15 mag 2021

STORIE DI UDINE

 Girando in bicicletta ho scoperto una meridiana sul muro di una casa.

L’arte delle Meridiane si chiama GNOMOTICA e l’artigiano che le realizza si chiama GNOMO?🤔

Chissà chi lo sà? Forse i bimbi di Maniago ?🥰

Leggiamo intanto la nuova storia dell’Angelo e poi lo scopriremo!

A dopo bimbi!👋👋

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Buongiorno Manu come stai?

Io ed i miei amici Angeli siamo ritornati ognuno sul proprio campanile, pronti ad aiutare tutti voi bimbi durante i compiti ma anche mentre correte in bicicletta lungo la strada, pronti a sorreggervi per non cadere a gambe all’aria!

Abbiamo fatto delle belle “camminate”😉 incontrando un sacco di nuovi amici tra cui la signora Bruna, che ci ha dato qualche “dritta” per gironzolare su e giù lungo le magnifiche montagne.

un Buongiorno a Bruna ed alle sue amiche!

E poi, dopo tanto tempo, siamo stati a Maniago a trovare nostro cugino Luigi l’Angioletto.

Come il nostro Leone introverso (amante della lettura e della pace 😍) se ne sta bel bello, solo soletto (vedi foto) sull’arco sotto di me … così anche Luigi l’Angioletto non ama farsi vedere, tanto che non lo troverai mai, ma proprio mai, mai, sopra il Campanile del Duomo!

Perchè? Adesso, anzi “ORA” 😉 te lo spiego.

Volava a Oriente, a Occidente, volava in suuuuuuu verso la montagna e poi giùùùùùùù verso il mare, di casa in casa … fino a quando … TIC TIIC TOCC TOCTOC TIIIIC !🤔

Devi sapere Manu che, la scorsa settimana, appena è arrivato sopra il campanile di Sacile, ha notato che l’orologio faceva un rumore strano … TIC TIIC TOCC TOCTOC TIIIIC … ed è sceso per controllare.

E’ entrato all’interno della torre campanaria e con gli attrezzi lasciati dal mastro orologiaio Geppo Geppetto di Sacile, ha iniziato ad avvitare, oliare, seghettare, smussare, sempre fra un TIIIIC ed un TOCC TIC!

E’ stato un lavoro lungo e meticoloso tanto che si è dimenticato di aiutare i bimbi della zona!!!

l’Angelo di Tolmezzo

Dall’alto del Castello di Udine ho visto un capitombolo di troppo, dei compiti “tirati alla luuuuunga”, qualche “Uffa, non mi riesce questa moltiplicazione” e allora, grazie anche all’aiuto del mio amico tolmezzino, ci siamo alllllllungati fino in quel di Sacile!

Durante la notte di luna piena, mentre tutti i bimbi dormivano, sono andato a trovarlo per chiedere spiegazioni: l’ho trovato in mezzo a viti, molle, pendoli, pennelli, colori … “Ma a cosa ti servono?”

“Caro cugino Angelo di Udine, sono completamente preso dagli orologi della città: soprattutto durante la notte sento i loro rintocchi e se c’è un rumore strano, corro di fretta per ripararlo, così i cittadini non sono mai in ritardo ai loro appuntamenti!

Il lavoro è minuzioso, meticoloso, devo stare molto attento, perché basta stringere un po’ troppo di qua o allentare un po’ troppo di là … ed il meccanismo salta!

Per sapere l’ora esatta ho realizzato anche degli orologi particolari: “Le MERIDIANE” .

Ne ho disegnate tante, sparse in tutta Maniago ma ho scoperto che c’è bisogno della forte luce del Sole per poter sapere l’ora esatta, non basta la “luce” della Luna. Uffi!!!

Uffi e ancora uffi! Il tempo vola! L’orologio è fermo , non so che ora è e … e così non so mai l’ora giusta per poter aiutare i bimbi! Come posso fare?”

Pensa che ti ripensa, ho fatto un sorriso e sai Manu cosa ho risposto?

“Caro cugino, ti nomino “Luigi l’Angioletto, l’Orologiaio Perfetto”.

Ho ammirato le tue meridiane, una più bella dell’altra e l’orologio del campanile spacca i minuti, sei veramente bravo!

Continua ad aggiustare gli orologi e a creare Meridiane, il Tempo è utile per tutti, non bisogna sprecarlo!

E quando verrai dalle mie parti, ti consiglierò delle belle pareti dove poter creare delle fantastiche Meridiane e magari darai un’occhiatina agli orologi della città.

Ai bimbi ci pensiamo noi, non ti preoccupare. L’Unione fa la forza! “

E così, caro Manu, “Luigi l’Angioletto, l’Orologiaio Perfetto” è difficilissssimissssimo vederlo sopra il campanile del Duomo di Maniago.

Pensa che i gradini in pietra si sono consumati dal tanto andare su e giù!!!

Se ne vedi anche tu, vuol dire che è passato a controllare anche il tuo orologio!🥰

Ti svelo un altro segreto: una folata d’aria al profumo di ferro, di legna, oppure di pittura? Mi sa tanto che è passato vicinissimo Luigi l’Angioletto, sempre a correre dietro … al Tempo!😍

Di orologi grandi grandi ce ne sono molti in Regione : quanti ne conosci?

Io, fammi pensare,🤔 … quello delle Chiese di S.Giacomo, di S. Giorgio, del Redentore, …

E allora caro Manu,  sempre con il naso all’insù,  ascoltando il TIC TOC degli orologi sui campanili e poi viaaaa … alla ricerca delle Meridiane!!!!

Buon giroooo! Come fanno le lancette dell’orologio!😀

Che sbadato! Quasi mi dimenticavo di dire ai bimbi di Sacile e dintorni che …

… è arrivato l’Angelo Aiutante!🥰

Buona giornata Manu ed alla prossima storia.👋👋

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Che bella storia! Chissà se ci sono altri Angeli Artigiani! Lo scopriremo nelle prossime storie.

Intanto un GRAZIE a tutti i bimbi che hanno realizzato la fantastica Guida alla ricerca delle Meridiane della Città dei Coltelli!

Ma quante cose interessanti ho scoperto!!! Ho preso appunti così sono pronta per quando ritorno in quel di Maniago.

Che belle storie! L’antico borgo con la Roggia, per esempio: pensate cari bimbi, che mentre attraversavo queste vie, per andare su a Poffabbro mi ricordo benissimo la “sensazione di cambiamento”, capivo che mi trovavo in un abitato diverso, particolare, storico, come piace a me!

Ed il Monte Jouf!!!😍

Ah! Se potessi abbracciarvi tutti come ho fatto con questa Quercia gigante!

Cucù, mi vedete? Sono piccina piccio’!

E poi …

Ad un certo punto parlate di una Meridiana “che non c’è”.

Io avrei un’idea: quando siete da quelle parti, uno di voi si mette bello dritto con le spalle al muro, un braccio alzato (come fa l’Angelo del Castello di Udine) e per terra segnate, con un gessetto, il punto dove “cade” l’ombra del suo indice.

Dopo aver giocato, scherzato, riso, mangiucchiato qualcosa, sempre INSIEME … il “bimbo PIGNONE”😉 si riposiziona nello stesso punto, segnate la nuova ombra et voilà!

Saprete quanto tempo avete trascorso insieme: 2 cm. 👏 10 cm.👏👏🥰30 cm. 👏👏🎉🎉👏👏!!!

Avete creato la Meridiana dell’Ora dell’Amicizia! Sempre diversa 👦👧🏽👦👦🏽👧sempre colorata 🎨🎨🎨 sempre nuova 🏀⚽🏉, sempre con tanti tanti SORRISI!!!😃😀😄😁

Ancora GRAZIE bimbi e … ci si vede in quel di PESARIIS! (Che ridere! Mitico il narratore! APPLAUSI!👏👏👏)

Mi dovete insegnare a capire che ora è!🤔

signor FURBETTO
signora FURBETTA

Ci sono questi due furbetti che ridacchiano alle mie spalle … aiutatemiiiiii!

A presto

Zia Beta

P.S. In quel di Pesariis vi hanno dedicato una targa? 1866 Giovani Maniaghesi !!!😍Siete così tanti a scuola?😉

Anche zia Beta è furbetta!😁

Ridere fa bene e … la mamma ha fatto gli gnocchi!😋

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Per saperne di più:

Ascoltare ed imparare Guida alla ricerca delle Meridiane della Città dei Coltelli .

FONTE https://wordpress.com/read/feeds/78196540/posts/3311655388#comments

Giornata internazionale dei musei

 


Giornata internazionale dei musei: nel museo siamo un incontro sui piccoli musei come spazi attivi della comunità


Il 18 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei musei, promossa dall'ICOM (International Council of Museums). Quest'anno, tale giornata dedicata alla cultura coincide proprio con la data della riapertura dei musei in Italia dopo il periodo di lockdown.

Quest'anno, il tema principale della vacanza è "Il futuro dei musei: recupero e nuove sfide", poiché vogliono attirare l'attenzione sul cambiamento e sulla ripresa post-pandemica. Anche i musei sono fattori attivi in questo, in quanto offrono una riflessione sull'atteggiamento nei confronti della comunità, affrontano nuove sfide lavorative e modelli di creatività culturale. I musei devono anche lottare per il potenziale creativo della cultura come area di sfida e innovazione nella costruzione di un futuro giusto e sostenibile.
Quest'anno parteciperà alla celebrazione anche il Museo SMO di SAN PIETRO , mercoledì 19 maggio alle 17:00organizza un incontro pubblico “Piccoli musei: spazi comunitari attivi”, che si svolgerà sia dal vivo che da remoto (sulla piattaforma Zoom). 

Tel Aviv si prepara all’attacco di terra, il rischio genocidio si fa alto

 Proseguono sia il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele che i raid aerei contro i territori palestinesi. Ma la notizia che desta grandi preoccupazioni  è l'ammassamento di truppe e carri armati per  una possibile invasione di terra della Striscia. In quel caso, vista la densità abitativa dell'area la battaglia finirebbe per essere casa per casa con conseguenze drammatiche per i civili. Intanto a  livello internazionale sono decisamente tiepidi i tentativi di fermare questa ennesima guerra mediorientale tanto che viene il sospetto che si attenda che la strapotenza militare israeliana faccia passi avanti occupando nuove terre da "colonizzare". In Italia dopo la finta manifestazione per la pace, che in realtà è stata tutta indirizzata a sostenere Israele e la tesi dell'aggressione di Hamas, dimenticando che il fattore scatenante è stato lo sfratto e l'occupazione di case abitate da palestinesi da oltre 50 anni, ha sorpreso la "santa alleanza" tutta schierata acriticamente pro Israele: Partito Democratico compreso, fatto che sta creando alcuni malumori soprattutto nella base.  Certo Hamas è una organizzazione paramilitare islamista  dai programmi e metodi più che discutibili, ma non tutti i palestinesi sono seguaci di Hamas, così come non tutti gli israeliani appoggiano il governo  Netanyahu. Insomma come iperbole possiamo dire che i capi di  Hamas stanno ai civili palestinesi, come i civili israeliani stanno al governo Netanyahu. Scandaloso è inoltre il modo con il quale soprattutto le televisioni stanno "coprendo" questa guerra,  una comunicazione tutta a senso unico.  Fra le poche voci che sono riuscite a rompere il muro di omertà mediatica c'è Moni Ovadia che in varie interviste rilanciate soprattutto sul web è stato chiarissimo ma soprattutto durissimo con Israele:   "La politica di questo governo israeliano è il peggio del peggio. Non ha giustificazioni, è infame e senza pari. Vogliono cacciare i palestinesi da Gerusalemme est, ci provano in tutti i modi e con ogni sorta di trucco, di arbitrio, di manipolazione della legge. E' una vessazione ininterrotta che ogni tanto fa esplodere la protesta dei palestinesi, che sono soverchiamente le vittime, perché poi muoiono loro, vengono massacrati loro". "La politica di Israele è segregazionista, razzista, colonialista -scandisce l'attore, musicista e scrittore di origine ebraica- E la comunità internazionale è di una parzialità ripugnante. Tranne qualche rara eccezione, paesi come la Svezia e qualche paese sudamericano, non si ha lo sguardo per vedere che la condizione del popolo palestinese è quella del popolo più solo, più abbandonato che ci sia sulla terra perché tutti cedono al ricatto della strumentalizzazione infame della shoah". Moni Ovadia spiega ancora meglio: "Tutto questo con lo sterminio degli ebrei non c'entra niente, è pura strumentalizzazione. Oggi Israele è uno stato potentissimo, armatissimo, che ha per alleati i paesi più potenti della terra e che appena fa una piccola protesta tutti i Paesi si prostrano, a partire dalla Germania con i suoi terrificanti sensi di colpa". "Io sono ebreo, anch'io vengo da quel popolo -incalza l'artista- Ma la risposta all'orrore dello sterminio invece che quella di cercare a pace, la convivenza, l'accoglienza reciproca, è questa? Dove porta tutto questo? Il popolo palestinese esiste, che piaccia o non piaccia a Nethanyau. C'è una gente che ha diritto ad avere la propria terra e la propria dignità, e i bambini hanno diritto ad avere il loro futuro, e invece sono trattati come nemici".

E sulle reazioni della comunità politica internazionale e in particolare dell'Italia, Ovadia è netto: "Ci sono israeliani coraggiosi che parlano, denunciano -affonda- Ma la comunità internazionale no, ad esempio l'Italia si nasconde dietro la sua pavidità, un colpo al cerchio e uno alla botte. Ci dovrebbe essere una posizione ferma, un boicottaggio, a cominciare dalle merci che gli israeliani producono in territori che non sono loro". La pace "si fa fra eguali, non è un diktat come vorrebbero gli israeliani -conclude Moni Ovadia- Io non sono sul foglio paga di nessuno, rappresento me stesso e mi batto contro qualsiasi forma di oppressione, è il mio piccolo magistero. Sono con tutti quelli che patiscono soprusi, sopraffazioni e persecuzioni e questo me l'ha insegnato proprio la storia degli ebrei. Io sono molto ebreo, ma non sono per niente sionista".

IL MALE DI VIVERE

 

EUGENIO MONTALE

SPESSO IL MALE DI VIVERE

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco levato.

(da Ossi di seppia, Gobetti, 1925)

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Il male di vivere di Eugenio Montale, la sua “teologia negativa”,  si manifesta in questa sorta di pianto delle cose - il ruscello bloccato da un ostacolo, la foglia seccata, il cavallo caduto perché stremato: sono aspetti in cui domina una sofferenza, uno scacco continuo cui gli uomini devono sottostare, costretti a essere “sballottati come l’osso di seppia dalle ondate”. Qual è la via di salvezza allora? Qual è la possibilità di scampare questa pena? Non c’è, può consistere soltanto in una estraneità, in un distacco - l’Indifferenza, non a caso citata con l’iniziale maiuscola: questa impotenza si trasforma allora in  superiorità sul male ed eleva l’uomo ad una condizione quasi divina.

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FOTOGRAFIA DI PUBBLICO DOMINIO

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LA FRASE DEL GIORNO
Com’è tutta la vita e il suo travaglio / in questo seguitare una muraglia / che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
EUGENIO MONTALE, Ossi di seppia




Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981), poeta e scrittore italiano, Gli fu conferito il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975 “per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”, ovvero la “teologia negativa” in cui il "male di vivere"  si esprime attraverso la corrosione dell'Io lirico tradizionale e del suo linguaggio.

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14 mag 2021

meteo

 


Ci aspetta una settimana di pioggia...

” Se piove per il giorno dell’Ascensione, piove per quaranta giorni”
Il giorno dell’Ascensione -ieri- ha piovuto!!!

Incontro con l'orso, cosa fare?

Anche in Fvg tornano le Giornate Fai di Primavera

 


Coraggio, orgoglio e generosità. Proprio nel significato più profondo di queste parole è racchiuso lo spirito della 29ª edizione delle Giornate FAI di Primavera in programma sabato 15 e domenica 16 maggio.

Le Giornate FAI di Primavera sono il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown. Anche quest’anno la grande manifestazione di piazza del FAI, dal 1993 il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte, storia e natura, torna a coinvolgere gli italiani - dopo i mesi difficili vissuti - nell’entusiasmante scoperta delle bellezze che ci circondano, grazie all’apertura di 600 luoghi in 300 città e 19 Regioni, molti dei quali poco conosciuti o accessibili in via eccezionale, visitabili in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. I posti disponibili sono limitati; prenotazione obbligatoria sul sito www.giornatefai.it fino a esaurimento posti disponibili ed entro la mezzanotte del giorno precedente la visita (N.B. il programma potrebbe subire variazioni; la realizzazione dell’evento nelle singole Regioni dipenderà dal loro colore nella settimana del 10 maggio. Per le Regioni attualmente arancioni prenotazioni aperte da sabato 8 maggio in caso di passaggio in zona gialla).FRIULI VENEZIA GIULIA

TRIESTE. Parco di San Giovanni via Alfonso Valerio, 69. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Nel 1908 viene inaugurato a Trieste l’ospedale psichiatrico cittadino, situato all’interno del Parco di San Giovanni, progettato da Lodovico Braidotti con edifici in stile rinascimentale fiorentino. Negli anni Settanta è nel Parco, esteso 22 ettari, che si realizza una rivoluzione nel campo della psichiatria, grazie a Franco Basaglia, direttore del frenocomio, e ai suoi collaboratori. L’ospedale e il Parco si aprono alla città: i malati sono liberi di uscire e i cittadini di entrare. Nel 2009 una profonda riqualificazione ha creato qui un roseto tra i più importanti d'Italia, con migliaia di varietà di rose, e i 40 edifici presenti ospitano ora sedi universitarie, un bar, un ristorante, strutture sanitarie e un teatrino intitolato a Franco Basaglia e alla moglie. Nel 2016 il sito è passato all’Ente Regionale Patrimonio Culturale. In occasione delle Giornate FAI il percorso proposto guiderà i visitatori alla scoperta di aspetti che non tutti conoscono: la storia della psichiatria, gli aspetti architettonici degli edifici e la riqualificazione del Parco, a opera dell'agronomo e architetto del paesaggio Vladimir Vremec. Sarà inoltre allestita all'esterno del Padiglione M una piccola mostra a cura del museo interattivo Oltre il Giardino, dedicata alla riforma psichiatrica.

AURISINA. Tre itinerari proposti, luoghi e orari vari. In occasione delle Giornate FAI di Primavera verranno proposti tre differenti percorsi alla scoperta della storia, delle bellezze e delle eccellenze del borgo di Aurisina, il cui nome sloveno - Nabrežina- significa "paese sul ciglione", tra Carso e mare. Il primo riguarderà la storia del borgo e la sua pietra: percorrendo sentieri tra doline e peculiarità naturalistiche e passando per il cimitero austro-ungarico e lo storico viadotto della ferrovia, si parlerà della pietra di Aurisina, famosa in tutto il mondo, e delle sue cave; si visiterà il laboratorio della Tecnomarmi snc e verranno raccontate le tecniche di lavorazione del marmo e la storia della famiglia Zandomeni, attiva da generazioni. Nel secondo itinerario, intitolato Dalle falesie alle cave, una storia lunga milioni di anni, si scopriranno i bacini marmiferi aperti già in epoca romana; si costeggerà una vecchia cava dismessa e si percorreranno gli impressionanti baratri delle cave di marmo attualmente attive e un tratto del sentiero Kugy per finire con la visita ai laboratori della pietra dei Fratelli Cortese snc e al laboratorio dello scalpellino artistico e marmista Andrea Mervic. Il terzo è un percorso sotterraneo tra straordinari fenomeni carsici della Grotta delle Torri di Slivia, profonda 100 metri e a 113 metri sul livello del mare, una delle cavità più antiche del Carso triestino e luogo di grande magia grazie alla numerosa presenza di eccentriche, vele, stalattiti e stalagmiti.

UDINE. Area ex SAFAU: storie d’acciaio via Milazzo. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. N.B. Prenotazione obbligatoria entro le ore 17 di venerdì 14 maggio. L'area ex S.A.F.A.U. è un importante esempio di archeologia industriale nel tessuto urbano di Udine, nonché un pezzo fondamentale della storia della città e di tanti cittadini che vi hanno lavorato. Il nucleo originario dell’azienda si formò per opera di Serafino Galotto, che raccolse l'eredità di una più antica ferriera di Udine. Nel 1942 l'azienda assunse il nome di "Società per Azioni Ferriere ed Acciaierie di Udine" e ampliò velocemente la produzione, sviluppando e migliorando gli impianti. Negli anni Settanta la produzione si sposta nel nuovo stabilimento di Cargnacco e la vecchia fabbrica precipita in una grave crisi fino alla definitiva e totale dismissione degli impianti. Il sito industriale, di proprietà dal 2009 della Rizzani de Eccher, è composto da diverse strutture in evidente stato di abbandono, come l'edificio della colata continua, vari capannoni, fra cui il laminatoio, il carroponte e la ciminiera, collegata al forno Martin-Siemens, ancora esistente.

Museo della farmacia storica Antonio Colutta piazza Garibaldi 1. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. Ingresso riservato agli iscritti FAI. N.B. Prenotazione obbligatoria entro le ore 15 di venerdì 14 maggio.

Il Museo è un piccolo scrigno di cultura e tradizione che racconta le origini della farmacia, dagli speziali per arrivare ai giorni nostri, attraverso arredi e numerosi oggetti. In origine, l'edificio sede della Farmacia Colutta era costituito da due fabbricati, ciascuno dotato di un proprio ingresso. Il Museo occupa il locale un tempo adibito a sala di rappresentanza. La sala è divisa dal locale-laboratorio in cui operava il farmacista per mezzo di una porta a due battenti, che appare incastonata tra due pareti di scaffali ricolmi di medicinali.

RIVIGNANO TEOR Villa Ottelio Savorgnan e la storia di Romeo e Giulietta via Chiesa 10. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. N.B. Prenotazione obbligatoria entro le ore 15 di venerdì 14 maggio.

La villa è sorta probabilmente nel XVII secolo dalla trasformazione di un preesistente castello duecentesco, diventato intorno al 1339 proprietà del casato dei Savorgnan, potenti signori di Udine che detenevano, per conto della Serenissima, il monopolio di sale, tabacco e altre merci. L’edificio mescolava funzioni economiche e di delizia, tanto che fu dotato di un giardino terrazzato all’italiana tra la facciata e il fiume, oggi purtroppo scomparso, mentre esiste ancora un ampio parco all’inglese. Nel 1885 la proprietà passò agli Ottelio e nel 1986 fu acquistata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Dal 2015 è proprietà del Comune di Rivignano Teor. Uno studioso inglese ha recentemente ipotizzato che la vicenda storica trasformata da Shakespeare in Romeo e Giulietta si sia svolta a Villa Ottelio, tra due cugini della famiglia Savorgnan: Lucina e Luigi. Il bene è stato il più votato in Friuli Venezia Giulia in occasione del censimento del FAI “I Luoghi del Cuore” 2020; durante le Giornate di Primavera sarà possibile ammirare gli esterni della villa e visitare il parco, scoprendone così storia, curiosità e aneddoti.

CIVIDALE DEL FRIULI Studio Vellum Opificium Civitas Austriae via Candotti 3. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Lo Studio Vellum Opificium Civitas Austriae si trova nel cuore della città ed è un centro studi dove vengono proposti una serie di corsi inerenti a studi di laboratorio medievale. Un luogo unico in Italia, dove il tempo, tra pergamene, miniature e colori, sembra essersi fermato. Frutto della passione del maestro miniaturista Massimo Saccon, con 40 anni di esperienza, il sito è stato inaugurato nell’estate del 2020 e vede operare un gruppo di lavoro che comprende due restauratori di libri antichi, due rilegatori, un miniaturista, una calligrafa e altri professionisti, uniti dalla passione per l'antichità. In occasione delle Giornate FAI si potranno osservare pergamene, lievi interventi di restauro e di rilegatura di libri, lavori dedicati alla Divina Commedia e alcune miniature realizzate con colori preziosi e scoprire le fasi più importanti delle varie lavorazioni, come ad esempio quella della doratura o della brunitura.

Complesso monastico di San Giorgio in Vado via Firmano 16. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. L'ex monastero di San Giorgio in Vado sorge a Rualis, frazione di Cividale del Friuli, ed è situato in prossimità di un antico vado guado del fiume Natisone. Il complesso oggi conserva la chiesa conventuale e parte degli edifici monastici che nel corso dei secoli sono stati rimaneggiati e suddivisi tra varie proprietà. Il convento fu definitivamente chiuso nel 1769 e divenne proprietà privata; sotto la guida di Lorenzo Favìa e Germana Coceani oggi è diventato un'azienda agricola con attività di fattoria didattica, fattoria sociale e alloggio agrituristico. Interessanti la visita alla Chiesa di San Giorgio, con affreschi importanti realizzati tra il XIII ed il XVII secolo, e alla stanza con ricostruzioni della vita monastica, i percorsi botanici tra orti e giardini che percorrono le epoche storiche da Carlo Magno a Cristoforo Colombo fino a giungere all'orto robotico, pensato come supporto per persone con disabilità. Inoltre nei giardini si sta realizzando un percorso tematico dal titolo “Le piante della Divina Commedia”.

CORMONS Tenuta di Angoris località Angoris. Apertura sabato 15 dalle ore 14 alle 18.30 e dalle 10 alle 18.30. N.B. Prenotazione obbligatoria entro le ore 20 del giorno precedente la visita. La tenuta di Angoris è famosa per i vini imbottigliati già nel periodo austroungarico. Tra Sette e Ottocento diventa centro di sperimentazioni agricole poi, durante la Prima Guerra Mondiale, ospedale militare italiano. Cambiano i proprietari fino all'arrivo dei Miani nel 1939, protagonisti della “dolce vita” romana e allevatori di cavalli da corsa, anche se il vino rimane al centro dell'attenzione. Nel 1968 rileva la tenuta il cavalier Giulio Locatelli, che aumenta i possedimenti acquistando altri terreni vitati in località Rocca Bernarda e continuando la tradizione di Angoris di fiore all'occhiello della viticoltura friulana. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile scegliere tra tre proposte: la visita alla settecentesca Villa Locatelli, oggi edificio privato utilizzato per cerimonie e manifestazioni culturali, che permetterà di scoprirne gli ambienti principali, riscoprendo e assaporando le atmosfere del secolo scorso, la visita alle cantine riservata agli iscritti FAI e uno speciale itinerario ciclabile che, partendo dalla tenuta di Angoris raggiungerà il vicino borgo agricolo di Borgnano.

SAN VITO AL TAGLIAMENTO Essiccatoio Bozzoli via Fabrici 31. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 18. Manufatto di archeologia industriale di grande valore architettonico e identitario, l'ex Essiccatoio bozzoli è un elemento importante del patrimonio edilizio sanvitese, che racconta un’attività un tempo centrale per l’economia del luogo. A partire dal Quattrocento nei territori a lei soggetti la Serenissima favorì la diffusione della bachicoltura, e quindi della gelsicoltura, tanto che nell'Ottocento il settore produttivo più sviluppato fu proprio quello della lavorazione della seta. L'Essicatoio, recentemente restaurato, ospita oggi gli uffici del Servizio Sociale dei Comuni-UTI Tagliamento, il Centro di Aggregazione Giovanile del Comune di San Vito e, al terzo piano, la collezione delle opere di arte contemporanea di proprietà del Comune. In occasione delle Giornate FAI sarà per la prima volta possibile visitare il pianoterra, dove il recente restauro ha mantenuto intatti il vano con le stufe che producevano il calore per l'essiccamento dei bozzoli e l'ampio spazio con le vasche in cui i bozzoli venivano collocati per l'essiccazione.

Palazzo Altan via Antonio Altan. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 18. Palazzo Altan è uno degli edifici più prestigiosi di San Vito per storia e per interesse architettonico e artistico. Eretto agli inizi del Seicento, è normalmente chiuso al pubblico tranne in casi di eventi particolari. Ora di proprietà della Regione, l'interno è privo di arredi, ma conserva intatto il fascino del palazzo nobiliare nella biblioteca del pianoterra, nelle pareti finemente decorate, negli specchi del primo piano, nel significativo ciclo di affreschi della fine del XVII secolo sul soffitto della camera che fu di Leandra Altan, attribuito a Lucillo Candido e raffigurante alcuni episodi della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Molto elegante il giardino all'italiana retrostante, delimitato da un'esedra su cui si ammirano tracce di pittura seicentesca attribuibili al pittore tedesco Anton Joseph. Sul lato sud ed est del complesso, circondate dalle antiche fosse dell'insediamento urbano sanvitese, si ergono le mura e una torre circolare risalente all'espansione urbanistica del patriarca Marino Grimani.

Mulino di Prodolone via del Mulino 13. Apertura sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 18. Il mulino di Prodolone si trova nell'omonimo borgo rurale, poco distante da San Vito al Tagliamento. Costruito poco fuori le pertinenze dell'antico castello, il mulino è alimentato dalla roggia Mussa, la più importante del sanvitese. Le visite proposte in occasione delle Giornate FAI sono un'occasione rara per vedere gli interni funzionanti di questo pezzo di storia contadina e scoprirne segreti e curiosità. Il mulino, infatti, dopo esser stato vincolato dal Comune di San Vito al Tagliamento e restaurato nel 2015 dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, è rimasto generalmente chiuso, ma è stato mantenuto e curato con passione dal geometra Eligio Mauro.

QUI L'ELENCO COMPLETO

https://www.ilfriuli.it/articolo/viaggi/anche-in-fvg-tornano-le-giornate-fai-di-primavera-/11/241490

Luciano Pavarotti - Buongiorno a Te

 Luciano Pavarotti canta "Buongiorno a Te". Il grande tenore italiano famoso in tutto il mondo si esibisce in un pezzo di musica leggera.
 
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Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

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12 MAGGIO

  Preghiera alla madre – Umberto Saba Madre che ho fatto soffrire (cantava un merlo alla finestra, il giorno abbassava, sì acuta era la pena...

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