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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

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12 mag 2021

Il friulano Alessandro de Marchi è la nuova maglia rosa

 


La nuova maglia rosa del Giro d’Italia? E’ Alessandro De Marchi! Il Rosso di Buja, nella quarta tappa da Piacenza a Sestola, realizza un sogno, chiudendo al secondo posto alle spalle dell’americano Joe Dombrowski (Uae Emirates) e guadagnando la testa della classifica.

Arrivano a 2'10'' Nibali e Pozzovivo. Hanno perso poco più di 30'' da Bernal, Ciccone, Landa, Vlasov e Carthy.

"Ho iniziato a pensare di provare a prendere la Maglia Rosa due giorni fa, ma non l'ho detto a nessuno", racconta il friulano, portacolori della Israel Start-Up Nation. "Oggi sapevo di dover attaccare al momento giusto e che non sarebbe stato facile. Un po' di fortuna ci ha aiutato e adesso eccoci qui, in Rosa. Sono senza parole. Questa Maglia è il sogno d'infanzia di ogni corridore".

"Mi viene da piangere. È un piccolo premio per i mille tentativi di questi quindici anni di carriera. Cercherò di godermi al massimo questo momento", ha commentato a caldo, intervistato da Raisport, De Marchi. "A chi la dedico? Ad Alessandro De Marchi e a sua moglie Anna. Non so cosa stia succedendo ora a Buja - ha aggiunto -, ma so cosa potrà succedere quando torno...!". 

CONTINUA https://www.ilfriuli.it/articolo/sport-news/alessandro-de-marchi-e-la-nuova-maglia-rosa/22/241826


11 mag 2021

Saluti dalle Valli del Natisone

 


Drenchia (Dreka in sloveno è un comune italiano sparso di 102 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. La frazione Cras ospita la sede comunale. Attualmente è il più piccolo comune della regione per numero di abitanti residenti.Il comune, adagiato sulle falde del Colovrat nella valle del torrente Rieca-Cosizza che qui ha le sue sorgenti, si trova all'estremo orientale della provincia di Udine, al confine con la valle dell'Isonzo, in Slovenia. Le frazioni del comune sono quasi tutte posizionate sulle pendici meridionali della catena del Colovrat ed affacciate sull'alta val Cosizza. Ne fanno eccezione le due borgate di Paciuch e di Peternel che si trovano a fondo valle, sulle rive del torrente Cosizza. La frazione più elevata è quella di Crai a 863 m s.l.m., mentre la più bassa è quella di Peternel che si trova a 306 m s.l.m..

La dorsale del monte Colovrat (1243 m s.l.m.), è formata da una serie di rilievi che si estendono per circa quattro chilometri dal torrente Za Velin Čelan al fiume Judrio, e segna il confine dell'Italia con la repubblica di Slovenia. Nella parte meridionale della catena è posizionato il passo Solarie che collega la Val Cosizza con il paese sloveno di Volzana (Volče in sloveno) e quindi con la vallata dell'Isonzo e la cittadina di Tolmino. Nei pressi del passo si può vedere il monumento eretto a ricordo Riccardo Giusto, il primo caduto italiano della grande guerra; nella stessa zona vi sono il bivacco Zanuso, dedicato alla memoria dell'alpino Giuseppe Zanuso, morto in quel luogo nel 1929 a causa di una fortissima tormenta di neve ed il rifugio di Casoni Solarie, con annesso campetto sportivo polifunzionale.

Dalle più alte cime del comune si possono ammirare, nella loro bellezza, le Valli del Natisone e, nei giorni privi di foschia, si possono intravedere le città di UdineGrado e Monfalcone nonché le coste settentrionali dell'Istria. Le grotte e le cavità presenti non sono così numerose ed estese come quelle delle vicine vallate del Natisone e dell'Alberone.

L'unica evidenza di insediamenti preistorici nell'area del comune si riferisce alla scoperta effettuata in una caverna situata alla base del monte Colovrat. Nel corso delle esplorazioni eseguite da Ardito Desio nella Grotta del Cane di Paciuch, sono stati reperiti numerosi cocci, appartenenti ad un unico recipiente di grandi dimensioni, di controversa datazione. Dallo studio dei disegni eseguiti da Desio e dalla descrizione del vaso, andato perduto a seguito degli avvenimenti della prima guerra mondiale, gli studiosi hanno desunto che lo stesso può essere fatto risalire o al tardo neolitico-eneolitico o all'antica età del bronzo.

Nel secolo VII popolazioni slave entrarono in Italia, al seguito degli Avari, ed occuparono e colonizzarono le Valli del Natisone. Ebbero diversi scontri, con alterne fortune, con i Longobardi, che dopo il 568 avevano occupato quasi tutta la penisola. Le azioni bellicose terminarono dopo la stipula di un trattato che definiva i confini tra le due comunità e lasciava le terre della zona collinosa alle popolazioni slave. In seguito, le terre del comune, dal tempo del Patriarcato di Aquileia sino alla caduta della Repubblica di Venezia, fecero parte (con la contrada di Drenchia) della Banca di Merso, organizzazione che, assieme alla Banca di Antro, gestiva in modo autonomo l'amministrazione e la giustizia nell'area della Slavia veneta. Tali privilegi vennero concessi come riconoscenza dell'azione di controllo e difesa dei confini nord-orientali del Friuli svolta dalle milizie locali all'uopo costituite..

Dopo l'invasione delle truppe napoleoniche e la caduta della Repubblica di Venezia, la regione perse la sua autonomia e venne divisa in "Comuni", previa la soppressione delle organizzazioni territoriali esistenti. Nel 1797, con il Trattato di Campoformio, la Benečija (Slavia veneta) venne assegnata in amministrazione all'Austria; successivamente, dopo la pace di Presburgo passò, per un breve periodo, al Regno d'Italia napoleonico. Nel 1815, dopo la stipula della convenzione di Schiarino Rizzino tornò all'Austria come parte integrante del Regno Lombardo Veneto. Infine nel 1866, a seguito della terza guerra d'indipendenza, dopo la pace di Vienna ed il plebiscito del Veneto del 1866, si staccò dai domini absburgici per passare sotto il Regno d'Italia sabaudo.

San Volfango - Il monumento ai caduti

Le alture del comune sono ricordate anche per gli avvenimenti legati alla prima guerra mondiale. Sulla dorsale del Colovrat passava infatti l'estrema linea difensiva approntata dalla 2ª Armata per impedire l'avanzata del nemico nella pianura friulana in caso di ritirata delle truppe combattenti nelle linee avanzate. La mattina del 24 ottobre 1917, con l'inizio della battaglia di Caporetto, tutto il territorio comunale venne interessato da un violento bombardamento che provocò ingenti danni e perdite di vite umane sia militari che civili. Successivamente il tenente Erwin Rommel, con un attacco a sorpresa, riuscì ad annientare la resistenza delle truppe italiane e ad occupare le alture del Colovrat per poi dirigersi verso il Matajur e la pianura friulana. Nella zona del Na Gradu Klabuk è stato realizzato, con un programma di iniziativa comunitaria, un museo transfrontaliero all'aperto dove si possono ammirare trincee, gallerie, fortificazioni e bunker dell'epoca, opportunamente restaurati.

CONTINUA https://it.wikipedia.org/wiki/Drenchia

Il diavolo e la gubana-Hudič in gubanca-Il diaul e la gubane fiaba e leggenda


 "Sul confine orientale tra Italia e Slovenia scorre il fiume Natisone ,freddo e smeraldino."

Inizia così la favola "Il diaul e la gubane" pubblicata a cura della biblioteca di Cividale in edizione trilingue(Hudič in gubanca" è il titolo in sloveno,"Il diavolo e la gubana" in italiano) della onlus Sinnos con il contributo dell'Arlef (Agenzia regionale per la lingua friulana),del Comune di Cividale,della Banca Popolare di Cividale e del Circolo di cultura Ivan Trinko.
  Il racconto è di Chiara Carminati,autrice udinese nota anche a livello nazionale per la sua attività di autrice per l'infanzia,le illustrazioni portano la firma di Pia Valentinis,nata a Udine e cagliaritana d'adozione.
   Al centro del racconto ci sono il dolce tipico delle Valli del Natisone,il mugnaio Michele Foramitti,che vive ai margini di un paesino,ed un diavolo invidioso di ogni amicizia,che vuole rovinare le festività pasquali a tutti.E' così che riesce a fare in modo che tutte le focacce si brucino nei forni del paese ,eccetto uno,quello del mugnaio.
   Questi rimedia,per la stizza del diavolo,creando,come annuncia ai suoi compaesani,"il dolce più buono che abbiate mai mangiato",la gubana appunto.
Le versioni in sloveno e friulano arricchiscono una favola che riporta ai tempi in cui ogni paese era comunità forte e unita,i mulini erano numerosi e le gubane profumavano le case.

fonte dal Novi Matajur del 4 febbraio 2015

immagine da http://www.ibs.it/code/9788876092893/carminati-chiara/diavolo-gubana.html

PER UNA ROSA


Per una rosa
Vorrei essere te, così violenta
così aspra d'amore,
così accesa di vene di bellezza
e così castigata.
Vorrei essere te: sola è piovuta
una splendida frase musicale
dalle mani di Dio quando protese
dentro l'abbraccio della creazione
spaventava ogni nulla
e il cammino degli esseri incalzava.
Tu sei pausa di Dio: Dio in te riposa.

Alda Merini

 

10 mag 2021

buona serata

 

La serenità è la vera forza della vita...

Web sul blog: Il razzo cinese è caduto nell'Oceano Indiano

Web sul blog: Il razzo cinese è caduto nell'Oceano Indiano: Articolo da  NewsTown La tensione si è sciolta pochi minuti dopo le 5, quando è stata esclusa la caduta di uno o più frammenti sul territor...

proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Mai nol è fûr el fi, mai no je lune di mai” ovvero

a maggio non ci sono i fichi se non c’è la luna di maggio.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "FRIULANI PROVERBI VIVA VOCE DALLA POPOLO Osterman RACCOLTI DEL Valentino ordinati da"



Londra, balenottera intrappolata nel Tamigi: dopo ore di tentativi il salvataggio

 I soccorritori hanno lavorato tutta la notte per liberare una balenottera intrappolata nel Tamigi, in una delle chiuse di Richmond, nel sud-ovest di Londra. Dopo quasi quattro ore di tentativi, l'animale è stato portato con successo in un luogo più sicuro e visitato da un veterinario. Se le sue condizioni lo consentiranno, il cetaceo verrà liberato in mare aperto. Domenica pomeriggio erano stati in molti ad avvistare il suo passaggio nel fiume e a postare video sui social. La liberazione della piccola balena è stata accompagnata dall'applauso di chi è rimasto fino a notte ad assistere alle operazioni di salvataggio.


Parole e Musica con Angelo Floramo, Paolo Forte, Alessia Nadin e Maurizio Baldin

 


Una nuova formula di spettacolo, una ventata di primavera che riapre le porte all’arte e alla musica, dopo il lungo inverno segnato dalle restrizioni imposte dal Covid: questo l’auspicio degli Amici della Musica A. Romagnoli che a Sacile riaprono finalmente le porte del Teatro Ruffo, reso off-limits lo scorso anno per il tradizionale Concerto di Natale. Martedì 11 maggio alle 19.30 il pubblico finalmente potrà tornare a godere di una serata dal vivo, con l’evento dal titolo “Parole e Musica”, realizzato nell’ambito della Settimana della Cultura del Comune di Sacile, in collaborazione con l’Associazione PianoFVG e con il contributo della Banca BCC Pordenonese e Monsile.


“Sarà come un dialogo tra le Parole e la Musica, fra il Teatro e il Concerto, una inedita nuova formula che gli Amici della Musica propongono come segno di rinascita, affidandosi alla ‘cura dell’anima’ attraverso la bellezza”: così il concerto nelle parole del Presidente del sodalizio sacilese, Vittorio Coluccia.

Filo conduttore della serata saranno le Donne: figure femminili intriganti, scelte nella lirica scritta o cantata, che la sapiente arte della narrazione di Angelo Floramo, colto studioso e affabulatore, saprà far rivivere sul palcoscenico, con il contrappunto della fisarmonica di Paolo Forte, tra i più originali e talentuosi musicisti friulani.

Il grande repertorio operistico sarà parimenti sotto i riflettori, accompagnando, in questo ideale dittico, la “parola” con la “musica” dei più noti compositori del periodo aureo del melodramma: Rossini, Bizet, Bellini, Verdi. Le arie da “L’Italiana in Algeri”, “Carmen”, “Il barbiere di Siviglia”, “La forza del destino” ed altre pagine memorabili saranno interpretate dal mezzosoprano Alessia Nadin, oggi tra le più affermate voci italiane sui palcoscenici italiani e internazionali, con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Maurizio Baldin.

L’accesso al Teatro Ruffo sarà regolato secondo le norme di sicurezza anti-Covid e solo su prenotazione, già attiva attraverso i recapiti di PianoFVG: info@pianofvg.eu, tel. +39 0434 088775 / +39 392 3293266. Ingresso libero.

Non ti scordar di me

 


Un dì il Signore

dall’alto vide
la terra brulla e spoglia
cos’ gli venne voglia
di rivestire
di fiori
le spiagge, i colli
i monti e le pianure.

Tosto, per incanto
le margherite, i botton d’oro
rossi papaveri ed azzurri fiordalisi
le mammole ed i narcisi
l’erica e la ginestra
crebbero in tutto il mondo.

Ma poichè ogni pianta
ha bisogno di un nome
per far giusta distinzione
ad un angelo ordinò
in terra di volare
e dei nomi far distribuzione.

-Rosa-disse-giaggiolo
viola, serenella
anemone, mughetto, fior di leone
papavero, glicine, giglio, genzianella
convolvolo, narciso, fior della passione.

Quand’ebbe finito
di recitar
l’ultima strofa
del suo rosario di soavi nomi
e presso il Signor
s’accingeva a tornar
una flebile voce lo supplicò:
-Buon Angelo manco io
non ti scordar di me, mio Dio!-

Era un’ umile piantina
che essendo piccolina
dalle frasche nascosta
non era stata vista.

Trattenne l’angelo il volo
vide la piantina esile
e sorrise:
Non aver paura
. Non- ti – scordar. di- me
sarà il tuo nome
simbolo tu sarai
di amicizia sincera e duratura.

https://www.poesieracconti.it/poesie/opera-80163

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03 Mar: Giorgio Thieme su problemi: “Ho anch'io problemi di account non riesco più a pubblicare immagini ed ho perso la raccolta di…”

27 Feb: Cavaliere oscuro del web su problemi: “Nei giorni scorsi, usciva una pubblicità, evita di installare componenti di terze parti, spesso…”

26 Feb: Ирина Полещенко su problemi: “Olga, rielabori costantemente i tuoi blog. Puoi modificare i modelli, l'intestazione del blog,…”

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