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16 nov 2020
15 nov 2020
Impegno vero per i dialetti
EDITORIALE
Marino Qualizza
Mi ha fatto un gran piacere vedere il telegiornale Rai in lingua slovena delle 20.30, quando ha mostrato come a Codromaz, Canebola e Masarolis fosse viva la nostra lingua, chiaramente nella versione dialettale, ma pur sempre appartenente alla grande quercia della lingua slovena, come dichiarano da anni, inascoltati, gli slavisti italiani. Che si sia conservata e che i superstiti dello spopolamento l’abbiano mantenuta viva, fa grande piacere.
Vedo ora che la Giunta regionale ha approvato un «Regolamento per la concessione di finanziamenti in favore del resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale». Si potrebbe dire, tanto tuonò che piovve. L’insistenza dei promotori per questi finanziamenti,dopo l’approvazione della legge statale in difesa dello sloveno, nel 2001, ha trovato udienza in Regione. Si sa che le decisioni politiche non sono dichiarazioni scientifiche né si fondano su studi di glottologia, ma rispondono ad una esigenza funzionale.Ciò che ci interessa particolarmente in questo caso, è l’uso dei finanziamenti. Dopo il 2001 è sorto un interesse mai visto per i dialetti. Potremmo dire che è il primo effetto positivo della legge di tutela, ma esso ha due esiti non coincidenti. Se questi finanziamenti vanno veramente per la promozione di queste varianti, siamo i primi a esultare. Da sempre sosteniamo i nostri dialetti e li consideriamo come base per la conoscenza anche della lingua corrente. Le due cose vanno bene e convivono in tutto il mondo, con buona pace di chi teme la scomparsa dei dialetti.Questi in realtà stanno scomparendo perché pochi li parlano, a partire da coloro che ora si affidano alla Regione. Dobbiamo affidarci a noi, altrimenti non succede proprio nulla. E allora ci sorge il sospetto che anche questo aiuto regionale sia una maschera per nascondere tutto e impedire quanto si vuole promuovere. Soprattutto se si vuole affermare che queste varianti fanno parte di una lingua slava scomparsa. Sarebbe veramente deplorevole e una presa in giro, che questi finanziamenti servissero ad altri scopi. Ma visto che l’astuzia umana ha mille risorse, dovremo fare attenzione per il buon uso di un bene comune.
dal Dom del 15/11/2020
Iniziativa «Ascoltare un libro»
> CIVIDALE>> ogni mercoledì alle 10
L’albero della vita organizza fino alle 11. letture per bambini fino ai tre anni. Per ulteriori informazioni e per iscrivervi, chiamate Alessandra al 347 565 1857 oppure Eliana al 348 212 1522.
>> PRATO DI RESIA
>> biblioteca comunale
organizza, in collaborazione con lo sportello linguistico, l’iniziativa «Ascoltare un libro». Leggerà Gianluca Da Lio. In un gruppo chiuso su WhatsApp sarà possibile ascoltare la lettura di libri. Per iscrivervi contattate lo 0433 53554 oppure scrivete a biblio_museo@libero.it.
14 nov 2020
Mappa del rischio, il Fvg passa in zona arancione

ECCO COSA CAMBIA: STOP ALLO SPOSTAMENTO TRA COMUNI E CHIUSURA DI BAR E RISTORANTI SETTE GIORNI SU SETTE
Il Fvg cambia colore e passa in zona arancione. E’ quanto ermerso dalla Cabina di Regia sul monitoraggio della mappa del rischio di contagio da Covid-19.
In base al report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità – che, lo ricordiamo, tiene conto di 21 parametri (tra i quali il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai e l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità) – cinque regioni cambiano colore.
Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Marche diventano arancioni, mentre Campania e Toscana passano alla zona rossa.
Questa sera il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà la nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 15 novembre.
COSA CAMBIA NELLA ZONA ARANCIONE. Le principali differenze, rispetto alla zona ‘gialla’, riguardano gli spostamenti. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione e muoversi da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di studio, lavoro, salute o necessità. Servirà, quindi, l’autocertificazione anche per gli spostamenti al di fuori del proprio comune (scaricala qui) e non solo per gli spostamenti durante il coprifuoco.
E’ poi prevista la chiusura di bar e ristoranti, sette giorni su sette. L’asporto è consentito fino alle 22; nessuna restrizione per le consegne a domicilio.
E’ prevista – come per altro già disposto dall’ultima ordinanza Fvg – la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (salvo farmacie, alimentari, tabaccherie ed edicole).
QUI LA LISTA DELLE DOMANDE E RISPOSTE DEL GOVERNO SULLA ZONA ARANCIONE
https://www.ilfriuli.it/articolo/politica/mappa-del-rischio-il-fvg-passa-in-zona-arancione/3/231127
Isonzo/Soča fiume d'Europa
" Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro..."
13 nov 2020
Attualità
Rimango esterrefatta nel leggere che molte giovani anche minorenni sono abusate anche sessualmente da
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Ivan Trinko
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