Chiese votive della Benecia illustrate da Moreno Tomasetig / Le vie delte Slavia nel progetto di Moreno Tomasetig |
Con una conferenza in modalità digitale, lo scorso 15 aprile è stato presentato il «Cammino delle 44 chiesette votive» ideato dalla pro loco «Nediške doline» e realizzato grazie allo studio naturalistico «ForEst». L’itinerario di lunga percorrenza si divide in 10 tappe e collega tra loro i sette comuni delle Valli del Natisone, ai quali si aggiungono Prepotto e Cividale del Friuli.
Il percorso permette al pellegrino e all’escursionista di percorrere le valli dei fiumi Natisone, Alberone, Cosizza, Erbezzo e Judrio partendo e tornando a piedi dalla stazione ferroviaria di Cividale, nonché di usufruire delle attività ricettive e di ristoro offerte dal territorio.
Le protagoniste del cammino sono le 44 chiesette votive selezionate da Tarcisio Venuti nel volume «Chiesette votive da S. Pietro al Natisone a Prepotto». Il percorso le mette in collegamento, permettendo la conoscenza di arte, storia, natura e cultura della Benecia.
I promotori dell’iniziativa intendono porre in essere una collaborazione diffusa tra istituzioni, attività economiche ed associazioni interessate dal percorso. Ritengono, infatti, che il Cammino sia una occasione di promozione delle Valli del Natisone e del Judrio e possa avere ricadute positive anche in termini economici e sociali su questi territori.
«Tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI secolo la Slavia fu un grande cantiere dove noti e ignoti artisti sloveni si susseguirono nel costruire, ampliare e restaurare le antiche e piccole chiese di stile romanico disseminate sui monti e nelle valli. (…) Fu un vero risveglio religioso e artistico; (…) un risveglio che rinvigorirà e salderà i rapporti tra gli Sloveni delle Valli del Natisone con quelli dell’Isontino e della Slovenia centrale», ha scritto Giorgio Banchig nel volume «Slavia-Benečija. Una storia nella storia» (edizioni Most).
Significativo, infatti, che i beneciani, sotto la Repubblica di Venezia, si siano rivolti per quest’opera gigantesca – una chiesa per ogni 3,7 chilometri quadrati e ogni 87 persone – ad architetti e artisti sloveni. Sembra proprio il desiderio di evidenziare la propria appartenenza linguistica e culturale al mondo sloveno.
Per questo risulta davvero di difficile comprensione che i promotori del «Cammino delle 44 chiesette votive» abbiano scelto solo la lingua italiana per denominare l’itinerario e per i cartelli indicatori. E questo proprio quando la Comunità di montagna Natisone e Torre ha installato sui sentieri delle Valli del Natisone quasi duecento cartelli bilingui italiano-