POMERIGGIO AL CINEMA
Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga❤️
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antifascista
1 apr 2023
In miniera a riscoprire Cave del Predil
Cave del Predil/Rabelj/Raibl/Rabil. In qualunque lingua della Valcanale lo si nomini, il nome di questa località resta sempre legato alla miniera.
Nella comunità locale è ancora vivo il ricordo dei passati fasti economici legati all’attività estrattiva, ormai interrotta da decenni. Per una località di fatto nata in funzione della presenza di una miniera, la miniera stessa, riconvertita, può farsi portatrice di nuovo riscatto economico.
Anche a questo contribuisce il comprensorio dei Musei di Tarvisio, che comprendono la Miniera di Raibl, il Museo della tradizione mineraria e il Museo storico militare «Alpi Giulie», tutti attivi a Cave del Predil.
La miniera di Raibl – Cave del Predil è stata dal XVIII secolo una delle più importanti miniere europee di piombo e zinco. Chiusa nel 1991, oggi è stata trasformata nel Parco internazionale geominerario di Raibl, che si propone ai visitatori come monumento alla memoria del lavoro operaio nonché meta turistica e didattica.
La visita guidata, che avviene grazie a un trenino a trazione elettrica, dura circa un’ora. Attraverso questo viaggio nel cuore della terra si possono scoprire minerali, tecniche di estrazione, ma soprattutto comprendere le fatiche di migliaia di minatori che hanno lavorato per secoli dentro le sue viscere. A completare la visita alla miniera è il Museo della tradizione mineraria, che propone un percorso documentario tra foto d’epoca, documenti storici, attrezzature minerarie, film e testimonianze in video della storia della miniera e del paese.
Per finire, a Cave del Predil è presente un Museo militare, che presenta informazioni e plastici della zona di Tarvisio, cimeli e uniformi dell’epoca napoleonica, della prima e della seconda guerra mondiale.
Fino a maggio i musei di Cave del Predil sono aperti da venerdì a domenica e nei giorni festivi, dalle 10.00 alle 13.00 al mattino e dalle 14.00 alle 18.00 nel pomeriggio. (Luciano Lister)
https://www.dom.it/v-rudniku-da-bi-spet-odkrivali-rabelj_in-miniera-a-riscoprire-cave-del-predil/
1 Aprile - Pesce d'aprile - Perché si fanno gli scherzi?
Uova decorate a Drenchia e Udine
L’uovo è il principale simbolo della Pasqua. Qualche anno fa il circolo culturale Kobilja glava ha fatto rivivere a Drenchia la tradizione della decorazione delle uova sode secondo la tecnica tradizionale. «Pirhe» o «Pirhi» sono chiamate. Anche quest’anno nella domenica delle Palme, il 2 aprile, alle 14.30 nell’osteria al Kolovrat di Clabuzzaro, si terrà un apposito laboratorio. Le signore di Drenchia saranno affiancate dalle colleghe di Poljubin, un paese sul versante sloveno, dove la tradizione è molto viva. Le decoratrici di Poljubin saranno poi, lunedì 3 aprile, a Udine nella parrocchia di San Quirino (via Gemona) a spiegare e mostrare la tradizione ai corsi di sloveno per bambini (alle 16.30) e adulti (alle 18.30) organizzati dall’associazione don Eugenio Blanchini.
https://www.dom.it/pisali-bojo-pierhe-v-dreki-in-vidnu_decoreranno-le-uova-a-drencha-e-udine/
Canto d'aprile
Poesia di Renzo Pezzani
Canto d’aprile
C’è fra i rovi, ieri non c’era,
l’erba che trema come un verde fuoco,
l’ha perduta per gioco
la giovane primavera.
La pecorella vestita di lana
ora strappa le tenere foglie,
e per ogni ciuffo che coglie
batte un tocco di campana.
A quel suono fiorisce il pesco,
si schiudono le finestrelle,
e le rondini col cuore fresco
giungono dalle stelle.
L’acqua chioccia nella peschiera
rotonda come una secchia,
e l’allodola dentro vi specchia
il suo canto di primavera.
31 mar 2023
La lingua slovena in tutte le scuole
Perché la lingua slovena si salvaguardi in Benecia, Resia e Valcanale al giorno d’oggi, si sa, è necessario il suo insegnamento nelle scuole. Non a caso la legge di tutela statale dedica all’insegnamento dello sloveno molti articoli, riservando particolare attenzione alla provincia di Udine. Questo perché, mentre a Gorizia e Trieste lo sloveno a scuola risale ai tempi dell’Austria, lo sloveno in Benecia è entrato nelle aule solo con la nascita dell’istituto scolastico bilingue, avvenuta nel 1984 in forma privata. L’istituto è diventato pubblico proprio in virtù della legge di tutela e negli anni si è imposto come scuola più scelta dai genitori nelle Valli del Natisone.
Il «Paolo Petricig», tuttavia, per ragioni geografiche non può soddisfare tutta la richiesta di insegnamento dello sloveno. Restano, allora, le disposizioni particolari per la provincia di Udine, le quali danno la possibilità di insegnamento opzionale della lingua
e cultura slovena in tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado nei comuni nei quali è riconosciuta la minoranza.
Inspiegabilmente, quell’articolo, da 22 anni è inattuato. Infatti le ore di sloveno a Prepotto, Taipana e Vedronza vengono impartite sulla base della legge 482/99 per tutte le minoranze linguistiche d’Italia.
Ma ora sembra il momento giusto per il cambio di passo, come ha evidenziato il presidente dell’associazione «don Blachini», Igor Jelen, incontrando il ministro per gli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Matej Arčon. La richiesta che sale dal territorio c’è, come dimostra la recente apertura allo sloveno nelle scuole di Attimis e Faedis, come pure il via libera ministeriale all’insegnamento plurilingue in Valcanale. Senza dimenticare che l’insegnamento dello sloveno, in un contesto di gelo demografico, dà un valore aggiunto alle scuole che lo attuano e la possibilità di derogare al numero minimo di alunni.
E già che ci siamo, sarebbe anche il caso, di insegnare lo sloveno come seconda lingua straniera in alcune medie inferiori di Udine, come già avviene a Trieste.
Ezio Gosgnach
https://www.dom.it/lingua-slovena-nelle-scuole_slovenski-pouk-v-vseh-solah/
Saluti da UDINE
Sorge nell'alta pianura, a pochi chilometri dalla fascia collinare, ed è costeggiata dal torrente Cormor a ovest e dal torrente Torre ad est. Al centro della città si trova in un colle isolato, in cima al quale è situato il castello: secondo la leggenda il colle è stato edificato da Attila per ammirare l'incendio che lui stesso provocò alla città di Aquileia. In realtà si pensava che fosse formato da rocce conglomeratiche antiche più di 100 000 anni, mentre recenti scavi archeologici hanno dimostrato che si tratta di un rilievo artificiale, privo di rocce-
continua https://it.wikipedia.org/wiki/Udine
Il mandorlo anche al nord
30 mar 2023
La poesia di Mila Kačič
SPOZNANJE Ljubim ležanje v soncu. Valovi so koraki moža, Zmeraj bliže prihaja. Ko oči spet odprem Valovi so spet koraki moža, Ljubim ležanje v soncu.
Amo giacere al sole. Le onde sono i passi dell'uomo S'avvicina sempre di più. Quando riapro gli occhi Le onde sono di nuovo passi d'uomo Amo giacere al sole. http://www.filidaquilone.it/num028milic.html |
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