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27 gen 2024

AVVISO

 Alcuni miei followers mi hanno avvertito che non riescono a commentare nel mio blog.Vi chiedo cortesemente di commentare per verificare se il problema sussiste ancora.Grazie mille

26 gen 2024

PUST-CARNEVALE

 E proprio di queste tradizioni siamo andati a caccia noi di Slovely, come ogni anno durante il periodo di carnevale: eventi carnevaleschi in cui si respira ancora l’aria di tradizioni portate avanti di generazione in generazione e le cui origini si dissolvono nelle nebbie di un passato molto, molto lontano.

L’anno scorso abbiamo documentato il carnevale di Čarni Varh/Montefosca e dei suoi Blumarji, in un breve video reportage che potete vedere qui. Quest’anno invece abbiamo esplorato le tradizioni di due paesi vicini tra loro: Ruonac/Rodda e Marsin/Mersino, e i loro Pustjé.

Le vecchie case della Benečija fanno da palcoscenico al pust!
Le vecchie case della Benečija fanno da palcoscenico al pust!

Il calore della festa

Ma chi sono i Pustjé? Cosa rappresentano? Cosa fanno in giro per la Benečija nei giorni di carnevale? Vedendoli, la prima risposta che viene in mente è: portano allegria con i loro costumi colorati, le musiche, i canti e gli scherzi. In effetti, grazie ai Pustjé durante il periodo di carnevale la vita sembra fare ritorno nei piccoli villaggi sperduti delle Valli del Natisone, dove decenni di emigrazione e calo demografico hanno svuotato le case.Anche chi non vive più nelle frazioni di Ruonac/Rodda e Marsin/Mersino, ma vi rimane ancora legato per motivi familiari o affettivi, per carnevale torna nella vecchia casa di famiglia e apre le porte ai Pustjé, in una festa che coinvolge tutto e tutti. Le padrone di casa imbandiscono le tavole con ogni bendidio da offrire ai Pustjé (e a chi li accompagna), e nei cortili s’intonano canti e si improvvisano balli.




  • Il Püst in Val Resia
    Qui le maschere si dividono in 
    • te lipe bile maškire, le belle maschere bianche
    • e i babaci/kukaci, le maschere brutte.
  • Il Pust v Benečiji, il Carnevale della Benecija, nell’Alta Val-Natisone.
    Qui sono tipiche:
    • le colorate maschere dei Blumari (a Pulfero),
    • i Pustje di Rodda con i loro colori sgargianti e la loro scherzosa impertinenza,
    • il gallo e la gallina di Mersino,
    • le maschere facciali in latta di Stregna

SE QUESTO E' UN UOMO

 

Se questo è un uomo

Ad Auschwitz questa poesia è scritta sulla parete principale dell'edificio in cui hanno vissuto molti italiani deportati.




Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947

L'INVERNO D'ITALIA

24 gen 2024

LA NEVE


 Sui campi e sulle strade

silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
Ada Negri

23 gen 2024

Ugovizza e Valbruna, malga per bimbi


 Un’anteprima la hanno potuta vedere i turisti che nei fine settimana dello scorso avvento si sono spinti fino al termine del percorso Adventpur, tra Valbruna/Ovčja vas e Ugovizza/ Ukve. Ma ora il progetto passa a un nuovo livello, perché le casette in legno che ospiteranno la nuova malga per bambini sono quasi pronte. Molto probabilmente saranno inaugurate a febbraio, alla presenza delle autorità della Regione Friuli-Venezia Giulia.

«Nel periodo del percorso Adventpur sono state utilizzate per allestire presepi e mercatini. La fruizione stabile, però, sarà quella di malga alpina didattica per bambini. Manca solo l’arredamento perché possano essere fruibili», spiega il sindaco di Malborghetto-Valbruna, Boris Preschern. L’auspicio è che, in vista dell’inaugurazione, ci sia un po’ di neve, in modo da abbinare l’offerta dei tapis roulants della vicina pista Kugy 1 alle visite alla nuova struttura.

Secondo la visione di Preschern, la struttura si pone come punto d’interesse per scuole, sodalizi e istituzioni che vogliano portare i bambini a imparare qualcosa. «Il senso è quello di offrire un posto in cui si vedano i vecchi mestieri. Sarà insegnato ai bambini come si fa il pane, come si fa la polenta; si mostrerà come si accende il fuoco o come si fa il fieno. Nelle baitine, poi, sarà possibile dormire in letti di paglia». Nel frattempo il Comune avvierà un bando per individuare un gestore, che avrà il compito di tenere aperto il nuovo villaggetto per almeno 8-9 mesi l’anno. Il custode dovrà anche gestire la stalla, che non avrà finalità produttive. Accoglierà, ad esempio, capre, pecore, galline, conigli e un pollaio.

Il Comune intende garantire una paga minima al gestore, cui andrebbero anche gli eventuali ingressi, attraverso l’introduzione di un’imposta di soggiorno. (Luciano Lister)

Vnaprej so jih lahko turisti že videli na koncu adventne poti »Adventpur« na ravnini med Ukvami in Ovčjo vasjo, saj so jih okrasile božične lučke. Kmalu bodo pa projekt nadgradili, saj so nove otroške koče skoraj dokončane. Verjetno jih bodo otvorili februarja, ob prisotnosti predstavniki Dežele Furlanije-Julijske krajine.

V okviru poti »Adventpur« so v kočah postavili jaslice in tržnico, vendar bodo odslej stalno v rabi kot otroške koče, nam je povedal župan Občine Naborjet-Ovčja vas, Boris Preschern. V njih se bodo otroci naučili, kakšno je bilo življenje na krajevnih planinah nekoč. Jim manjka samo pohištvo. Lepo bi bilo, če bi do takrat snežilo, saj bi tako spravili v delovanje tudi bližnje otroške trakove na smučarski progi Kugy 1 in obogatili ponudbo ob obisku novih otroških koč.

Po Preschernu bodo nove otroške koče namenjene šolam, društvom in ustanovam, ki bi tja rade spremljale otroke, da bi se v njih naučili, kakšno je bilo življenje v Kanalski dolini nekoč. Ogledali naj bi si stare poklice in dejavnosti. Učili naj bi se, kako se speče kruh, kako se skuha polenta, kako se kosi seno ali zakuri ogenj. Otroci bi tudi lahko spali v postelji iz slame.

Občina bo kmalu objavila razpis za mesto upravitelja koč, ki jih bo moral odpreti vsaj 8-9 mesecev na leto. Upravitelj bo med drugim moral skrbeti za hlev, kjer bodo živeli koze, ovce, kokoši in zajci. Občina naj bi minimalno plačo upravitelju koč zagotovila preko uvedbe turistične takse. Upravitelj naj bi zaslužil tudi morebitne vstopnine.

dal Dom

22 gen 2024

Insulti razzisti al portiere del Milan, infuria la polemica


 Non si placa la polemica sugli insulti razzisti rivolti ieri sera al portiere del Milan Mike Maignan durante l’incontro con l’Udinese allo Stadio Friuli. Nel primo tempo della partita, finita 3 a 2 per i rossoneri, l’arbitro ha decretato 5 minuti di sospensione dopo la denuncia del giocatore di essere stato preso di mira dalla tifoseria bianconera.

Sul fronte delle indagini, avviate dalla Digos subito dopo la denuncia del portiere all’arbitro, il questore di Udine Alfredo D’Agostino ha precisato che si tratterebbe di un episodio circoscritto ad alcuni tifosi seduti vicino alla porta del Milan. Nessun coro organizzato, quindi. La polizia sta scandagliando le immagini per identificare gli autori degli insulti razzisti.

Stamattina lo stesso Maignan è ritornato sull’accaduto con un post pubblicato sui social. “Non è stato il giocatore ad essere stato aggredito – ha scritto il portiere francese – è l’uomo e il padre di famiglia”. Il giocatore ha puntato il dito contro gli autori del fatto e ha definito complici chi, seduto sugli spalti, ha sentito e ha scelto di rimanere in silenzio e la società bianconera che, a suo dire, ha parlato solo dell’interruzione della partita.

La risposta dell’Udinese non si è fatta attendere. La società si è detta profondamente dispiaciuta e solidale con il portiere del Milan, condannando ogni atto di razzismo e violenza. Inoltre, ha annunciato che collaborerà con le autorità per chiarire l’accaduto, con l’obiettivo di adottare ogni misura necessaria per punire i responsabili.

Già nel dopo partita era arrivata al numero 1 rossonero la solidarietà del mondo sportivo e non solo. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha chiesto scusa a Maignan, mentre il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha definito inaccettabile e ripugnante l’episodio. ” Va comminata la sconfitta a tavolino – ha scritto Infantino sui social – per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista”.https://www.ilfriuli.it/cronaca/insulti-razzisti-portiere-milan-polemica/

proverbio friulano

 


Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Sant’Agnîs, interie la bafe, miege le mede e miec’ il pan di famêe” Ovvero per Sant’Agnese (il 21 gennaio) la baffa di lardo è ancora intera, il maiale è stato macellato da poco, ma le scorte di fieno per l’inverno sono già dimezzate come il “pane per la famiglia” in quanto si è lontani dal vecchio e nuovo raccolto.

MALEDETTE GUERRE - PREKLETE VOJNE

 


"La libertà è un valore così grande che nessun prezzo è troppo alto", scrive Zdravko Likar in conclusione del suo ultimo libro "Le guerre maledette", recentemente pubblicato dalla Fondazione Le vie della pace a Posočje di Caporetto. La pubblicazione è stata presentata martedì 21 novembre presso il Centro culturale sloveno a San Pietro nell'ambito degli incontri sui libri organizzati dall'Istituto sloveno di cultura.

Non c'è bisogno di presentare Zdravko Likar, l'ex prefetto di Tolmino è molto conosciuto in Benecia, dove ha molti amici. Cinque anni fa ha pubblicato un libro sulla Repubblica di Caporetto e in questo nuovo lavoro ha raccolto testimonianze di persone, soprattutto locali di Posočje e Benecia, che furono gettati nelle tempeste della guerra, fin dalla campagna di Napoleone in Russia nel 1812, attraverso la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, le guerre dei Balcani e fino alla guerra in Ucraina nel 2022. "Questo libro è un bellissimo regalo perché non ci porta una teoria sulla guerra, le cause o gli esiti della guerra, ma la testimonianza di gente del posto, gente normale", ha detto nell'introduzione il presidente dell'ISK Giorgio Banchig, il quale ha sottolineato come la Benecia sia molto presente nel libro, a partire dalla storia di Ivana Domenis, che sposò Franc Petrica, un autista che trasportava legna da ardere da Caporetto  al Veneto e friulano (durante la seconda guerra mondiale fu fatto prigioniero prima dai fascisti, poi dai tedeschi e dai partigiani), alla battaglia di Topolovo, alla triste e tragica storia di Marko Redelonghi, e ai ricordi dei Chedermisti bemeciani Cuffolo, Blasutto, Černetič e Gujon.
L'autore ha affermato di aver raccolto testimonianze per più di quarant'anni. "Nel libro non ci sono descrizioni di battaglie o eventi, volevo soprattutto descrivere la sofferenza di un individuo e mostrare così quanto sia terribile la guerra", ha spiegato Likar, aggiungendo: "Ho preso in considerazione duecento anni perché volevo mostrare che in questo lungo periodo non ha cambiato affatto il mondo: ogni guerra porta sofferenza umana”. Poi, con l'aiuto delle fotografie che si trovano anche nella pubblicazione, ha descritto i principali avvenimenti delle 'guerre maledette', che, come sappiamo, continuano purtroppo anche oggi. Non ha cambiato assolutamente nulla", ed è proprio per questo che è necessario lavorare per la pace, «poiché la pace è, accanto alla vita stessa, il valore più grande dell'esistenza umana».
dal Novi Matajur

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Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

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  Il proverbio friulano della settimana di Vita nei campi fb “Mai / salte fûr el cai” ovvero a maggio escono le chiocciole che segue l’altro...

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