Si è spento la scorsa notte Pino Roveredo. Aveva 69 anni ed era da tempo malato.
Era lo scrittore degli ultimi e degli emarginati. Dopo un’infanzia difficile e un periodo nel quale aveva avuto gravi problemi di dipendenza dall’alcol, esordì nel 1996 con il romando autobiografico, 'Capriole in salita', che lo fece conoscere al grande pubblico, grazie anche alla partecipazione ai talk show di Maurizio Costanzo.
Nel 2005 aveva vinto il Premio Campiello con la raccolta di racconti 'Mandami a dire' come miglior romanzo dell’anno.
Era nato il 16 ottobre 1954 a Trieste da una famiglia di artigiani: il padre era calzolaio. Dopo varie esperienze di vita, aveva lavorato per anni in fabbrica. Operatore di strada, scrittore e giornalista, faceva parte di varie organizzazioni umanitarie attive in favore delle categorie disagiate.
Dal 2014 al 2018 era stato anche Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e, nel 2021, candidato al Comune di Trieste nella lista di centrosinistra guidata da Francesco Russo.
Roveredo ha scritto romanzi e testi teatrali. Si era sempre occupato degli ultimi: dai reclusi negli ospedali psichiatrici ai tossicodipendenti, ai detenuti. Per Bompiani ha pubblicato 'Caracreatura', 'Attenti alle rose', 'La melodia del corvo', 'Mio padre votava Berlinguer', 'Ballando con Cecilia', 'Mastica e sputa' e 'Tira la bomba'.https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/si-e-spento-pino-roveredo/2/276535