Sono passati 30 anni dall'etnocidio degli sloveni della Benecia, della Carnia,del Friuli e di Resia . Si tratta di storiche terre slovene nelle quali sono conservati elementi preistorici di etnogenetici sloveni.Per questo motivo negli ultimi due secoli, le reti dei globalisti internazionali europei, hanno creato nuovi progetti per la distruzione di antichi popoli soggetti a forti assimilazioni. Sono passati 150 anni dal plebiscito della Benecia (ottobre 1866), 70 anni dalla fondazione dell'organizzazione post fascista "O" (gennaio 1946) e 60 anni dall'istituzione dell'organizzazione fascista Gladio (ottobre 1956).L'inizio della distruzione di una tradizione antica degli sloveni della Benecia ha avuto inizio con l'arrivo di Napoleone e l'occupazione francese della Repubblica di Venezia nel 1797.
Napoleone cancellò la tradizione preistorica altamente organizzata dell'organizzazione socio-politica dei villaggi sloveni e il loro autogoverno (dvanajstije), che nella Slavia era sopravvissuta fino ad allora.Dopo la caduta della Repubblica di Venezia e la partenza di Napoleone, i territori della Benecia nel 1814 passarono sotto gli Asburgo, che hanno continuato con la politica di occupazione degli sloveni della Slavia.
Di questo fatto anche l' Italia appena formata (1861) ,per il il desiderio di una maggiore espansione nel territorio sloveno, nel 1866, approfittò della situazione momentanea e agli sloveni benecani,resiani e friulani promise l'autonomia a condizione di aderire all'Italia. A tal fine, l'Italia in collaborazione con Vienna organizzò il plebiscito nell' ottobre 1866 nella Benecia,Resia e Friuli dove gli sloveni optarono per l'annessione all'Italia.Gli Sloveni a causa della politica degli Asburgo,votarono in maggioranza per l'annessione all'Italia. Dopo meno di un mese l'Italia mostrò il suo vero volto di ipocrisia e il genocidio dei territori sloveni di nuova acquisizione.
Il 22 NOVEMBRE 1866, "Il Giornale di Udine" pubblicò la citazione, "dobbiamo sterminare, distruggere gli sloveni".Subito dopo, il governo italiano iniziò con le deportazioni di massa e la migrazione degli sloveni. Poi seguì la guerra italiano-africana negli anni 1895-96, quando l'Italia mobilitò massicciamente ragazzi sloveni maggiorenni e uomini della Slavia,del Friuli nella guerra abissina (prima guerra ).
Nelle province slovene occidentali hanno iniziato a stabilirsi uomini del sud Italia molto brutali con le ragazze slovene. Tali fatti sono avvenuti quindi nella prima guerra mondiale, quando gli uomini erano mobilitati in prima linea sul fronte dell'Isonzo e in Tirolo. In guerra morirono decine di migliaia uomini. Nelle terre slovene occidentali (Benecia, Resia, Carnia e Friuli),iniziò l' assimilazione fascista.
Sotto il fascismo vennero effettuate espulsioni di massa degli sloveni della Benecia e del Friuli.
Nella II guerra mondiale,molti uomini andarono sul fronte russo, dove furono mobilitati tanti sloveni della Slavia.
Furono fatti arrivare molti ragazzi asud Italia per sposarsi con le ragazze slovene. Le conseguenze di questo genocidio erano già visibili allora con l'italianizzazione ,in pochi decenni è cambiata quasi interamente la lingua parlata con l'introduzione di elementi linguistici meridionali.Con la capitolazione dell'Italia l'8/9/1943 e la caduta del fascismo non finì il terrore genocida.Nel Friuli gli ex fascisti formarono l' organizzazione militare Osoppo, che si proclamava per partigiana, ma operava solo contro gli sloveni e forzatamente ha portato all'italianizzazione delle terre slovene.
Il lavoro è continuato anche dopo la fine della guerra e si rinforzò per le nuove tendenze di demarcazione dei confini. Nel gennaio 1946 è stata rinominata come organizzazione segreta paramilitare "O". L'organizzazione "O" aveva 15 battaglioni, subito dopo la sua formazione ha intrapreso il conteggio, l'organizzazione e la programmazione di tutti i documenti sospettati di essere filo-sloveni.
Iniziarono le deportazioni di massa, le incarcerazioni e le esecuzioni contro la popolazione slovena indigena.Nelle terre slovene la Gladio non perseguitava i comunisti e certamente non quelli che erano fiduciari dell'UDBA jugoslava.
Nei confronti della popolazione slovena è stato effettuato lo stesso terrore come fece il fascismo sotto Mussolini. La Gladio è stata infatti inibita la forza dei comunisti italiani situati in Italia, ma lo scopo principale della Gladio era l'eliminazione degli antichi, sloveni in Benecia, Carnia e Friuli.L'organizzazione "O" era formata in gran parte da fascisti noti per stupri, rapimenti, espulsioni, uccisioni e roghi. Nello stesso tempo ricevevano tre stipendi mensili per i loro favori nelle organizzazioni terroristiche, mentre la gente comune dopo la guerra non aveva da mangiare.Gli sloveni indigeni attraverso la Gladio furono inviati in Francia, Belgio e Germania come manodopera per i lavori difficili e pericolosi nelle miniere. In cambio ottennero il diritto a una certa quantità di carbone per le necessità della popolazione .
La Gladio ha spostato dalla Benecia, Friuli e Carnia oltre 60.000 persone slovene. (questa cifra non comprende Gorizia e Trieste). La pressione dell' assimilazione italiana sull'identità nazionale fino ad oggi non è terminata.I risultati di ciò sono che decine di paesi e borghi della Benecia si sono completamente svuotati. In Carnia non si sentono più parole slovene, nonostante il fatto che gli italiani fino alla Prima Guerra Mondiale in Carnia erano inesistenti. Lo stesso vale per quasi tutto il Friuli, gli Sloveni non ci sono più, o anche quelli che ci sono per lo più sono italianizzati .
tradotto sommariamente dal'articolo di Rok Melink in fb
Naj se nikoli ne pozabi!
Tudi zato so bile v zadnjih dveh stoletjih, ko so se s strani mednarodnih globalističnih mrež v Evropi ustvarjali novi načrti uničevanja starodavnih narodov, izpostavljene hudim raznarodovalnim pretresom. 150 let mineva od usodnega Beneškega plebiscita(oktober 1866), 70 let od ustanovitve postfašistične organizacije “O” (januar 1946) in 60 let od ustanovitve teroristične fašistične organizacije Gladio (oktober 1956). Za uvod se bom ustavil pri vseh treh na kratko, malo več pa se na koncu posvetil Gladio-tu, italijanski in obenem globalni prostozidarski tajni genocidni organizaciji. Ta je bila od njenega nastanka, 4. oktobra 1956 pa skozi obdobje do leta 1990, ko je delovala v polnem razmahu, pred javnostjo skrbno zamolčana. Vse do danes se skrbno zamolčuje in tepta spomin nanjo tudi v uradnih stikih za javnost v Sloveniji, ki je popolnoma okupirana in obglavljena po tujih prostozidarskih mrežah. Slovenci v Beneški Sloveniji pa se še danes bojijo ža samo besedne omembe Gladio-ta.



