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31 dic 2020
La leggenda del vischio
C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva piu' nessun amico.Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno.
Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò:
- Fratello, - gli gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli. Era un mercante e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva. Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero.
Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. - Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E cominciò a piangere.
Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.
Albero-popolo-radici-terra/drevo-narod-korenine-zemlja
Le radici di un albero e le radici di un popolo sono legate alla propria terra.La sopravvivenza fisica dei primi come dei secondi ,dipende in buona parte da questa intima fusione.Se un popolo perde il suo territorio è destinato di regola a scomparire entro breve tempo.
Riflessione
Il 2020 volge alla fine.
Spero che il prossimo anno
ci porti gioia e serenità,
che spazzi via questo virus,
che si torni a vivere normalmente
senza più chiusure e paure.
Spero che ci sia lavoro per tutti,
che spariscano le guerre nel mondo,
che tutti abbiano di che sfamarsi e
che non ci sia più razzismo.
Rita Levi. Montalcini
8 anni dalla morte di questa grande donna.
“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.”
Rita Levi-Montalcini nacque a Torino, il 22 aprile 1909; diventò una famosa neurologa, oltre che senatrice a vita. Durante la seconda guerra mondiale, la Montalcini riuscì ad approfondire i suoi studi sulle cellule nervose in un laboratorio "fai-da-te" casalingo. Questo lavoro l'avrebbe aiutata a scoprire e identificare il fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, per il quale vinse il premio Nobel 1986 per la medicina, condiviso con il collega Stanley Cohen. Il 1 agosto 2001 venne nominata senatrice a vita "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale". Rita Levi-Montalcini morì a Roma il 30 dicembre 2012, all'età di 103 anni.
30 dic 2020
ELISA MANIG con la laurea in radiologia diventa allevatrice
Elisa ,ragazza della Benecia di 27 anni, nata a Tiglio nelle Valli del Natisone da tecnica radiologa si è convertita all'allevamento bovino e alla produzione dei derivati del latte.
Ha rifondato l'impresa familiare: ora ha 20 pezzate rosse che le danno 260 litri di latte al giorno che trasforma in formaggi stagionati nel fieno,nella birra artigianale e nel carbone vegetale.
E' stata a Filadelfia per un anno come ragazza alla pari,ma il richiamo della Benecia l'ha fatta tornare a casa.
A Tiglio,frazione di San Pietro al Natisone, riapre la sua azienda casearia di famiglia,inattiva da 15 anni.L'aiutano nel suo lavoro il papà e le sue sorelle.
Per Elisa il benessere dei suoi animali è al primo posto:stalla pulita,animali che pascolano ogni giorno nei prati vicino all'azienda,fieno ed erba dei prati di famiglia.
Quest'anno le vendite sono andate molto bene,il 12 dicembre ha dovuto dire ai clienti che i formaggi erano tutti esauriti.
I suoi prodotti sono in vendita nello spaccio aziendale.
Nei giorni d’apertura potete trovare i prodotti freschi:
- ricotta;- mozzarelle (trecce e mozzarellone solo su ordinazione, ricordatevi );
- fresco cremoso spalmabile bianco oppure insaporito con erba cipollina, peperoncino, aglio & prezzemolo;
- yogurt da bere ;
- yogurt al cucchiaio bianco o con base di miele o confettura di susine, entrambe locali dell’Azienda Agricola Cedarmas
29 dic 2020
Premio al festival "Gora Rocka 2019"
Il 26 novembre 2020, il Consiglio dei giovani della Slovenia ha pubblicato i risultati del concorso Volontario dell'anno, che si è svolto quest'anno in circostanze molto speciali. I vincitori venivano solitamente annunciati a giugno a Brdo pri Kranju, dove l'evento era ospitato ogni anno dallo sponsor onorario del concorso, il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor. Avevano programmato di tenere l'evento anche quest'anno, ma il noto corona virus ha impedito loro di farlo. In autunno hanno quindi registrato i contributi con volontari e organizzazioni selezionati, che in questa occasione hanno pubblicato sul loro sito web e sulla pagina Facebook.
Quest'anno sono pervenute 177 candidature al concorso, di cui 128 per privati e 49 per progetti. Sono stati assegnati i titoli di Miglior Volontario in tre fasce d'età, Miglior Progetto Volontario, Miglior Leader Giovanile e Miglior Progetto Giovani, oltre a due premi per risultati speciali.
Tra i destinatari dei premi di quest'anno c'è anche l'Associazione sportiva Šentviška Gora, che ha ricevuto un premio speciale per il progetto per il festival Gora Rocka 2019 . Il festival ha ricevuto il premio per aver collegato efficacemente le attività umanitarie e di intrattenimento dei giovani.
Fin dall'inizio, il Gora Rocka Festival è stato gestito da 250 volontari che non ricevono alcun compenso per il loro lavoro.
Gli organizzatori donano tutti i proventi del festival alla comunità locale, a privati e associazioni di beneficenza.
Finora sono stati donati oltre 15.000 euro per la 15esima rappresentazione del festival.
Ci sono stati più di cento destinatari di donazioni nel corso degli anni. Il più grande è il progetto Botrstvo in Slovenija, che aiuta bambini e adolescenti provenienti da famiglie bisognose che necessitano di sostegno e assistenza aggiuntivi per migliorare la loro qualità di vita.
"Il riconoscimento significa un grande onore e la consapevolezza che il nostro buon lavoro è stato riconosciuto dalle massime autorità slovene. Il premio va a tutti i volontari che dedicano il loro tempo libero e le loro energie alla realizzazione del festival. Ovviamente il festival non sarebbe possibile senza i nostri visitatori. Non siamo senza di loro e vorremmo cogliere l'occasione per ringraziarli molto per il loro contributo e per dire loro che speriamo tutti di incontrarci dal vivo al festival il prima possibile ", ha detto Nicolas Vanek, responsabile delle pubbliche relazioni del festival.
“Certo, in questi tempi non dobbiamo dimenticare tutti i nostri collaboratori, senza i quali il festival non sarebbe stato possibile e che sono stati i più colpiti dall'attuale crisi del coronavirus. Questi sono musicisti, ingegneri del suono, lanterne che sono praticamente senza lavoro da marzo. Sono anche una parte importante del festival e speriamo tutti di sopportare insieme questi tempi di crisi ", ha aggiunto.
Il Consiglio dei giovani della Slovenia ha avviato il progetto Volontario dell'anno nel 2002. Con il progetto, volevano aumentare la partecipazione dei giovani in vari ambiti della società e aumentare la reputazione del volontariato. Lo scopo del progetto non è promuovere la concorrenza tra volontari, ma mostrare al pubblico che questo lavoro è estremamente diversificato, utile sia per i volontari che per la società e, soprattutto, che merita reputazione e attenzione. (PU)
https://www.dom.it/nagrada-za-festival-gora-rocka-2019_premio-al-festival-gora-rocka-2019/
Scossa di terremoto di 6,3 gradi in Croazia
Sono vicina al popolo croato-Ja sam blizu hrvatskom narodu
La terra ha tremato alle 12.19 nella zona di Zagabria, a 217 chilometri da San Dorligo. Ingenti i danni. Chiusa la centrale nucleare di Krsko. In pre-allerta la Protezione civile
Forte scossa di terremoto alle 12.19 in Croazia. Stando alle prime, ancora parziali, informazioni, si tratta di un sisma di 6.3 registrato sempre nella zona a sud-est di Zagabria, a 217 chilometri da San Dorligo.
In base ai primi dati dell'Ingv, l'epicentro, abbastanza superficiale, si trova in prossimità da Sisak, a metà strada tra Zagabria e il confine con la Bosnia.
Dalle informazioni che arrivano dalla zona, i danni sono ingenti, con diversi edifici che hanno subito crolli, interruzione di elettricità e linee telefoniche nelle località più vicine all'epicentro, in particolare a Petrinja. Ci sarebbero vittime e feriti, anche se al momento non ci sono ancora informazioni ufficiali.
La scossa è stata chiaramente percepita in tutta la nostra regione, dalla montagna alla costa.
In Comune a Udine, dove era in corso la conferenza stampa di fine anno della Giunta, diverse persone sono uscite in strada. Tante le persone che hanno lasciato abitazioni o uffici, ma non ci sono notizie di danni.
Il sito della centrale nucleare di Krsko informa che l'attività è in stato di Stop Imprevisto. I valori di irraggiamento misurati sono nella norma sia a Krsko sia nei pressi della centrale. Arpa Fvg a breve verificherà i dati dei sensori regionali.
Protezione civile Fvg in pre-allerta. "Ho appena parlato con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, il quale è in contatto con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendogli sapere che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è pronta a partire". Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi dalla centrale operativa di Palmanova.
A seguito della scossa di terremoto avvertita anche in Friuli Venezia Giulia, il sistema della Protezione civile regionale è in stato di preallerta. "Al momento - spiega Riccardi - non sono stati segnalati danni a persone o cose nella nostra regione. Abbiamo però attivato immediatamente un collegamento con il dipartimento nazionale della Protezione Civile. Nel caso si ravvisasse la necessità di dare supporto alle zone maggiormente colpite dal sisma, le nostre squadre sono pronte a partire".
"Il centralino del Numero unico dell'emergenza - aggiunge Riccardi - ha già ricevuto oltre 150 chiamate in un'ora a seguito della scossa avvertita nella nostra regione".
L'area è la stessa dove ieri erano state registrate due scosse, una di 5.2 gradi alle 6.28 (con epicentro a 47 chilometri a sud est di Zagabria) e una alle 7.49 di magnitudo 4.8 (ML Richter) con epicentro poco distante dalla prima, a 51 chilometri a Sud Est di Zagabria. L'attività sismica, quindi, è probabilmente collegata.
A marzo, una scossa di magnitudo 5.3 aveva colpito la città di Zagabria, provocando un morto e 27 feriti. Tanti gli aiuti che eranno arrivati anche dalla nostra regione.
Notizia in aggiornamento
https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/scossa-di-terremoto-di-63-gradi-in-croazia/2/233883
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Fino all’indipendenza, raggiunta nel 1991, questo giorno veniva definito “Giorno del Fronte di Liberazione” ( Dan osvobodilne fronte-OF )....