dal centro-sinistra in Lombardia per quanto riguarda il Senato.

A dicembre del 2018, presenta con Gianni Pittella il disegno di legge dal titolo "Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia", che obbliga il medico e i sanitari a praticare l'eutanasia in presenza di una generica manifestazione di volontà da parte del paziente, rendendo inapplicabili nei loro confronti le relative disposizioni del codice penale. Non è menzionato il diritto all'obiezione di coscienza. L'obbligo della forma scritta con autenticazione di firma da parte dell'ufficiale di anagrafe, "a pena di inammissibilità", sussiste solamente nel caso di "sopravvenuta incapacità", di "intendere e volere o manifestare la propria volontà".[18] Il trattamento di eutanasia è subordinato al rispetto di 7 requisiti, che vengono autodichiarati dal medico e dal dirigente sanitario della struttura che lo eseguono: la norma non qualifica tale atto scritto come certificazione o autocertificazione sostitutiva di atto notorio, ma parla più generalmente di attestazione e conferma.

Il 18 febbraio 2020 viene inizialmente annunciata la sua adesione alla nuova formazione renziana di Italia Viva,[19] ma successivamente cambia idea e il 26 febbraio 2020 passa direttamente dal gruppo parlamentare del Partito Democratico al Gruppo misto del Senato.[20]

Nel 2021, dopo aver annunciato il suo voto a favore della fiducia al governo Conte II, rientra nel PD[21]. Nel corso dell'anno si distingue per alcune prese di posizione contro il disegno di legge per combattere l'omotransfobia, presentato dal collega di partito Alessandro Zan, astenendosi sul non passaggio agli articoli (la cosiddetta tagliola) richiesta da Lega e Fratelli d'Italia atto a interrompere l'iter di approvazione della legge, nonostante fosse l'unico gay dichiarato tra i senatori del centro-sinistra[22].

Vita privata

Nel dicembre 2022 si unisce civilmente con Stefano Balloch, politico di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Cividale del Friuli[23].

22 giu 2023

Meriggiare pallido e assorto

 


EUGENIO MONTALE – Meriggiare pallido
 e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’e’ tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

IDRIJA

Conosciuta come la città del mercurio e dei pizzi.La miniera è una delle più antiche della Slovenija,già dal 1490 si estraeva il mercurio.

Già dal 1876 esiste la scuola di merletti.




20 giu 2023

Rešujmo poljubljanje križev - Salviamo il bacio delle croci



La tradizione religiosa del bacio delle croci è ancora viva, ma si sta affievolendo e necessita di nuovo vigore. Così la pensa Remo Negro, che dal 1994, quando ha preso il testimone dal compaesano Aurelio Lendaro, è crucifero a Villanova delle Grotte/Zavarh. Eppure fino a pochi decenni fa la tradizione era molto viva, dice il signor Negro, che ha 70 anni.

«Qui in zona il rito religioso del bacio delle croci si svolgeva in un periodo che iniziava con la festa della Trinità di giugno a Monteaperta, per concludersi con la Festa dell’Immacolata a Taipana».

Già alla festa di Monteapert/Viškorša, a giugno, intervenivano le croci da un circondario molto ampio, con Taipana/Tipana, Villanova/Zavarh, Chialminis/Vizont, Montemaggiore/Brezje, Prossenicco/Prosnid, Platischis/Plestišča, e Cornappo/Karnahta. La visita delle croci e il bacio si ripetevano in ognuna di queste comunità, in particolar modo in occasione della festa patronale.

«Soprattutto fino a prima della pandemia, la tradizione era ancora piuttosto viva. In seguito alcune persone sono venute a mancare e, probabilmente anche per altre ragioni, l’interesse si è un po’ affievolito».

In vista di una celebrazione, di solito i cruciferi sono contattati e invitati, affinché siano sicuri del suo effettivo svolgimento. «Da qualche anno a questa parte ricevo sempre meno telefonate e sono un po’ rammaricato, perché mi sembra che l’uso religioso stia venendo meno».

Attraverso questo reciproco scambio di “visite”, nella zona occidentale della Slavia il rito del bacio delle croci rappresenta anche una forma di rete religiosa. E ogni forma di rete costituisce una risorsa preziosa, che sarebbe un peccato perdere. (L. L.)

Običaj poljubljanja križev je še živ, vendar je ošibel in bi bilo potrebno ga okrepiti. Tako misli Remo Negro, ki je star 70 let in je v Zavarhu križenosec. Pomembno vlogo sovaščana Aurelija Lendara je prevzel leta 1994. Gospod Negro nam je povedal, da se je v preteklosti čas poljubljanja križev na območju Terske in Karnajske doline začel junija. Vsako leto se je prvo poljubljanje križev odvijal na god Svete Trojice v Viškorši, zadnji pa na god Brezmadežnega spočetja v Tipani.

V Viškoršo so nekoč na Sveto Trojico križe pripeljali iz Tipane, Zavarha, Vizonta, Brezij, Prosnida, Plestišč in Karnahte. Običaj se je nato ponovil v vseh teh krajih, še posebej na god tamkajšnjih vaških zavetnikov.

Remo Negro meni, da je pred pandemijo navada bila še precej živa. V zadnjih letih na žalost pogreša telefonske klice, s katerimi ga vabijo k Mašam, da bi s sabo nosil tudi križ.

V zahodni Benečiji predstavljajo poljubljanja križev pomembno pobožno mrežo, ki bi jo bilo res žalostno izgubiti.

 

Redazione 3BMeteo



GIUGNO

 


Giugno
 di Giosuè Carducci

È il mese dei prati erbosi e delle rose;
il mese dei giorni lunghi e delle notti chiare.
Le rose fioriscono nei giardini, si arrampicano
sui muri delle case. Nei campi, tra il grano,
fioriscono gli azzurri fiordalisi e i papaveri
fiammanti e la sera mille e mille lucciole
scintillano fra le spighe.
Il campo di grano ondeggia al passare
del vento: sembra un mare d’oro.
Il contadino guarda le messi e sorride. Ancora
pochi giorni e raccoglierà il frutto delle sue fatiche.

CARDUCCI

dal web

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI

  Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...

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