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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno

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15 mar 2021

LA FOCE DEL FIUME ISONZO E LA VAL CAVANATA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

 


A piedi, in bici o…con i pattini per cercare relax e benessere nella natura

In questo articolo vi racconterò di un’area alquanto estesa che va dalla Riserva Naturale della Val Cavanata – in località Fossalon, frazione di Grado – al villaggio di Punta Sdobba e del biotopo del Caneo che fa parte della Riserva Naturale Foce del fiume Isonzo. All’interno di essa si trova anche l’Isola della Cona che è una vera e propria isola posta sulla sinistra orografica del fiume Isonzo ed il canale della Quarantia.

Ci troviamo quindi in un territorio unico e meraviglioso posto tra i comuni di Grado e Monfalcone. Tutti i luoghi sopracitati sono accomunati dal fatto che si possono visitare a piedi, in bicicletta e in alcuni casi anche percorribili con i pattini. Sono riserve e habitat particolari dove sarete immersi nella natura più selvaggia ed autentica. Per questo motivo ho deciso di trattarli assieme e raccontarveli uno ad uno. Venite con me alla scoperta della foce del fiume Isonzo e della Val Cavanata!

VALLE CAVANATA

La Valle Cavanata appartiene al comune di Grado ma si trova nella frazione di Fossalon, nata alla fine degli anni ‘30 in seguito alle bonifiche attuate dal fascismo per dare terra da coltivare a veneti, friulani, emiliani ed esuli istriani. Ha una superficie di 341 ettari di cui 67 in mare. È situata superato il ponte sul canale di Primero ad est di Grado. In passato era per l’appunto una valle da pesca ed è delimitata proprio dal canale di Primero. Si tratta di un’area ricca di canali e corsi d’acqua che comunicano con il mare aperto tramite chiuse regolabili (tipico delle valli da pesca). Si ammirano le barene, cioè le isole ricche di vegetazione in grado di vivere con l’acqua salata, mentre durante i periodi di bassa marea si verifica il fenomeno delle velme, ovvero aree fangose che affiorano dal letto dei corsi d’acqua.


È un’area di valore internazionale per l’avifauna

poiché garantisce condizioni ottimali per la sosta e la nidificazione di numerosi volatili delle zone umide. Molto spesso soprattutto in inverno troverete una copiosa “nuvola rosa”: un gruppo di fenicotteri che da diversi anni ha scelto questo luogo per trascorrere le proprie vacanze!

Partendo dal centro visite dove potete noleggiare anche le biciclette – però attenzione agli orari di apertura ai quali vi rimando al sito  www.vallecavanata.it o alla relativa pagina Facebook “Riserva naturale Valle Cavanata” – vi consiglio di arrivare all’argine alla Baia Mula di Muggia e di salire sulla rampa dove si trova la pista ciclo pedonale (potete arrivarci anche in macchina). Io la trovo bellissima e la pratico di solito con i pattini. Ci sono pochi incontri, poche macchine che passano a lato strada e tanta pace e tranquillità. E come tralasciare la vista sulla laguna ed il golfo di Trieste? Panorami sensazionali. La pista arriva fino al ristorante albergo Caneo, quindi la partenza si può fare in un senso o nell’altro. Trovate anche un breve video sulla Valle Cavanata nel canale Youtube di Torzeando.


10 ° GIORNATA DEI DISTURBI ALIMENTARI



In data 19 giugno 2018, la Giornata del Fiocchetto Lilla è finalmente sancita
dalla Presidenza del Consiglio e il 15 marzo è riconosciuto istituzionalmente come
giornata nazionale contro i Disturbi dell’Alimentazione.

OBBIETTIVI DELLA GIORNATA 

  • difendere i diritti fondamentali di chi è colpito da un DCA, combattendo informazioni distorte e/o pregiudizi;
  • sensibilizzare l’opinione pubblica, facendo conoscere la frequenza, le caratteristiche e le gravi conseguenze che questi disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre;
  • scoraggiare il distacco ed il disinteresse da parte di chi non è direttamente coinvolto dalla malattia;
  • accrescere la consapevolezza a livello individuale, collettivo ed istituzionale del carattere di epidemia sociale che i DCA stanno assumendo a livello nazionale e mondiale;
  • creare una rete di solidarietà verso chi è colpito da DCA, personalmente o in famiglia, per combatterne il disagio relazionale e il senso di abbandono e sconfiggere l’omertà che accompagna questi disturbi.

Iniziamo la settimana col sorriso

vignetta di Moreno Tomazetig


L'ubriacone è ritornato tardi a casa...Maledetta porta !

Mi verserò ancora un bicchiere di vino!

Perchè chiudi gli occhi quando bevi?

Perchè il dottore mi ha detto che il vino non devo neppure guardarlo...


Cividale del Friuli – in restauro il portone di Palazzo de Nordis

 


E’ iniziato da pochi giorni un altro intervento migliorativo su Palazzo de Nordis voluto dal Comune di Cividale del Friuli. Si tratta del restauro del portone d’ingresso al prestigioso palazzo che si affaccia su Piazza Duomo.

Il portone risale ai primi del Novecento ed è opera del noto architetto Domenico Rupolo di Caneva di Sacile (1861 – 1945) che, in quel periodo, fu chiamato a ristrutturare il palazzo e progettare gli allestimenti interni per le collezioni d’arte civiche. La foggia del portone riprende gli stili più cari al Rupolo (neogotico, neorinascimentale, neoclassico ecc.) che applicava creativamente nelle sue opere, associati alle novità del liberty. É eseguito in essenza di larice con inserti di abete. Tale lavorazione gli conferisce un aspetto rustico e poco incline a rappresentare un ingresso gentilizio. È probabile che il portone fosse stato dipinto di colore “grigio piombo”, come si evince da un lacerto sull’incastro superiore del portone, per esaltare le qualità plastiche e stagliare le borchie in fusione di bronzo.

“E grigio piombo – o similare – ritornerà dopo il restauro” – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Ruolo.

“Abbiamo utilizzato un avanzo di bilancio per questo intervento – continua Ruolo che spiega che – il legno del portone evidenzia una notevole usura, soprattutto dal verso esterno. Le venature sono approfondite dal logoramento per lo stillicidio meteorico. Tutti gli interventi in corso d’opera sono stati condivisi con la Soprintendenza e il cantiere avrà durata di circa due settimane”.

“Questo intervento ci permetterà di rendere ancora più accogliente l’ingresso del Palazzo che ricordo essere diventato “il nuovo biglietto da visita” per i turisti da quando il punto dell’Informacittà è stato trasferito al piano terra del de Nordis che ospita anche la preziosa Collezione d’arte De Martiis. Nel corso dei prossimi mesi – conclude l’assessore – metteremo a bilancio altre risorse lavorando sempre nell’ottica di migliorare i servizi al turista in qualità di Comune Turistico nonché di Città d’arte”.http://vocedelnordest.it/?p=14441

14 mar 2021

Vignetta di Cecco Dotti

 

Buon compleanno Einstein

 


Io non pretendo di sapere cosa sia l’amore per tutti, ma posso dirvi che cosa è per me: l’amore è sapere tutto su qualcuno, e avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona. L’amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le cose che ci potrebbero far vergognare. L’amore è sentirsi a proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel qualcuno entra in una stanza e ti sorride.

Albert Einstein

A Resia per la lingua madre


 Domenica, 21 febbraio, con un bel video in dialetto sloveno resiano, postato sulla pagina Facebook della Biblioteca comunale di Resia, anche la comunità resiana ha voluto celebrare la Giornata internazionale della lingua madre, istituita nel 1999 dall’Unesco per promuovere la diversità linguistica, culturale e il multilinguismo.

La ricorrenza ricorda un drammatico episodio avvenuto proprio il 21 febbraio del 1952. In quell’anno, infatti, a Dacca alcuni studenti furono uccisi dalla polizia del Pakistan mentre rivendicavano il riconoscimento ufficiale della loro lingua, il bengalese.

L’iniziativa locale, promossa dal Comune di Resia/Rezija e dall’Ecomuseo Val Resia, ha coinvolto alcuni giovani resiani che, nel video, si sono espressi ognuno nella propria variante del dialetto resiano, invitando tutti ad usarlo. Ciascuno con il suo personale punto di vista, inoltre, hanno spiegato l’importanza del parlare nella propria lingua madre. Il suo quotidiano utilizzo, a volte inconsapevolmente, veicola opportunità, tradizioni, memoria, modi di pensare e fa sì che i parlanti, ma anche chi arriva in queste particolari comunità, ricordino di vivere in un contesto diverso da quello dominante.

La ricorrenza è stata anche l’occasione giusta per ribadire che i diritti linguistici fanno parte dei diritti fondamentali delle persone e delle comunità di tutto il mondo. Ancor più nella nostra regione, dove convivono da secoli i parlanti le lingue friulana, slovena e tedesca o i loro dialetti. Oggi, purtroppo, le lingue dominanti come l’italiano e l’inglese stanno fagocitando le lingue minoritarie, che vengono parlate da sempre meno persone. In Italia con la legge 482 del 15 dicembre 1999 la Repubblica, in attuazione dell’articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei, tutela le proprie minoranze linguistiche storiche. Oltre a questo importante diritto, non vanno dimenticate le opportunità, non sempre evidenti, che possono derivare dall’utilizzo di una lingua minoritaria in alcuni settori, soprattutto in campo turistico ed economico. Pensiamo alla tipicizzazione dei prodotti e alle produzioni di servizi che hanno come base la lingua. O ai musei realizzati nei territori della minoranza linguistica slovena in provincia di Udine. Oggi la diversità è da molti, fortunatamente, percepita come una ricchezza, che contribuisce all’appiattimento della globalizzazione. Questo importante concetto è stato ben espresso ed evidenziato dai giovani nel video della Val Resia, dove traspare non la nostalgia di una Resia che non c’è più, ma la ferma volontà, quasi un accorato appello, a fare di più per continuare a vivere nella vallata all’ombra del Canin/ta-pod Ćanïnawo sinco. (Sandro Quaglia)

https://www.dom.it/v-reziji-za-materni-jezik_a-resia-per-la-lingua-madre/

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI

  Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...

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