Mancano pochi giorni alla fine del 2021, quindi siamo ancora dentro l’Anno di Dante, l’anno che celebra i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri (1265-1321).
Lo dico perchè mi sono ricordato appena in tempo di una moneta nella mia collezione; coniata nel 1965 per celebrare i settecento anni dalla nascita del sommo poeta.
Sono le 500 Lire del 1965, una moneta in argento 835, dal peso di 11g.
/d:
Sul dritto c’è una classica rappresentazione di Dante, il volto iconico che conosciamo rivolto a sinistra. Ecco la descrizione che fece di lui il Boccaccio.
“questo nostro poeta di mediocre statura e poi che alla matura età fu pervenuto, andò alquanto curvetto; e il suo andare grave e mansueto; d’onestissimi panni sempre vestito. Il suo volto fu lungo, e ‘l naso aquilino; e gli occhi anzi grossi che piccoli; le mascelle grandi; e dal labbro disotto era quello di sopra avanzato; e il colore era bruno; e i capelli e la barba spessi, neri e crespi: sempre in faccia malinconico e pensoso”.
/r:
Sul rovescio c’è la parte più interessante: è infatti rappresentata l’allegoria della Divina Commedia.
Si possono distinguere chiaramente: il paradiso in alto, con i raggi solari e le stelle; al centro il purgatorio rappresentato dalle nubi, e sotto le fiamme dell’inferno.
/b:
Nella “terza faccia” ossia nel bordo, in rilievo è riportata la scritta: 7° CENTENARIO DELLA NASCITA DI DANTE.
Quanti studenti avranno avuto modo, nell’Anno di Dante, di conoscere questa moneta?
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