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22 giu 2021

PIEVE DI SANTA MARIA MAGGIORE PONTEBBA

 

da wikipedia

La Chiesa di Santa Maria Maggiore a #Pontebba ospita al suo interno un prezioso tesoro artistico.

Si tratta del Flügelaltar, l’altare di legno tardo gotico realizzato nel 1517, ospitato nel coro. Dichiarato monumento nazionale, l’altare è stato sottoposto ad un importante restauro che gli ha donato nuovamente l’antico splendore.
Il nome deriva dalla struttura dell’opera, in quanto è composta da un corpo centrale e da due portali laterali mobili che permettono di aprire l’altare a mo' di ali, quindi Flügelaltar, ovvero altare alato.
Questa particolarità ha una valenza liturgica in quanto l’altare resta chiuso nei periodi penitenziali come l’Avvento e la Quaresima.
A completare la struttura un alto coronamento a guglie e una predella figurata, la tavoletta rettangolare che funge da base.
Quello che cattura subito l’attenzione è la superba finezza dell’esecuzione e la raffinatezza dei dettagli: proprio questo suo alto valore tecnico ha portato gli studiosi ad attribuire l’altare, datato 1517, al maestro Enrico da Villaco, esponente di spicco della Bottega di Villaco e a far supporre che sia stato il prototipo di una serie di altari simili diffusi in Austria grazie all’attività della bottega.
Al centro è rappresentata l’Incoronazione della Vergine da parte della Trinità, mentre all’interno degli sportelli si trovano la Natività, l’Adorazione dei Magi, la Resurrezione di Cristo e il trapasso di Maria, conosciuto come Dormitio viriginis. Una volta chiuse le ali si possono invece ammirare le pitture che rappresentano l’Annunciazione, la Visitazione, la Fuga in Egitto e la Pentecoste. Ci sono poi sculture a figura interna di santi ed angeli inserite nei baldacchini gugliati del coronamento e i busti dei padri della Chiesa che arricchiscono la predella.
📸: Alberto Galtarossa

21 giu 2021

Quando Gorizia per 400 anni fu Gorz

 


Una foto della stazione di Gorizia  tratta dall'archivio della Digiteca immortala l'ultima volta di Gorz per Gorizia. Una stazione distrutta dalla guerra, che così si presentava dopo "la nostra occupazione" come si legge nelle note della foto dell'archivio. Occupata una città che per 400 anni appartenne all'Austria, dal 1509 circa fino al 1918, passando dalla parentesi napoleonica, dalla prima presa di Gorizia italiana nel 1916, poi riconquistata dagli Austriaci con la disfatta di Caporetto. 400 anni di storia a cui Gorizia deve tutto. Fa un certo effetto leggere Gorz in una città storicamente, per chi ancora non lo sapesse, plurilingue, italiano, sloveno, tedesco e friulano sono le lingue goriziane. Gorz, con accanto il nome di Gorizia. Il bilinguismo era garantito dagli austriaci in città. Contrariamente da quello che accade oggi verso gli sloveni ad esempio, mentre di tedesco non si trova più nulla, sparito, di friulano qualcosa nella zona di Lucinico, un tempo Comune autonomo. 400 anni di storia rimossi in modo infelice da cent'anni di nazionalismo italiano a cui forse solo ora con il nuovo corso europeo della città, con Nova Gorica, si potrà mettere fine. 







Così come interessanti sono i ritratti di Gorz, Gorizia, nell'opuscolo con la prefazione di  Max Ritter von Hoen  dove sono state raccolte 20 vedute di Gorizia durante la prima guerra mondiale con i danni procurati alla città durante la guerra e  con il ritratto del generale Erwin Zeidler . Interessante leggere anche i nomi di alcuni luoghi in quel tempo.

...continua QUI http://xcolpevolex.blogspot.com/2021/04/quando-gorizia-per-400-anni-fu-gorz.html

Meriggiare pallido e assorto

 

Un rovente muro d’orto


EUGENIO MONTALE

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

(da Ossi di seppia, Gobetti, 1925)


Spulciando l’archivio delle poesie pubblicate mi ha meravigliato l’assenza di "Meriggiare pallido e assorto” di Eugenio Montale, testo che ben si addice a celebrare l’arrivo astronomico dell’estate con il solstizio alle 5.32 di oggi.

C’è tutto Montale: c’è l’isolamento della muraglia, invalicabile addirittura, visti quei pezzi di vetro posti alla sua sommità per impedire lo scavalcamento – offendicula si indicano con termine legale e sono leciti, anche se molto meno diffusi di un tempo; c’è la convinzione che la vita sia un “travaglio”, e non a caso il poeta sottolinea l’aridità del luogo, tra serpi e rovi, tra formiche rosse e il sole a picco. Rimane tuttavia il baluginare della speranza, quel mare di Liguria che luccica lontano, intravisto tra il fogliame.

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ANTONIN SLAVICEK, "MURO DEL GIARDINO"

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COLLAGE CON I SASSI DEL TAGLIAMENTO

 


VENEZIA

collection by DanieleDF1995 (talk) -

Collage di varie foto di Venezia


 Venezia  è un comune italiano di 255 926 abitanti,[3] il cui centro storico (limitato ai sestieri della città lagunare) al 1º novembre 2017 ne contava 53 609,[7][8] capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Veneto. Secondo comune della regione per popolazione dopo Verona e primo in Veneto per superficie,[9] comprende sia territori insulari sia di terraferma ed è articolato attorno ai due principali centri di Venezia (al centro dell'omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma).

La città è stata per 1100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissimala Dominante e la Regina dell'Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua lagunapatrimonio dell'umanità dall'UNESCO,[10] che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.[11]

Dal punto di vista geografico, il comune di Venezia è diviso in due parti: la zona insulare e la zona terraferma. Per quanto riguarda il rischio sismico, Venezia è classificata nella zona 4, ovvero a sismicità molto bassa.[12

Il clima di Venezia è quello tipico della Pianura Padana, mitigato per la vicinanza al mare (temperature invernali di circa °C in media) e nelle massime estive (28 °C in media). Secondo Köppen rientra nella classe Cfa[13]. La piovosità raggiunge i suoi picchi in primavera e in autunno e sono frequenti i temporali estivi. In inverno non sono infrequenti le nevicate (ma normalmente la neve tende a sciogliersi rapidamente), tuttavia la notte brina spesso, cosa che coinvolge anche le acque lagunari delle zone più interne. L'elevata umidità può provocare nebbie nei mesi freddi e afa in quelli caldi.

I venti principali sono la bora (NE) dominante nei mesi invernali, lo scirocco (SE) in estate e, meno frequente, il libeccio (SW, detto localmente Garbìn)[14].

Dal punto di vista legislativo, il comune di Venezia ricade nella "fascia climatica E" con 2 345 gradi giorno, dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile.

da https://it.wikipedia.org/wiki/Venezia

Oggi inizia l'estate

 


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 SCIENZA SPAZIO

Solstizio d'estate, perché oggi inizia la stagione estiva

SFOGLIA GALLERY13 IMMAGINIRivedi il Wired Next Fest dedicato alla Next Generation

Il 21 giugno è il solstizio d'estate, il giorno più lungo dell'anno e l'inizio dell'estate astronomica. Vediamo di cosa si tratta

Pronti a godervi la giornata più lunga dell’anno? Il 21 giugno è il solstizio d’estate, il giorno in cui il Sole raggiunge il punto più settentrionale (cioè più alto rispetto all’orizzonte) nella sua corsa annuale nei nostri cieli, regalandoci il massimo numero di ore di luce possibili nell’arco di una giornata. La data di oggi inoltre segna anche un altro appuntamento: l’inizio ufficiale dell’estate. Dal 22 giugno, infatti, il picco del Sole inizierà nuovamente a spostarsi sempre più a Sud, e le giornate, che fino a oggi si erano progressivamente allungate, riprenderanno invece ad accorciarsi inesorabilmente, segnando il periodo dell’anno che gli scienziati definiscono estate astronomica e che terminerà intorno al 21 dicembre con il solstizio d’inverno.

Solstizi ed equinozi sono dovuti alla traiettoria con cui il nostro pianeta orbita intorno al Sole. L’asse di rotazione della Terra e il piano dell’orbita non sono infatti perpendicolari, ma si incontrano invece con un angolo di circa 23,5 gradi, un’asimmetria che dalla Terra genera il moto apparente del Sole nei cieli durante il corso dell’anno. Nel nostro emisfero quindi, per tutto l’inverno il Sole sale ogni giorno un po’ più del precedente rispetto all’orizzonte, arrivando all’altezza massima – almeno quest’anno – il 21 giugno alle ore 3:32 Utc (per l’Italia alle 5:32), per poi iniziare la sua inesorabile discesa, che si concluderà il 21 dicembre, quando il ciclo ricomincia.

CONTINUA https://www.wired.it/scienza/spazio/2021/06/21/solstizio-estate-2021-stagione-estiva/?refresh_ce=

L'asse di rotazione della Terra e il piano dell'orbita non sono perpendicolari
L’asse di rotazione della Terra e il piano dell’orbita non sono perpendicolari



Web sul blog: Creme solari: consigli utili

Web sul blog: Creme solari: consigli utili:   Articolo da   OggiScienza Non c’è niente che ci faccia sentire più al mare del profumo (odore, se non ne siamo particolari estimatori) del...

20 giu 2021

Parte una petizione per liberare dal centro immigrati il musicista che suonava a Udine

 

Il musicista ucraino di 59 anni attualmente rinchiuso nel Centro per il rimpatrio (Cpr) di Gradisca d’Isonzo in attesa di essere rimandato nel suo Paese d’origine

UDINE. Una campagna di sensibilizzazione a sostegno di Liubomyr Bogoslavets, il musicista ucraino di 59 anni attualmente rinchiuso nel Centro per il rimpatrio (Cpr) di Gradisca d’Isonzo in attesa di essere rimandato nel suo Paese d’origine.

dal Messaggero Veneto

ISTRUZIONI per il vaccino

 DAL BLOG DELLA MIA AMICA IRINA DALLA SIBERIA


Non ho paura delle vaccinazioni: se necessario le inietto!



      Bene, pensaci, un'iniezione!
      Lo punsero e se ne andarono...

È solo un codardo che ha paura
di andare dal dottore per un'iniezione.
Personalmente, alla vista di una siringa,
sorrido e scherzo.

Sono uno dei primi ad entrare nello studio
medico.
Ho nervi d'acciaio
o non ho affatto nervi!
        


Cari lettori! Tutti ricordiamo fin dall'infanzia la poesia di Sergei Mikhalkov "Vaccinazione" . Mi sembra che questi versi siano scritti su di me. Dopotutto, sono il primo nella nostra famiglia ad essere vaccinato contro il coronavirus. 

A metà maggio, ho provato a registrarmi sul sito Web del servizio statale per iscrivermi a una vaccinazione, ma non ci sono riuscito. Si scopre che allora (non so come sia ora) la registrazione per i residenti della nostra regione è stata sospesa. È stato molto strano, ho aspettato, aspettato e sono andato in clinica da solo. Volevo andare presto, ma aspettavo la fine dell'anno scolastico. Non sapevo come mi sarei sentito dopo la vaccinazione, ma ho insegnato ai bambini. Non volevo ammalarmi alla fine dell'anno scolastico. 

Era già il 26 maggio. Ho dovuto fare una lunga fila all'anagrafe, dove mi è stato immediatamente offerto di vaccinarmi lo stesso giorno. ho acconsentito. Perché aspettare qualcuno? Mi hanno dato dei documenti da compilare. Ancora una volta, è il turno del terapeuta. Sai quante code ci sono in Russia!

Tutti coloro che sono vaccinati dovrebbero tenere un diario di autoosservazione sul sito web Gosuslugi, in cui annotare se si hanno complicazioni dopo la vaccinazione (basta mettere un punto nelle parole "sì" o "no"). Non è necessario tenere un Diario tutti i giorni, ma in determinati giorni, di cui verrai avvisato. Visto che ho fatto la prima vaccinazione il 26 maggio , e la seconda il 16 giugno (dopo 3 settimane), ho compilato il Diario il 27, 28, 29 maggio, 2, 9, 16, 17, 18 giugno. Mancano solo due giorni: 23 giugno e 7 luglio.

 

Il 16 giugno mi è stato inviato un certificato di vaccinazione in russo e inglese attraverso il sito web del Servizio di Stato. Ho preso screenshot, rimuovendo i miei dati personali (nome, data di nascita, numero di passaporto).

 Il vaccino che mi è stato somministrato si chiama "Sputnik " (il suo secondo nome è GamKovidVak). Sono molto contento che questo particolare vaccino sia stato portato nella nostra città. Mi sento bene dopo la vaccinazione. Non ci sono state complicazioni. Anche le persone vaccinate possono contrarre il covid (ma non così gravemente) e devono anche indossare maschere mediche. Grazie a Dio, se morirò nel prossimo futuro, non sarà per il coronavirus!

Sul giornale "Komsomolskaya Pravda" (datato 4 giugno 2021), ho letto un interessante articolo intitolato "12 consigli su come comportarsi prima e dopo la vaccinazione contro il coronavirus". Leggi attentamente e non aver paura!

 “Oggi il nostro Paese utilizza tre vaccini russi contro il coronavirus: lo Sputnik V Research Institute prende il nome Gamaleya (il suo secondo nome è "GamKovidVak"), "EpiVacCorona" del Centro scientifico di Novosibirsk "Vector" del Servizio federale per la supervisione della protezione dei diritti dei consumatori e del benessere umano, nonché "KoviVak" del Centro scientifico intitolato a Chumakov. In quei centri di vaccinazione, dove sono stati consegnati diversi tipi di vaccini contemporaneamente, solo un medico può scegliere il più adatto per una determinata persona, tenendo conto dello stato di salute del paziente, spiegano gli esperti.

Sulla base dei risultati degli studi clinici, tutti i vaccini registrati sono sicuri ed efficaci contro il covid. Tuttavia, come qualsiasi medicinale, la vaccinazione può avere effetti collaterali. Nella stragrande maggioranza dei casi, passano rapidamente e senza conseguenze. Allo stesso tempo, la pratica ha già mostrato una chiara tendenza: più una persona è anziana, meno effetti collaterali ha dopo il vaccino. I medici attribuiscono questo al fatto che con l'età il sistema immunitario si indebolisce, iniziando a lavorare meno attivamente e quindi dà reazioni meno pronunciate. Pertanto, è possibile che i rappresentanti della vecchia generazione (60+) in alcuni casi possano aver bisogno di una terza iniezione del vaccino (ora tutte le vaccinazioni utilizzate nella pratica clinica includono due iniezioni con un intervallo di 2-3 settimane). Questo, in particolare, è stato segnalato dai rappresentanti degli sviluppatori di EpiVacCorona e KoviVak.

Tuttavia, in ogni caso, la risposta dell'organismo all'introduzione di qualsiasi vaccino è molto individuale, ricordano i medici. Insieme ai medici, abbiamo compilato una selezione di suggerimenti che ti aiuteranno a trasferire il vaccino nel modo più confortevole possibile, a far fronte rapidamente a possibili effetti collaterali. E anche, cosa importante, l'adesione a queste semplici regole può aumentare le possibilità di sviluppare un'immunità a tutti gli effetti.

1. Se hai malattie croniche gravi (cardiovascolari, autoimmuni, cancro, diabete, ecc.) - vai a un appuntamento con il tuo medico per assicurarti che la malattia sia in remissione. Di per sé, tali malattie non sono una controindicazione assoluta alla vaccinazione. Inoltre, la vaccinazione contro il coronavirus in questi casi è particolarmente rilevante, poiché i pazienti cronici sono a rischio molto elevato di complicazioni pericolose del covid, fino alla morte inclusa. Ma è importante che al momento della somministrazione del vaccino lo stato del corpo sia stabile, non si osservi alcuna esacerbazione.

Inoltre, il medico curante aiuterà, se necessario, a regolare temporaneamente l'assunzione di farmaci (alcuni farmaci interferiscono con lo sviluppo dell'immunità durante la vaccinazione) e a scegliere il vaccino più appropriato.

2. Appoggiati agli alimenti che la nostra microflora intestinale "ama". Contribuisce notevolmente allo sviluppo di una risposta immunitaria a un vaccino. Esistono due gruppi di prodotti così utili:

- prebiotici ricchi di fibra alimentare: ortaggi, cereali integrali, legumi, erbe aromatiche;

- probiotici - kefir, yogurt, yogurt, crauti.

3. Limitare l'alcol 3 giorni prima della vaccinazione (un bicchiere di vino o birra è accettabile, ma è meglio farne a meno per un paio di giorni).

4. Cerca di non sovraccaricarti, incluso non esaurirti con l'attività fisica in campagna o in palestra 1-2 giorni prima della vaccinazione.

5. È consigliabile dormire bene la notte per ridurre i livelli di stress (può peggiorare la risposta immunitaria al vaccino, anche se non in modo critico).

6. Dopo la vaccinazione, astenersi dall'alcool per un paio di giorni.

7. Il giorno della vaccinazione, si raccomanda di non visitare bagni, piscine, saune e di non nuotare in acque naturali.

8. Non esagerare con l'esposizione al sole. L'eccesso di luce UV influisce negativamente sull'immunità e può ridurre la produzione di anticorpi protettivi dopo la vaccinazione. I medici consigliano di prendere il sole prima delle 10-11 e dopo le 17-18, evitando il sole.

9. Astenersi da attività fisica intensa, attività sportiva intensa per un paio di giorni dopo la vaccinazione. Ma le passeggiate all'aria aperta, camminando a passo svelto sono molto ben accette. Migliorano la circolazione sanguigna e il funzionamento di tutti gli organi e sistemi del corpo, compreso il sistema immunitario.

10. Obiettivo per almeno 7-8 ore di sonno - Studi scientifici dimostrano che un sonno sano migliora l'immunità dopo la vaccinazione.

11. Mangiare cibi proteici: latticini, pesce, carne magra. Forniscono al corpo i mattoni necessari per la formazione di anticorpi protettivi.

12. Continuare ad adottare misure protettive: indossare maschere in luoghi affollati, lavarsi le mani, usare antisettici.

         Ricorda che l'immunità a tutti gli effetti si verifica in media 40 giorni dopo la prima iniezione del vaccino. Prima della scadenza di questo periodo, è importante non solo evitare di contrarre il coronavirus, ma anche di non contrarre un'altra SARS, enterovirus o altre infezioni. Possono interferire con l'effettivo sviluppo dell'immunità dopo la vaccinazione".

          Cari amici! In questo post vi ho raccontato in dettaglio come sono stata vaccinata. Spero che tu lo trovi utile. Se in ogni paese fosse vaccinato il 60% della popolazione, allora le persone sconfiggerebbero il virus.

         Non sto facendo una campagna per la vaccinazione di nessuno. È diventato così spaventoso vivere. Vorrei che la pandemia finisse più velocemente. E vivremmo di nuovo sereni e felici, non avendo paura di andare nei negozi, prendere autobus, andare a teatro...

https://librarytreasurer.blogspot.com/2021/06/coronavirus-vaccine.html?showComment=1624171700548#c9021468886361833679


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