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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

antifascista

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19 mag 2020

LE ROGAZIONI


Rogazioni: 18, 19 e 20 maggio 2020.
Tradizioni perse...
A Monteaperta, le processioni delle Rogazioni si svolgevano per tre mattine consecutive: lunedì, martedì e mercoledì, tre giorni consacrati alla penitenza. Il percorso prendeva inizio già alle 5. Il punto di partenza era la chiesa parrocchiale, ma ogni giorno veniva seguito un percorso differente, che giungeva sul Briec, un luogo segnalato da una croce, in mezzo ai boschi. Tanti, sacerdoti e laici, camminavano a piedi nudi. Durante il cammino si recitava una preghiera di gruppo: il sacerdote intonava le Litanie dei santi. La processione si fermava alla croce in mezzo ai boschi, il prete alzava la sua croce e, rivolgendosi ai punti cardinali, recitava le invocazioni delle litanie: "A folgore et tempestate, A peste, fame et bello", ecc. a cui la popolazione rispondeva "Libera nos Domine"...  (Croce rogazioni del Briec - Monteaperta)
Dalla parola latino rogatio: " azione di chiedere ", " supplicazione ", " preghiera ". L ' origine delle Roghe risale al V secolo: in un tempo tragico, San Mamert, vescovo di Vienna, istituì un digiuno e processioni cantate nei tre giorni precedenti l'Ascensione.
Le preghiere e le processioni si svolgono nei tre giorni precedenti l'Ascensione. Essi hanno lo scopo di chiedere a Dio di benedire le colture e di allontanare le malattie contagiose dagli uomini e dagli animali.
I giorni delle Roghe sono, nel calendario liturgico tridentino, i tre giorni immediatamente precedenti il giovedì dell'Ascensione, vale a dire il 37°, 38° e 39° giorno dopo Pasqua. Questo termine è ancora utilizzato oggi dalle chiese cattoliche, anglicane e alcune chiese ortodosse.
foto di Jean-Marc Pascolo da fb


LEGGERE

immagine da fb
Semini,leggi,cresci,sai.

Leggere
  • stimola la mente
  • Riduce lo stress
  • Migliora le conoscenze
  • Arricchisce il vocabolario
  • Migliora la memoria
  • Migliora l'attenzione e la concentrazione
  • Migliora l'abilità di scrittura
  • Rilassa

approfondisci qui
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Web sul blog: Le licenze Creative Commons

Web sul blog: Le licenze Creative Commons: Molte volte girando tra i vari siti, ho notato l'inserimento di una licenza Creative Commons. Troppi inseriscono questo tipo di licen...

18 mag 2020

Scarpets:calzature tipiche della Carnia,Benečija e Friuli



Gli scarpets o friulane sono delle calzature molto antiche che un tempo erano usate in Carnia.I primi documenti scritti risalgono al 1800,ma hanno origini più antiche.Venivano fatte in casa per tutta la famiglia con avanzi di stoffa e copertoni di bicicletta per la suola.Inizialmente li usavano per la festa di velluto nero,poi divennero di uso quotidiano.Per modellarli usavano design tramandato dalle nonne.Li usava anche mia mamma per andare a Nimis o Tarcento:partiva con i scarpets e giunta in pianura metteva le scarpe col tacco.
Da un po' di tempo alcune ditte la ditte friulane le hanno riproposte .

Acqua fresca cristallina

foto di Guido Marchiol

Sgorga dalla roccia
acqua fresca cristallina
trasparente come vetro
che spegne la sete del passante.

17 mag 2020

Lussari-Svete Višarje


da fb

Secondo la leggenda, nel 1360 sul Lussari un pastore di Camporosso smarrì le pecore. Le cercò, trovandole in ginocchio attorno a un cespuglio di ginepro, nel mezzo del quale c’era una statua della Madonna col Bambino.
La prese e la portò alla parrocchia di Camporosso, dove il sacerdote la chiuse a chiave in un armadio. Il giorno dopo la statua era di nuovo sul Lussari nello stesso posto, ancora attorniata dalle pecore in ginocchio. Così si ripeté tre volte. Il parroco informò del fatto il Patriarca di Aquileia, che gli ordinò che nel luogo di ritrovamento della statua fosse costruita una cappella.
La cappella divenne in seguito la chiesa del Lussari.
Iz knjige/Dal libro: »Jezak – karanina naše kulture« »Jezik – korenina naše kulture« »La lingua – la radice della nostra cultura« Združenje/AssociazioneDon Mario Cernet, 2018

Progetto Fvg per una Regione Speciale

✴️🆓 IL 18 MAGGIO RIAPRONO NEGOZI, BAR, RISTORANTI E PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI ! 🆓✴️

 Il pressing sul Governo ha avuto successo: accolte le richieste delle regioni di riapertura, in tutta sicurezza, di tutte le attività economiche !

 Premiato il lavoro delle regioni più virtuose come il Friuli Venezia Giulia, che ora potranno discostarsi in autonomia dal quadro nazionale non solo per restringere le misure, ma anche per allentarle.

 Domani il nostro Governatore Massimiliano Fedriga comunicherà al Governo che il FVG - Grazie ad un grande lavoro di squadra di tutti - riapre !

🔜 FINALMENTE SI RIPARTE !!! 💯🆓


zbor zbirk TAIPANA_TIPANA


Taipana (Tipána in sloveno[3]Taipane in friulano[4]) è un comune italiano di 587 abitanti in Friuli-Venezia Giulia. Fino al 1935 il comune prendeva il nome dell'odierna frazione di Platischis.

Geografia fisica

Taipana sorge a 478 m s.l.m. tra i primi rilievi delle Prealpi Giulie, nel bacino del torrente Cornappo. Oltre al capoluogo fanno parte del comune le frazioni di Cornappo, Debellis, Monteaperta, Montemaggiore, Ponte Sambo, Platischis e Prossenicco, paesini che soffrono quasi tutti di un grave fenomeno di spopolamento.

Storia

La storia del comune di Taipana si intreccia con quella della Pieve di Nimis e di Tricesimo fino alla creazione della parrocchia risiedente a Taipana nel 1896. La prima fonte scritta che attesta l'esistenza del toponimo Taipana (citato con il nome Taypana) risale ad un atto notarile depositato il 20 luglio 1320 presso la pieve di Nimis in cui si accerta che " Presentibus... Leonardus filius Marini de Taypana... medietas vertat presbitero...in dicta Ecclesia.
Rimasta prima sotto la giurisdizione del Patriarcato di Aquileia in seguito a quella austro-ungarica, sotto la Repubblica di Venezia Taipana e le frazioni vicine assunsero importanza e si svilupparono come ville, poi raggruppate in epoca napoleonica nella "vicinia" (l'assemblea dei capi famiglia) di Taipana.

Seconda guerra mondiale

Durante la seconda guerra mondiale il territorio del Comune fu coinvolto dalle attività della resistenza friulana con la partecipazione delle Brigate Garibaldi e delle Brigate Osoppo.[5]
Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.

16 mag 2020

Architettura delle Valli del Natisone/Nediške doline

La chiesa di Topolò è di recente costruzione, iniziata nel 1841 e consacrata, nel 1847, a S. Michele Arcangelo patrono del paese. E’ costituita da un’aula rettangolare a soffitto piano, con due altari secondari a fianco dell’arco trionfale a tutto sesto che immette nel presbiterio. Il presbiterio quadrato è concluso con quattro archi a tutto sesto che delimitano il soffitto voltato. L’altare maggiore, posto al centro dell’arco di fondo, è isolato dal muro esterno mediante un deambulatorio. L’interno e l’altare maggiore sono in stile tardo barocco, con lesene, finte colonne e cornici chiaroscurate dalla luce di quattro finestre laterali e dalla lunetta della facciata principale. Adiacente alla facciata principale si alza il campanile a pianta quadrata, con basamento, angoli, e segnapiano in pietra lavorata e squadrata, che termina con la cella campanaria con quattro bifore e copertura a padiglione. Poco distante dalla chiesa, nel luogo di conclusione della processione campestre di S. Marco, si trova una piccola cappella con nicchia ora occupata dalla statua di 5. Giuseppe.

La stufa è di solito costituita da un semplice parallelepipedo in muratura intonacata,ma talvolta è decorata con piastrelle di maiolica

Topolò (Grimacco) stufa decorata con maioliche







tipica casa con ballatoio di legno
dal web

Abitazioni alquanto caratteristiche, sempre più rare del resto, sono solo nei villaggi più discosti dalle strade. Dalla facciata principale di ogni casa, sporgono poggiuoli, talvolta doppiamente sovrapposti, spesso lavorati con pretese d'arte, che servono da essiccatoi; vicino alle case in montagna, specialmente nella zona di Drenchia, vi sono le kaste, appositi edifizi, specie di guardarobe, in cui ripongono di ogni cosa; e in quel di Savogna le supe, dove raccolgono foraggi e foglie secche. La casa primitiva ha un solo ambiente, con due piani, è quasi scomparsa: se ne conservano ancora degli esemplari, ma ordinariamente servono da stalle o fienili. Nelle izbe (sale da mangiare) di buona parte della montagna, specie nel distretto di S. Pietro, sono caratteristici forni-stufe (pec) che nella stagione invernale durante la notte vengono convertite in lettiere, distendendovi sopra le coltri. A Montefosca, ad Erbezzo, a Mersino ho notato molti passaggi a galleria sotto le case, e nel primo dei detti villaggi danno assai nell'occhio numerosi pozzi-cisterne, in cui si raccoglie l'acqua piovana che scola dai tetti, resi necessari dalla scarsezza delle acque di sorgente. Finalmente dappertutto richiamano l'attenzione i cortili, intorno ai quali vi sono le abitazioni di parecchie famiglie, di solito aventi lo stesso cognome, assai probabilmente originate da un'unica famiglia primitiva divisasi in più parti. Un tempo il maggior numero dei tetti erano coperti di paglia: oggi lo sono sempre meno, sia a causa d'incendi onde spesso furono bruciati interi villaggi, come Cepletischis, Drenchia superiore, Lombai; sia perchè realmente un notevole progresso edilizio si è fatto strada dovunque. Tali tetti sono ancora abbastanza frequenti in quel di Drenchia dove c'è una relativamente copiosa produzione di frumento; rarissimi nelle parti più elevate di alcuni altri comuni, come: Savogna, Rodda, Platischis. In questo ultimo, nel villaggio di Monteaperta, parecchie case hanno il tetto ancora coperto di lastre di pietra e circa 30 anni fa lo avevano tutte.
testo tratto dalla guida delle Prealpi Giulie di Olinto Marinelli  del 1912
fonte https://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/marinelli/guida_delle_prealpi_giulie/pdf/marinelli_guida_delle_prealpi_giulie.pdf

LIBRO DEGLI OSPITI

Oggi ho inserito il libro degli ospiti che trovate a destra della schermata.E' un rettangolo blu :se cliccate si apre un modello per lasciare il vostro messaggio.Potete scrivermi per problemi nella visione della pagina(come successo ieri) ,per un semplice saluto o altro.Statemi bene.
                                                                                                                                            OLga

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