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30 apr 2021
29 apr 2021
La bussola del direttore
Luigi Bergamin, ai tempi militante dei Proletari Armati per il Comunismo è uno dei tre terroristi sfuggiti alla cattura stamane, martedì 28 aprile, nell'operazione della polizia francese, ha una pena definitiva da scontare di 16 anni e 11 mesi di reclusione in quanto ideò l'omicidio del maresciallo Antonio Santoro, il capo degli agenti di polizia penitenziaria ucciso a Udine il 6 giugno 1978 da Cesare Battisti. Arrestati invece altri sette ex terroristi tra cui Pietrostefani.
Shaurli: Risorse UE anche a Valli del Torre e del Natisone
“In maniera chiara e con norma di legge, le Valli del Torre, del Natisone e anche una parte di montagna pordenonese sono inserite tra le aree interessate dall’Obiettivo 5 ‘Europa più vicina ai cittadini’ della prossima programmazione europea”.
Lo rende noto il consigliere regionale Cristiano Shaurli (Pd), in merito all’approvazione in Consiglio regionale del suo emendamento al disegno di legge 130 “Legge multisettoriale 2021”.
“Almeno il 6 % delle ingenti risorse del FESR disponibili a livello nazionale devono essere dedicate ad aree con specifici problemi di marginalità – spiega Shaurli – e con la mia norma si chiarisce che ciò riguarda tutta la montagna regionale, comprese le Valli del Torre e le Valli del Natisone, che non erano ricomprese nella prime aree strategiche sperimentali. Ciò significa avere nuove e importanti risorse europee per lo sviluppo di strategie integrate, sostenibili, più vicine ai cittadini e con il coinvolgimento attivo di popolazione e operatori del nostro territorio. L’assessore Zannier, che già stava interloquendo con il Governo, ha colto il rilievo di una norma di legge che chiarisce volontà e scelta della Regione e dà un messaggio di fiducia ai nostri territori”.
“L’obiettivo ‘Europa più vicina ai cittadini’ significa non sono solo importanti nuove risorse per il territorio ma – precisa il consigliere dem – è anche un metodo di pianificazione delle politiche pubbliche basato sulle comunità locali che nella nuova programmazione UE sarà fondamentale per promuovere lo sviluppo sociale, economico di aree periferiche come quelle della montagna friulana e delle nostre vallate e nel contempo contrastare fenomeni di spopolamento migliorando la qualità della vita delle comunità locali.
“Anche grazie agli uffici regionali – conclude Shaurli – posso esprimere soddisfazione perché dalle parole passiamo finalmente a fatti concreti”.
https://novimatajur.it/attualita/shaurli-risorse-ue-anche-a-valli-del-torre-e-del-natisone.html
inizia il processo
Il giorno è arrivato. Da oggi inizia una fase nuova e importante e delicata per la #veritapergiulioregeni . Inizia il processo. Sarà uno solo, sarà in Italia, Paese dove la società civile non si è mai arresa e compromessa alla menzogna di comodo della dittatura egiziana.
da twitter Barone Marco
TRIGLAV-TRICORNO
Questa foto non passerà certo alla storia, e non ha nessuna pretesa estetica…… ma beccare il profilo del Triglav è sempre e inspiegabilmente emozionante!
Forse è una cosa ingenua e di poco conto, ma è bello emozionarsi per così .. poco..
Ma è davvero “poco”? 2864 metri di calcari e dolomie (affioranti.. e chissà cosa c'è un migliaio di metri sotto!) lavorate da milioni di anni di carsismo, erosione, tettonica, orogenesi.. rocce dell'età di 200 e fischia milioni di anni.. leggende sul suo conto.. divinità che ne abitano la vetta.. camosci con le corna d'oro nei paraggi.. una mole che quando lo incontri da vicino capisci perchè è il simbolo di una nazione..
Davvero è un'emozione “da poco”?
Re Triglav dalle Malghe di Porzus
UNA CARTOLINA DA...CIVIDALE
Origini del nome
La città, ai tempi dei romani, era chiamata Forum Iulii. La tradizione la indica come fondata da Giulio Cesare: «Forum Iulii ita dictum, quod Iulius Caesar negotiationis forum ibi statuerat». Il toponimo "Forum Iulii" potrebbe, invece, aver avuto origine dalla gens Iulia, che ha lasciato nella zona diverse altre testimonianze nei nomi attribuiti ai luoghi della regione. Tra il VII e l'VIII secolo venne chiamata Civitas Forum Iulii. Alla fine dell'VIII secolo Paolo Diacono la citava come Civitas vel Castrum Foroiulianum. Nel X secolo, essendo allocata nella parte orientale del regno di Lotario, cominciò a chiamarsi Civitas Austriae. Abbreviando il nome ufficiale, la popolazione la denominò Civitate(m), da cui discesero i nomi locali di Sividàt, Zividàt, Cividàt e successivamente, intorno al XV secolo, prima in ambito letterario, quello di Cividale.
Epoca romana
La presenza umana nella zona dove oggi sorge Cividale risale a epoche piuttosto antiche, come attestato dalle stazioni preistoriche del Paleolitico e del Neolitico trovate appena fuori della città; ad esse si aggiungono abbondanti testimonianze dell'Età del Ferro e della presenza veneta e celtica risalenti sino al IV secolo a.C. La strategica posizione di questo primitivo insediamento indusse i Romani a stabilirvisi, fondando forse alla metà del II secolo a.C. un castrum, di ovvia natura militare, il quale fu in seguito elevato da Giulio Cesare a forum (mercato) e per tale motivo la località assunse il nome di "Forum Iulii" poi divenuto identificativo di tutta la regione. Successivamente la località fu elevata a municipium, venendo ascritta alla tribù romana Scaptia e assurse infine al rango di capitale della Regio X Venetia et Histria allorché Attila rase al suolo Aquileia nel V secolo.
Epoca longobarda
Nel 568 giunsero dalla Pannonia i Longobardi, di origine scandinava, il cui re Alboino elesse subito la romana Forum Iulii a capitale del primo ducato longobardo in Italia e ponendovi duca il proprio nipote Gisulfo. Ribattezzata la propria capitale Civitas Austriae, ossia "Città dell'Austria" (da cui il nome moderno), i longobardi vi eressero edifici imponenti e prestigiosi e nei dintorni fondarono strutture fortificate assegnate alle fare, ossia le stirpi nobili di quel popolo germanico; nel 610 Cividale venne saccheggiata e incendiata dagli Avari, chiamati dal re longobardo Agilulfo (allora con sede a Milano) per punire la riottosità del duca "friulano" Gisulfo II. Nel 737, durante il regno di Liutprando e per sfuggire alle incursioni bizantine, il patriarca di Aquileia Callisto decise di trasferire qui la propria sede, così come già fece il vescovo di Zuglio che venne scacciato dallo stesso Callisto. La città ebbe così aumentato il suo ruolo anche grazie a quest'importante presenza ecclesiastica; già pochi decenni più tardi, nel 796, qui si tenne il concilio che riconfermò l'indissolubilità del matrimonio
CONTINUA QUI https://it.wikipedia.org/wiki/Cividale_del_Friuli#cite_note-8
28 apr 2021
UN PUNTO TRANQUILLO A TOLMINO
Durante la festa nazionale slovena nel giorno della rivolta contro l'occupante, estranei hanno posizionato 23 manifesti di cartone nel centro di Tolmino, con i quali ovviamente richiamano l'attenzione sui problemi attuali.
Lunga vita a, Respiriamo, Tutti in bicicletta, L'acqua è il nostro popolo, questo popolo proclama, Per l'acqua potabile, tra le altre cose, tenere striscioni silenziosi "manifesti", che sono più del numero consentito di raccogliere, ma mantengono distanza l'uno dall'altro e indossare maschere.
"Almeno qualcosa. Penso che sia giusto ”, ci hanno detto i passanti nella mattinata di festa, quando le foto erano già circolate sui social e attiravano i curiosi. "Questa protesta è fantastica per me e sono d'accordo con tutto ciò che dice perché sono un po 'deluso da tutto quello che sta succedendo", abbiamo sentito. Ad alcuni apparentemente mancava lo spirito ribelle dopo il grande Tolmin Punt nel 1713: "Secondo me, i manifestanti stanno segnalando un barchino silenzioso, destinato anche a misure contraddittorie, poiché potrebbero esserci 50 persone sull'autobus e meno di dieci nella piazza . " Ma tutto è andato senza la minima scintilla: "Niente è aggressivo, ma bello e calmo con messaggi profondi".
Nuova linfa per la ricerca dell’Università di Udine
Nuova linfa per la ricerca dell’Università di Udine. La Fondazione Friuli ha deciso di finanziare tre progetti di ricerca dell’ateneo, della durata annuale, sui temi strategici del Cibo (Food), dell’Invecchiamento Attivo (Active Ageing) e della Intelligenza Artificiale-Robotica (AI). La presentazione dei Progetti interdisciplinari Uniud-Fondazione Friuli si è svolta giovedì 25 febbraio a palazzo Maseri a Udine.
“La focalizzazione su temi interdisciplinari che valorizzino la complementarità delle competenze presenti, guardino alle nuove esigenze della Società, alla evoluzione dei mestieri e a richieste di professionalità emergenti è un obiettivo strategico primario dell’Ateneo", sottolinea il rettore Roberto Pinton. "L’idea di aggregare interessi di ricerca afferenti a diverse discipline del sapere, da quelle mediche, a quelle scientifiche e tecnologiche, umanistiche, assistenziali, sociali ed economico-giuridiche vuole dare vita a nuove sinergie all’interno dell’Ateneo e promuovere la creazione di reti tematiche di ampio respiro e forte ricaduta anche sul territorio. I progetti e l’importante sostegno della Fondazione sono un momento essenziale per lo sviluppo di questa strategia”.
“Il Covid ha fatto emergere i limiti della nostra società nel prevedere l'epidemia, contenerla e ripartire", evidenzia Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli. "È un limite soprattutto di competenze e questi progetti dimostrano la capacità dell'università di recepire la lezione della pandemia. Sarebbe infatti un errore considerare il Covid un problema soltanto medico. Per uscire da questa situazione è indispensabile l'alta formazione interdisciplinare, che sappia coniugare i saperi e le professionalità tradizionali. Serve una visione a 360 gradi per essere efficaci, dando il giusto peso, ad esempio, anche alle scienze sociali. Il Covid inoltre è stato un acceleratore dei tempi per le tecnologie digitali. Di strumenti come smart working ed e-learning, ad esempio, abbiamo capito cosa c'è di buono, cosa di migliorabile e cosa da evitare. L'università quindi deve sentire una forte responsabilità sullo sviluppo sostenibile e sulle nuove figure professionali utili alla comunità, deve essere simile a una grande azienda ma avere la sensibilità e la flessibilità tipiche delle piccole imprese”.
PROGETTO CIBO. Si chiama “Il tempo della mela” il progetto sulla scienza e cultura del cibo che ha scelto come caso studio un frutto tra i più consumati a livello mondiale e che è più di altri CONTINUA QUI https://www.ilfriuli.it/articolo/tendenze/nuova-linfa-per-la-ricerca-dell%E2%80%99universita-di-udine/13/237206
ultimi commenti 👁️🗨️
18 Mar: Arthur su elisa bella ciao 25 aprile 2020: “A timeless song that resonates with history and hope.”
03 Mar: Giorgio Thieme su problemi: “Ho anch'io problemi di account non riesco più a pubblicare immagini ed ho perso la raccolta di…”
27 Feb: Cavaliere oscuro del web su problemi: “Nei giorni scorsi, usciva una pubblicità, evita di installare componenti di terze parti, spesso…”
26 Feb: Ирина Полещенко su problemi: “Olga, rielabori costantemente i tuoi blog. Puoi modificare i modelli, l'intestazione del blog,…”
27 Dic: Anonymous su dikle: “ciao”
Ivan Trinko
evidenzia
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Ho avuto ancora problemi com l'account.Scusate amici