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12 mag 2022

Quando il libro diventa un rifugio


 Nei giorni passati, precisamente il 22 e 23, aprile non sono passati nel silenzio rispettivamente la Giornata della Terra e la Giornata del libro. Molto sarebbe da ar- gomentare, da riflettere e da agire su questi argomenti, su questi valori che danno all’uomo il senso della propria esistenza: del «dove» vive e del «come» vive. La Terra è la nostra casa e come tale va valorizzata, difesa, abbellita, preservata per le future ge nerazioni.

Non basta di certo un giorno all’anno per prendere in seria considerazione quali siano i doverosi comportamenti al fine di limitare e progressivamente eliminare almeno i peggiori rischi cui sta andando incontro questa nostra casa comune. Ciascuno di noi, volenti o nolenti concorre allo sfacelo in atto e la natura vivente ci sta avvertendo che siamo all’ultimo stadio coi mezzi di cui dispone; basta vedere gli effetti del riscaldamento glo – bale. È d’obbligo un salto di consapevolezza, una ripresa della conoscenza e della corresponsabilità di fronte a quello che l’intelligenza ci suggerisce e la conoscenza scientifica certifica.

Sta scemando il senso della misura; pare che si stia obnubilando quella parte dell’uomo che dovrebbe regolarne il comportamento, lo sviluppo del pensiero, della capacità di analisi, del senso di corresponsabilità, dei valori sociali e culturali della solidarietà. Se oggi la scienza è arrivata a comprendere molte delle leggi della natura è perché l’umanità è riuscita a tramandare e così accumulare le conoscenze, sebbene ciò abbia permesso an – che di violarne le leggi, di stravolgerle e di abusarne. Purtroppo.

In questo senso trovo come opportuno il richiamo al secondo argomento citato in premessa: la Giornata del libro, della lettura, dello sviluppo della parte spirituale, emotiva, valoriale della persona. Gli uomini che maggiormente hanno potuto usufruire del dono della conoscenza e della sapienza, nel tempo hanno sa – puto mettere per iscritto, magari scolpito su una stele di pietra il proprio pensiero, su papiro o pergamena. Fu inventata la stampa che permise il diffondersi della conoscenza, dei frutti del genio umano. Tanto che oggi possiamo conoscere molto del passato dell’umanità e con l’ausilio dell’intelligenza artificiale si è spalancato ogni possibile orizzonte, potendo espandere quasi all’in – finito nel tempo e nello spazio quanto memorizzato in miliardi di piccolissime celle di memoria artificiale. Oggi nel mondo in cui viviamo interamente influenzato da internet, l’attenzione va in tutte le direzioni possibili ma ciò comporta una pericolosa di – spersione mentale e un progressivo smarrimento. In soli cinque minuti tra facebook, skype, whatsapp e quant’altro, si monitora il proprio smartphone, si interagisce con i colleghi di lavoro, ci si perde con la mente, magari camminando come ebeti per strada o rischiando la vita in auto. Questi comportamenti da «mi piace» provocano un aumento del livello di stress, diminuendo la nostra capacità di entrare in se stessi.

Ecco, allora, la funzione quasi salvifica di chi sa prendere del tempo per leggere un libro. Quando leggiamo un libro tutta la nostra attenzione si riversa sulla storia. E se il libro ci coinvolge ci porta ad una dimensione diversa del nostro essere adesso e qui. Si riduce lo stress magari dimenticando i propri problemi; si migliorano le proprie conoscenze elevando il proprio bagaglio intellettuale e culturale; si espande il vocabolario e la capacità di usufruirne in ogni circostanza espressiva e sociale; si esercita l’attenzione e la concentrazione migliorando la memoria anche a difesa dalle frequenti malattie mentali in età avanzata.

Mi si permetta un appunto a suggellare, nell’esperienza per – sonale, la validità della lettura. Iscritto alle scuole medie, dopo l’esperienza discutibile della scuola elementare nell’ambiente domestico di lingua e cultura slovena, nel primo anno ero in serie difficoltà con la lingua italiana e la mia carriera scolastica era seriamente compromessa. A casa non avevo libri a disposi –zione se non quelli scolastici, ma nel periodo delle vacanze ebbi la fortuna di poter affondare le mani in un grosso baule pieno di libri per ragazzi. Non saprei dire quanti di essi siano stat i il mio nutrimento mentale quotidiano per oltre due mesi, so che la lettura coinvolgeva ogni minuto di tempo libero; a scapito dell’etichetta anche durante i pasti, così come oggi fanno molti ragazzi con lo smartphone. Non ebbi più problemi con la lingua e da allora le librerie e le biblioteche divennero dispensatori di un bene di prima necessità. Si tratta di un mondo parallelo che diviene un rifugio, una scappatoia, una valvola di sfogo rispetto al mondo concreto e drammatico in cui ci tocca vivere.

Riccardo Ruttar

https://www.dom.it/quando-il-libro-diventa-rifugio_ko-knjiga-postane-zatocisce/

11 mag 2022

Riconfermate le bandiere blu a Grado e Lignano


 (ANSA) Confermata anche nel 2022 la Bandiera Blu per Grado (Gorizia) e Lignano Sabbiadoro (Udine). I due comuni sono gli unici in Friuli Venezia Giulia ad aver ottenuto il riconoscimento, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee) a un totale di 210 località rivierasche di tutta Italia.

    Grado e Lignano, come nel 2021, hanno superato l'esame, che oltre alla validità delle acque di balneazione, valuta, tra le altre cose, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti, aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano, aree verdi, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, strutture alberghiere, servizi d'utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, pesca sostenibile.
    "E' record nazionale!! - si legge sul profilo fb del Comune di Grado - siamo orgogliosi di annunciarvi che oggi Grado ha ottenuto la sua 34/a Bandiera Blu Fee, il più prestigioso riconoscimento per le località balneari!".Per Lignano si tratta invece della 33/a. "L'amministrazione comunale insieme ai suoi cittadini non ha mai smesso di impegnarsi, ognuno per la propria competenza, per la conferma di questo prestigioso riconoscimento", osserva l'assessore comunale all'Ambiente, Paolo Ciubej.

E' MAGGIO di Giovanni Pascoli

 




A maggio non basta un fiore.

Ho visto una primula: è poco.

Vuoi nel prato le prataiole:

è poco: vuole nel bosco il croco.


È poco: vuole le viole; le bocche

di leone vuole e le stelline dell'odore.

Non basta il melo, il pesco, il pero.

Se manca uno, non c'è nessuno.

È quando è in fiore il muro nero

è quando è in fiore lo stagno bruno,

è quando fa le rose il pruno,

è maggio quando tutto è in fiore.

10 mag 2022

il cuculo

stamattina dalla terrazza ho sentito cantare un cuculo...
 Il cuculo non fa il nido. Non ne ha bisogno, dato che approfitta di quello degli altri. La femmina dopo aver scelto una covata, preferendo quelle dei passeracei, butta fuori un uovo e vi depone il suo, seguendo un perfetto copione. E’ un esempio di parassitismo assassino, dal momento che anche il cuculo appena nato, per non avere concorrenti, butta fuori dal nido i fratellastri, figli della madre adottiva che lo ha inconsapevolmente ospitato. In friulano si chiama cuc e questo termine si usava nella frase “là cuc” che, ai nostri tempi, è caduta quasi del tutto in disuso. La frase era rivolta, con un misto di disprezzo e derisione, all’uomo che andava a vivere nella casa della moglie o dei suoceri. L’uomo che va cuc è, secondo la mentalità contadina, un parassita, pigro e incapace, dal momento che non è riuscito a preparare il nido per sé e per la propria compagna. Il cuculo è messaggero di primavera e in friulano esiste un detto popolare riferito alla meteorologia: “quant ch’al cjante il cuc, une di ploe une di sut” e corrisponde all’italiano “Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello”. Nella credenza popolare il cuculo è nunzio del futuro e dalle sue grida si traggono auspici. La prima volta che si sente il suo verso le ragazze non sposate possono chiedergli quanti mesi o anni mancano al matrimonio, mentre le persone anziane quanti anni restano da vivere. Se gli anni sono troppo pochi non bisogna preoccuparsi troppo perché il cuculo è un uccello bugiardo e burlone...continua la lettura https://www.ilfriuli.it/mobile/articolo/Archivio/Il_cuculo,_animale_premonitore/29/81225

PROVERBIO


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Se al svinte a San Grivôr ‘i ‘n vin quarante dîs a fa rumôr” ovvero se il giorno di San Gregorio (il 9 maggio) tira vento ce ne sarà ancora per altri 40 giorni a far rumore.

9 mag 2022

buongiono


 “Parla alle piante con l'amore che hai dentro, le farai crescere di più.”
SILVIA ZONCHEDDU

nel prato

 


Nel prato cento fiori sono sintonizzati l’uno con l’altro come cento pianoforti che, sulla stessa accordatura, suonano la musica più silenziosa che ci sia

(Fabrizio Caramagna)

8 mag 2022

citazione

 “La guerra è pazzia, le armi non portano mai la pace”

Papa Francesco


continua su: https://www.fanpage.it/live/guerra-ucraina-russia-ultime-notizie-8-maggio-2022/

https://www.fanpage.it/

Ascoltavo la pioggia


 Ascoltavo la pioggia

(Alda Merini)
Ascoltavo la pioggia
domandare al silenzio
quale fragile ardore
sillabava e moriva.
L’infinito tendeva
ori e stralci di rosso
profumando le pietre
di strade lontane.
Mi abitavano i sogni
odorosi di muschio
quando il fiume impetuoso
scompigliava l’oceano.
Ascoltavo la pioggia
domandare al silenzio
quanti nastri di strade
annodavano il cuore.
E la pioggia piangeva
asciugandosi al vento
sopra tetti spioventi
di desolati paesi.

buona festa della mamma

 


Tra le tue braccia C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato, per quanta emozione provi, dove il tempo si ferma e non hai più l’età; quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare… Da lì fuggir non potrò poiché la fantasia d’incanto risente il nostro calore e no… non permetterò mai ch’io possa rinunciar a chi d’amor mi sa far volar. Alda Merini

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

Piove...piove...

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