Per guarire,
IERI IL CIELO DEL FRIULI ERA COSÌ...
Il conflitto in Ucraina ha portato alle stelle i prezzi del gas naturale, del petrolio e, di conseguenza, dato che le centrali italiane sono alimentate in gran parte da questi due combustibili, dell’energia elettrica. Ma già prima dello scoppio delle ostilità, i costi dell’elettricità, dei carburanti e del metano erano aumentati considerevolmente.
Il sindaco di San Leonardo, Antonio Comugnaro, ha ordinato lo spegnimento dell’illuminazione pubblica alle ore 23 e ad analoghe misure volte al contenimento dei consumi di eletticità e gas sta pensando anche l’amminstrazione di San Pietro al Natisone.
La crisi energetica sta portando un sempre maggiore numero di famiglie a prendere in considerazione il legno per riscaldare le proprie abitazioni.
Per la legge del mercato, di fronte a una maggiore richiesta, si è registrato anche un aumento del prezzo della legna da ardere e del pellet, tuttavia i due tipi di combustibili provenienti dal bosco risultano sempre più convenienti rispetto al metano.
Nei prossimi mesi si prevede, pertanto, una richiesta crescente e così il bosco diventa un patrimonio sempre più prezioso. In Benecia di legname da ardere ce n’è in grande quantità, perché nel secondo dopoguerra, a causa dell’abbandono delle attività agricole, il bosco ha progressivamente inghiottito pascoli, prati e campi. Ecco, allora, che l’impennata dei prezzi dei combustibili fossili rappresenta una nuova bella opportunità di crescita dell’economia locale.
Di aziende forestali sul territorio ce n’è una ventina e tutte godono di buona salute e hanno ottime prospettive, visto ce già attualmente hanno difficoltà a soddisfare le richieste. C’è, quindi, una forte probabilità che il loro numero aumenti e con esse cresca, grazie anche ai singoli che fanno legna per soddisfare il fabbisogno famigliare (chi nelle valli non ha un pezzo di bosco in proprietà?), anche la cura del territorio, tramite uno sboscamento costante delle aree abbandonate e una corretta coltivazione del bosco vero e proprio.
Tornando ai vantaggi dell’uso di legna o pellet per il riscaldamento, bisogna sottolineare che essi possono essere acquistati in qualsiasi periodo dell’anno e poi conservati, senza intaccare le loro proprietà. E si sa che in primavera legna da ardere e pellet costano meno, per cui si può risparmiare in modo significativo nei successivi autunno e inverno.
C’è poi un risvolto ecologico. A detta degli esperti, oggi legna da ardere e pellet rappresentano una delle più importanti risorse per combattere il cambiamento climatico e una delle soluzioni più avanzate per «scaldarsi senza scaldare il pianeta».
Tutti sanno che per combattere il cambiamento climatico è necessario passare dalle energie fossili (petrolio, carbone, gas) alle energie rinnovabili. In pochi però sanno che il legno è di gran lunga la prima tra le energie rinnovabili con il 34 per cento, seguita da energia idroelettrica (18 per cento), pompe di calore (12 per cento), fotovoltaico (9,5 per cento) ed eolico (6,7 per cento).
In Europa e nel mondo la percentuale di energia rinnovabile prodotta dal legno è ancora più alta.
Ciò significa che dai boschi nasce una fonte di energia senza la quale combattere quella che viene chiamata «emergenza climatica» sarebbe impossibile.
Molti pensano che usare la legna come fonte di riscaldamento danneggi il patrimonio boschivo, ma è vero il contrario. In Italia i boschi sono in costante aumento (dal 1936 al 2015 la crescita è stata del 72,6%). Ma per valorizzarli bisogna gestirli e non abbandonarli. Una foresta gestita determina un risparmio di CO2 dieci volte di più di una non gestita.
In Italia il legno è la seconda fonte di riscaldamento dopo il metano (21%). La ragione è anche nei costi: legna, pellet e cippato già prima della guerra tra Russia e Ucraina avevano un costo medio di quasi la metà del metano e un terzo del gasolio. (R. D.)
https://www.dom.it/drva-so-nase-zlato_il-legno-nuovo-oro-della-slavia/
dal Dom
Dopo che la stazione sciistica di Kanin è stata temporaneamente chiusa a causa di un incidente in gondola nel 2013, anche il gestore dell'hotel Hit Bovec è finito in bancarotta. Due anni dopo, uomini d'affari di Capodistria con capitale russa vennero come salvatori e iniziarono a rinnovare l'edificio, ma l'investimento non fu completato."Sono rimasto deluso dai russi alla fine, ma l'hotel è stato salvato. Mi dispiace anche per alcuni altri acquirenti interessati che non hanno avuto l'opportunità in quel momento ", ha affermato il sindaco di Bovec Valter Mlekuž.
Come dice lui, il nuovo proprietario si è presentato di recente a Bovec. Ivan Fornazarič, che gestisce un'azienda di successo per la produzione di rimorchi e rimorchi, dovrà trasferire una grossa somma nella struttura con più di 100 camere e 250 posti letto oltre al prezzo di acquisto per completare la ristrutturazione, che comprende anche un centro benessere centro. "Naturalmente, i dettagli dell'investimento saranno presto rivelati dallo stesso proprietario", ha aggiunto Mlekuž.
L'Hotel Kanin è stato costruito nella regione di Bovec nel 1973. È stato progettato dall'architetto Janez Lajovic, che ha ricevuto il premio per il miglior design di quell'anno, e l'Associazione degli Architetti della Slovenia lo ha classificato tra i 50 edifici del patrimonio architettonico del 20° secolo. La cresta del suo tetto imita la cresta dei Monti Kanin.
Durante questo periodo, il più piccolo Hotel Soča della società locale Soča Rafting è cresciuto nel centro di Bovec e un nuovo hotel sarà costruito nell'aeroporto dall'imprenditore Dolenjska Ivan Kralj.
tradotto dal Novi Matajur
Un giorno Gesù e San Pietro stavano camminando lungo un sentiero e notarono una donna che seminava delle rape nel suo campo.
Passandole vicino, Gesù le chiese per chi seminasse e la donna rispose che seminava per lei, per suo marito e per nessun’altro.
Le rifece la domanda per altre due volte ma la risposta era sempre la stessa. Vedi, disse Gesù a S. Pietro — semina solo per lei e per suo marito — vedremo ancora questa.
Più avanti incontrarono un’altra donna che seminava rape e fece anche a lei la stessa domanda. La donna, girandosi verso di loro, rispose: — io semino prima per i ladri, poi per i poveri e poi anche per me, se Gesù lo vorrà.
Quando fu la stagione del raccolto, nel campo della prima donna incontrata, non crebbe nessuna rapa mentre in quello della seconda, prima si sfamarono i ladri, poi i poveri e, infine, ne rimasero molte anche per i suoi familiari.
Din den Jëśuš anu S. Piëri ni so hodili po ni poti anu ni so vidale dno žanò k na usiawala rëpe tu-w njivi. Ko ni so prislï bliśu, Jëśuš an jo baral śa kogà na je usiala. Ta baba na mu raklà da na usiawa śa nju, śa njagà muza anu śa ninaga drugaga. An jo spet baral śauokir to mu parialu da an ni ciul lopu. Ta baba na mu raklà spet itaku. Vidiš, rekal Jëśuš Sampierinu, na sejë makoi śa njù anu śa sfega muža; ćjemo videt pa isö. Ni so naredli šćjë din kos poti ni so nalëslï no drugo žanò anu ni so spet jo barali to k ni so bili barali to drugo babo. Ta žanà, na se śvila tau nji nu na raklà: ja sejien pret śa ti k kradaio, anu dopo śa te böghe judi anu dopo śa mlè ćjë Jëśuš an bo tel. Ko to bilu śa pobràt, tau njvi uot te prve žanè k ni so bili srëtli, ni bilu urastlu nine rëpe tau ti njivi. Tapar ti drughi babi so se najëdli ti k so kradli, ti boghi ani neiśat je uostalu karie rëpow pa śa use sfe judi.
La prima celebrazione del "Pi Day" si tenne nel 1988 all'Exploratorium di San Francisco, per iniziativa del fisico statunitense Larry Shaw, in seguito insignito del titolo di "Principe del pi greco".[1] Il calendario della prima manifestazione prevedeva un corteo circolare attorno a uno degli edifici del museo e la vendita di torte alla frutta, decorate con le cifre decimali del pi greco (iniziativa dovuta al fatto che pi, in inglese, ha la stessa pronuncia di pie, una torta o crostata tipica dei paesi anglosassoni). Con gli anni, nei dipartimenti di matematica e in varie istituzioni nel mondo si coglie l'occasione per organizzare delle feste.
Nel 2009, con la Risoluzione H.RES.224, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America riconosce il 14 marzo come giornata ufficiale per celebrare la nota costante matematica e si invitano i docenti a vivere il Pi Day come occasione per “incoraggiare i giovani verso lo studio della matematica”.[2] Nel 2017 anche l'Italia ha celebrato ufficialmente il giorno del Pi greco.[3]
Il 14 marzo 2018, in occasione dei 30 anni dell'istituzione della Giornata, Google ha reso omaggio alla giornata del pi greco con una versione artistica del proprio logo[4]. Un'iniziativa simile ha avuto luogo anche nel 2010[5fonte wikipedia
La notizia di bambini azzannati da pitbull è sempre tragica e scioccante. Ecco alcuni incidenti recenti che coinvolgono pitbull: Campo...