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5 lug 2020

Valli, allarme rosso zecche


Nelle Valli del Natisone e del Torre, in Val Resia e in Valcanale, con l’aumento delle temperature, è scattato l’allarme zecche, che a causa dell’abbandono dei terreni e dei boschi qui più che altrove trovano un habitat ideale. Molti agricoltori, boscaioli ed escursionisti testimoniano che non ce ne sono mai state come quest’anno.
Le zecche sono pericolose per l’uomo e gli animali. E a causa dei cambiamenti climatici, la proliferazione di questi piccoli aracnidi è in aumento e ha determinato un incremento di malattie dovute al loro morso del 400 per cento in 30 anni.
Le zecche, contrariamente a quanto si possa credere, non saltano e non volano, ma attendono le loro «vittime» sulle estremità delle piante. Così, il malcapitato di turno, durante la propria escursione all’aperto, rischia di ritrovarsi uno di questi piccoli parassiti addosso mentre gli passa accanto. Aggrappandosi con le loro piccole zampette, cercano subito un posto dove infilare la testa sotto pelle e succhiare il sangue, utile per passare allo stadio successivo o per far maturare le uova.
Il morso di per sé non è doloroso, tuttavia se l’animale rimane troppe ore attaccato al corpo può provocare malattie attraverso il rigurgito del pasto. Inculcando nella ferita alcuni agenti patogeni, le zecche provocano diverse malattie nell’uomo: dalla meningoencefalite alla malattia di Lyme, dalla febbre bottonosa alle febbri ricorrenti.
Nel 70 per cento dei casi, dopo un morso di zecca, si manifesta un’infezione senza sintomi che passa inosservata. Mentre nel 30 per cento restante possono sorgere gravi problemi dovuti al conseguimento delle malattie sopracitate.
Gli accorgimenti da adottare durante le escursioni tra i boschi o immersi nella natura sono diversi. Innanzitutto è utile evitare di tenere zone della cute esposte mentre si cammina nell’erba alta; indossare abiti chiari e ben visibili invece facilta l’individuazione dei parassiti che si attaccano ai vestiti; mentre al termine della propria escursione, occorre esaminare scrupolosamente ogni parte del corpo; ancora meglio se si lascia effettuare il controllo ad altri: alcuni di questi animali possono essere addirittura più piccoli di un millimetro.
Per staccare una zecca infilata nella pelle ci sono alcune regole da seguire. Per prima cosa non si devono utilizzare: alcol, benzina, acetone, ammoniaca oppure olio. Questo perché si corre il rischio di irritare l’animale facendolo vomitare all’interno della ferita causata dal morso. Per effettuare la rimozione in modo sicuro occorrono delle pinzette e tanta pazienza.
Posizionandole il più vicino alla pelle (lì si trova la parte più dura), si stacca l’animale con movimenti rotatori, tenendole invece sull’addome si rischia di farla scoppiare causando uscita di sangue infetto. Un volta asportata la zecca correttamente disinfettare bene.
La meningoencefalite da zecca o TBE è una malattia di natura virale che può colpire il sistema nervoso centrale e/o periferico. Questa malattia può avere un decorso serio e potenzialmente grave.
Poiché non esiste una cura per la TBE, il miglior modo per prevenirla è la vaccinazione, consigliata a chi vive, lavora o frequenta abitualmente le zone a rischio per tale infezione.
La vaccinazione è gratuita per i residenti in Friuli Venezia Giulia e per gli esposti professionalmente in area a rischio, per i volontari della protezione civile operanti nei settori dell’antincendio boschivo e dei cinofili, con compartecipazione alla spesa per i non residenti.

10 commenti:

  1. Cara Olga, bestiole che bisogna stare molto attenti, pericolosissime.
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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  2. Chi ama passeggiare in montagna o in campagna deve usare un'abbigliamento idoneo ed evitare di lasciare troppo scoperto il corpo e possibilmente evitare le zone di passaggio di animali selvatici e i pascoli. Le zecche sono davvero pericolose.
    Buona domenica.

    RispondiElimina
  3. A me, è capitato con i gatti, di dover togliere le zecche e ci sono riuscita, senza incidenti. Usando le goccette per i gatti, questo problema non si è più ripresentato. Buona domenica.

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  4. Insetti che sarebbe opportuno non incontrare mai e invece!
    Ciao Olga, buona domenica.
    sinforosa

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  5. Se andate in montagna ,ma anche nei prati,al rientro controllate la pelle e cambiate tutti gli indumenti.Io mi sono vaccinata contro la TBE per la quale non c'è farmaco.Saluti OLga


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