LA MONTAGNA INVERNALE ED IL PERICOLO DI VALANGHE
di Dario Di Gallo
Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di escursionisti ha iniziato, in tutte le stagioni dell’anno, a frequentare le aree montane della nostra regione. Questo movimento che risponde necessariamente ad una diffusa e sentita esigenza di contatto con il mondo naturale ha portato questi entusiasti neofiti a confrontarsi con ambienti nei quali, per potersi muovere con sicurezza, è necessaria una preparazione specifica e una conoscenza approfondita dell’ambiente.
Questo è a maggior ragione ancora più importante in inverno. La grande bellezza e suggestione dei paesaggi innevati ha fatto sì che con sci da escursionismo, racchette da neve o sci da alpinismo gli appassionati frequentino ora questi particolari contesti. Muoversi in sicurezza in ambiente invernale non è però banale come calzare un paio di scarponcini e seguire un sentiero, richiede conoscenza del terreno, del manto nevoso e delle attrezzature personali, per questo è opportuno seguire corsi di formazione oggi disponibili per tutti i livelli. Una volta formati però bisogna sempre, prima di andare in montagna, informarsi sulle aggiornate condizioni del manto nevoso e sulla sua sicurezza.
Queste importanti informazioni sono contenute nel “Bollettino neve e valanghe del Friuli Venezia Giulia” documento ufficiale per la nostra Regione nato ad opera del CFR nel 1972, oggi viene redatto dalla Protezione Civile con la collaborazione del Corpo Forestale Regionale, viene emesso di norma nelle giornate del lunedì, mercoledì e venerdì a partire dal primo innevamento consistente fino alla scomparsa del manto nevoso pericoloso per fusione primaverile, in casi di situazioni eccezionali viene emesso anche giornalmente.
Redatto secondo gli standard europei più avanzati, contiene informazioni inerenti alla situazione di stabilità del manto nevoso ed alla sua evoluzione, suddividendo territorialmente le informazioni per aree che presentano omogeneità del clima e dell’innevamento (Alpi Giulie Alpi Carniche e relative aree Prealpine), esprimendo una valutazione del pericolo servendosi anche della specifica “Scala europea del pericolo valanghe” divisa in cinque gradi.
Il personale del Corpo Forestale Regionale collabora con i previsori della Protezione Civile fornendo i fondamentali dati dei rilievi stratigrafici e penetrometrici che vengono svolti in alta montagna con cadenza sia giornaliera che settimanale direttamente sulla superficie e all’interno della neve per valutarne la pericolosità.
Al frequentatore della montagna viene così offerto un prezioso, irrinunciabile ed aggiornato strumento di prevenzione e sicurezza, personale e collettiva, che permette a tutti di godere della bellezza degli sport invernali con coscienza e serenità.
da vita nei campi
Cara Olga,
RispondiEliminaCon valanghe hai sempre un pericolo.
Abbracci,
Mariette
Olga it's good that you guys have tourists. I would like that my city to attract tourists....
RispondiEliminaSiempre hay que tener cuidado. Te mando un beso.
RispondiEliminaIn Italia c'è la neve?
RispondiEliminaIn montagna c'è neve,Buona giornata Irina.
EliminaCi vuole tanta prudenza in montagna.
RispondiEliminaQuesto è un argomento molto importante! Grazie per avermi ricordato di stare attento!
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